Porto Torres, Consiglio aperto: “Ora basta, venga nominato il presidente dell’Asinara”

PORTO TORRES – La prolungata e ingiustificata gestione commissariale del Parco Nazionale dell’Asinara sta compromettendo il pieno sviluppo delle attività e degli obiettivi per cui l’Ente è stato istituito.
Il Comune di Porto Torres, nel corso del Consiglio comunale convocato in seduta aperta martedì 18 febbraio, ha ribadito l’urgenza non più rinviabile della nomina di un Presidente, figura chiave per il coordinamento delle iniziative di tutela, valorizzazione e sviluppo sostenibile di uno dei più importanti gioielli naturalistici del nord Sardegna. Durante i lavori sono state analizzare le diverse criticità derivanti dall’assenza del Presidente e degli organi direttivi dell’Ente che meritano ragionevole dignità istituzionale e dalla cui operatività dipende la piena efficacia di leggi, statuti e regolamenti. Presenti all’assemblea anche gli operatori del Parco che rischiano di subire pesanti ripercussioni sulla programmazione della prossima stagione turistica e per i quali l’esigenza primaria è quella di ottenere le necessarie autorizzazioni per portare avanti le rispettive attività.
L’obiettivo principale della seduta è stato quindi quello di ascoltare le loro istanze e di sollecitare un cambio di rotta nella governance dell’Asinara, promuovendo azioni congiunte e una collaborazione sinergica tra tutti gli attori del territorio.

In cima alle priorità indicate nell’ordine del giorno unitario, predisposto da tutti i consiglieri e illustrato dal Presidente del Consiglio comunale Franco Satta, vi è la proposta di attivare tutte le iniziative a sostegno della legittima pretesa di interrompere la lunga e ingiustificata gestione commissariale dell’Ente Parco. Nel documento, l’amministrazione turritana evidenzia, inoltre, la necessità che la valorizzazione ambientale, turistica ed economica dell’isola abbia come decisivo impulso la stretta cooperazione tra enti pubblici, istituzioni, parti sociali e associazioni di categoria. Si sollecita, inoltre, l’avvio di percorsi comuni di analisi e di studio su temi strategici per elaborare misure concrete di sostegno e di rilancio delle attività produttive e per studiare interventi mirati ad accrescere l’accoglienza e la sicurezza dei porti.
Il Consiglio comunale ha riaffermato con forza l’esigenza che venga riconosciuto il diritto delle comunità che si affacciano sul Golfo dell’Asinara a vedere rispettate e attuate le finalità per cui l’Ente Parco è stato istituito e ha rinnovato l’impegno dell’amministrazione turritana a programmare e promuovere, in accordo con tutte le realtà istituzionali e sociali del nord ovest Sardegna, tutte le azioni necessarie a garantire un futuro di crescita e tutela ambientale dell’Asinara.

«Il Consiglio comunale è una cassa di risonanza delle istanze del territorio – ha sottolineato il sindaco Massimo Mulas rivolgendosi agli operatori – e oggi lo abbiamo convocato proprio per ascoltare e dare voce alle vostre necessità. La più urgente è quella di ottenere le autorizzazioni indispensabili per portare avanti le vostre attività e mi impegnerò per chiedere che vengano concesse in emergenza nella speranza che si comprenda che fare un danno a voi, significa arrecarlo all’economia dell’intero territorio. Quanto al governo dell’isola vorremmo ascoltarvi anche per richiedere una nuova forma di governo dato che quella attuata negli ultimi 29 anni si è mostrata totalmente inefficace».

Il primo cittadino ha ribadito che il modello più virtuoso potrebbe essere la costituzione di un Consorzio territoriale formato da tutti i Comuni che insistono sul Golfo dell’Asinara e con a capo la Regione.

Calich, Piccone e Pirisi: “Dopo annunci e immobilismo, oggi il Calich è prioritario”

ALGHERO – “La recente uscita della Lega sul salvataggio della laguna del Calich merita alcune precisazioni. Ci troviamo a dover constatare un totale immobilismo sulla questione nei cinque anni di amministrazione regionale di centrodestra, mascherato da giustificazioni che non reggono al vaglio dei fatti”, cosi la consigliera comunale di 5 Stelle Giusy Piccone che, in linea con quanto dichiarato anche dal presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi, del Partito Democratico di Alghero, ricorda alcuni passaggi derimenti riguardo la situazione del Calich.

In particolare, ricorda Pirisi, “le acque reflue vengono totalmente utilizzate tutte le acque reflue di Alghero all’interno del Consorzio di Bonifica e questo tramite una protocollo di intesa che vede dei controlli quotidiani effettuati sia da Abbanoa sia dal Consorzio e quindi c’è un costante monitoraggio delle acque usate, per questo non c’è nessuna sversamento nel Calich, d’altra parte – chiude Pirisi – ben vengano i finanziamenti, dal Ministero o chicchessia, ma non potranno essere usati per creare nessuna nuova condotta per giungere in mare, ma al massimo per migliorare lo stato di salute del Calich e permettere un uso anche proficuo da parte delle cooperative di pescatori e pure per lo sviluppo del turismo naturalistico e ambientale”.

Mentre, per la Piccone: “La pandemia, più volte citata come causa del rallentamento, non può essere una scusa credibile: la programmazione, la progettazione e il coordinamento sono attività che si svolgono principalmente a tavolino e che, come dimostrato in innumerevoli altri contesti, potevano tranquillamente proseguire in modalità telematica”.

“Il Contratto di Laguna, strumento fondamentale firmato nel 2019, è rimasto lettera morta. Avviato dall’assessora Piras con la giunta Bruno è stato ritrovato nella stessa situazione lasciata e ora ripreso con la giunta Cacciotto dalla stessa assessora Piras. In cinque anni non si è vista alcuna azione concreta, l’assessorato competente sia a livello locale sia a livello regionale non si è interessato del territorio”.

“Accogliamo con interesse la disponibilità del Ministro Salvini e del governo nazionale a stanziare fondi per il recupero di questo prezioso ecosistema. Tuttavia, l’esperienza ci insegna a diffidare delle promesse elettorali: ci auguriamo che questa non sia l’ennesima dichiarazione d’intenti destinata a rimanere tale”.

“Proprio ieri, durante una riunione tecnica a cui ho partecipato, come Consigliera Comunale, insieme all’Assessore Regionale all’Agricoltura Gianfranco Satta, al Consigliere Regionale Valdo di Nolfo, al Presidente e al Direttore del Parco di Porto Conte, unitamente alla dirigenza di AGRIS, incaricata di effettuare un’analisi della situazione, è stato fatto il punto su numerosi aspetti critici: dalle caratteristiche del sito alle attività di pesca, dalla circolazione idraulica alle strutture presenti, fino agli interventi di manutenzione straordinaria necessari per aumentare la produttività. Sono state anche valutate concrete ipotesi di ripristino e utilizzo dei fabbricati esistenti, l’accessibilità alle aree di pesca e possibili interventi sulle opere di sbarramento e di cattura. Un lavoro serio e dettagliato che dimostra il nostro impegno costante per individuare soluzioni concrete, al di là degli annunci”.

Ceas del Parco di Porto Conte: Educational Day a Casa Gioiosa

ALGHERO – Attività del Ceas Porto Conte anche quest’anno al centro dell’offerta didattica per le scuole del territorio: Educational Day, martedì 18 Febbraio a Casa Gioiosa

E’ fissato per Martedì 18 Febbraio, dalle ore 9.00, nella sede a Tramariglio, il meeting annuale riservato ai dirigenti e docenti delle Scuole di ogni ordine e grado, dedicato alla presentazione delle proposte didattiche programmate nell’ambito delle attività del Ceas Porto Conte, Centro di Educazione Ambientale alla Sostenibilità del Sistema Infeas (Informazione, Formazione, Educazione Ambientale) della Regione Sardegna.

Giunto alla sua decima edizione, l’Educational Day rappresenta una puntuale occasione per scoprire e vivere il Ceas, la sua metodologia, le sue aule didattiche all’aperto e al chiuso, gli allestimenti immersivi ed emozionali, per sperimentare nuovi prodotti didattici e tecnologici a supporto dell’educazione ambientale. In particolare le novità di quest’anno riguardano i cambiamenti climatici e l’educazione alla cittadinanza globale; la tutela di delicate specie dell’area protetta: avvoltoio capovaccaio, barbagianni, buglossa sarda; l’implementazione e valorizzazione di alcuni allestimenti: digitalizzazione della Villa Romana Sant’Imbenia, la nuova mostra AlgueRex e il nuovo importante sito della Grotta Verde.

L’evento si terrà a Casa Gioiosa, con gli interventi delle istituzioni e degli esperti e a Cala Dragunara, dove è previsto un percorso di osservazione e lettura del territorio fino alla Torre del Bolo.

L’Educational Day di quest’anno si svolgerà nell’ambito del progetto “Effetto Domino”, finanziato dal Servizio Svasi dell’Assessorato Ambiente della Regione Sardegna e finalizzato a rafforzare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici dei cittadini affinché possano così agire come veri moltiplicatori di azioni positive.

Ancora pochi i posti disponibili per prendere parte all’evento: i docenti interessati possono contattare il Ceas all’indirizzo email ceas@parcodiportoconte.it o telefonando al numero 079 945005, dal lunedì al venerdì ore 9.00 -12.30.

Calich, la Lega col Ministro Salvini pronta a salvare la Laguna: Regione e Comune si attivino

ALGHERO – “Gli ultimi segnali inerenti la straordinaria moria di pesci, così come la formazione di strana mucillagine che negli anni sta sempre aumentando, richiede un intervento deciso dell’Amministrazione comunale insieme alla Regione, prima che sia troppo tardi”. Ad intervenire è il coordinamento della Lega algherese che sul tema lancia l’allarme ambientale.

“Nella passata legislatura, sin dal suo avvio, si era affrontato il tema con l’avvio della sottoscrizione del contratto di Laguna e con l’assegnazione di 3 mln di euro per interventi di carattere infrastrutturale, che sostenuti da una progettazione che se fosse stata realizzata, avrebbe consentito la realizzazione di una condotta che non sversasse le acque di depurazione nello stagno” continua il direttivo della Lega algherese.

“L’allora Presidente del Consiglio regionale Michele Pais, aveva coinvolto gli Assessorati all’Ambiente, all’Agricoltura e il Servizio regionale ADIS per fare fronte con risorse certe ad un problema sino a quel momento ignorato. Un iter che poi il dramma del covid ne aveva rallentato la speditezza, ma che tuttavia non si è fermato, portando alla individuazione delle prime risorse necessarie” continuano gli esponenti del Carroccio algheresi.

“Oggi c’è l’urgenza che quel discorso iniziato venga continuato con la massima priorità, creando una cabina di regia tra enti regionali e comunali, che individui le azioni da realizzare per il salvataggio della Laguna, la sua pulizia e soprattutto la realizzazione di una nuova condotta che da un lato eviti lo sversamento dei reflui nel Calich, ma dall’altro, considerata la scarsezza della risorsa idrica, non porti allo spreco di 25 mila mc di acqua prodotta ogni giorno, pari a consumo di acqua tutta la città, che ben potrebbero essere utilizzati per utilizzo industriale (es per impianti di lavaggio o di produzione di energia come idrogeno) evitando l’utilizzo di acqua potabile o destinata all’agricoltura. Interventi pensati e su cui esiste una progettazione e che ben potrebbero essere realizzati utilizzando anche finanziamenti statali, PNRR compreso, che in tema di difesa ambientale ed energetica sono ingentissimi. Questa è l’ultima chiamata utile per salvare il nostro Calich, ormai morente2.

“In questo senso, tutti gli esponenti del governo nazionale della Lega, a partire dal Ministro della Infrastrutture Matteo Salvini, sono a disposizione della Regione e del comune di Alghero per l’individuazione di un piano straordinario di intervento, che salvi un tesoro ambientale di rilevanza comunitaria” conclude la Lega

“Rifiuti, niente contro il porta a porta che a Maristella ha funzionato”

ALGHERO – “A Maristella già da anni esiste il porta a porta che ha cambiato in meglio il decoro della borgata, rispetto agli inestetici e maleodoranti cassonetti stradali. Pertanto la sottoscritta non ha niente contro il metodo di raccolta rifiuti denominato porta a porta”, cosi la presidente del comitato di Maristella, Tonina Desogus, riguardo la questione della raccolta dei rifiuti. Tema sempre caldo, e ancora di più adesso, in vista della definizione del nuovo capitolato.

Nessun parere contrario o pregiudizio, come era stato riportato, riguardo la volontà di estendere il “porta a porta” anche nelle campagne e agro. Per chiarezza, va sottolineato, che l’indicazione emersa riguardava una parere molto diffuso ed emerso in commenti sui social dove si fa riferimento al fatto che, spesso, come anche in occasione dell’isola ecologica di Guardia Grande, per l’atteggiamento poco civile di alcuni, poi capita che ne paghino le conseguenze un po’ tutti.

Pesca in Amp, definizione disciplinare: Mulas e Orru’ ascoltano gli operatori

ALGHERO – Il Disciplinare dell’Area Marina Protetta Capo Caccia- Isola Piana al vaglio della Commissione Ambiente, in due sedute svoltesi giovedì e venerdì scorsi. La commissione presieduta dal Consigliere Christian Mulas alla presenza del Presidente del Parco di Porto Conte Emiliano Orrù, del Direttore Mariano Mariani e dell’Assessore all’Ambiente Raniero Selva ha affrontato la discussione sul Disciplinare, nell’ambito del ciclo di incontri che il Parco di Porto Conte sta svolgendo in questi giorni per arrivare all’approvazione del testo in tempi brevi.

Nella riunione di venerdì la Commissione ha discusso il tema insieme ai pescatori, “con l’obbiettivo – ha detto il presidente Mulas – di trovare un punto di incontro tra le esigenze della categoria e la conservazione del nostro patrimonio naturale”. Diverse le proposte sul tavolo che cercano di mettere insieme le esigenze spesso divergenti e che dovranno trovare una sintesi il più vicina possibile con le norme del Ministero dell’Ambiente sulle quali è difficoltoso drogare. Tra le ipotesi, l’inversione del periodo di chiusura della pesca, sei mesi, che va da settembre alla fine di marzo, stabilendo le date da aprile ad agosto.

“L’Asinara cade a pezzi: la Regione intervenga, pronto esposto alla Corte dei Conti”

PORTO TORRES – “Siamo pronti a presentare un esposto alla Corte dei Conti per denunciare il gravissimo depauperamento del prezioso patrimonio immobiliare dell’Isola Parco, conseguenza diretta di anni di negligenza istituzionale e totale disinteresse da parte della Regione Sardegna”, cosi Bastianino Spanu, capogruppo comunale di Porto Torres Avanti che ancora una volta segnala una delle troppe problematiche del centro turritano.

“Il patrimonio immobiliare dell’Isola Parco si sgretola sotto gli occhi di tutti, vittima di un’indifferenza inaccettabile da parte di chi aveva il dovere, non solo morale ma soprattutto istituzionale, di tutelarlo e valorizzarlo. Dei circa 650 immobili trasferiti dall’Amministrazione Penitenziaria alla Regione Sardegna nel lontano 1997, oltre la metà è ridotta oggi a ruderi. Un disastro annunciato, frutto dell’inerzia e dell’incapacità di chi avrebbe dovuto preservare e restituire questo patrimonio alla comunità turritana, trasformandolo in una risorsa per il rilancio economico e occupazionale”.

“A distanza di 28 anni dall’istituzione del Parco Nazionale dell’Asinara, nessuna delle amministrazioni regionali succedutesi ha dimostrato la volontà o la capacità di invertire la rotta. Al contrario, l’Isola Parco è stata trattata come un corpo estraneo, abbandonata a sé stessa, come se non appartenesse all’isola madre. Questa visione miope e irresponsabile ha prodotto danni incalcolabili, non solo al patrimonio materiale, ma anche all’immagine e al potenziale di sviluppo sostenibile dell’intera Sardegna”.

La comunità turritana non è più disposta a tollerare questo immobilismo colpevole. La Regione Sardegna deve assumersi le proprie responsabilità e agire immediatamente per: Mettere in sicurezza ciò che resta del patrimonio immobiliare dell’Isola Parco; Avviare un serio piano di bonifica dall’amianto, la cui presenza rappresenta un pericolo per la salute e l’ambiente; Ripristinare e mettere in sicurezza la rete viaria, fondamentale per la fruizione e la gestione del territorio; Risolvere definitivamente il problema dell’assenza di un sistema idrico e fognario adeguato. Un Parco Nazionale privo di servizi essenziali è una contraddizione in termini. Senza interventi concreti e tempestivi, non potrà mai esserci alcun sviluppo. L’inerzia del passato non può più essere la giustificazione per il fallimento del futuro”.

Nella foto l’Asinara

Società Botanica Italiana su legge regionale per tutela Flora Sarda

ALGHERO – “Lo scorso 23 gennaio è stata una giornata importante per la conservazione della biodiversità in Sardegna. La IV Commissione Consiliare della Regione Autonoma della Sardegna ha infatti licenziato la proposta di legge per la tutela e valorizzazione della flora sarda.
Il testo, elaborato nella sua prima versione dai botanici dei due atenei sardi, sotto l’egida della sezione sarda della Società Botanica Italiana e dell’ANCI Sardegna, era stato presentato ad Aprile 2022 a Ussaramanna, in occasione del Festival delle Erbe Spontanee, da Gianluigi Bacchetta per l’Università di Cagliari, Emmanuele Farris per l’Università di Sassari e Ignazio Camarda per l’Istituto Sardo di Scienze, Lettere e Arti.
La scorsa estate, è stato portato all’attenzione della IV Commissione Consiliare che, dopo averlo esaminato e migliorato con il supporto degli uffici regionali, ha effettuato le audizioni il 9 gennaio. I delegati dei Rettori delle Università di Cagliari e Sassari, la Presidente della Società Italiana di Scienze della Vegetazione e il Presidente della sezione sarda della Società Botanica Italiana, unitamente alle associazioni ambientaliste, hanno esposto le proprie proposte di modifica e integrazione.
Il prossimo 3 febbraio la proposta di legge verrà esaminata dal Consiglio Regionale della Sardegna e ci si augura che presto la nostra Isola possa vedere concluso l’iter legislativo.
In questa sede, oltre a voler ringraziare il Presidente e tutte/i le/i componenti della IV Commissione Consiliare per il celere e costruttivo lavoro svolto, vogliamo sottolineare, come abbiamo già fatto in audizione, lo spirito collaborativo, promosso dalla Società Botanica Italiana e dalle Istituzioni regionali, che ha caratterizzato il percorso di elaborazione ed affinamento del testo.
Ci preme inoltre ricordare chi ha iniziato, 52 anni fa, questo percorso, in particolare la Professoressa Franca Valsecchi, scomparsa nel 2020, e il Prof. Ignazio Camarda, scomparso proprio il 9 gennaio 2025, giorno in cui anche lui, come noi, era convocato per essere audito dalla IV Commissione.
L’auspicio è che il grande lavoro svolto possa portare a una maggiore tutela e valorizzazione dell’immenso patrimonio floristico della nostra Isola”.

Professore Emanuele Farris

Giornata della Zone Umide, appuntamento martedi 4 febbraio al Calich

Come ogni anno il Parco di Poorto Conte celebra la Giornata mondiale delle zone umide, aderendo con il Ceas Porto Conte al programma di appuntamenti promossi in Sardegna dalla Medesa – Mediterranean Sea and Coast Foundation.

Stagni, lagune, laghi, fiumi e torbiere: il mondo dei bacini acquatici è infinito, e in Sardegna
la chiamata ad esplorarlo è aperta con il World Wetlands Day – Edizione Sardegna.
Oltre un mese di attività ed eventi: fino al 28 Febbrario passeggiate, workshop, escursioni,
contest e clean up popoleranno i nostri stagni. L’Azienda speciale Parco di Porto Conte,
aderisce all’importante manifestazione, che quest’anno, ha come tema principale
“Proteggere le zone umide per il nostro futuro comune“.

L’obiettivo è sottolineare il legame tra la conservazione delle zone umide e un futuro
sostenibile, evidenziando l’importanza di questi ecosistemi minacciati nel mantenimento
dell’equilibrio ecologico e nel sostegno della biodiversità. Il World Wetlands Day rappresenta una ricorrenza preziosissima per sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale di questi ambienti, che accolgono e conservano una ricca diversità biologica, garantiscono numerosi servizi ecosistemici e svolgono una fondamentale funzione di mitigazione dei cambiamenti climatici.

Nello specifico, Martedì 4 Febbraio, il Ceas Porto Conte accoglierà i giovanissimi studenti
di Alghero presso la Laguna del Calich, per coinvolgerli nell’attività di educazione
ambientale “ADATTA-MENTI”: un percorso didattico lungo i sentieri lagunari di scoperta
della biodiversità, delle tracce e dei segni dell’intervento dell’uomo e delle funzioni,
ambientale, sociale, economica della area umida insistente del territorio comunale di
Alghero, dentro l’area di riserva di Casa Gioiosa.

Piantate 60 Anchusa Sardoa, evento del Parco di Porto Conte: tutela della specie a rischio | foto e video

ALGHERO – “Non rischiare l’estinzione! Aiuta l’Anchusa Sardoa a restare a Mugoni”. Si è svolto, giovedi mattina, l’evento che ha visto la messa a dimora delle giovani plantule di Anchusa Sardoa, specie minacciata di estinzione la cui totalità della popolazione mondiale risiede nel litorale di Mugoni.

“Un bellissima giornata all’insegna della collaborazione tra vari soggetti al fine di salvaguardare il nostro patrimonio naturalistico”, cosi il presidente Emiliano Orrù riguardo la mattina di ieri dedicata ad una specie di pianta erbacea a rischio estinzione. L’Anchusa Sardoa è un endemismo puntiforme della Sardegna. La totalità degli individui esistenti al mondo si trova solo nella baia delle Ninfe all’interno del Parco di Porto Conte dove trova il suo habitat nella porzione retrodunale della spiaggia.

Il 100% della popolazione mondiale di questa specie risiede in questo angolo del territorio protetto, ma, negli ultimi 15 anni, ha registrato un declino maggiore dell’80%. Ecco perché il Parco di Porto Conte è attivamente impegnato, insieme ai ricercatori dell’Università di Sassari e dell’UniCa – Università degli Studi di Cagliari, in un progetto di recupero dei semi e replicazione delle giovani plantule.

A causa della forte pressione turistica, del calpestio, la costruzione di infrastrutture turistiche sulla spiaggia e la rimozione della vegetazione, l’unica popolazione esistente si sta rapidamente riducendo. Da 1500 individui censiti nel 2008 si è passati a meno di 800 nel 2010, e quest’anno il numero si sarebbe ulteriormente ridotto.

Ieri, grazie alla collaborazione attiva degli studenti dell’Istituto Comprensivo 3 di Alghero (scuola secondaria di primo grado di Santa Maria La Palma), sono state messe a dimora una 60ina di “plantule” lungo il litorale di Mugoni, all’altezza dell’ingresso della “Stalla”. “Una attività di rinforzo dall’alto valore conservazionistico, ma anche un importante momento di riflessione sull’uso corretto del sistema spiaggia dove si assiste ad una fruizione sempre più impropria degli ambienti dunali”, ha commentato Orrù.

A coadiuvare le operazioni nelle attività di educazione ambientale il Ceas Porto Conte insieme al Prof. Emanuele Farris e ai colleghi di Cagliari e Sassari, docenti che da anni studiano e fanno ricerche sulle evoluzioni e presenze in Sardegna della Anchusa sardoa

Una intensa mattinata per i giovanissimi partecipanti, ma non solo: hanno preso parte all’evento, infatti, mettendo a dimora alcune “Anchusa sardoa” anche il Presidente e il Direttore del Parco, il Comandante dei Carabinieri Forestali, l’Agenzia Forestas, la Compagnia Barracellare Barracelli – Comune di Alghero, il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale di Alghero.

Le attività si sono svolte nell’ambito Progetto P.O. FESR 2014-2020 – Azione 6.5.1 Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di Gestione della Rete Natura 2000 – Adempimenti Convenzione di Ricerca scientifica finalizzata all’attuazione di interventi per la conservazione in-situ ed ex-situ delle specie vegetali maggiormente minacciate nel sistema dunale di Mugoni – Baia di Porto Conte (Silene corsica, Anchusa sardoa). L’evento, inoltre, è stato organizzato in collaborazione con la sezione sarda della Società Botanica Italiana.

Le parole del professore Emanuele Farris
https://www.youtube.com/watch?v=BOR353GD25k