Assalto eolico, “Todde corresponsabile”

ALGHERO – Assalto eolico, il maldestro tentativo di “damnatio memoriae” della Todde sulle sue responsabilità non l’assolve dai suoi errori-. I Consiglieri Tedde, Caria, Peru e Bardino del Gruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Alghero intervengono sul dibattito relativo alla “transizione energetica” e alla posizione della Presidente della Regione Todde, che a loro dire è “quantomeno corresponsabile” dell’assalto eolico. Secondo gli esponenti politici “oggi la Todde assume il ruolo di poco convinto e niente affatto convincente di “Masaniello de noantri” nella guerra contro l’assalto eolico, mettendo in campo uno stanco tentativo di “damnatio memoriae” di Orwelliana memoria”. Gli azzurri algheresi ricordano che l’assalto eolico della Sardegna ha la sua fonte normativa nei decreti Draghi del 2022, il primo sulle rinnovabili e il secondo dedicato alla Sardegna. All’epoca il ruolo della Presidente Grillina Todde era di Viceministro dello sviluppo economico, con delega alla Transizione ecologica e con poteri di indirizzo politico, legislativo e amministrativo sui Decreti Draghi. Quindi ha contribuito a pianificare le attività a cui oggi si contrappone senza convinzione con la legge 5 di luglio che, al di là dei palesi profili di incostituzionalità, oggi non blocca la realizzazione degli impianti che hanno già iniziato i lavori. Ciò a dispetto di sue esplicite dichiarazioni dei primi di luglio secondo le quali le autorizzazioni per la realizzazione degli impianti sarebbero state sospese. “La legge 5, quindi, è un pastrocchio inefficace –attacca il Gruppo di Forza Italia-. Bene avrebbe fatto la Grillina Todde a prendere esempio da Soru che nel 2004 adottò una norma temporanea di salvaguardia che aveva bloccato tutte le lottizzazioni delle zone C, D, F e G in assenza di reticolo stradale o determinato un mutamento costante ed irreversibile dello stato dei luoghi. Allora i sindaci Tedde e Nizzi si opposero, ma la norma superò ogni scoglio. “Siamo convinti che la Todde debba riavvolgere il nastro della “transizione energetica” in Sardegna, oggi piuttosto ingarbugliato, ammettere i suoi errori e ripartire utilizzando le competenze di esperti per mettere in campo norme efficaci contro l’assalto eolico. Innanzitutto chiedendo la riduzione della quota di energia da Fonti energetiche rinnovabili di 6,2 GW. Istituendo, poi, l’Agenzia regionale per l’energia che disciplini nell’isola l’utilizzo di un cocktail energetico costituito da geotermia, comunità energetiche, biomasse, idroelettrico, idrogeno verde, moto ondoso. Sempre che la razionalizzazione della transizione energetica costituisca un suo obbiettivo politico. È bene che in relazione al progetto dell’impianto eolico a Capo Marrargiu il sindaco Cacciotto rifletta su queste criticità, evitando di sposare aprioristicamente le tesi defatigatorie della Todde e del Campo largo, e chiedendo il sostegno dei sindaci del nord Sardegna superando le logiche di schieramento –chiudono Tedde, Caria, Peru e Baldino-.”

Parchi eolici, le osservazioni del Parco di Porto Conte

ALGHERO – Parchi eolici insistenti nella costa nord-ovest della Sardegna. L’Ente gestore del Parco di Porto Conte e del’Area Marina protetta di Capo Caccia –Isola Piana formula le propri osservazioni richieste dalla Regione Sardegna.

Nei giorni scorsi, come richiesto dal Servizio regionale competente dell’Assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, gli uffici tecnici del Parco hanno inviato le proprie osservazioni, quale contributo istruttorio, per il proposto progetto di un impianto eolico offshore denominato “Mistral” costituito da n. 32 aerogeneratori con potenza complessiva di 480 MW, da realizzarsi nello specchio acqueo del Mar di Sardegna prospicente la costa nord-ovest della Provincia di Sassari.
Giova ricordare al proposito che dal mese di settembre dello scorso anno l’Azienda Speciale Parco di Porto Conte è anche gestore della ZSC (zona speciale di conservazione) “Capo Caccia (con le isole Piana e Foradada) e Punta Giglio” sito Natura 2000 di cui è anche autorità delegata dalla Regione per le istruttorie di assoggettabilità a valutazione di incidenza ambientale (V.Inc.A.) sugli interventi, progetti e comunque qualsiasi attività che si intendono svolgere all’interno dell’ambito di competenza della stessa ZSC.

La prima osservazione fatta dagli uffici di Casa Gioiosa, da un esame della documentazione, è che sembrerebbe una riformulazione del proposto progetto di parco eolico denominato “Sardegna” sia per l’analoga potenza complessiva che per l’ubicazione e i vertici dell’area di richiesta concessione che corrisponderebbero esattamente a quelli dell’intervento [ID: 9247] per il quale il Parco aveva già fornito alla Regione il proprio contributo istruttorio con nota del 16 febbraio 2023. Alla luce di ciò gli uffici del Parco hanno confermato e ribadito le stesse osservazioni in termini di potenziale impatto diretto ed indiretto dell’impianto su specie e habitat di interesse conservazionistico. In primis l’area di pertinenza dell’impianto e il cavidotto sommerso sono interamente ricompresi entro i limiti dell’area chiave per la conservazione dell’uccello delle tempeste Hydrobates pelagicus melitensis (specie in Allegato I della Direttiva 2009/147/CE) nidificante all’interno della ZSC ITB 010042; l’area è stata definita seguendo la metodologia proposta a livello internazionale da Birdlife international per la designazione delle Important Bird Areas – IBA. In particolare, questa assume un ruolo elettivo come area di foraggiamento, specialmente durante il periodo di allevamento dei piccoli. Altra specie coinvolta è la berta maggiore Calonectris diomedea, anch’essa in Allegato I della Direttiva 2009/147/CE, in quanto le rotte di foraggiamento degli individui nidificanti all’interno della ZSC ITB 010042 intercetterebbero in maniera ricorrente l’area di pertinenza dell’impianto. Altro caso di particolare rilevanza è quello del falco pescatore Pandion haliaetus, sempre specie in Allegato I della Direttiva 2009/147/CE, che dopo un’assenza di oltre mezzo secolo, ha da circa quattro anni ripreso naturalmente a nidificare all’interno della ZSC ITB 010042. Anche in questo caso si evidenziano le interferenze dirette dell’impianto offshore con le rotte percorse dalla specie.
Oltre gli effetti del singolo impianto proposto, osservano i tecnici del Parco di Porto Conte, si ritiene debba essere presa in considerazione l’opportunità di valutare l’effetto cumulativo su habitat e specie di interesse conservazionistico derivante da tutte le proposte di impianti eolici offshore del settore nord occidentale della Sardegna dove si potrebbero avere a regime 93 aerogeneratori su un’area di pertinenza complessiva che supera i 950 kmq. La valutazione di tale effetto cumulativo trova giustificazione, dunque, per tutte specie di cui all’Allegato II della Direttiva 92/43 CEE e dell’Allegato I della Direttiva 2009/147/CE di pertinenza del sito ITB 010042 che abbiano, almeno in una fase del proprio ciclo biologico, possibili interazioni con gli interventi proposti.

“Il vergognoso assalto eolico minaccia il turismo naturalistico”

OLBIA – «Benvenute e benvenuti in Sardegna, la terra dal paesaggio elettrico». Rischia di essere
questo lo slogan col quale accoglieremo i gruppi nelle prossime stagioni turistiche, almeno
fino a quando esisteranno prossime stagioni, dato che con l’andare del tempo nessuno
spenderà più i propri risparmi per vacanze senza paesaggio.
Siamo guide e aziende turistiche del settore naturalistico e sportivo, alcune giovani e altre
meno, spaventate dalle politiche che stanno trasformando il paesaggio della Sardegna e
che causeranno la crisi del settore. Il nostro lavoro e guadagno dipende da una particolare
categoria turistica, dalle persone interessate alla Sardegna per la bellezza della sua

natura. Per così dire, noleggiamo paesaggi, con una ricaduta economica positiva sul
territorio, dato che sul territorio mangiamo, dormiamo, visitiamo monumenti e musei, ci
spostiamo con i vettori locali.

Fra noi c’è chi ha iniziato nei primi anni Duemila, lavorando più di vent’anni per fare della
Sardegna una destinazione del turismo naturalistico di rilievo europeo, con promozione
territoriale, collaborazione con Enti locali, lavoro in rete, investimenti in beni strumentali,
destagionalizzazione… Tutto potrebbe finire, perché nessuno ama camminare o pedalare
in mezzo alle pale eoliche, fare yoga tra i pannelli fotovoltaici o scattare foto su un
orizzonte trafitto da una selva di enormi pali, visibili per chilometri.
La maggior parte di noi non ha mai preso un euro di contributo pubblico, abbiamo costruito
una nuova economia in Sardegna soltanto con le nostre forze e i nostri risparmi, perché la
Regione, pur con tutte le sue contraddizioni, sembrava marciare nella stessa direzione:
Rete Cicloturistica della Sardegna, nuovi parchi come quelli di Gùturu Mannu e di Tepilora,
Rete Escursionistica della Sardegna, bandi per la realizzazione di ippovie, Borsa
internazionale del turismo attivo, convegni, corsi di formazione professionale per guide
escursionistiche e cicloturistiche…

Vent’anni di lavoro che vogliono farci buttare nella spazzatura, per trasformare la
Sardegna in una grande centrale elettrica al servizio di altre regioni, senza neanche
prendersi il disturbo di offrirci posti di lavoro di operai e operaie, come almeno si
degnavano di fare in passato nel settore minerario, petrolchimico e turistico. Anziché
andare avanti vogliono farci tornare indietro, all’Ottocento, con la distruzione del territorio
senza alcuna contropartita: a loro il nostro legname per farsi le loro ferrovie, a noi il nostro
territorio desertificato dalle loro imprese.

Certamente bisogna fare la transizione energetica, ma questa è soltanto una parte della
più vasta transizione ecologica, che per noi è pane quotidiano, dato che per esempio la
mobilità sostenibile, in bicicletta e a piedi, è il nostro stesso lavoro. Transizione ecologica
significa anche e soprattutto sostenibilità sociale, a cominciare dalle direttive europee per il
coinvolgimento delle comunità nei processi decisionali e per i principi di prossimità e
proporzionalità: l’energia si produce dove serve e se ne produce la quantità che serve. Del
resto non si spiegherebbero i provvedimenti europei a sostegno dell’agricoltura e degli
habitat naturali della Sardegna, se poi si volesse convertire tutto alla monocultura elettrica

destinata all’esportazione, senza alcun beneficio per la popolazione locale, distrutta nei
suoi legami con il territorio, come nelle peggiori tradizioni coloniali.

Lavoriamo fisicamente nella natura ogni giorno, la conosciamo molto più e molto meglio di
chi si limita a citarla nelle proprie dichiarazioni prodotte col copia e incolla. Della natura
conosciamo la sofferenza e della sua sofferenza patiamo le conseguenze, non soltanto
nelle nostre vite personali ma anche nel nostro lavoro, quindi siamo favorevoli alla
transizione energetica, da sempre, anche quando non andava di moda nei ministeri e negli
assessorati. Per questo sappiamo bene come si fa: con i processi partecipativi e con le reti
di comunità. Occorre finanziare e realizzare prima di tutto le reti di comunità, finché non ne
esisterà almeno una per ogni paese della Sardegna. Dopo, forse, se non bastassero, si
potrà pensare a qualche centrale, ma sempre nel rispetto del processo partecipativo.

In conclusione non prendiamo lezioni di transizione energetica ed ecologica dalla classe
politica. Destra e sinistra hanno dimostrato di non potercene dare, piuttosto dovrebbero
fare il lavoro per il quale sono profumatamente retribuite: comporre i diversi interessi
sociali ed economici, affinché lo sviluppo di uno non vada a scapito di un altro. Nel rispetto
dei principi che la stessa classe politica europea si è data, senza travisarli
nell’applicazione concreta come il ceto politico italiano e sardo sta facendo.
Ancora una volta siamo propositive e propositivi, pronte e pronti a fare la nostra parte: ci
troveranno nelle strade e nelle campagne, per lavorare e per sostenere il nostro popolo
che difende la Sardegna dall’assalto degli speculatori.

Sardegna, 24 luglio 2024

Abbarra Sardinian Experience & Tour (Torpè)
Andrea Ruiu – Guida ambientale escursionistica (Telti)
Barbagia No Limits (Gavoi)
Beata Garnkasca – Guida ambientale escursionistica (Siniscola)
Belinda Huegel – Guida ambientale escursionistica (Zerfaliu)
Best Sardinia Tour (Settimo San Pietro)
Bike Tour Sardinia (Sardara)
Bike4more (Olbia)

Biking Sardinia (Alghero)
Bonaria Secci – Guida turistica (Santa Maria Navarrese)
Daniela Pinna – Guida turistica (Cagliari)
Donatella Muso – Guida turistica (Sant’Antonio di Gallura)
Elisabetta Arru – Guida ambientale escursionistica (Olbia)
Explora 360° (Olbia)
Fausto Sanna – Guida ambientale escursionistica (Berchidda)
Federica Picciau – Guida turistica (Selargius)
Fiorenza Spalatro – Guida ambientale escursionistica (Pula)
Francesca Ruiu – Guida ambientale escursionistica (Telti)
Francesco Piras (Passizende) – Guida ambientale escursionistica (Olbia)
Francesco Puggioni – Guida ambientale escursionistica (Porto Torres)
Gianfranco Puddu – Guida ambientale escursionistica (Oliena)
Gionata Secci – Guida cicloturistica (Assemini)
Giovanni Pasella (G-Routes) – Guida ambientale escursionistica (Cagliari)
Giulia Falchi – Guida ambientale escursionistica (Lula)
Giuseppe Serra – Guida Turistica (Olbia)
Good Mood Cycling (Santa Teresa Gallura)
JanasAdventures (San Vito)
Let’s Bike (Orosei)
Liami Experience (Luogosanto)
Luca Vincis – Guida turistica (Assemini)
Luigi Angheleddu – Guida ambientale escursionistica (Siniscola)
M. Stefania Contini (Alla scoperta di) Guida ambientale escursionistica (Sinnai)
Marcello Meloni – Guida ambientale escursionistica (Sestu)
Marco Meli – Guida ambientale escursionistica (Bacu Abis)
Marco Oggianu – Guida turistica (Palau)
Massimo Carboni – Guida cicloturistica (Villasalto)
Matteo Pitzalis – Guida ambientale escursionistica (Siliqua)
Mediterranea Adventure Sport Outdoor Explorer Center (Luogosanto)
Monia Floris – Guida turistica (Desulo)
Nicola Anardu – Guida ambientale escursionistica (Quartu Sant’Elena)
Ninon Sardinia Dmc (Olbia)
Orosei AdvenTours (Orosei)
Raggi di Sardegna (Alghero)

Renato Matta – Guida cicloturistica (San Sperate)
Riconnettiamo (Burcei)
Sandro Mezzolani, AssoGuide Sezione Tirrenica (Cagliari)
Sardfulness (Cagliari)
Sardigna by Bike (San Teodoro)
Sardinia Bike Service (Luogosanto)
Sardinia Biking (Sinnai)
Sardinia Emotion (Ulassai)
Sardinia Slow Experience (Siniscola)
Sardinia Tourist Guide (Cagliari)
Scuola Nazionale Adventure Sport Italia (Luogosanto)
Sergio Podda, Sa Stiddiosa Experience trek&adventure (Gadoni)
Silvia Ricco – Guida turistica (Olbia)
Simone Scalas – Guida cicloturistica (Sarroch)
Skedaddle Italia (Assemini)
Stefania Pisanu – Guida ambientale escursionistica (Bolotana)
Valentina Calvisi – Guida ambientale escursionistica (Stintino)
Vida Camminante di Vincenzo Sedda (Dorgali)
Vittoria Fresi – Mediterranea Discovery (Luogosanto)
Ziru Tour (Sant'Antioco)

“Cestini stracolmi ed ecobox pieni e maleodoranti”

ALGHERO – Riparte su Algheronews l’accoglimento delle segnalazioni o, in certi casi, “lettere alla redazione”; da parte dei cittadini che vogliamo evidenziare criticità o anche positività del nostro territorio. E, visto anche il periodo dell’anno, non poteva che essere dedicata alla gestione dei rifiuti la prima richiesta di interventi. “Nostro malgrado assistiamo, quasi quotidianamente, la non certo degna condizione del decoro in diverse zone della città”, cosi un residente di Alghero he spiega “a partire dagli ecobox che puzzano come una latrina fino ai cestini che sono quasi sempre stracolmi e dunque inutilizzabili, è chiaro che la massiccia presenza di nuovi appartamenti dedicati a strutture ricettive come case vacanze, b&b e in tanti turisti portano anche queste conseguenze, ma per i residenti questo non va bene e bisogna fermarsi a ragionare su come migliorare servizio e dunque decoro e pulizia”.

Ufficiale, Raniero Selva è assessore all’Ambiente: “Massimo impegno per decoro e rapporti con agro e Parco”

ALGHERO – Questa mattina con la firma delle deleghe a Raniero Selva si completa la composizione della Giunta comunale di Alghero guidata dal sindaco Raimondo Cacciotto. L’assessore si occuperà di Tutela e Valorizzazione Ambientale, con la cura all’igiene urbana, la tutela dei litorali, i rapporti col Parco di Porto Conte, i quartieri e le borgate cittadine. “Riparto da dove ho lasciato cinque anni fa – le parole di Raniero Selva – con una situazione delicata e la consapevolezza di avere attorno una squadra affiatata e determinata, garantendo il massimo impegno affinchè la città e il territorio abbiano garantito il decoro che meritano”. In allegato alcune immagini.

Opere del Maestro Nieddu al Mase per celebrare Antoine De Saint-Exupéry, bella cerimonia | foto e video

ALGHERO – Ieri mattina al museo MASE nel Parco di Porto Conte sono state inaugurate le sculture del maestro Mario Nieddu dedicate allo scrittore Antoine De Saint-Exupéry

Un “Incontro” speciale, quello tra lo scrittore-aviatore Antoine De Saint-Exupéry, il Piccolo Principe e la sua amica Volpe, raccontato dal Maestro Mario Nieddu attraverso la scultura che da oggi accoglie i visitatori all’ingresso del museo Mase. Questa mattina c’è stata la cerimonia inaugurale, in occasione dell’ottantesimo anniversario della scomparsa di Antoine De Saint-Exupéry, che proprio nella Baia di Porto Conte trascorse gli ultimi importanti mesi della sua esistenza.

L’installazione va ad arricchire la collezione di opere, fotografie e oggetti d’epoca che rendono il Museo Antoine De Saint-Exupéry della Torre Nuova un luogo così speciale.

Hanno preso parte all’evento il Presidente del Parco di Porto Conte Raimondo Tilloca, il responsabile artistico del MASE Massimiliano Fois, l’Assessora alla Cultura del Comune di Alghero Raffaella Sanna, la Presidente della Fondazione Alghero Neria De Giovanni e due ospiti d’eccezione: il Presidente della Fondazione LATÉCOÈRE Pierre Ezéar e il Presidente della Fondazione “Petit Prince Collection” Jean-Marc Probst. Inoltre, durante la cerimonia, il maestro Nieddu ha introdotto le sue opere con alcuni passaggi legati al dramma della guerra che oltrepassa un’asse temporale che parte proprio dal vissuto dell’autore de il Piccolo Principe fino, purtroppo, arrivare ai giorni nostri, A chiudere questo momento la recita di una poesia dello stesso Nieddu da parte di Venere Rosati.

“Siamo molto orgogliosi della giornata di oggi, ma non solo: infatti abbiamo iniziato il nostro mandato proprio qui al Mase, con la donazione del violino che ha lo stemma di Antoine De Saint-Exupéry, da parte del direttore dell’accademia Cremonensis, Fabio Perrone fino ad oggi, quando terminiamo, sempre al Mase, con una cerimonia, alla presenza di illustri ospiti, in cui vengono inaugurate queste bellissime statue che vanno, oltretutto ad arredare la parte esterna del Parco di Porto Conte”, cosi il presidente Raimondo Tilloca e i componenti del cda Adriano Grossi e Lina Bardino.

L’evento si è svolto nell’ambito delle diverse iniziative culturali dell’EcoMuseo del Parco e delle celebrazioni previste dal programma “Emozioni in Riviera 2024” per ricordare la scomparsa dell’autore francese e il suo profondo legame con la città di Alghero e del suo territorio protetto.

Ecco i video dell’evento al museo MASE:

https://www.youtube.com/watch?v=bkFIMAD7Pvo

https://www.youtube.com/watch?v=ZgAlD_XCpO4

Rifiuti, pessima gestione degli Ecobox. Fiadel: “Un problema per gli operatori”

ALGHERO – Negli scorsi giorni ha rimbalzato sui media e sui social, e poi nella prima seduta del Consiglio Comunale, l’annoso problema della mancata corretta gestione degli ecobox. Siti creati per far conferire l’immondizia alle attività commerciali che, in alcuni casi, non sono mantenuti nella maniera idonea. D’altra parte è oramai evidente che il tema dei rifiuti è legato a doppio filo all’esplosione di ristoranti, bar, negozi e poi anche seconde case e b&b e dunque imponente antropizzazione in particolare del centro storico. Sul tema interviene la Fiadel.

“Con la presente si intende portare a conoscenza delle problematiche inerenti gli Eco Box vari sparsi nella città, con particolare attenzione quelli posti tra via Sassari lato edicola e via Simon lato opposto e quelli in via Kennedy in piazzetta fronte OVS.
Il segretario territoriale FIADEL di Alghero Stefano Delrio, in merito alle recenti immagini circolate in TV e sui giornali riguardanti il pessimo stato degli Eco Box di Alghero, vuole ricordare di aver già segnalato in tempi recenti la problematica per portare all’attenzione lo sgradevole stato in cui sono gli Eco Box della città, e si fa portavoce delle lamentele degli operatori assegnati alla raccolta delle frazioni commerciali, che si vedono costretti ogni giorno, per adempiere servizio ad entrare fisicamente in questi Eco Box totalmente privi di pulizia e in stato fatiscente quindi pericolosi, con nessuna raccolta differenziata effettuata e rovistare tra accumuli di bustoni di immondizia e spesso trovare i carrellati forniti dal comune per conferire, vuoti; oltre a questo si aggiunge il fatto dei liquami che tali rifiuti rilasciano a terra fino all’esterno degli stessi Eco Box, che gli operatori calpestano e che nei loro rilasci maleodoranti fungono da richiamo per ratti, topi e scarafaggi, il tutto tenendo conto anche del pessimo stato di una manutenzione igienica costante di Eco Box e dei carrellati annessi.
Si vuole chiudere toccando il punto più dolente, le difficoltà di raccolta che si hanno negli Eco Box all’interno del Centro Storico, da sempre fiore all’occhiello della nostra città, più volte segnalato alla direzione aziendale, dalla nostra organizzazione sindacale FIADEL, oltre a tutte le problematiche elencate precedentemente si aggiungono le difficoltà che gli operatori devono affrontare per lo svuotamento dei carrellati nelle vie anguste e tra i tavolini con i turisti che mangiano, il tutto tra le ire degli stessi ma anche degki esercenti e concittadini, come che la responsabilità sia loro”

Il Segretario Territoriale Fiadel Sassari
Delrio Stefano

80 anni dalla scomparsa di Antoine De Saint-Exupéry,, scultura al Mase: evento

ALGHERO – Giovedi 18 luglio per gli eventi legati all’Ottantesimo anniversario della scomparsa di Antoine de Saint-Exupéry, alle ore 10.00, sarà inaugurata una scultura che verrà posizionata davanti al Museo M.A.S.E. di Porto Conte, dedicato all’indimenticabile autore de “Il Piccolo principe” che proprio nella baia, correva l’anno 1944, visse due mesi e 10 giorni, finendo le ultime cose importanti della sua vita e festeggiando anche il suo ultimo compleanno. L’opera, è del Maestro Mario Nieddu e si intitola “L’incontro”. Protagonisti dell’installazione lo scrittore, il Piccolo Principe e la sua amica Volpe. Oltre alle autorità presenti e al Presidente del Parco Naturale Regionale di Porto Conte Raimondo Tilloca ed il Direttore Mariano Mariani, ci saranno due ospiti d’eccezione; Il Presidente della Fondazione LATÉCOÈRE Pierre Ezéar LATÉCOÈRE, mitica compagnia aerea legata fin dagli anni ’20 del Novecento con Antoine De Saint-Exupéry, pioniere del loro servizio dell’Aéropostale ed il Presidente della Fondazione “Petit Prince Collection” Jean-Marc Probst. Il tutto è stato coordinato dal Dir. Artistico del M.A.S.E. Massimiliano Fois.
Il 31 luglio, data della scomparsa di Antoine de Saint-Exupéry, in collaborazione con Poste Italiane, ci sarà un importante annullo filatelico davanti alla Torre di San Giacomo nel centro storico di Alghero con annessa cartolina dell’evento.

AMP, tratta in salvo una Caretta caretta al largo di Capo Caccia

ALGHERO – Ancora un salvataggio in mare di una tartaruga Caretta caretta. Al largo di Capo Caccia dei pescatori hanno tratto in salvo e segnalato all’AMP l’animale avvolto da una rete e in netta difficoltà

Nella giornata di giovedì un esemplare di Tartaruga marina Caretta caretta è stato individuato al largo di Capo Caccia e salvato dall’equipaggio della imbarcazione da motopesca “Enza I” con al comando di Pietro Piga. il povero animale, in evidente stato di difficoltà, era avviluppato da cime e nylon che ne compromettevano seriamente la sopravvivenza. I pescatori, dopo aver prestato le prime cure all’animale liberandolo dal groviglio, hanno correttamente allertato il Centro di Primo soccorso animali marini dell’AMP Capo Caccia –Isola Piana che a sua volta ha messo in moto il collaudato protocollo di intervento della Rete regionale fauna marina in difficoltà.

La tartaruga è stata successivamente prontamente trasferita nel Centro di recupero del Parco Nazionale dell’Asinara e nuota ora in una delle vasche di degenza gestite dall’associazione CRAMA, sotto osservazione soprattutto per quanto riguarda un importante edema che affligge la pinna natatoia anteriore destra.

L’intervento dei pescatori ha scongiurato la morte certa l’animale, evidenziando come le tartarughe Caretta caretta siano animali purtroppo costantemente minacciati da molteplici fattori che la rendono una specie molto vulnerabile.

Il Parco ha celebrato Pulli, “Ora un museo a Tramariglio ed esposizione itinerante” |ecco i video

ALGHERO – Una straordinaria giornata per celebrare uno straordinario artista. Il Parco di Porto Conte, ma si potrebbe e dovrebbe dire Alghero e il suo territorio, con anche Sassari protagonista, hanno celebrato i 90 anni del Maestro Pulli. L’artista vanta al suo attivo oltre sessantacinque anni di produzione tra dipinti, sculture, arredi, ceramiche che hanno contribuito a lasciare un segno indelebile nella storia dell’arte del nostro paese.

Grazie alla presenza dell’Assessore regionale Pubblica Istruzione, Beni Culturali Ilaria Portas, della direttrice del Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza Claudia Casali, a Luciano Goddi autore della versione in lingua sarda de “Il Piccolo Principe” ossia “Su Printzipeddu nostru” e al Sindaco di Sassari Giuseppe Mascia, al Presidente del Parco Raimondo Tilloca e al Direttore dell’Ente Mariano Mariani e alla presidente della Fondazione Alghero Neria De Giovanni (il sindaco di Alghero era assente per improrogabili impegni istituzionali), l’evento ha acquisito ancora più rilevanza con anche il rilancio delle proposte in seno al Parco: creare un museo a Tramariglio con le opere di Pulli e rendere la sua esposizione itinerante. In tale modo si darebbe ulteriore dignità e valore ad una produzione già piuttosto considerata ma che oggettivamente merita di più

Il Parco c’è e negli anni lo ha dimostrato con una lavoro costante messo in atto tra eventi, manifestazioni e connessioni, in particolare col mitico “Piccolo Principe” che col Museo Mase e con le creazioni ad esso dedicate da Pulli ha acquisito nuova vita in particolare nella narrazione che viene condotta dall’area di riserva col suo Ecomuseo che comprende i vari siti visitabili tra cui, appunto, il Mase e l’area museale di Casa Gioiosa.

Durante la celebrazione è stato possibile “rubare” alcune preziose parole al Maestro Pulli oltre che registrare le importanti dichiarazioni dei vari intervenuti tra cui quelle piuttosto importanti del sindaco di Sassari Mascia che ha ribadito quanto “l’arte debba essere giudicata anche in base alle sue qualità oggettive e intrinseche riguardanti la bravura ed eccezionalità di chi la propone e questo può essere fatto solo tramite un giudizio con cognizione di causa da parte di chi gestisce la cosa pubblica e non con scelte legate ad altre dinamiche che fanno perdere di valore all’arte stessa e agli artisti”.

ECCO LE PAROLE DEL MAESTRO PULLI

ECCO LE PAROLE DEL SINDACO DI SASSARI MASCIA

ECCO LE PAROLE DELLA DIRETTRICE CASALI