Rifiuti ad Alghero, Lega: “Discariche al posto dei cassonetti”

ALGHERO – “Abbiamo atteso un mese prima di ritornare sull’argomento per date tempo all’amministrazione di intervenire. Tuttavia nulla è cambiato, anzi peggiorato”.
Ad intervenire sull’emergenza rifiuti è ancora una volta Sarah Boette della Lega, referente che da tempo si occupa del problema dell’invasione dei rifiuti in città e nelle borgate.
“Il servizio di raccolta rifiuti nelle borgate non esiste più e la situazione è fuori controllo, come possono vedere quotidianamente i cittadini, che documentano tutto con foto e video. Altro che falsi allarmismi: qui si rischia il collasso igienico-sanitario e l’amministrazione continua a minimizzare o a fare orecchie da mercante”.
“Da mesi denunciamo una situazione insostenibile soprattutto nelle borgate – prosegue Boette – ma anziché migliorare, peggiora ogni giorno. Sa Segada e Guardia Grande sono ormai completamente abbandonate. Cassonetti stracolmi, sacchi accatastati ovunque, odori nauseabondi e degrado. E con l’arrivo del caldo, tutto questo rischia di trasformarsi in una vera emergenza sanitaria. I cittadini sono esasperati, e noi non ci fermeremo finché non arriveranno risposte concrete”.
Ma la denuncia non si limita più solo all’agro. “Oggi la situazione di discarica si è estesa a tutta la città. Alghero è sporca, trascurata e invasa dai rifiuti. I cittadini vedono, fotografano, documentano. E chi dovrebbe intervenire, invece di agire, minimizza o – peggio ancora – ironizza”.
Boette sottolinea poi una delle segnalazioni più gravi: “Diversi cittadini ci hanno riferito che, nonostante l’impegno con cui fanno la raccolta differenziata, ci siamo stati episodi in cui i rifiuti verrebbero mescolati Circostanze che speriamo non rispondano al vero ma che, se confermate, sarebbe la beffa oltre al danno: sarebbe una vera truffa morale ai danni di chi rispetta le regole. Un comportamento che umilierebbe chi si impegna e annienta la fiducia nelle istituzioni”.

La rappresentante della Lega esprime inoltre solidarietà agli operatori ecologici: “In questa situazione caotica e disorganizzata, a pagare sono anche i lavoratori della nettezza urbana, costretti a operare in condizioni pesantissime, spesso senza strumenti adeguati e sotto il peso delle lamentele dei cittadini. A loro va la nostra vicinanza: sono vittime, come i residenti, di un sistema mal gestito, che li espone a disagi e rischi evitabili”.
“Nei suoi continui interventi in Consiglio comunale, il consigliere Michele Pais ha denunciato la situazione, definendo aggravata dall’assurdo aumento di 500mila euro sul nuovo appalto dei rifiuti che pur non essendo ancora partito, pesa già sulle famiglie senza offrire alcun beneficio” “Si fa pagare di più per un servizio che peggiora ogni giorno senza applicare le penali previste per i disservizi. E chi denuncia viene ridicolizzato”.
Boette conclude rilanciando una proposta storica della Lega: “Chiediamo da tempo la reintroduzione delle oasi ecologiche presidiate da personale fisico, per garantire controllo, ordine e decoro. I cittadini stanno collaborando. Ora tocca all’amministrazione fare la propria parte, invece di far finta che vada tutto bene”

Rifiuti ad Alghero, differenziata al 75%

ALGHERO – L’Amministrazione del Sindaco Raimondo Cacciotto raggiunge un nuovo record per la raccolta differenziata. Nel mese di giugno la percentuale ha raggiunto la quota del 74,9 %, una soglia importantissima che supera di slancio le percentuali riferite allo stesso mese del 2023 (70,2 %) e del 2024 ( 72,1%). A pesare sul risultato, vi sono sicuramente gli interventi attuati in merito alle nuove disposizioni sulle isole ecologiche e sulla raccolta attuata con giorni prestabiliti nelle zone di riferimento, una sempre maggiore sensibilità da parte dei cittadini, il miglioramento della raccolta e il rinnovato sforzo dell’azienda che gestisce l’appalto. “Il risultato è molto confortante – afferma Raimondo Cacciotto – e questo ci deve spingere a tenere alta l’attenzione e a lavorare per stabilizzare le percentuali. I dati sono certamente ancora migliorabili ed è a questo che puntiamo, unitamente a rendere il servizio sempre più efficiente, con l’aiuto di tutti”. Nello specifico, nel mese di giugno sono state prodotte circa 2.200 tonnellate di rifiuti, tra cui oltre 1.600 di differenziata. “Procediamo con impegno e i risultati dimostrano che il servizio ha delle punte di efficienza ragguardevoli. Siamo consapevoli che il risultato possa migliorare con ulteriori coinvolgimenti da parte delle attività produttive, come si sta facendo e con la virtuosità di tanti cittadini che hanno a cuore il bene della città”, commenta l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva.

Nel rivolgere un ringraziamento ai cittadini virtuosi e alle attività che collaborano fattivamente, al gestore del servizio e agli operatori, al servizio Ambiente, l’Assessore ricorda che “esiste ancora una sacca di maleducazione che con l’avvio dell’estate si fa più marcata e si manifesta con l’uso dei cestini gettacarte adoperati come cassonetti, in cui viene depositato ogni genere di rifiuto. È un dato che stiamo affrontando con l’incremento degli svuotamenti specialmente nelle zone critiche della città, con interventi che si effettuano fino alle 2 di notte”. Parallelamente, si intensifica l’attività della Polizia Locale con interventi mirati al miglioramento del servizio, con controlli mirati ai fini del rispetto delle norme. Entra a regime anche il calendario degli spazzamenti, con lavaggi nelle aree del centro più frequentate e con passaggi più assidui, operazioni possibili grazie anche all’incremento degli addetti per la stagione estiva. Intanto gli uffici lavorano alla procedura per il nuovo appalto di igiene urbana. La fase di verifica della rispondenza ai requisiti delle sette proposte pervenute, iniziata il 30 aprile, dovrebbe chiudersi entro la fine di luglio, per arrivare alla seconda fase del procedimento che riguarda la verifica delle offerte tecniche.

“Calich in crisi ambientale, urge un’azione seria e coordinata”

ALGERO – “La laguna del Calich, patrimonio naturale fondamentale per Alghero, sta affrontando una crisi ambientale. Salvatore Carta, esponente della Lega sezione di Alghero, afferma: «Le incertezze e le sfide ambientali non possono più essere ignorate. La recente interrogazione n. 174/A ha rivelato che le cause del degrado non sono ancora state accertate».
Questa mancanza di chiarezza ostacola le azioni necessarie e minaccia l’economia locale, in particolare il settore della pesca e del turismo. «Non possiamo permettere che la nostra economia venga compromessa da ritardi nell’identificazione delle problematiche ambientali», sottolinea Carta.
Nonostante l’approvazione del Piano di riutilizzo delle acque reflue a fini irrigui, che potrebbe garantire la salvaguardia dei parametri ambientali, è cruciale monitorare i flussi di reflui. Salvatore Carta insiste: «Dobbiamo assicurarci che la salute della laguna non venga compromessa ulteriormente».
Interventi finanziati per la tutela dell’ecosistema, come un sistema di lagunaggio e un progetto di monitoraggio, devono essere coordinati con urgenza. «Le problematiche legate alla proliferazione algale richiedono azioni immediate», conclude Carta. «È tempo che la comunità di Alghero si unisca per proteggere il nostro ambiente e garantire un futuro sostenibile», cosi Salvatore Carta esponente della Lega, Sezione di Alghero

Ambiente, Sassari issa tre Bandiere Blu: Porto Ferro, Porto Palmas e Platamona.

SASSARI – Anche per il 2025 Sassari si è aggiudicata tre Bandiere Blu: Porto Ferro, Porto Palmas e Platamona. Stamattina il vicesindaco e assessore alla Transizione ecologica Pier Luigi Salis con i tecnici del settore e alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni del territorio, ha issato le bandiere che segnano ufficialmente l’inizio della stagione balneare Bandiera Blu 2025.

Il drappo rappresenta un riconoscimento internazionale che la Fee (Fondazione per l’educazione ambientale) concede alle località turistiche balneari la cui gestione è svolta secondo specifici criteri di sostenibilità. Questo sancisce non soltanto la purezza delle acque del mare ma anche il fatto che il Comune sia in grado di offrire tutta una serie di servizi. Progettare, realizzare e mantenere, durante la stagione balneare, gli standard di eccellenza è uno sforzo importante, sia organizzativo sia economico, da parte del Comune. Gli arenili possono essere oggetto di visite di controllo, per verificare la conformità ai criteri stabiliti dal programma. I requisiti sono molteplici: dalla qualità delle acque, per la quale è previsto un periodico campionamento effettuato dall’Arpas, all’efficienza della depurazione delle acque reflue, passando per la conservazione e la biodiversità degli ecosistemi marini e la pulizia della spiaggia, la raccolta differenziata e la gestione adeguata dei rifiuti pericolosi. Particolare attenzione è rivolta alla sicurezza dei bagnanti, con servizi di salvataggio e la segnalazione del limite di acque sicure, all’accessibilità per tutti. Ampio spazio deve essere dedicato all’educazione ambientale, rivolta a turisti e residenti: sarà il centro di educazione ambientale (Ceas) Lago Baratz del Comune di Sassari a realizzare attività e laboratori a tema.

Regione, 20milioni per il fotovoltaico

CAGLIARI – La Sardegna accelera verso un futuro più sostenibile. Su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Antonio Piu, la Giunta regionale ha dato avvio a un progetto sperimentale da 20 milioni di euro per incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici e dei rispettivi sistemi di accumulo di energia elettrica nelle abitazioni delle famiglie residenti in Sardegna con ISEE inferiore ai 15 mila euro. Il progetto nasce dall’attuazione dell’articolo 2 della legge regionale 20 del 2024 e rappresenta il primo passo di un programma pluriennale.

“La Regione ha stanziato più di 100 milioni di euro fino al 2030 per sostenere le famiglie, di cui 90 milioni già disponibili nel bilancio regionale – spiega l’assessore Piu – e i primi 20 milioni saranno assegnati tramite un avviso di prossima pubblicazione. Con questo progetto lanciamo un segnale forte, la Sardegna punta con decisione sull’utilizzo delle energie rinnovabili e sul potenziamento dell’autoconsumo. Grazie alla semplificazione delle procedure e al sostegno economico, le famiglie potranno finalmente abbattere i costi energetici, mentre il tessuto imprenditoriale locale nel settore delle rinnovabili troverà nuove opportunità di crescita e sviluppo verso tecnologie pulite. È un passo concreto verso la transizione energetica, il contrasto al caro-bollette e la tutela dell’ambiente. È una misura che incide sui bilanci familiari determinando un abbattimento dei costi energetici – sottolinea – ma rappresenta anche un’importante opportunità per le imprese di prossimità, non solo per l’installazione degli impianti, ma anche perché aver finanziato la manutenzione incentiva proprio il lavoro delle imprese locali che hanno così maggiore interesse a prendere in carico ogni installazione”.

L’incentivo a fondo perduto coprirà tutte le spese previste per la fornitura e posa in opera dell’impianto fotovoltaico e del sistema di accumulo presso le abitazioni di proprietà e di residenza, compresa la copertura assicurativa multirischio, un programma di manutenzione periodica ed il monitoraggio delle prestazioni degli impianti da parte delle imprese esecutrici: “Attraverso questi aspetti, vogliamo che gli impianti funzionino anche dopo l’installazione – sottolinea Piu – con la copertura delle spese di manutenzione, monitoraggio e assicurazione dell’impianto garantiamo l’operatività nel tempo”.

La graduatoria premierà chi avrà i requisiti più bassi in termini di reddito e potenza installata, per garantire equità ed efficacia sociale. “In base all’entità delle richieste pervenute – spiega Piu – si valuterà se procedere allo scorrimento della graduatoria con le risorse disponibili o alla pubblicazione di un nuovo avviso per ampliare la platea dei destinatari”. Si stima di poter finanziare per la prima annualità circa 1.650 impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo di energia elettrica con una potenza nominale variabile tra i 3 e i 6 chilowatt. Secondo queste stime, si otterrebbe una nuova potenza fotovoltaica pari a circa 5,4 megawatt (MW), con una nuova capacità di accumulo pari a circa 10 MWh. Considerando, sulla base dei dati del 2023 forniti dal Gestore dei servizi energetici (GSE) per il settore residenziale, una producibilità media stimata in 1.300 ore equivalenti di funzionamento, con una percentuale media di autoconsumo del 70%, l’eccedenza di energia elettrica sarebbe di circa 2.100 MWh annui. Tenuto conto del valore medio annuo del 2024 erogato dal GSE con il ritiro dedicato delle eccedenze di energia elettrica, si potrebbe ipotizzare un ricavo annuo indicativo di circa 330.000 euro.

“Abbiamo semplificato le procedure – evidenzia Piu – per permettere alle famiglie di aderire in modo rapido e sicuro, con il supporto tecnico delle imprese qualificate di loro fiducia, che si occuperanno di tutte le pratiche amministrative, inclusa la presentazione della domanda di incentivo attraverso la piattaforma SUS (Sportello Unico dei Servizi) della Regione. È un’opportunità di risparmio e sviluppo sostenibile – conclude – invito tutti le cittadine e cittadini a interessati a consultare a breve il sito istituzionale della Regione per attivarsi e cogliere questa importante occasione.

Mulas: “Non all’assalto selvaggio delle dune costiere, urge più tutela”

ALGHERO – “Giungono sempre più frequentemente segnalazioni, immagini e video che documentano comportamenti non sostenibili nei confronti dei nostri ecosistemi costieri, in particolare delle dune. Un allarme che non possiamo ignorare. Per Alghero, parlare di dune significa parlare di una risorsa strategica, preziosa e limitata: la nostra sabbia finissima, chiara, amata tanto dai residenti quanto dai turisti provenienti da tutto il mondo. Le dune non sono solo un patrimonio naturale: rappresentano un valore identitario, culturale ed economico per il nostro territorio. Sono parte integrante del paesaggio, del nostro vissuto collettivo, del nostro futuro. Oltre al loro indiscutibile valore ambientale, le dune svolgono un ruolo chiave come serbatoi naturali di sabbia, contribuendo a mantenere in equilibrio il sistema costiero e rendendo sostenibile nel tempo il turismo balneare, cuore pulsante dell’economia algherese. Purtroppo, questi ambienti delicatissimi sono oggi fortemente compromessi. La comunità scientifica ci ricorda che l’Italia ha perso l’80% delle sue dune costiere nell’ultimo secolo. Anche in Sardegna, la pressione antropica — in particolare il calpestio, l’asportazione della vegetazione, l’introduzione di specie aliene e l’abbandono dei rifiuti — sta minacciando seriamente ciò che resta. Come Presidente della Commissione consiliare Ambiente del Comune di Alghero, sento il dovere di richiamare l’attenzione su questa emergenza e rivolgere un appello accorato a tutta la cittadinanza e ai numerosi ospiti che visitano la nostra costa: Rispettiamo le dune. Non calpestiamole, non utilizziamole come spazi ricreativi, non posizioniamo ombrelloni o asciugamani sotto i ginepri, non abbandoniamo rifiuti, non danneggiamo recinzioni e cartelli. Seguiamo i percorsi tracciati e i divieti esistenti. Comportamenti apparentemente innocui possono compromettere l’equilibrio di un intero ecosistema. Ancor più gravi sono i recenti atti vandalici, come la distruzione dei cannicciati a protezione delle dune di Maria Pia: gesti incivili che danneggiano il bene pubblico, vanificano il lavoro degli operatori comunali e minano la qualità dell’offerta turistica di Alghero.Non possiamo permetterci di perdere una risorsa così importante. Le dune di San Giovanni-Maria Pia, Porto Conte, Porticciolo, Tramariglio, Lazzaretto, Le Bombarde, Burantì e La Speranza rappresentano un patrimonio da salvaguardare, tutelato dalle leggi italiane ed europee. Chiedo che si proceda al ripristino e al potenziamento della cartellonistica informativa e di divieto nelle aree dunali, per aumentare la consapevolezza e rafforzare la vigilanza. Invito inoltre tutti i soggetti concessionari a fare la propria parte con responsabilità. La protezione delle dune non è un dettaglio: è una priorità. Difendiamola insieme, per il bene dell’ambiente, dell’economia e delle future generazioni”.

Il Presidente della Commissione Ambiente
Christian Mulas

“Asinara in stato di abbandono, situazione inaccettabile”

SASSARI – “Il Consorzio Operatori Turistici Asinara rompe il silenzio e sceglie di prendere posizione, con senso di responsabilità, di fronte a una situazione che non è più possibile ignorare.
Il video che accompagna questo comunicato non è uno strumento polemico, ma un atto necessario: un documento di realtà, girato tra aprile e maggio 2025, che racconta con immagini inequivocabili lo stato di abbandono in cui versa oggi l’isola dell’Asinara.
Da oltre vent’anni subiamo scelte politiche calate dall’alto, senza una visione, senza un coordinamento, senza alcuna forma di reale coinvolgimento di chi ogni giorno vive e lavora in questo territorio.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti: edifici storici crollati e non restaurati, rottami e materiali pericolosi abbandonati, discariche mai bonificate, rifiuti accumulati nella vegetazione e, paradossalmente, nessuna raccolta differenziata attiva in un Parco Nazionale.
La nostra non è una protesta, ma una denuncia civile. Siamo cittadini, imprenditori, operatori, e facciamo tutto il possibile – nel nostro piccolo – per garantire qualità, accoglienza e tutela ambientale. Eppure, mentre sui giornali si diffonde una narrazione edulcorata, assistiamo a una rincorsa affannosa a progetti e cantieri, che in realtà sembrano più un tentativo di giustificare anni di inadempienze che il frutto di una visione strategica. Ma senza un quadro politico-amministrativo in grado di governare e progettare, ogni sforzo rischia di essere vanificato.
Oggi sull’isola si sopravvive grazie a generatori a gasolio, installati d’urgenza a seguito della rottura del cavo sottomarino. Una situazione grave, che ha un impatto ambientale ed economico enorme, ma di cui nessuno parla. Temiamo che, senza questa denuncia pubblica, anche i lavori per il ripristino dell’elettricità possano protrarsi per mesi, nel silenzio generale.
Il nostro è un grido d’allarme. Lo facciamo non solo per le oltre 60 imprese e 400 lavoratori che operano sull’isola e nei territori limitrofi, ma per la dignità di un luogo che merita attenzione e tutela vera.
Il brand Asinara, costruito con decenni di impegno, è in pericolo.
Il Consorzio Operatori Turistici Asinara chiede con forza che le Istituzioni si assumano finalmente la responsabilità di una gestione seria, competente e rispettosa del valore ambientale, storico e sociale dell’isola.
Noi mettiamo la faccia e il lavoro ogni giorno sull’isola. Da questa denuncia possiamo perdere molto. Chi invece occupa un incarico pubblico resta al sicuro. Ma il silenzio, questa volta, sarebbe complicità”.

Consorzio Operatori Asinara

Alghero, campagna contro gli sprechi: risparmio energetico e dell’acqua

ALGHERO – “Tieni aperto il rubinetto solo il tempo necessario”, oppure “Spegni le luci quando non servono”, sono due dei messaggi che fanno parte della campagna contro gli sprechi promossa dagli Assessorati all’Ambiente e alla Pubblica Istruzione del Comune di Alghero, insieme alla Ciclat, l’azienda che gestisce il servizio di igiene urbana in città. L’obiettivo è ridurre il consumo energetico negli edifici pubblici – uffici comunali e scuole – favorendo i buoni comportamenti, anche nei piccoli gesti e nelle scelte quotidiane per promuovere la sostenibilità ambientale. “Piccoli gesti che si auspica vengano poi traferiti anche nelle case e nelle famiglie dei cittadini per ridurre i consumi energetici e idrici” afferma l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva. Oltre al risparmio energetico, la campagna si prefigge di ottenere una conseguente riduzione dei costi legati all’energia e all’acqua. L’avvio della campagna di promozione delle buone pratiche verrà integrata con una più capillare diffusione nelle scuole, affiancata da un decalogo di prossima definizione con il quale verranno veicolate le regole per una maggiore sostenibilità della vita quotidiana. “Agli studenti e alle studentesse, ai bambini e alle bambine, ci rivolgiamo fornendo loro gli strumenti necessari ad affrontare il tema della riduzione dell’impatto ambientale attraverso la riduzione degli sprechi. Il consumo di energia è un tema attuale – specifica l’Assessora alla Pubblica Istruzione Raffaella Sanna – ed è giusto che le nuove generazioni ne vengano rese consapevoli”.

Ceas Lago Baratz, celebra 25 anni con l’ornitologo e scrittore Mastrorilli

SASSARI – In occasione dei suoi 25 anni di attività, il CEAS Lago Baratz del Comune di Sassari propone per il 5 e il 6 luglio 2025 due giornate in compagnia di Marco Mastrorilli, ornitologo e scrittore, dedicate alla scoperta del mondo dei rapaci notturni che abitano la pineta che circonda il lago di Baratz.

Nelle due giornate si alterneranno momenti teorici, brevi uscite didattiche, laboratori e lunghe camminate nel buio che permetteranno ai partecipanti di conoscere queste creature affascinanti e misteriose!

Il workshop, offerto gratuitamente, è pensato per tutti: dagli appassionati di natura ai curiosi che vogliono saperne di più su questi affascinanti predatori notturni, dai birdwatcher agli educatori ambientali o semplicemente da chi vuole entrare in contatto con il mondo selvatico.

Per maggiori dettagli sul programma e per l’iscrizione OBBLIGATORIA al workshop, scrivere alla mail del CEAS Lago Baratz: ceas.baratz@comune.sassari.it .

Termine ultimo per l’iscrizione: 2 luglio 2025.

Il Centro Studi Agricoli “affonda” il Campo boe dell’Amp

SASSARI – Nuova bordata contro il campo boe. Dopo l’azione portata avanti dalla Lega, con a capo il suo leader regionale Michele Pais, adesso anche il Centro Studi Agricoli, presieduto da Tore Piana del Psd’Az, esprime forti critiche tramite un report qui di seguito riportato.

Premessa. Il Centro Studi Agricoli, in qualità di associazione indipendente impegnata nella tutela del territorio e dello sviluppo sostenibile anche in ambito costiero e marino, esprime la propria netta contrarietà alla predisposizione di nuovi campi boe nelle baie comprese tra Capo Caccia e Alghero.

Tale intervento, portato avanti in assenza di un vero coinvolgimento delle comunità locali, presenta criticità rilevanti sotto il profilo ambientale, economico e dell’accessibilità pubblica del mare.

2. Contesto territoriale e ambientale. Le baie interessate – tra cui Porto Conte, Cala Dragunara, Cala Tramariglio, Punta Giglio – si trovano all’interno o nelle immediate vicinanze dell’Area Marina Protetta Capo Caccia – Isola Piana, e rappresentano da sempre: Zone di altissimo pregio naturalistico e attrattività turistica; Aree strategiche per la nautica da diporto, per la balneazione libera e per l’accesso pubblico al mare; Spazi vissuti e fruiti dalla comunità locale e dai turisti in modo sostenibile da decenni.

Criticità principali dei campi boe. Impatto sulla nautica da diporto. I nuovi campi boe andranno a limitare fortemente l’accesso libero alle baie più iconiche del territorio. L’imposizione di ormeggi a pagamento ridurrà in maniera drastica la presenza della nautica da diporto non commerciale, penalizzando centinaia di diportisti che ogni estate scelgono Alghero per la bellezza e la libertà della sua costa. Si prevede una riduzione significativa dei transiti nautici giornalieri, con una conseguente perdita economica stimata in almeno 5 milioni di euro all’anno per il sistema locale (ristorazione, portualità, servizi, escursioni, commercio, trasporti).

3.2 Rischi ambientali e gestionale. installazioni dei corpi morti, se non progettate correttamente, possono danneggiare le praterie di Posidonia oceanica, habitat prioritario tutelato a livello europeo. Il concentramento di unità in specifici punti fissi può generare sovraffollamento, scarichi inquinanti e impatti negativi sull’equilibrio ecosistemico locale. La gestione affidata a privati rischia di generare un modello elitario e privatizzato di fruizione del mare, in contrasto con il principio costituzionale di accesso pubblico ai beni comuni.

3.3 Mancanza di trasparenza e concertazione. Non risultano esserci stati processi reali di consultazione pubblica o informazione preventiva. L’intervento appare calato dall’alto, senza valutazioni socio-economiche serie e senza analisi comparative su alternative meno impattanti. Quali azioni ha e sta programmando l amministrazione comunale di Alghero , perché il Presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi non convoca una riunione di consiglio comunale aperta sull’argomento ?

Posizione del Centro Studi Agricoli. Il Centro Studi Agricoli richiede con urgenza la sospensione immediata dei lavori di realizzazione dei campi boe e l’avvio di un processo decisionale trasparente, partecipato e basato su dati tecnici aggiornati.

In particolare, si chiede: Un tavolo di confronto pubblico tra amministrazioni, imprese turistiche, operatori locali, associazioni e cittadini; Una valutazione ambientale e socio-economica indipendentesull’impatto reale dei campi boe; La garanzia di libero accesso al mare per la nautica da diporto non commerciale; L’esclusione delle baie più iconiche da logiche di monetizzazione dello spazio marino.

Conclusione. La costa di Capo Caccia e Alghero non può essere trasformata in un parcheggio galleggiante a pagamento. Il mare è un bene comune e deve restare tale, senza barriere, gabbie o pedaggi nascosti. Il Centro Studi Agricoli si opporrà con ogni mezzo democratico alla realizzazione di un progetto che mette a rischio ambiente, economia locale e diritto alla libera fruizione del mare.