“Affitti in nero, danno gravissimo per la città. Serve una svolta netta e condivisa”

ALGHERO – “Il fenomeno degli affitti turistici in nero, presente in molte località italiane, assume ad Alghero una dimensione particolarmente grave e strutturale. Non si tratta solo di evasione fiscale: è un modello parallelo e fuori controllo, che compromette la tenuta del territorio, mina la fiducia dei cittadini e colpisce chi lavora nella legalità.

«Secondo l’ultimo studio di Nomisma – afferma Marco Colledanchise, consigliere comunale ed esperto del settore turistico – si stimano circa 2.000 abitazioni affittate in nero nel nostro territorio. Una cifra impressionante, che dimostra quanto sia urgente affrontare il problema con serietà e senza ambiguità.»

Il danno economico è evidente: imposte non versate, tassa di soggiorno elusa, evasione della Tari, mancato gettito per lo Stato e per il Comune. Ma il problema, sottolinea Colledanchise, è molto più ampio. «Questi affitti invisibili producono effetti reali e pesantissimi: servizi pubblici calibrati su una popolazione anagrafica che non corrisponde a quella effettiva, raccolta rifiuti al collasso, trasporti inadeguati, congestione urbana, percezione di disordine. Le presenze reali non sono misurate, quindi non sono gestite. Questo genera tensione, degrado, e un senso diffuso di impotenza tra cittadini e operatori regolari.»

Non meno grave è il tema della sicurezza. «Parliamo di centinaia, anzi migliaia di abitazioni messe in affitto senza alcuna verifica né requisito minimo. Case spesso prive di estintori, rilevatori di monossido, impianti certificati, destinazioni d’uso corrette. È una zona grigia dove non esistono né prevenzione né responsabilità. Gli ospiti stessi non sanno dove stanno entrando, e i residenti si trovano circondati da situazioni potenzialmente pericolose.»

A tutto questo si aggiunge un effetto ancora più sottile ma devastante: la distorsione del mercato. «Chi affitta in nero può permettersi prezzi bassissimi, perché non sostiene alcun costo: niente tasse, niente portali, niente pulizie regolari. In questo modo distrugge la concorrenza leale, svilisce la qualità dell’offerta turistica e scoraggia chi investe correttamente nel settore.»

Colledanchise sottolinea poi il danno sociale che questa dinamica sta causando. «Ogni casa che finisce nel circuito dell’affitto turistico irregolare è una casa sottratta ai residenti. I giovani non trovano più un appartamento in affitto. Le famiglie sono costrette ad andarsene. I centri storici si svuotano. A trarne beneficio sono in pochi, ma il costo lo paghiamo tutti.»

Il problema tocca anche il lavoro. «Ogni affitto in nero è anche un’occasione in meno per il lavoro regolare: pulizie affidate in nero, manutenzioni improvvisate, assenza di tutele. È un sistema che si regge sull’irregolarità e sulla precarietà, in aperto contrasto con l’idea di un’economia sana e sostenibile.»

Per affrontare questa situazione, Colledanchise propone una linea chiara: «Serve un’azione combinata tra controlli mirati e incentivi alla regolarizzazione. È necessario applicare in modo rigoroso l’obbligo del Codice Identificativo Nazionale su ogni annuncio. Dobbiamo istituire un’unità operativa congiunta tra Comune, Guardia di Finanza e forze dell’ordine. E soprattutto, va comunicato con forza che regolarizzare non significa punire, ma riportare dentro il perimetro della legalità chi oggi opera ai margini.»

«Chi affitta in nero – conclude Colledanchise – non fa solo un torto allo Stato: fa un danno diretto alla comunità, alla città, alla fiducia collettiva. Costruire un sistema turistico fondato sulla legalità, la qualità e il rispetto delle regole è una scelta di civiltà. È l’unico modo per fare di Alghero una città non solo bella da visitare, ma anche giusta da vivere.»

Marco Colledanchise
Consigliere comunale di Alghero

Terreni Punta Giglio e Capo Caccia, siglato l’atto notarile

ALGHERO – Un ulteriore passo avanti per la tutela dell’ambiente e la valorizzazione del nostro patrimonio naturale. Ieri mattina, infatti, è stato firmato l’atto di acquisizione al patrimonio pubblico dei circa 200 ettari di terreni a Capo Caccia e Punta Giglio, un’area di straordinario valore ambientale, già riconosciuta a livello europeo per la sua rilevanza ecologica. Il Comune di Alghero acquista così questi terreni da Borgosesia S.p.A. – società quotata all’Euronext Milan, che opera nel campo degli investimenti in asset alternativi – per un importo complessivo di 400.000 euro, con il cofinanziamento di 200.000 euro da parte del Parco di Porto Conte e altri 200.000 euro provenienti dai fondi di bilancio del Comune.

Questa acquisizione rappresenta un momento fondamentale nell’ambito del progetto “Intervento integrato di conservazione durevole della fascia costiera”, che, finanziato dalla Regione Sardegna nell’ambito del Programma PR FESR Sardegna 2021-2027, permette la realizzazione di un piano di conservazione che avrà impatti significativi sulla protezione della biodiversità e la conservazione delle aree naturali.

“Oggi abbiamo compiuto un passo decisivo verso un obiettivo che l’Amministrazione ha perseguito fin dal suo insediamento”, commenta il Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto. “Restituire un patrimonio di tale valore alla proprietà pubblica è un atto di responsabilità, che segna l’inizio di una serie di azioni concrete per tutelare e valorizzare uno dei luoghi più iconici del nostro territorio. Grazie a questo intervento, rafforziamo la sinergia con il Parco di Porto Conte e apriamo a nuove opportunità di sviluppo e tutela, con prospettive di crescita per la nostra comunità. Attraverso la salvaguardia di queste aree non solo preserviamo l’ambiente, ma apriamo a nuove esperienze di turismo sostenibile, capace di attrarre visitatori in cerca di momenti autentici, nel rispetto della natura. Ci sarà inoltre grande spazio per attività educative e di sensibilizzazione, con il coinvolgimento delle scuole e dei cittadini, così che tutte e tutti possano conoscere da vicino questi luoghi e diventare protagonisti attivi della protezione del nostro patrimonio naturalistico”.

Il Presidente del Parco di Porto Conte, Emiliano Orrù, ha espresso grande soddisfazione per l’importante acquisizione. “Siamo molto lieti di aver concluso questo processo, che ci consente di rafforzare la protezione di un’area di estremo pregio all’interno del nostro Parco. Voglio ringraziare la Regione Sardegna e il Comune di Alghero per il grande impegno dimostrato. Questo passo ci permetterà di realizzare tre linee di intervento fondamentali. La prima riguarda la messa in sicurezza dell’area pinetata e boscata di Punta Giglio, con l’obiettivo di preservare la vegetazione e ampliare il bosco di querce. La seconda linea si concentra sul Piano di controllo e gestione delle specie di ungulati selvatici e domestici inselvatichiti, un intervento necessario per mantenere l’equilibrio ecologico. Infine, la terza linea, prevede il Piano di eradicazione del ratto nero, una specie invasiva che minaccia la biodiversità locale.”

“Con questa acquisizione, il Comune di Alghero e il Parco di Porto Conte dimostrano concretamente il loro impegno per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale, contribuendo a garantire un futuro sostenibile per l’intera comunità e per le generazioni future – spiega l’Assessore al Demanio Enrico Daga. “Duecento ettari di terreni di valore inestimabile con elementi identitari della nostra comunità di cui Alghero si riappropria per l’uso pubblico: è un risultato straordinario. Nonostante i vincoli esistenti tutelassero già le aree, finalmente questa importantissima porzione immobiliare potrà entrare a far parte del patrimonio del Comune, così da permetterci di migliorare lo stato di conservazione e di valorizzarlo al meglio”.

Davide Schiffer, Amministratore Delegato di Borgosesia, ha commentato: “Dopo molti anni in cui abbiamo avanzato, senza esiti, delle proposte che guardavano alla tutela delle esigenze pubbliche e private, siamo molto soddisfatti che oggi, un patrimonio paesaggistico e ambientale così importante per la Sardegna e riconosciuto a livello internazionale, rientri nella piena disponibilità di tutti. Siamo certi che la soluzione trovata andrà a beneficio della comunità locale, che potrà giovare delle bellezze di quest’area, in grado di richiamare visitatori da tutto il mondo, tutelando flora e fauna autoctone”.

“Gestione rifiuti, alloggi in nero foglia di fico: cosa fa il Comune?”

ALGHERO – «L’ennesima crociata contro le locazioni turistiche, rilanciata dal consigliere Christian Mulas, rischia di diventare la comoda foglia di fico dietro la quale nascondere i veri nodi irrisolti della città: dalla gestione deficitaria dei rifiuti alle carenze infrastrutturali, fino all’assenza di un piano efficace per parcheggi e servizi pubblici.» Le cifre diffuse da Mulas – secondo cui vi sarebbero “almeno 5.000 case affittate in nero” – appaiono non solo iperboliche, ma prive di qualunque riscontro oggettivo. I numeri reali raccontano un’altra storia: da quando è stato introdotto il CIN (Codice Identificativo Nazionale), strumento essenziale per la tracciabilità delle locazioni turistiche, nella banca dati regionale risultano circa 3.400 unità regolarmente registrate nel Comune di Alghero. Un dato che certifica l’efficacia del sistema e l’emersione di una realtà economica finora troppo spesso ignorata o sottovalutata. Attribuire alle locazioni turistiche la responsabilità delle criticità nella gestione dei rifiuti significa individuare un comodo capro espiatorio, distogliendo l’attenzione dalle vere responsabilità amministrative. Non si può giustificare la presenza di sacchi abbandonati o i disservizi nel porta a porta senza prima interrogarsi su:
quali controlli effettivi svolga il Comune, quali informazioni siano fornite agli ospiti,
e soprattutto quali misure concrete siano state adottate per gestire con efficienza i flussi turistici.
Il problema va affrontato con realismo: ad esempio molti turisti lasciano gli appartamenti in giorni che non coincidono con quelli della raccolta porta a porta. Non avendo alternative valide, finiscono per disfarsi dei rifiuti come possono, spesso in modo scorretto. Per questa tipologia di ricettività, sarebbe perciò utile ipotizzare soluzioni diverse, definite attraverso un confronto con le rappresentanze del comparto.

Anche sul fronte dell’imposta di soggiorno, da anni associazioni e consorzi turistici chiedono trasparenza nella gestione e la destinazione di una quota del gettito a sostegno diretto del comparto, oltre a un reale cambio di passo nei controlli sull’abusivismo. Ora che esiste il CIN, il Comune ha tutti gli strumenti per completare l’opera, accompagnando chi non è ancora in regola a mettersi al passo”.

Marco Di Gangi, ex-assessore al Turismo

“Arst, finalmente pagati gli stipendi”

ALGHERO “Apprendo con soddisfazione che oggi sono stati finalmente pagati gli stipendi degli autisti dell’ARST. È una notizia importante che pone fine a una situazione di ingiustificabile disagio per tanti lavoratori che svolgono quotidianamente un servizio pubblico fondamentale. Come consigliere comunale, sono intervenuto tempestivamente non appena mi è stata segnalata la questione. Ritengo che il nostro ruolo istituzionale imponga l’ascolto del territorio e l’azione concreta a tutela dei diritti, soprattutto quando vengono calpestati. È doveroso ringraziare chi si è attivato per risolvere il problema, ma è altrettanto necessario ricordare che la politica deve sempre porsi al servizio dei cittadini. Anche quando si fa parte della stessa parte politica che governa, si ha la responsabilità di segnalare ciò che non funziona e di intervenire senza esitazioni, anche andando contro logiche di appartenenza. Sono orgoglioso che il mio intervento abbia contribuito a stimolare una soluzione. La politica vera si fa con coraggio, ascolto e responsabilità – sempre a favore delle persone”.

Christian Mulas Presidente della V commissione

Alghero, nuovo dirigente del Commissariato dal Sindaco

ALGHERO – Cambio di guida al Commissariato di Alghero. Il nuovo dirigente è il dott.Angelo Fois, che prende il posto del dott. Mario Deidda, trasferito presso la Questura di Sassari. Il dott. Fois, accompagnato dal Questore, il dott. Filiberto Mastrapasqua, è stato ricevuto oggi a Porta Terra dal Sindaco Raimondo Cacciotto. “La collaborazione tra le istituzioni e le forze dell’ordine è sempre stata un elemento fondamentale per il benessere e la sicurezza di Alghero. Con l’arrivo del Commissario Fois, sono certo che questo rapporto continuerà ad essere forte e produttivo, ad iniziare dalla stagione estiva in corso e che ci vede impegnati nell’accoglienza di tanti turisti. Ringrazio il Commissario Deidda per il lavoro svolto durante il suo mandato e auguro buon lavoro al nuovo dirigente”. All’incontro di questa mattina presenti anche l’Assessore Roberto Corbia e il Comandante della Polizia Locale Salvatore Masala.

Campo boe, “Parco di Porto Conte nel caos più totale”

“Un errore materiale? No, un caos amministrativo annunciato. Siamo all’ennesimo pasticcio sul campo boe di Alghero. Dopo una prima ordinanza, a meno di una settimana di distanza arriva una rettifica che cambia completamente la disciplina delle modalità di ormeggio, spacciando per refuso quello che in realtà è un grave errore gestionale. Altro che svista: qui si stravolge l’intero sistema delle regole. Una modifica sostanziale che alimenta solo confusione e incertezza. A questo punto ci aspettiamo la prossima rettifica a stretto giro. Non sanno cosa fare, e lo fanno pure male”. Così Michele Pais, consigliere comunale a capo della protesta contro il campo boe, attacca duramente la nuova ordinanza emanata dall’Azienda speciale Parco di Porto Conte.

“Non solo vengono modificati interi passaggi dell’ordinanza originale – prosegue Pais – ma lo si fa introducendo ulteriori complicazioni burocratiche che renderanno l’utilizzo delle boe ancora più difficile. La prenotazione obbligatoria, anche per chi ha diritto alla gratuità, porterà al caos, con il fenomeno del cosiddetto ‘booking selvaggio’: trattandosi di ormeggi gratuiti, molti si affretteranno a prenotare anche senza poi utilizzare la boa, impedendo ad altri di attraccare. Si creerà una corsa all’accaparramento e un mare di boe vuote ma indisponibili. Il risultato? Caos totale e possibili parapiglia tra chi naviga”.

Pais denuncia anche la totale assenza di chiarezza sulle attività consentite in mare: “Nella nuova ordinanza non si fa alcun cenno alla balneazione, al nuoto, alle immersioni o ad altre attività acquatiche. Diportisti, operatori turistici e professionisti della nautica vengono lasciati nel buio più assoluto, esponendoli a violazioni e sanzioni. E nel frattempo si scaricano le responsabilità sull’Autorità marittima, costretta a far rispettare disposizioni confuse e fumose. A chi giova tutto questo?”.

Il consigliere non usa mezzi termini nel definire questa gestione una “prepotenza burocratica”: “Questa ordinanza è l’ennesimo tentativo di imporre un progetto inutile e dannoso, in contrasto con il buon senso dei cittadini, che da sempre rispettano l’ambiente e le regole. Non avevano certo bisogno di subire ulteriori angherie amministrative. Mentre a Olbia corre e si regolamenta l’ormeggio di yacht da 150 metri che producono economia e posti di lavoro, qui si rovina la vita a chi esce anche col canotto. Una follia senza senso”.

“La nostra battaglia contro questo campo boe – conclude Pais – è oggi più che mai rafforzata da atti così assurdi. Chiediamo che si prenda atto del fallimento del progetto e si proceda con una sua totale rivisitazione. A volte riconoscere un errore non è un segno di debolezza, ma di forza e buon senso. Stop al campo boe, più che mai”.

“Servizi Sociali, ennesima aggressione: non basta la solidarietà, Cacciotto agisca”

ALGHERO – “Anche oggi siamo nostro malgrado costretti ad esprimere la nostra solidarietà alle operatrice dei Servizi Sociali, che per la seconda volta nel giro di qualche settimana sono state oggetto dell’ennesimo episodio di violenza. Non è accettabile che i lavoratori dei servizi sociali, che affrontano procedimenti molto delicati, siano esposti a questi rischi. La reiterazione, peraltro, certifica la assoluta gravità del fatto, e l’insufficienza delle dichiarazioni di solidarietà di rito. Ancora una volta ci vediamo costretti a sollecitatore la Giunta Cacciotto affinché acceleri lavori di adeguamento della struttura ex Green hotel destinata ad ospitare gli uffici dei servizi sociali. La nuova collocazione consentirebbe una sistemazione dignitosa e più sicura sia per il personale che per l’utenza particolarmente fragile con cui si rapporta quotidianamente. Siamo anche costretti a reiterare, per l’ennesima volta, la sollecitazione di dotare il territorio di Alghero di un Centro Diurno con personale appositamente formato. La struttura può essere una seria e concreta opportunità per affrontare le numerose situazioni di disagio presenti nella nostra città. Su questo tema l’Amministrazione Cacciotto è silente. E’ arrivato il momento che valuti finalmente quale migliore percorso intraprendere per l’istituzione di un Centro Diurno, tenuto conto delle esigenze e peculiarità del nostro territorio. Forza Italia garantisce la massima collaborazione su questi progetti che possono migliorare la vita degli strati sociali meno fortunati”, questo hanno dichiarato Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini del Gruppo di Forza Italia.

Patto Pd-Centristi, “Io, là per caso”. Maggioranza in fibrillazione: “Manca una regia”

ALGHERO – Si scalda la politica algherese. E non solo per il nuovo aumento delle temperature, ma per alcuni passaggi che evidenziano chiare insofferenze all’interno della Maggioranza che, come detto bisbigliando, ma con volume sempre più alto, “non ha raggiunto gli obiettivi prefissati e soffre della mancanza di una regia” e soprattutto “nonostante siano state decise delle cose, ancora oggi non sono state attuate e messe in atto, in diversi campi”. Tradotto: ognuno, o quasi, fa un po’ come vuole. Quasi come la “Casa delle Libertà” di Guzzanti.

E, in tale solco, ma per fare chiarezza e non alimentare ulteriori polemiche verso il Sindaco, ma certamente palesando, come detto, posizioni differenti se non alcune fratture interne, il consigliere comunale recentemente passato con Orizzonte Comune, Marco Colledanchise scrive che “non è stato né ufficialmente né ufficiosamente Colledanchise invitato, né tantomeno ha preso parte all’incontro”, il riferimento è al “Patto del Mariposa” tra Pd e Centristi volto, di fatto, a certificare la criticità della situazione e dare nuovo impulso a Cacciotto.

“Mi trovavo a cena con mia moglie e alcuni amici quando, per caso, ho incrociato alcuni colleghi. Mi sono avvicinato per un saluto, abbiamo scattato una foto e poi sono rientrato al mio tavolo.
Nulla di particolare, ovviamente, ma tengo a precisare che solitamente partecipo solo ai tavoli per i quali ricevo un invito formale”

E ancora, per chiudere, una frecciata: “Probabilmente, se fossi stato coinvolto in quell’incontro, sarei stato accompagnato – come minimo – dalla mia collega Beatrice Podda e dal sindaco Cacciotto”. A buon intenditor poche parole.

Arst, Mulas con Noi Riformiamo Alghero: “Basta inerzia e bugie dalla Regione”

ALGHERO – “La situazione degli autisti ARST in Sardegna è ormai intollerabile e vergognosa. Ad oggi, pare che oltre 2.100 lavoratori non abbiano ancora ricevuto gli stipendi. Una condizione inaccettabile per chi ogni giorno garantisce un servizio pubblico essenziale, spesso in condizioni difficili e senza le tutele dovute. Ad Alghero, la realtà è ancora più grave: 30 autisti sono senza stipendio da due mesi. Un fatto gravissimo, che dimostra quanto poco rispetto ci sia per chi lavora con responsabilità e dedizione al servizio della comunità. Ma non è solo una questione economica. Ai mancati pagamenti si sommano mezzi obsoleti, assenza di pensiline, mancanza di cartellonistica informativa, e condizioni di lavoro indegne. Siamo di fronte a un sistema al collasso, dove a pagare sono sempre gli stessi: lavoratori e utenti. Come ha giustamente denunciato per mezzo stampa il collega di maggioranza della lista Noi Riformismo Alghero, Alberto Bamonti, il problema si aggrava per la totale assenza di aree di sosta dedicate. Gli autisti sono costretti a fermarsi in mezzo alla strada per svolgere operazioni di bigliettazione, mettendo a rischio la sicurezza stradale e creando ulteriore disordine nel traffico cittadino.È una responsabilità condivisa: da un lato l’ARST, che non garantisce né stipendi né condizioni dignitose di lavoro; dall’altro il Comune, che non ha previsto aree attrezzate per la sosta dei mezzi pubblici, scaricando tutto il peso sui lavoratori.

Chiediamo con forza un intervento immediato!Il pagamento urgente degli stipendi arretrati. Un piano concreto di ammodernamento dei mezzi e delle infrastrutture. La realizzazione di aree di sosta sicure presso le principali fermate. Un impegno serio e responsabile da parte di ARST, Regione e Comuni. Basta bugie. Basta promesse vuote. Gli autisti meritano rispetto, sicurezza e soprattutto il loro stipendio.

Christian Mulas, consigliere comunale Psd’Az

“Alghero, gettare i rifiuti in modo regolare è un percorso ad ostacoli”

ALGHERO – “Ad Alghero gettare i rifiuti in modo regolare, legale e corretto è diventato un vero percorso a ostacoli. Chi si reca all’ecocentro lo sa bene: orari limitati, file interminabili, accessi contingentati. In certi giorni, per smaltire anche solo pochi sacchi o un ingombrante, si rischia di perdere un’intera mattinata. E non è raro essere rimandati indietro perché si è portata una quantità giudicata eccessiva o perché i contenitori sono già pieni.

Questo non è un servizio efficiente, è un disservizio. E viene spontaneo chiedersi: perché? Nel 2025 non è più accettabile che un ecocentro funzioni con la logica degli uffici pubblici anni ’80 dove l’utente sembra quasi “chiedere un favore”. Chi porta i rifiuti vuole farlo agevolmente e, ovviamente, fare la cosa giusta.
Basterebbe davvero poco: un ecocentro operativo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, con l’area presidiata da telecamere e accesso automatico tramite badge o codice fiscale. Esperienze di questo tipo esistono già in altre città italiane. Perché non prenderle a modello anche ad Alghero?

Spesso, chi si presenta all’ecocentro non riuscendo a rispettare gli orari previsti trova i cancelli chiusi o si imbatte in una fila esagerata. Altre volte gli unici momenti liberi della giornata di un qualsiasi cittadino coincidono con gli orari di chiusura. Il risultato? Anche la persona più rispettosa delle regole si trova in difficoltà. E talvolta, pur sapendo di sbagliare, potrebbe scegliere di abbandonare i rifiuti per strada.

Ed è proprio in questi momenti che, in alcuni e rari casi, il disservizio potrebbe indurre all’inciviltà. Non certo per scelta, ma per esasperazione. Non si tratta solo di maleducazione: è il sistema mal progettato che, di fatto, rischia di spingere il cittadino verso comportamenti sbagliati. Ed è proprio da queste situazioni che potrebbero avere origine molte delle discariche abusive che, purtroppo, deturpano il nostro territorio.

La verità è che un’operazione che dovrebbe essere semplice, rapida e civile non può richiedere tempo oltremisura, da sottrarre al lavoro o ai pochi momenti di riposo. È dunque legittimo e doveroso chiedere un servizio più efficiente, moderno, sempre accessibile, dove i cittadini possano conferire in autonomia, senza code e senza stress.

Sia chiaro: la nostra riflessione non vuole giustificare chi è realmente un incivile, e non è una critica al personale, che anzi svolge il proprio lavoro con impegno e dedizione, spesso in condizioni complesse, e merita un plauso. Si tratta invece di una proposta concreta per migliorare la struttura organizzativa del servizio e, forse, arginare il problema delle discariche abusive.

Come Riformatori, Forza Italia e Partito Sardo d’Azione rivolgiamo un appello all’Assessore all’Ambiente e al Sindaco affinché vogliano ripensare l’impianto, investendo in soluzioni che agevolino la vita del cittadino così da rendere l’ecocentro un vero servizio, accessibile e al passo coi tempi.

Alghero è una città turistica che in estate raddoppia la propria popolazione e produce una quantità enorme di rifiuti che spesso devono essere smaltiti in giorni e orari che non coincidono con quelli “d’ufficio”. Non possiamo più permetterci un sistema inefficiente. Perché la vera civiltà si misura anche da quanto è facile comportarsi bene. E aiutare cittadini e turisti a farlo è il primo dovere di un servizio pubblico moderno e che funziona”.

Forza Italia Alghero, Riformatori Alghero e Psd’Az Alghero