Un battesimo dal sapore catalano ad Alghero: Il piccolo Alguer Miquel

ALGHERO – Questa domenica la città di Alghero è stata testimone di un evento che sottolinea i profondi legami storici e culturali che la uniscono alla Catalogna. Gerard e Mireia, una giovane coppia catalana, ha scelto questa gemma mediterranea per battezzare il loro terzo figlio, a cui hanno dato il significativo nome di “Alguer Miquel”. Il piccolo Alguer si unisce così ai suoi fratelli maggiori, Guillem di 7 anni e Mariona di 3.
La cerimonia si è svolta nella maestosa Cattedrale di Santa Maria, officiata dal parroco Don Angelo, in un’atmosfera intima ed emozionante. A rafforzare ulteriormente il legame con la terra sarda, la madrina del piccolo Alguer è stata una amica isolana, Maria Grazia. Durante il rito, la coppia ha voluto esprimere la propria devozione anche con una preghiera speciale alla Vergine di Montserrat, patrona della Catalogna, dato che nella stessa Cattedrale di Alghero è presente una Cappella dedicata alla famosa Madonna Nera “la Moreneta”.
La decisione di chiamare il bambino “Alguer” è un chiaro omaggio alla città che, nonostante la distanza geografica, mantiene viva la variante algherese del catalano e una forte identità catalana. Questa scelta è particolarmente sentita da Gerard e Mireia, che hanno visitato Alghero e la Sardegna frequentemente per le loro vacanze. L’elezione del nome Alguer è dunque legata ai numerosi bei momenti trascorsi qui, rafforzando un legame affettivo profondo con l’isola. Il nome Miquel è stato scelto non a caso: è infatti il patrono della città di Alghero, ma anche di Vic, la città di provenienza della madre.
La famiglia, residente a Vilanova i la Geltrú, una città della costa catalana vicina a Barcellona, ha così creato un ponte vivo tra la loro terra d’origine e la “piccola Barcellona” in Sardegna. Senza dubbio, il piccolo Alguer Miquel porta già nel suo nome la storia e la cultura di due luoghi, unendo tradizione, cultura condivisa e un profondo senso di appartenenza.

Curiosamente, la scelta del nome Alguer per un neonato catalano risuona con una tendenza emergente in Catalogna, spesso poco conosciuta in Sardegna. Il nome Alguer ha guadagnato una notevole sucesso negli ultimi anni, venendo eletto da un numero crescente di famiglie. Secondo i dati dell’Idescat (Istituto di Statistica della Catalogna), nel 2023 sono stati registrati 28 neonati con il nome Alguer in Catalogna. Questa cifra si inserisce in una tendenza in crescita: tra il 2020 e il 2023, un totale di 146 neonati sono stati chiamati Alguer, il che indica un aumento significativo nella popolarità recente del nome.

Il Museo Mase ha celebrato i 125 anni dalla nascita dello scrittore Antoine de Saint-Exupéry

ALGHERO – Nella serata del 29 giugno, il M.A.S.E. – Museo Antoine de Saint-Exupéry – ha celebrato i 125 anni dalla nascita dello scrittore e aviatore francese, in una data che dal 2020 è riconosciuta a livello mondiale come Le Petit Prince Day, Giornata Internazionale del Piccolo Principe.

All’interno della Torre Aragonese, sede del museo che da quasi sei anni racconta la permanenza dello scrittore ad Alghero nel 1944, la serata si è aperta con i saluti del Presidente del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, Emiliano Orrù, alla presenza del Direttore Mariano Mariani. Sono poi intervenuti l’Assessora alla Cultura del Comune di Alghero, Raffaella Sanna, e il Direttore Artistico del museo, Massimiliano Fois, che ha proposto un ricordo dedicato a Saint-Exupéry.

Tra i momenti più significativi dell’evento, l’intervento del Generale di Divisione Aerea Davide Cipelletti, Comandante dell’Aeronautica Militare per la Regione Autonoma della Sardegna, che ha scelto di partecipare personalmente per rendere omaggio allo scrittore francese. Nel suo discorso ha sottolineato il valore della figura del poeta-aviatore, capace di ispirare, da oltre ottant’anni, generazioni di aviatori in tutto il mondo. In segno di apprezzamento e memoria, ha donato al museo una targa commemorativa dell’Aeronautica Militare.

Hanno preso parte alla serata, tra gli altri: il Generale Leonardo Tricarico, già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica; gli ex Comandanti dell’Aeroporto Militare di Alghero-Fertilia, Generale Bruno Mariani e Colonnello Francesco Demontis; il Comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo, Tenente di Vascello Gianluca De Luca; la sezione di Alghero dell’Associazione Arma Aeronautica; i Carabinieri della Stazione di Fertilia; il Presidente della Fondazione Alghero, Graziano Porcu; e il Console di Spagna in Sardegna, avv. Fabio Bruno

Ritorna l’Akènta Day, evento tra mare e centro storico

ALGHERO – Torna anche quest’anno, in una veste ancora più ricca e suggestiva, l’Akènta Day, l’evento simbolo dell’estate sarda ideato e organizzato dalla Cantina Santa Maria La Palma.
Una giornata intera pensata per celebrare il territorio, il mare, il vino e l’identità della Sardegna attraverso un’esperienza coinvolgente, che unisce la magia dell’emersione dello spumante subacqueo Akènta Sub a un nuovo, emozionante omaggio alla cultura isolana.

Nella mattinata di sabato 12 luglio, le acque cristalline del Golfo di Alghero saranno ancora una volta protagoniste dell’emersione delle bottiglie di Akènta Sub, lo spumante affinato per mesi a trenta metri di profondità nella baia di Porto Conte. Centinaia di partecipanti potranno assistere a questo spettacolo unico, che unisce natura, tecnologia e viticoltura in uno dei contesti marini più belli del Mediterraneo.
La giornata proseguirà tra brindisi, musica, pranzo a bordo e momenti di relax nella rada, accompagnati da un DJ set in mezzo al mare, per festeggiare l’emersione del vino subacqueo accompagnati da brindisi con Akènta, la bollicina di Sardegna.
Ma l’Akènta Day 2025 non si fermerà al mare: quest’anno l’energia dell’evento si riverserà anche nel cuore della città. A partire dalle 20:30, il centro storico di Alghero si trasformerà in un teatro a cielo aperto per accogliere la Sfilata Akènta – Brindisi alla Sardegna, una grande parata collettiva che attraverserà le vie e le piazze del centro con una spettacolare manifestazione di suoni, colori, tradizioni e orgoglio identitario.
Decine di cori, gruppi folk e maschere tradizionali provenienti da tutta l’isola parteciperanno a questa straordinaria sfilata che ha l’obiettivo di rendere omaggio alla Sardegna nella sua forma più autentica. Sfileranno i Mamuthones di Mamoiada, simbolo potente della tradizione barbaricina, accompagnati dai ritmi antichi dei Tumbarinos di Gavoi, dalle polifonie dei Tenores di Bitti e del Murales Tenore di Orgosolo. A emozionare il pubblico saranno anche le voci del Coro di Nuoro “Nugoresu”, del Coro di Usini e i preziosi costumi e le danze dei gruppi folk di Alà dei Sardi, Bono e Figulinas di Florinas.
L’intero centro cittadino sarà attraversato da questa processione viva e vibrante, che racconterà attraverso il canto, il passo e il tessuto una Sardegna profonda, forte, ancora radicata nel tempo ma pronta a dialogare con il presente. La sfilata non sarà solo un momento folkloristico ma un’esperienza immersiva, un’occasione per riavvicinarsi alla propria terra o per scoprirla per la prima volta sotto una luce nuova.

“Brindisi alla Sardegna – Sfilata Akènta” nasce con l’intento di regalare alla città di Alghero e a tutta l’isola un momento di bellezza e condivisione. Per la prima volta, il centro di Alghero ospiterà l’esibizione di eccellenze regionali simbolo di musica, tradizione e cultura sarda in uno spettacolo che le presenta tutte insieme.
L’evento sarà itinerante e la partecipazione gratuita. La sfilata partirà alle 20.30 da Piazza Sulis, passerà lungo i bastioni, attraverserà via Carlo Alberto e si concluderà in Largo San Francesco intorno alle 22.30. La manifestazione vuole essere un dono simbolico della Cantina Santa Maria La Palma alla sua comunità e alla Sardegna tutta: un brindisi collettivo fatto di passi, cori, abiti e maschere.
L’intera giornata rappresenta una narrazione continua della Sardegna attraverso il linguaggio del vino, del mare e della cultura. Un filo che unisce il fondo del mare al cuore della città, passando per le radici più antiche dell’identità sarda.
Per chi ama il vino, il mare, le tradizioni e la Sardegna, sabato 12 luglio ad Alghero sarà una giornata da non perdere.

CantAlguer és un projecte de Plataforma per la Llengua per encoratjar los joves algueresos a cantar en la nostra llengua

L’ALGUER – Lo CantAlguer – Concurs per joves cantautors de l’Alguer arriba a la quarta edició. Després de les tres primeres edicions, que han vist triomfar Arbre del Peix (2022), Gionta i Riccardo (2023), i Teresa Sanna (2024), Plataforma per la Llengua anuncia una nova edició del concurs dedicat a les noves propostes de la música en alguerés. Les candidatures pogueran ésser enviades fins al dia 28 de setembre del 2025 a l’email cantalguer@plataforma-llengua.cat. Lo regulament amb les condicions per participar és disponible a la pàgina web del CantAlguer.
Ideat del musicista alguerés Claudio Gabriel Sanna, CantAlguer és un projecte de Plataforma per la Llengua que té l’objectiu d’encoratjar los joves algueresos a cantar en la nostra llengua i, al mateix temps, assegurar un futur a la producció de música algueresa, amb nous estils i amb música i textos per tots los gustos.
Enguany la proposta vencidora recivirà premis importants: registració i estampa de un EP de sis cançons en català de l’Alguer en l’estudi Chicken Coop, l’organització d’un concert de presentació de l’EP a l’Alguer, així com la participació a la Jornada Algueresa de la Universitat Catalana d’Estiu (2026), a Prada de Conflent, organitzada de l’Obra Cultural de l’Alguer.
La tardada final de premiació tenguerà lloc al local Poco Loco (Via Antonio Gramsci, 8, L’Alguer) lo dia 24 de octubre a les 21.00. Endemés, tots los artistes seleccionats per la fase final del CantAlguer pogueran participar a concerts en les festes organitzades anualment de Plataforma per la Llengua a l’Alguer.
Pròximament, també eixirà lo disc CantAlguer – vol. I, amb les cançons dels participants de les primeres tres edicions del concurs: Arbre del Peix, Banda Lo Maquini, lo duo Gionta i Riccardo, i los solistes Giuseppe Trudu i Teresa Sanna.
Per la realització del concurs CantAlguer, Plataforma per la Llengua treballa en col·laboració amb l’Obra Cultural de l’Alguer, Centre Cultural Antoni Nughes – Escola de Alguerés, la Universitat Catalana d’Estiu i la revista Enderrock. La iniciativa té lo patrocini del Municipi de l’Alguer, de la Fondazione Alghero, i de l’Oficina de l’Alguer de la Delegació de la Generalitat de Catalunya.

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Aperte le iscrizioni per la 4ª edizione del CantAlguer – Concurs per joves cantautors de l’Alguer
CantAlguer è un progetto della Plataforma per la Llengua per incoraggiare i giovani algheresi a cantare in catalano
Il CantAlguer – Concurs per joves cantautors de l’Alguer arriva alla quarta edizione. Dopo i successi delle prime tre edizioni, che hanno visto l’affermazione della band Arbre del Peix (2022), il duo Gionta i Riccardo (2023), e la solista Teresa Sanna (2024), Plataforma per la Llengua annuncia una nuova edizione del concorso dedicato alle novità della musica in algherese. Le iscrizioni resteranno aperte fino al 28 settembre 2025. Tutti gli interessati possono iscriversi inviando una mail all’indirizzo cantalguer@plataforma-llengua.cat secondo le modalità indicate nel regolamento. Il regolamento e le condizioni di partecipazione sono disponibili presso il sito web del concorso: https://www.plataforma-llengua.cat/cantalguer.
Ideato dal musicista algherese Claudio Gabriel Sanna, CantAlguer è un progetto della Plataforma per la Llengua che ha l’obiettivo di incoraggiare i giovani algheresi a cantare nella nostra lingua e allo stesso tempo assicurare un futuro alla produzione musicale algherese, con nuovi stili, musiche e testi per tutti i gusti.
Quest’anno la proposta vincitrice riceverà importanti premi: la registrazione e stampa di un EP di sei canzoni in algherese presso lo studio Chicken Coop, l’organizzazione di un concerto di presentazione dell’EP ad Alghero, e la participazione alla Jornada Algueresa della Universitat Catalana d’Estiu (2026), a Prada de Conflent (Catalogna del Nord), organizzata da l’Obra Cultural de l’Alguer.
La finale di premiazione avrà luogo al Poco Loco (Via Antonio Gramsci, 8) il 24 ottobre 2025 alle 21.00. Inoltre, tutti gli artisti selezionati per la fase finale del CantAlguer potranno partecipare ai concerti organizzati da Plataforma per la Llengua e inseriti nella programmazione culturale annuale dell’associazione.
Oltre alla finale del concorso, prossimamente uscirà la compilation CantAlguer – vol. I, un disco con una raccolta di canzoni dei diversi finalisti delle prime tre edizioni del concorso: Arbre del Peix, Banda Lo Maquini, il duo Gionta i Riccardo, e i solisti Giuseppe Trudu e Teresa Sanna.
Il CantAlguer è un progetto realizzato da Plataforma per la Llengua in collaborazione con l’Obra Cultural de l’Alguer, il Centre Cultural Antoni Nughes – Escola de Alguerés, la Universitat Catalana d’Estiu e la rivista Enderrock. L’iniziativa riceve il
patrocinio del Comune di Alghero, della Fondazione Alghero, e dell’Ufficio di Alghero della Delegazione del Governo della Catalogna in Italia.

Finalment: Castells a l’Alguer, vint anys després.

L’ALGUER -La Colla Castellera “Los Mataresos de l’Alguer” ha activat un projecte de cooperació amb dues colles catalanes per tornar a portar en ciutat los castellers, a distància de 25 anys de l’última visita. Lo projecte, que té una portada històrica en el món de la cultura castellera i de les relacions entre l’Alguer i lo resto dels Països Catalans, és nat d’una col·laboració amb la Colla Castellera dels Xics de Granollers, amb els quals los Mataresos han participat al Concurs de Castells de Tarragona al passat mes d’octubre. En ocasió del Concurs, los Mataresos han estrinyit també relacions amb els Castellers de Sants, una de les grans colles de la ciutat de Barcelona, que igualment ha manifestat la voluntat de visitar la nostra ciutat. El resultat d’aqueixos contactes entre les colles ha produït lo projecte final “Castells a l’Alguer”, gràcies al qual enguany, per la primera volta a la història, se celebraran dues jornades de Castells en ciutat pe ls Focs de Sant Joan a juny i per les festes de Sant Miquel a setembre. Lo programa de les activitats és integrat a dins de la manifestació Focs de Sant Joan 2025, gestida de la ProLoco Riviera del Corallo amb el suport de vàries entitats entre les quals hi ha lo Municipi de l’Alguer, la Fondazione Alghero i la Delegació a Itàlia de la Generalitat de Catalunya, ofici de l’Alguer. Los Mataresos i los castellers de Sants, també coneixuts com a “Borinots”, realitzaran un al·lenament conjunt a la passejada Barcelona lo dissabte 21 de juny a la tarda a partir de les 17.30. Lo dia següent, a partir de les 17.00 del diumenge 22 de juny tenguerà lloc pels carrers de l’Alguer Vella i de la Muralla una actuació castellera itinerant. Los castellers catalans i algueresos, acompanyat del so de les gralles i dels tomborinos, atraversaran la ciutat vella i aixecaran castells a placa Sulis, a la Muralla i als altros llocs del centre històric. Lo maití del dia 23 de juny, conjuntament amb les autoritats de la ciutat, Òmnium Cultural i altres organitzacions, los castellers participaran a les 10.00 al ritual de l’arribada de la Flama del Canigó, símbol de la unitat dels Països Catalans. La consegna de la flama siguerà feta dels més joves castellers catalans als coetanis algueresos, per testimoniar simbòlicament lo passatge de les nostres tradicions i de la nostra llengua a través de les mans de les criatures, que representen lo futur. La tarda de la vigília de S. Joan a les 17.30, Mataresos i Borinots faran un cercavila (esfilada amb música) pels carrers de l’Alguer Vella fins a arribar al port, on tenguerà lloc una exhibició castellera se farà un castell de germanor, és a diure, un castell en el qual les dues colles participen paris. Després los castellers s’uniran a la processó i realitzaran un últim castell en la zona on se faran los focs, a la platja de Sant Joan. Totes les informacions són disponibles a la pàgina web de la ProLoco www.focsdesantjoan.it

La Flama del Canigó a l’Alguer

ALGHERO – Dilluns 23 de juny a les h.10:00 en Plaça del Portal (a davant del monument de la Unitat de la LLengua) consigna de la Flama del Canigó, de part de una delegació d’Òmnium Cultural de Catalunya, en la mans de l’Òmnium de l’Alguer. A les 10:45 la Flama siguerà portada en la seu de Òmnium de l’Alguer.
A la tarda, partint del port, en les mans del socis d’Òmnium i acompanyada dels algueresos siguerà,portada a la platja de Sant Joan on a les h. 21:30 ensenguerà lo gran fogueràs. A la consegna de la Flama parteciparan l’Associació Pro Loco de l’Alguer, los Castellers de Sans (Barcelona), i la Colla Castellera Los Mataresos de l’Alguer.
Sigueran convidats a la cerimònia lo Síndic de l’Alguer, lo President del Consell Comunal, los Assessors, Lo President de la Fondazione Alghero, lo delegat de l’Ofici de la Generalitat de Catalunya a l’Alguer, totes les associacions i los ciutadans.
La Flama del Canigó és un foc que naix a la punta extrema dels monts Pirineus, pròpiament al mont Canigó i durant la nit se difundi en tots los territoris de llengua catalana, compresa l’Alguer, per encendre los Focs de Sant Joan. La Flama arriba al’Alguer lo 23 de juny gràcies a l’Òmnium Cultural en col·laboració amb la Pro Loco que organitza la Festa.

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Lunedì 23 alle ore 10:00 nella Piazza di Porta a Terra, davanti al monumento de la Unitat de la Llengua, verrà consegnata la Flama del Canigó da parte di una delegazione dell’Òmnium Cultural de Catalunya a Òmnium de l’Alguer. Alle ore 10:45 la Flama verrà depositata nella sede di Òmnium de l’Alguer e in serata accenderà los focs de Sant Joan nella omonima spiaggia.
Alla Consegna de la Flama parteciperanno los Castellers de Sants (Barcellona), l’Associazione Pro Loco di Alghero, la Colla Castellera Los Mataresos de l’Alguer. Verranno invitati alla cerimonia il Sindaco di Alghero, il Presidente del Consiglio Comunale, gli Assessori Comunali, il Presidente della Fondazione Alghero, il delegato dell’Ufficio de la Generalitat de Catalunya a l’Alguer, tutte le associazioni e i cittadini.
La Flama del Canigó è un fuoco che nasce nella cima dei monti Pirenei, Canigó appunto, e durante la notte si diffonde in tutti i territori di lingua catalana, compresa Alghero, per accendere i Fuochi di San Giovanni. Ad Alghero la flama arriva il 23 di giugno grazie all’Òmnium Cultural in collaborazione con la Pro Loco che organizza la Festa.

“Museo Archeologico, sezione paleotologica grazie a Fratelli d’Italia”

ALGHERO – «Come Fratelli d’Italia siamo felici che si inauguri la nuova sezione paleontologica del Museo Archeologico di Alghero. Così Pino Cardi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, commenta il completamento dell’investimento da 720mila euro ottenuto attraverso il Fondo Cultura del Ministero della Cultura.

«Questi risultati – prosegue Cardi – non sono frutto del caso. Sono il risultato del lavoro puntuale portato avanti dagli assessori di Fratelli d’Italia Marco Di Gangi e Alessandro Cocco, che hanno programmato e messo in campo progetti di alto profilo culturale e turistico, capaci di attrarre risorse e generare valore per la comunità. A loro va il mio ringraziamento per la competenza, la determinazione e la serietà con cui hanno operato.

A margine, gli stessi Marco Di Gangi e Alessandro Cocco sottolineano: «Siamo lieti di veder compiuto un intervento che abbiamo voluto, progettato e portato avanti durante lo scorso mandato. La nuova sezione paleontologica del Museo Archeologico rappresenta un tassello importante nel rafforzamento del sistema museale e, insieme alla candidatura UNESCO di Anghelu Ruju, della nostra rete di attrattori turistici. Ringraziamo tutti i dipendenti dell’assessorato alla cultura e della Fondazione Alghero coinvolti per il supporto garantito in tutte le fasi operative del progetto.

Il progetto, denominato “Patrimonio Connesso”, ha permesso importanti interventi sui due poli principali del sistema museale cittadino – il Museo del Corallo e il Museo Archeologico – con un ampliamento decisivo proprio di quest’ultimo, che da venerdì ospiterà in modo permanente i fossili di Torre del Porticciolo, tra cui il prestigioso Alierasaurus Ronchi, ritrovamento unico che prende il nome proprio dalla nostra città”.

Monteleone Roccadoria, pane artistico e lievito madre protagonisti. Laboratorio di Efisia Piria

VILLANOVA MONTELEONE – I pani artistici e il lievito madre sono stati i protagonisti della Giornata del cibo di “Chenamos in carrela” che venerdì (6 giugno) al Museo del pane di Monteleone Roccadoria ha permesso di scoprire segreti delle caratteristiche organolettiche e sensoriali di questo alimento prezioso e antichissimo, e di apprendere le più efficaci tecniche di lavorazione dei pani da cerimonia. È un significato profondo e sociale quello dei pani rituali di Sardegna che, nella tradizione, hanno accompagnato la vita dell’individuo dalla nascita al matrimonio sino alla morte, quale elemento di scambio e collante tra famiglie ed eventi.

L’incontro, di grande rilevanza culturale e anche promozionale e turistica, potrebbe realizzarsi anche ad Alghero. Del resto si parla spesso del centro catalano come “hub” del territorio ed anche pern questo che le manifestazioni di enogastronomia e valorizzazione delle tradizioni locali dovrebbero essere in numero maggiore e sostenute dai settori pubblici di competenza, con a capo l’Amministrazione Comunale, anche al fine di trasformarle in appuntamenti fissi e non avvenimenti spot.

L’evento è stato impreziosito dagli interventi di Antonio Farris, presidente dell’Accademia sarda del lievito madre, del presidente della proloco di Villanova Monteleone, Pietro Fois, dell’esperto enogastronomo Tommaso Sussarello e della sindaca di Monteleone, Giovannina Fresi.

Ad anticipare la tavola rotonda è stato il laboratorio esperienziale a cura dell’algherese Efisia Piria, maestra d’arte panificatoria, che ha proposto le tecniche antiche di taglio con l’utilizzo di una forbice, una pinzetta o un coltello. I partecipanti hanno potuto visionare anche gli aspetti dell’intreccio e del timbro. Il laboratorio è inserito in un corso più ampio che parte dal recupero dei grani antichi, le differenze tra le farine e tra gli impasti, le diverse tipologie di lavorazione a seconda della quantità dell’acqua. Dalle attività è emerso che i pani cerimoniali sardi sono molto più di un alimento, sono espressione di fede, arte, storia, identità e socialità, rappresentando un tassello fondamentale per comprendere la cultura profonda dell’isola.

Altro tema analizzato con profonda attenzione è stato quello del lievito madre. «Proprio per la sua composizione eterogenea di microrganismi, il pane fatto con lieviti naturali riesce a demolire le componenti di uno sfarinato, dalle proteine agli zuccheri ai sali minerali, per cui, quel prodotto diventa un alimento sano e nutriente», ha spiegato Antonio Farris. «Dagli studi che abbiamo fatto all’università in collaborazione con medici, nutrizionisti, biochimici e altri specialisti – ha proseguito il docente – abbiamo capito che il pane fatto con il lievito di birra, in qualche modo conserva quelle grosse molecole che il nostro organismo non riesce assolutamente a utilizzare. Quando lo sfarinato è fermentato con il lievito madre, invece, data la sua composizione estremamente eterogenea, le diverse molecole vengono demolite e possono essere utilizzate dal nostro corpo perché, essendo dei composti più semplici, possono entrare tranquillamente in circolazione». Dei campioni di lievito madre sono stati distribuiti tra i presenti.

Nella foto un momento del laboratorio esperienziale dedicato ai pani cerimoniali

L’IA senza rispetto delle norme diventa un rischio

ALGHERO – L’intelligenza artificiale (specie quella generativa) sta cambiando le vite di tutti noi e il mondo dell’informazione non fa eccezione. L’Ordine dei giornalisti della Sardegna, consapevole del fatto che la categoria non può voltare lo sguardo dall’altra parte, ha istituito, insieme all’Associazione della Stampa sarda, un osservatorio permanente sull’IA, per approfondire la conoscenza del fenomeno, monitorare le sperimentazioni in atto, formare i giornalisti sardi sugli strumenti e le implicazioni etiche. Senza preconcetti apocalittici né fideismi ingenui verso le novità tecnologiche, ma con la curiosità di scoprire come l’IA possa aiutare chi fa informazione a farla meglio.

Il nuovo Codice deontologico delle giornaliste e dei giornalisti, in vigore dal 1° giugno 2025, detta le regole essenziali per l’utilizzo dell’IA nella professione. Ma non c’è bisogno di quel codice per dire che i cosiddetti deepfake, per quanto dichiarati, non corrispondono alla nostra idea di un giornalismo rispettoso della verità dei fatti, delle fonti e dei destinatari delle informazioni. Simulare grazie all’IA una videointervista con un personaggio pubblico senza il suo consenso, pur attribuendogli affermazioni da lui stesso diffuse con note scritte, significa valicare una frontiera pericolosa. Il rischio non è solo quello di violare precise norme poste a tutela dei diritti individuali, ma anche quello di accrescere la sfiducia dei cittadini nei confronti dell’attendibilità dell’informazione giornalistica in generale. Per queste ragioni, l’Ordine dei giornalisti della Sardegna invita i propri iscritti ad attenersi scrupolosamente alle norme di legge e ai codici deontologici di categoria che regolano l’utilizzo, nella nostra attività, dei dati personali e dell’immagine delle persone. In attesa di futuri momenti di formazione collettiva su questi argomenti, l’Odg Sardegna è disponibile ad aiutare gli iscritti a chiarire eventuali dubbi su ciò che si può e ciò che non si può fare, e su come evitare il rischio di ledere diritti di soggetti terzi e di incorrere in segnalazioni al Consiglio di disciplina territoriale.

Torre Sulis, cadono calcinacci: Vigili del Fuoco e transenne. Patrimonio da curare

ALGHERO – Neanche qualche stolto poteva e può pensare che le Torri di Alghero siano eterne. Un patrimonio unico e straordinario che contribuisce in maniera fondamentale, oltre qualsiasi eventuale campagna pubblicitaria, evento, manifestazione e amministratore, a promuovere la Riviera del Corallo. Del resto, la quasi totalità dei turisti apprezza il centro catalano per le sue storiche bellezze che, anche se potrebbe apparire, non sono immutabile e dunque necessitano e meritano attente riqualificazioni.

Nel pomeriggio di ieri i Vigili del Fuoco sono stati chiamati a intervenire per una corposa caduta di porzioni della Torre di Sulis. Proprio nel momento in cui la Città, dopo il lungo letargo, si riapre al Mondo, una delle maggiori bellezze, come accade già in altre, troppe zone pure del centro storico (vedi Bastioni) sarà in parte interdette tramite nastro bianco e rosso. Senza dimenticare che, da troppo tempo, sussiste la presenza di un’impalcatura in ferro per proteggere proprio dalla caduta calcinacci.

Probabilmente si poteva pensare, vista la mole di fondi, di realizzare una scheda progettuale del Pnrr per riqualificare bastioni, affacci a mare e Torri ovvero, come detto, il fulcro dell’attrattività di questa Città insieme al Centro Storico, Grotte di Nettuno e mare.

Nella foto l’intervento di ieri dei Vigili del Fuoco