Deiana si svegli e difenda la legge 10

CAGLIARI – “Immobilismo dannoso e pericoloso”. Così Ugo Cappellacci commenta le dichiarazioni dell’assessore Deiana sulla vicenda dei voli low cost. “Se l’assessore ritiene che la legge 10 sia legittima, la difenda con tutte le sue forze a Bruxelles, se invece ritiene che sia sbagliata, anziché perdere tempo, proponga subito una nuova legge e la notifichi all’Unione Europea”.

“Sappiamo già che ha trasferito i soldi al Turismo per la cosiddetta destagionalizzazione, ma purtroppo sappiamo anche che il bando pubblicato dal suo collega si è rivelato un flop, ben lontano dalla mossa geniale annunciata un anno fa. Si è trattato non di un banale vizio formale, ma di un pasticcio politico, perché era evidente fin dall’inizio che non poteva essere assegnata una gara di quel tipo. Ad aggravare la situazione è l’assurda cancellazione della continuità 2, quella per le rotte minori in nome di un ce lo chiede l’Europa che non è mai esistito e che ha causato il mancato utilizzo di 13 milioni di euro da parte di chi oggi chiama gli imprenditori a pulire il latte da lui stesso versato”.

“Se lo stesso Deiana – sottolinea l’esponente azzurro- ha rilevato che ogni passeggero di Ryanair spende circa 500 euro, lui stesso può valutare il rischio che sta correndo la Sardegna a causa del suo immobilismo. La Giunta la pianti – ha aggiunto Cappellacci- di fare l’improbabile sentinella di Bruxelles e inizi a difendere la causa sarda. Lavori per potenziare ed estendere anche ai mesi estivi la CT1, per Roma e Milano, istituita dalla nostra Giunta, ripristini la CT2 per le rotte minori e vada a Bruxelles a difendere il nostro sistema low cost”.

Nella foto Cappellacci

S.I.

Chimica: Eni resti in Versalis

CAGLIARI – L’Amministratore Delegato di Versalis Daniele Ferrari sarà sentito domani mattina in audizione in commissione industria al senato. Si tratta di un appuntamento previsto nell’ambito dell’indagine conoscitiva sullo stato della chimica in Italia avviata dalla stessa commissione. La presenza di Ferrari permetterà non solo di conoscere i dettagli e lo stato dell’arte della possibile cessione di quote della società ma anche di capire quali siano le prospettive e le strategie future nel settore della chimica da parte di Eni.

“Sarà l’occasione per un primo importantissimo confronto sul futuro della chimica – afferma il senatore del PD Silvio Lai che domani parteciperà ai lavori della commissione. Sappiamo bene che Ferrari con tutta probabilità non svelerà le reali intenzioni di Eni riguardo al suo impegno, o disimpegno, nella chimica. Per quanto mi riguarda chiederò quale sia il reale stato di salute del settore e soprattutto i motivi che hanno portato a non mantenere gli impegni di Versalis dentro Matrica.

“Siamo convinti – prosegue Lai – che non si possa abbandonare un comparto che ha mostrato incoraggianti segnali di crescita ed un progetto, quello della chimica verde, sul quale sono stati assunti impegni, firmate intese e legato il futuro economico di diversi territori. Se in salute ed ecologica la chimica non può sparire dal Paese. Questo significa che Eni deve mantenere quote significative di Versalis o che, in caso di cessione, venga garantito il subentro di partner nazionali interessati a proseguire il progetto della chimica verde. In questo contesto siamo pronti a chiedere, se necessario, anche l’intervento della cassa depositi e prestiti”.

“Voglio ribadire – prosegue Lai – quanto annunciato nei giorni scorsi con la presentazione di un’interrogazione urgente al Senato: bisogna attivare ogni tipo di sostegno normativo alla chimica in Italia. Per questo ritengo che non si possa prescindere anche dal rispetto degli impegni assunti da Eni riguardo ai progetti della chimica verde”.

Nella foto Silvio Lai

S.I.

Olio: no all’invasione dalla Tunisia

CAGLIARI – “Sono 92 mila le tonnellate d’olio che dalla Tunisia si apprestano ad essere riversate sull’Europa senza dazio doganale. Alla quota già fissata di 56.700 tonnellata si aggiungono 35.000 tonnellate all’anno fino al 2017, un vero e proprio mare di oro verde esente da tasse importato dal paese africano su proposta dell’alto rappresentante della politica estera dell’UE Federica Mogherini”.

Sono i consiglieri regionali di Forza Italia Tedde e Locci a lanciare l’allarme olio tunisino. “Una “colata” di olio africano che potrebbe travolgere l’eccellente extra vergine di oliva sardo in una stagione non facile. Sotto il profilo economico gli effetti per l’olivicoltura sarda, che produce oli eccellenti sotto il profilo organolettico e polifenolico, sarebbero preoccupanti”. Secondo il consigliere regionale ed ex sindaco di Alghero, territorio che vanta una eccellente tradizione plurisecolare in materia di olivicoltura “L’olio africano, di qualità non eccellente, sbarcherà sui mercati italiano e sardo in condizioni fortemente concorrenziali sotto il profilo del prezzo. E’ una decisione che rischia di mettere in ginocchio l’olivicoltura sarda, che dovrebbe affrontare un catastrofico crollo dei
prezzi. Condividiamo i sentimenti di solidarietà verso il popolo tunisino e la sua economia fortemente provata da un escalation terroristica”.

“Ma la solidarietà –secondo i consiglieri regionali azzurri- deve essere esercitata senza affossare il settore olivicolo che rappresenta non solo una filiera economica, ma la nostra cultura e la nostra storia. Bene ha fatto l’On. Cicu –secondo Tedde e Locci- a dimettersi da relatore della Commissione INTA Commercio Internazionale: la solidarietà deve essere declinata con politiche di solidarietà e di sostegno verso il popolo tunisino che non marginalizzino le nostre economie regionali. Occorre che il Presidente Pigliaru, prima che la proposta passi al vaglio dell’Europarlamento e del Consiglio Ue, convochi un tavolo con gli europarlamentari sardi affinché sensibilizzino i loro colleghi per mettere congiuntamente in campo azioni politiche per contrastare questa pericolosa proposta. Magari proponendo –aggiungono i due azzurri- chiare misure di tracciabilità ed etichettatura dell’olio tunisino che rendano impossibile l’etichettatura di origine UE o Italiana. Anche per rispetto verso i consumatori. Ma è un intervento da fare in tempo reale. I nostri olivicoltori –chiude il vicecapo gruppo di Forza Italia Tedde- non possono essere calpestati per una causa giusta che deve essere affrontata con armi che non siano letali per la nostra economia agricola”.

Nella foto l’olio

M.S.R.

Cinesi attratti dal Marchio Unico

CAGLIARI – Conflavoro sa che i mercati possono essere conquistati, soprattutto di questi tempi con la qualità dei prodotti che devono essere certificati. Qualità e certificazione fanno e faranno indiscutibilmente la differenza. Ecco com’è nato il tour di due giorni in Sardegna che ha letteralmente affascinato i membri di una robusta quanto interessata delegazione cinese. A organizzare la visita è stata la Legacoop in collaborazione con l’associazione China to Sardinia e Conflavoro, appunto.

Un primo ma importante step è stato l’incontro nel corso di Expo a Milano. Un incontro importante che ha aperto un canale relazionale interessante come è emerso la scorsa settimana in Ogliastra e nel cagliaritano. A dimostrazione della valenza della missione cinese in Sardegna anche l’interesse dell’esecutivo regionale testimoniato dall’assessore all’Agricoltura, Elisabetta Falchi, che ha individuato in questo tipo di iniziative un passo importante verso l’internazionalizzare i prodotti. Prodotti che saranno certificati attraverso il Marchio Unico Nazionale come negli intenti di Conflavoro per dare più appeal e penetrazione alle aziende locali sui mercati non più solo nazionali ma anche e soprattutto esteri. Il Marchio unico nazionale, com’ è stato illustrato alla delegazione cinese, è un’occasione ed una opportunità straordinariamente importante e reale circa le possibilità che hanno le imprese di rendere trasparente l’ origine e la tipicità dei loro prodotti rispetto ai requisiti del marchio stesso. Di fatto è il Made in Italy certificato.

“La certificazione delle nostre eccellenze fornisce numerosi vantaggi per le imprese che puntano sull’internazionalizzazione dei loro prodotti ma anche garanzie a chi li acquista importandoli nella propria nazione. La delegazione cinese ha colto in pieno il messaggio e in questo senso la comunicazione della qualità dei prodotti italiani consente di poter disporre di un vantaggio competitivo nei confronti delle altre aziende presenti su numerosi segmenti – commenta il vicepresidente nazionale di Conflavoro, Mario Ara – la certificazione del Marchio Unico diventa perciò rilevante, se non decisiva per i processi aziendali che abbiano come obbiettivo l’ingresso, la crescita e la stabilizzazione su nuovi e interessanti mercati. Soprattutto per una realtà come la nostra che ha dimostrato di farsi apprezzare e di poter competere.”

Nella foto la delegazione cinese in Sardegna

S.I.

Chimica verde: basta proclami

CAGLIARI – “Nel 2011, quando firmammo l’accordo per la chimica verde e avviammo un piano avveniristico per la Sardegna, la sottoscrizione avvenne a Palazzo Chigi. Oggi come allora, bisogna pretendere il coinvolgimento del Governo e in particolare del suo massimo rappresentante”. Lo ha
dichiarato Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia Sardegna.

“La difesa di quel progetto, fondamentale per la nostra isola, non può avvenire per proclami, presunte interlocuzioni o attraverso i soliti comunicati stampa estemporanei. La Giunta, finora rimasta spettatrice, chiami in causa la massima rappresentanza del Governo per pretendere il rispetto di tutti gli impegni da parte di ENI. Pigliaru intervenga in prima persona, riprenda in mano un piano lasciato in balia degli eventi e ci metta la faccia, pretendendo che Renzi faccia altrettanto”.

Nel foto il Consiglio Regionale

S.I.

Zero rotte minori: sardi raggirati

CAGLIARI – “Dopo quasi due anni la Giunta degli annunci manda un comunicato al giorno, ma finora l’unico risultato ottenuto da Pigliaru & c. è la cancellazione della continuità territoriale 2, quella per le rotte minori”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta le ennesime esternazioni dell’esecutivo regionale sulla continuità territoriale aerea 2.

“Non solo non hanno monitorato una CT1, quella per Roma e Milano, già attiva con la tariffa unisca scontata, ma proprio un anno fa una letterina hanno chiesto al Governo di abrogare la nuova continuità sulle rotte minori che, su nostra delibera, era già in un decreto ed era pronta per i bandi. Mesi e mesi fa abbiamo chiesto chiarimenti con un’interrogazione che ancora giace in attesa di risposta, perché anche su questo l’efficienza dei prof è solo quella delle parole”.

“Il risultato è verificabile da chiunque provi a prenotare per Bologna, Verona, Napoli, Torino. Né è accettabile che il Governo se la cavi con una piccola mancia: occorre rimuovere il gravissimo errore fatto nel 2006 dal duo Soru e Pigliaru, allora in qualità di assessore, che accettarono il bidone di Prodi, accollando alla Sardegna i costi dei trasporti aerei. Se la Sardegna fa parte dell’Italia – ha concluso Cappellacci- la continuità territoriale e i trasporti sono questione nazionale e devono essere sostenute totalmente con risorse nazionali”.

Nella foto un volo Alitalia

S.I.

Sardi isolati: Pigliaru si svegli

CAGLIARI – “Il caos tariffe è l’effetto della decisione scellerata di cancellare una nuova CT2, pronta a partire, senza proporre nessuna alternativa”. Così Ugo Cappellacci, coordinatore regionale di Forza Italia, commenta la situazione relativa alle tariffe aeree per le rotte minori.

“Circa un anno fa – prosegue Cappellacci- ha chiesto ottenuto l’abrogazione del decreto che apriva la via al nuovo regime per le rotte minori promosso dalla nostra Giunta, poi ha trascorso il tempo nel suo ormai cronico immobilismo fino ad oggi. Sul punto, poichè non ci appartiene la logica del tanto peggio tanto meglio, abbiamo anche presentato un’interrogazione, che giace da mesi in attesa di risposte da una Giunta efficiente solo a parole. Nè possiamo dimenticare che la questione della continuità aerea è tra quelle su cui Renzi ha promesso di dare risposte entro il mese di Settembre”.

“Novembre è alle porte, tutto tace e nessuno dalle parti di viale Trento si preoccupa di sollecitare il Governo. Se questa è la situazione nei mesi invernali, possiamo solo immaginare che cosa potrebbe accadere in quelli estivi. Pigliaru si svegli, produca meno comunicati stampa, meno annunci e più atti concreti. Il diritto alla mobilità dei sardi – ha concluso l’esponente azzurro- non può essere lasciato in balia degli eventi”.

S.I.

Corsica: traghetti con oneri pubblici

CAGLIARI – Il collegamento Santa Teresa di Gallura-Bonifacio deve continuare ad essere, così come è stato finora, sottoposto a oneri di servizio pubblico. Questa è la proposta che l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha condiviso oggi con il suo omologo corso Paul-Marie Bartoli. “Ci siamo incontrati a Propriano per concordare una linea d’azione unitaria da presentare ai rispettivi governi italiano e francese e, congiuntamente, alle istituzioni Comunitarie, e soprattutto per tutelare le esigenze di mobilità di sardi e corsi”, ha detto l’esponente della Giunta Pigliaru.

L’operatività della tratta marittima internazionale, non ricadendo nella competenza delle singole Regioni, dovrà essere gestita dai governi nazionali che, alla scadenza dell’attuale contratto, dovranno pubblicare un bando per l’affidamento del servizio. “Promuoveremo a Roma, a Parigi e in sede europea la necessità di tenere in piedi il regime attualmente vigente – ha continuato l’assessore – e a sostegno di questa richiesta, alla fine della settimana, si esprimerà anche l’Assemblea regionale della Corsica”.

All’incontro tra i responsabili dei Trasporti sardo e corso, al quale hanno partecipato i rispettivi direttori generali degli assessorati, è stata anche affrontata la problematica della linea Porto Torres-Propriano. “Si tratta di un collegamento non sovvenzionato che stiamo cercando di tenere operativo, gestito da una compagnia marittima francese – ha concluso Deiana – obiettivo è far sì che il servizio non sia interrotto dato l’interesse manifestato dall’utenza sia turistica sia commerciale”.

Nella foto il collegamento con Bonifacio

M.S.R.

Aeroporto chiuso. Sogeaal in vendita

ALGHERO – Da questa mattina alle 9.00 l’aeroporto chiude fino alle 19 del 6 novembre. Questo per il noto rifacimento della pista. La Sogeaal ha programmato un intervento strutturale al fine di riqualificare un tratto di 600 metri. Al fine di attenuare al massimo i disagi, Sogeaal e Enac si sono accordate con la società privata di trasporti Sun Lines per l’istituzione di un servizio navetta che collegherà lo scalo, Sassari e Alghero con l’aeroporto e il porto di Olbia.

Intanto a breve, i primi di novembre, ci sarà, salvo ulteriori dilazioni, l’apertura delle buste per la privatizzazione della Sogeaal. Un progetto atteso da alcuni lustri e richiesto da numerosi politici locali al fine di dare nuova linfa vitale alla principale industria del territorio. Secondo indiscrizioni, ovviamente non confermate, le offerte giunte a Nuraghe Biancu sarebbero tre. Sembra che ci siano delle buone proposte derivanti anche da riferimenti regionali in accordo con grosse società estere.

Sul tavolo, ovviamente, ci sono alcune incognite a partire dalla Ryanair. Nonostante agli albori (anno 2000) ci fu chi osteggiò l’arrivo della compagnia low cost (perfino taluni che ricoprivano ruoli fondamentali per il turismo e il sistema ricettivo ad Alghero), la compagnia irlandese, con i suoi numeri record, è diventata la ciambella di salvataggio per il Nord-Ovest dell’Isola e per lo stesso scalo. Però, come tutti sanno, questa sua presenza è molto onerosa per le casse pubbliche, all’incirca 11milioni all’anno. Il vettore con sede a Dublino lo ribadisce ad ogni scadenza contrattuale: o confermate i soldi a passeggero oppure andiamo via. Questo non per un atteggiamento irriverente, ma perchè l’indice di fidelizzazione del viaggiatore su Alghero è sempre molto basso. Già anni fa era quasi a zero: chi viene, non ritorna. Questo in sintesi. E ciò non garantisce alla Ryanair di avere una certezza imprenditoriale sui voli da e per la Riviera del Corallo.

Anche in questo caso, cosi come nell’enorme mole delle assunzioni in Sogeaal, siamo davanti ad una sorta di “ancora di salvataggio sociale”. Bisognerà vedere se il privato che arriverà vorrà ancora fare il benefattore oppure, com’è più probabile, se gli verrà data possibilità, chiederà di poter investire sul territorio per poter garantire anche i notevole e importanti esborsi utili a tenere Ryanair ad Alghero e tante persone a libro paga.

Nella foto l’aeroporto di Alghero

S.I.

Morghen guida le Città del Vino

SORSO – Il Sindaco di Sorso, dott. Giuseppe Morghen, guiderà il Coordinamento regionale dell’Associazione Nazionale “Città del Vino” della Sardegna per i prossimi tre anni. L’elezione, avvenuta a Selargius il 5 ottobre scorso, ha visto l’Assemblea dei soci dei comuni sardi votare all’unanimità il rappresentate del centro della Romangia quale coordinatore, affiancato dal direttivo composto dal vicecoordinatore di Sant’Anna Arresi, dal tesoriere di Usini e dai rappresentanti dei Comuni di Terralba e Alghero. L’Assemblea Nazionale dei soci, riunita a Genzano di Roma il 16-17-18 ottobre, ha sancito inoltre la nomina del Sindaco Morghen quale componente del Consiglio Nazionale “Città del Vino”.

«Esprimo grande soddisfazione per questa elezione. Il Coordinamento Regionale è il fulcro operativo dell’Associazione “Città del Vino” e intendo lavorare con i colleghi dell’Assemblea e con i Comuni soci per promuovere una stretta collaborazione che produca risultati tangibili per tutto territorio sardo. – Afferma il Sindaco Giuseppe Morghen- La forte vocazione vitivinicola di Sorso deve servire da rilancio per l’economia e per nuove idee di sviluppo. A partire dai fasti del nostro passato e dalle tradizioni che abbiamo mantenuto, dobbiamo trovare forme inedite di promozione del territorio che tengano conto delle tipicità autoctone e delle innovazioni; che tutelino la qualità dei prodotti e si basino sulla sostenibilità turistica e ambientale. Il nostro scopo deve essere quello di “fare rete”, unendo le forze economiche e sociali; dando strumenti e informazioni alle imprese agricole e vitivinicole e visibilità ai territori; incentivando il connubio tra sapori e sapere, con una comunicazione efficacie che tenga conto nei nuovi mezzi digitali che ci permettono di diventare una vetrina aperta al mondo. Saranno tre anni ricchi e intensi e il mio impegno sarà massimo.»

Soddisfazione anche da parte dell’Assessore alle Attività Produttive Mauro Vacca che ha rappresentato il Comune di Sorso all’Assemblea Regionale a Selargius e che, forte del consolidato successo di “Calici di Stelle”, la principale manifestazione vinicola del Comune di Sorso da quasi dieci anni, prevede un’agenda di lavoro che dia nuovo vigore al settore vitivinicolo, a beneficio di tutta l’economia del territorio.

Nella foto il Sindaco Morghen