Sanita, niente riforme: “Compagni, indietro tutta”

ALGHERO / Sanità, la sinistra in Regione è in cofusione totale. Siamo passati da tre riforme a un laconico e rassegnato bartolazziano “non ci saranno riforme”. Meglio così, non fanno danni almeno!
Una confusione totale in cui si inserisce la Assessora al Lavoro Desiree Manca con i #cantieriOss e con l’annuncio, nientepopodimeno, dell’abbattimento delle liste d’attesa sanitarie con i fondi destinati ai disoccupati, inoccupati e alla formazione professionale.
Ci aspettiamo la dichiarazione dell’abolizione della povertà… sempre con i “bonus a carico dell’Aspal”. Che ce vo’? Insomma, un minestrone indigesto”.

Michele Pais, coordinatore regionale Lega

Piano casa nazionale, l’assessore Corbia a Roma: proposte per Governo e Parlamento

ALGHERO – Nel pieno del solco delle azioni programmatiche declinate nella “città che non abbandona nessuno”, che garantisce diritti a tutta la cittadinanza, l’Amministrazione lavora per ampliare l’offerta abitativa alle famiglie, giovani coppie, soggetti disagiati e terza età. Il tema dell’accesso alla casa sarà uno dei pilastri della programmazione urbanistica nella definizione del nuovo PUC; allo stesso tempo, la costituzione di un apposito ufficio “Politiche per la casa” avrà la finalità di lavorare in maniera costante e continuativa sul tema, con l’obiettivo di ridefinire accordi con AREA per la disponibilità e il recupero dell’edilizia sociale e per promuovere accordi con costruttori per la disponibilità di alloggi a prezzi calmierati.

Gli strumenti a disposizione del Comune per affrontare una questione così complessa è evidente però che da soli non bastano, ed è per questo che la città di Alghero aderisce all’iniziativa “PER UN PIANO CASA NAZIONALE” e che promuove “la proposta delle Città al Governo e al Parlamento”.

L’iniziativa è sostenuta dalla Giunta del Sindaco Raimondo Cacciotto, su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Roberto Corbia e riguarda un’articolata richiesta che numerosi Comuni stanno portando avanti tenuto conto dei contesti in cui i costi abitativi continuano a salire e dove è necessario garantire che chi contribuisce alla vita della città non venga escluso dal suo sviluppo, né allontanato.

“Il tema dell’accesso alla casa è un’emergenza strutturale di tutto il paese, che non può essere riversata sulle spalle dei soli Comuni” commenta così l’assessore Corbia, che prosegue : “L’impegno dello Stato deve essere massimo ed è per questo che aderiamo con convinzione a questa importante iniziativa che vede il coinvolgimento di numerosi Comuni Italiani, nel sensibilizzare il Governo e tutto il Parlamento su un tema che deve entrare con urgenza nell’agenda politica del Paese”

Le 5 proposte delle città al Governo e al Parlamento

1. Legge quadro sull’Edilizia Residenziale Pubblica e Sociale

Le città chiedono una legge quadro che garantisca l’uniformità territoriale nei diritti di accesso e permanenza all’edilizia pubblica e che riconosca il diritto alla casa tra i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali (LEPS). Si propone inoltre il rifinanziamento del programma per il recupero e la razionalizzazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica (Erp) e l’introduzione di un sistema di credito d’imposta per la manutenzione delle case popolari. La legge dovrebbe inoltre stimolare la creazione di soggetti come le Housing Associations, imprese sociali che possano produrre, acquisire e gestire edilizia sociale.

2. Assegnazione gratuita ai Comuni di immobili inutilizzati

I Comuni dovrebbero avere la possibilità di ricevere gratuitamente immobili e aree di enti statali o parastatali inutilizzati, destinandoli a politiche per l’abitare, per contrastare l’emergenza abitativa e per l’edilizia studentesca. È inoltre necessaria la creazione di un fondo per l’adeguamento e la messa in sicurezza di tali immobili.

3. Rifinanziamento del Fondo Nazionale Locazione e Fondo Nazionale Morosi Incolpevoli

Per sostenere le famiglie in difficoltà, è essenziale rifinanziare questi strumenti, che offrono un supporto continuativo agli affitti.

4. Legge nazionale di regolamentazione delle piattaforme turistiche

Una legge che regoli gli affitti brevi turistici, per mitigare gli impatti negativi sul sistema abitativo, considerando che le misure attualmente previste dall’art. 13bis del Decreto-Legge 18 ottobre 2023, n. 145, sono insufficienti.

5. Misura nazionale per l’emergenza abitativa e le persone senza dimora

Riconoscere strutturalmente l’emergenza abitativa e la condizione di senzatetto come fragilità cui dedicare risorse e interventi specifici.

“Capodanno, Alghero maltrattata dalla Regione: il resto sono fandonie”

ALGHERO – “Non intendo alimentare polemiche con il presidente della Fondazione, con il quale mi lega una profonda amicizia, ma con grande dispiacere leggo le dichiarazioni recenti che ha rilasciato, che mi preoccupano e confermano, purtroppo, quanto sostengo da tempo: Alghero continua a essere trattata come una Cenerentola, dimenticata dalla Regione.

È paradossale! Secondo il CdA della Fondazione Alghero, i fondi per le festività di Capodanno sarebbero stati stanziati grazie “all’impegno e al supporto dell’assessore regionale al Turismo e al consigliere regionale del territorio. Ma se è vero che questi fondi sono stati assegnati non sulla base di un progetto valido o della partecipazione a un bando pubblico con valutazioni oggettive, ma semplicemente per un intervento clientelare, allora dobbiamo dirlo chiaramente: siamo fermamente contrari a questo utilizzo delle risorse pubbliche. Un utilizzo che non tiene conto di un minimo di trasparenza e rispetto per il pubblico interesse.

Inoltre, se questa modalità di assegnazione fosse confermata, resterebbe la forte impressione che la distribuzione dei fondi non sia affatto oggettiva. Prendiamo il caso di Castelsardo, un piccolo comune di 5.800 abitanti, che incredibilmente si trova inserito nel Cartellone 1, destinato ai Comuni con un Piano della Sicurezza che prevede la presenza di almeno 10.000 persone. Castelsardo riceve infatti 55,21 euro per abitante, mentre Alghero ne ottiene solo 8,87 euro, con una differenza del 620%. Un divario che solleva forti dubbi sulla legittimità e sull’equità di questa assegnazione.

Tutto ciò, purtroppo, non fa che confermare l’inadeguatezza di un sistema che distribuisce risorse “a pioggia”, senza alcun obiettivo strategico chiaro, depotenziando così l’impatto del Capodanno di Sardegna. E, come se non bastasse, l’assenza della campagna promozionale sui media nazionali, promessa da Cuccureddu, è l’ennesima dimostrazione che le risorse non sono state utilizzate in modo efficiente per promuovere il nostro territorio.

Non possiamo più permettere che Alghero venga trattata come una periferia dimenticata, mentre altri comuni, pur con numeri ben inferiori, continuano a beneficiare di un trattamento privilegiato”

Christian Mulas, Capogruppo di Orizzonte comune

Raccolta dati Continuità Aerea, “Gli unici ritardi ed errori sono della Giunta Todde”

ALGHERO – L’ultima dichiarazione resa dall’assessora regionale dei trasporti in ordine ad un lieve e parziale incremento dell’offerta dei voli in continuità per il periodo natalizio, laddove afferma che “la raccolta dei dati di traffico ha portato ad un adeguamento dell’offerta nei momenti di picco ed è davvero difficile comprendere come sia stato possibile lavorare in passato senza questi elementi essenziali” è una frottola bislacca.

Come è noto all’assessora, la raccolta dei dati del traffico dei voli in continuità è stato infatti l’elemento determinante, insieme con la collaborazione delle compagnie aeree Aeroitalia e Ita che, nel settembre 2023, con l’incontro a Bruxelles con l’allora commissaria europea dei trasporti, Adina Valean, ha fatto sì che fino allo scorso marzo (il periodo di vigenza del bando aggiudicato dalla Giunta Solinas) i collegamenti in continuità siano stati il doppio di quelli previsti nel bando (aggiudicato nel dicembre 2022) ad Alghero, Olbia e Cagliari per la sola rotta di Milano (quella con Roma contava già minimo 7 voli programmati).
Forse l’assessora quando si riferisce al passato, si rifà ai mesi che ha perduto a partire dal giorno del suo insediamento (otto mesi fa), da quando cioè ha riproposto il medesimo bando della continuità della passata legislatura, quello che tanto criticava ma stanziando meno risorse e riducendo la durata ad un anno ed ha poi lasciato l’intera Isola con un numero insufficiente di collegamenti per otto lunghi mesi”.

Marco Tedde, Forza Italia
Antonio Moro, Psd’Az

Bufera in Orizzonte Comune, Rizzi: “Mulas non può usare il simbolo”, replica: “Posso usarlo e senza i miei voti non esistevate”

ALGHERO – Bufera politica ad Alghero in casa Orizzonte Comune. Il movimento che sostiene il sindaco Cacciotto e la presidente Todde vede lo scontro tra l’unico eletto nel consiglio comunale di Alghero, Christian Mulas, e i rappresentati locali e territoriali, come Rizzu e Cardin e l’assessore CUCCUREDDU.

Massimo Rizzu (Orizzonte Comune). “La presente nota, a seguito delle dichiarazioni fatte da parte del consigliere Mulas su diversi argomenti della politica algherese, così come già precedentemente precisato dal nostro coordinatore regionale On. Franco Cuccureddu, per ribadire e precisare che il consigliere in oggetto non si è mai iscritto al nostro Movimento e non appartiene a nessun organo dello stesso, e pertanto non ha alcuna autorizzazione all’utilizzo del simbolo di Orizzonte Comune. Occorre, a fortiori, rimarcare che nel comune di Alghero l’unico formalmente autorizzato all’uso del simbolo è il coordinatore Dott. Antonio Cardin“.

Christian Mulas (cons com. e pres. comm.). “Egregio Coordinatore Rizzu, è con il dovuto rispetto, ma anche con fermezza, che mi vedo costretto a rispondere alle sue recenti affermazioni, che dimostrano una profonda ignoranza – o forse una volontaria dimenticanza – riguardo alla dinamica che ha permesso la mia elezione come consiglierecomunale. Spero che, con questa risposta, possa fare un po’ di chiarezza su un argomento che sembra non essere stato compreso a pieno.

Lei sostiene di non conoscere o, peggio, di dimenticare che chi viene eletto nel gruppo consiliare ha il diritto di utilizzare il simbolo, ma mi sembra che questa affermazione ignori un fatto fondamentale: senza i 700 voti che ho portato personalmente, la lista non avrebbe raggiunto il quoziente necessario per eleggere un consigliere. In altre parole, senza il mio contributo, il consigliere Mulas non sarebbe stato eletto e la lista non avrebbe avuto il peso necessario per ottenere il seggio. Se il suo intento era quello di fare un ragionamento basato sui numeri, le risulta che la lista avrebbe fallito a superare il quoziente senza quei voti?

Il coordinatore provinciale di Orizzonte Comune dovrebbe, a mio avviso, conoscere meglio il regolamento comunale, che stabilisce con chiarezza chi ha il diritto di utilizzare il simbolo e come vanno gestite le dinamiche elettorali all’interno di una lista. La mia partecipazione e il mio impegno sono stati determinanti per il successo della lista, e sarebbe auspicabile che si riconoscesse questo fatto in modo più oggettivo e rispettoso.

Non si tratta di una questione di mera formalità, ma di una valutazione di merito e di riconoscimento per chi, concretamente, ha contribuito a far sì che la lista potesse presentarsi alle elezioni con i numeri necessari per competere e ottenere un seggio.

Mi auguro che in futuro si eviti di fare dichiarazioni infondate, ricordando sempre che il successo di un gruppo dipende dal contributo mio, della dottoressa Eliana Montesu, e della dottoressa Anna Burruni, nomi portati dal sottoscritto”.

“Fallimento Continuità, le responsabilità sono della Giunta Todde”

ALGHERO – “I deputati del M5S intervengono sui collegamenti aeree da e per la Sardegna attaccando Salvini. Ma non essendo sardi, gli sfugge che in termini di continuità aerea la competenza è della Regione e della Presidente Todde” così in una nota il coordinatore della Lega Michele Pais in cui si fa notare che “gli onorevoli grillini hanno sbagliato destinatario nella loro denuncia, che per quanto riguarda la continuità aerea sarda, il primario diritto dei sardi, degli emigrati e dei lavoratori alla mobilità, è di esclusiva responsabilità della Regione la cui Presidente è la loro compagna di partito Alessandra Todde” continua Pais.

“Mai come nel bando gestito dalla Giunta Todde la continuità territoriale sta registrando livelli di inadeguatezza, così come ha già avuto modo di ben segnalare l’On. Alessandro Sorgia in una opportuna interrogazione presentata in Consiglio regionale, per servizi insufficienti e disservizi all’ordine del giorno, orari e frequenze inadeguati, tutti da ascrivere ad una cattiva gestione del bando da parte della Regione. Il risultato, non sono solo i prezzi alle stelle per le festività natalizie, ma soprattutto l’impossibilità per i sardi di muoversi per curarsi, lavoro e studio. Ma anche per gli emigrati, l’impossibilità di fare rientro in Sardegna per far visita ai propri famigliari”.
“Per tale ragione ci uniamo alla denuncia dei parlamentari non sardi del M5S indirizzandola al destinatario corretto, la presidente Todde, rendendoci disponibili ad agevolare un incontro col Ministro Matteo Salvini che nonostante la sua più volte manifestata disponibilità ad un incontro con la Regione e la Presidente Todde, non ha mai avuto alcun riscontro” conclude Pais.

Capodanno,, è ancora scontro in Maggioranza: parla Cardin e diffida Mulas | video

ALGHERO – Non si sono mai presi. E la conferma arriva oggi: il coordinatore territoriale di Orizzonte Comune vieta a Christian Mulas di usare il nome “Orizzonte Comune” ovvero la lista in cui lo stesso Mulas è stato il primo degli eletti. Ma, come detto, la scintilla non è mai scattata. Fino alle vicissitudini di queste settimane e alle decisione dei vertici del movimento guidato dall’assessore reginale al Turismo, Cuccureddu, obiettivo degli attacchi sui fondi erogati per il Capodanno.

In prima linea, ad attaccare il delegato della Giunta Todde, proprio Mulas e le opposizioni di Centrodestra. Anche per questo, Cardin ha deciso di “diffidarlo” dall’uso del simbolo e nome come lo stesso coordinatore spiega nell’intervista che segue.

Sulla questione di Orizzonte Comune, ecco l’intervista col coordinatore territoriale e dirigente regionale Antonio Cardin.

Ecco le parole di Antonio Cardin
https://www.youtube.com/watch?v=OJaj4g6c6tQ

Capodanno in Sardegna, soldi a pioggia senza senso: Fi attacca Cuccureddu e Di Nolfo

ALGHERO – La abnorme proliferazione dei “Capodanno” in Sardegna di fatto svilisce l’evento stesso e disperde le risorse finanziarie destinate dalla Regione, che si sono ridotte ad una pletora di rivoli.” Il Direttivo di Forza Italia Alghero interviene sui finanziamenti regionali del Capodanno, che quest’anno paiono non avere la capacità di dare linfa al settore ricettivo e dell’horeca, vanificando l’effetto leva che i “Capodanno” storici della Sardegna avevano garantito in tutti questi anni. “La conseguenza è che ormai più che una sana e fisiologica competizione è nata una vera e propria “guerra” fra comuni dello stesso territorio -attacca il Direttivo Azzurro-. Basti pensare ai tre comuni della Città Metropolitana di Sassari. E non possiamo sottacere il ruolo giocato dall’assessore al turismo ed ex Sindaco di Castelsardo, che è riuscito ad inserire la sua città fra i “Grandi Capodanno”, garantendo a Castelsardo circa 320.000 euro a fronte di somme di gran lunga inferiori concesse a comuni di dimensioni più importanti. Ciò sull’assunto che il piano di sicurezza della notte di San Silvestro prevedesse per Castelsardo, paese di 5.800 abitanti, una capienza in piazza di oltre 10.000 persone. Ipotesi abbastanza surreale per un borgo che certamente non dispone di uno spazio così ampio. Ci pare straordinariamente ingiusto il fatto che ad Alghero, ossia la città che ha inventato 30 anni fa il Capodanno in piazza, vengano assegnate risorse pari ad € 8,87 per abitante e a Castelsardo € 55.21 per abitante. Cioè, oltre il 620% in più. E, soprattutto, ci chiediamo quale ritorno avrà un evento sicuramente di alto livello musicale come quello ospitato da Castelsardo in termini di promozione della destinazione e di ritorno economico. Questa ingiustizia consumata dall’Assessore della Giunta Todde ex Sindaco di Castelsardo ha anche provocato un pesante attacco politico da parte del capogruppo del suo partito in Consiglio comunale ad Alghero, provocando pesanti fratture politiche e non solo.
Bene farebbe l’assessore al turismo a dedicarsi con maggior cura all’intera Sardegna e ad individuare strumenti che realmente contribuiscano alla promozione della destinazione Sardegna e che costituiscano un effetto leva per l’intero settore ricettivo, anziché elargire prebende che a poco servono. E lo stesso contributo aspettiamo dal Consigliere regionale algherese che in relazione al Capodanno ci pare interessato a questioni di contorno e clientelari.
A margine, ma non troppo, dobbiamo per l’ennesima volta rilevare l’assordante silenzio del Sindaco Cacciotto, che probabilmente non ha capito che la graduatoria per i finanziamenti è fortemente sbilanciata in danno di Alghero. Auspichiamo che Cacciotto, almeno questa volta, intervenga tempestivamente per far correggere all’Assessore al turismo questo grave torto fatto ad Alghero e agli algheresi -chiude il Direttivo di Forza Italia-“.

Questione Secal, “Bene le parole del Sindaco, ora attendiamo i fatti”

ALGHERO – Questione Secal in primo piano. Doppio intervento da parte delle opposizioni con comunicati a firma di Forza Italia e Fratelli d’Italia che plaudono alle parole del Sindaco, ma “attendono di fatti”.

Forza Italia. “Leggiamo con soddisfazione le dichiarazioni del Sindaco Cacciotto, che finalmente prende posizione sulla ipotesi di liquidazione e scioglimento della Secal.- Il Gruppo consiliare di Forza Italia commenta le recenti dichiarazioni d Cacciotto sulle sorti della Secal, che a suo dire oggi non correrebbe rischi di scioglimento, nonostante in Giunta sia stata discussa una delibera di liquidazione. “Una ipotesi da noi avversata con determinazione, perché provocherebbe danni al servizio di riscossione tributi, che è alla base della gestione dell’Amministrazione e dei servizi ai cittadini, sia alla comunità algherese. Ma la nostra più urgente preoccupazione era ed è la sorte dei lavoratori della Secal che nell’ipotesi nefasta di scioglimento perderebbero il loro posto di lavoro. Detto, questo, è evidente che Cacciotto disporrà immediatamente affinché alla Secal vengano pagati in tempo reale i 291.000 euro dovuti in modo da farla uscire dalle secche di una difficoltà economica profonda indotta dal mancato pagamento dei suoi crediti -sottolineano gli Azzurri algheresi-. E attendiamo che il Sindaco contestualmente smentisca che in Giunta è stata discussa una delibera delle finanze che proponeva lo scioglimento della Secal. Per fortuna sospesa. Rimaniamo in attesa di fatti concreti -chiude il Gruppo di Forza Italia-.”

Fratelli d’Italia. Accogliamo con favore le dichiarazioni del sindaco, che interviene finalmente sul futuro della SECAL, tema cruciale soprattutto per i dipendenti della società.

È importante che il sindaco abbia fatto sentire la sua voce, riconoscendo indirettamente la fondatezza delle preoccupazioni che Fratelli d’Italia, insieme ad altri, ha sollevato. Tuttavia, ora è necessario tradurre le parole in impegni concreti.

Attendiamo di farlo in Consiglio Comunale, sede preposta a queste decisioni, dove speriamo di trovare tutta l’assemblea unanime nell’assumere un impegno chiaro e inequivocabile a sostegno della partecipata. Come Fratelli d’Italia, insieme al resto del centrodestra, abbiamo già depositato un ordine del giorno che consentirà di cristallizzare l’intenzione di rilancio della SECAL.

Ora è importante provvedere al pagamento delle somme dovute alla società partecipata. Quelle che il sindaco chiama “partite aperte” sono i debiti accumulati nei confronti di SECAL, che ormai superano i 300mila euro. Queste somme, che non sarebbero mai dovute accumularsi, devono essere saldate immediatamente, per permettere alla società di operare con efficacia. Da qui in avanti il sindaco dovrà impegnarsi e vigilare perché non si ripetano simili ritardi.

Un suggerimento: ora il rilancio di SECAL deve essere condotto con oculatezza. È fondamentale calibrare con precisione le responsabilità e le attività che le saranno affidate, garantendo un adeguato incremento delle risorse economiche e del personale, necessario per sostenere il carico operativo. Inoltre, è urgente trasferire gli uffici della società nella nuova sede di via Michelangelo, così da migliorare l’efficienza operativa e l’accessibilità per i cittadini.

Infine, caro sindaco presti la massima attenzione, affinché non si ripeta più ciò che, sotto traccia, è avvenuto in questi mesi, in cui, senza alcun indirizzo chiaro, si è messo a rischio il futuro dell’azienda e dei dipendenti che vi lavorano.

Rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare, in tutte le sedi istituzionali, per garantire che SECAL continui a rappresentare uno strumento fondamentale per il Comune di Alghero e per i cittadini

Il Consiglio Comunale decide sui suoli pubblici: “Regole chiare, rigore contro gli abusi”

SASASRI – Il raddoppio dello spazio all’aperto, con la possibilità di concedere ulteriori metrature nelle borgate e nei quartieri periferici; la concessione di spazi nel lato opposto della strada a tutte le attività che si affacciano su una via a una corsia, non solo a quelle in cui sono state istituite le zone 30; l’abolizione dell’obbligo di chiedere l’assenso di condomini o attività commerciali purché tavolini e sedie distino almeno due metri dalle vetrine dei negozi o dai portoni dei palazzi; scivoli, rampe e altre strutture finalizzate a rimuovere le barriere architettoniche non più calcolate nella metratura di suolo pubblico concesso, ma come extra che dovrà misurare al massimo cinque metri lineari. Sono alcune delle novità del nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico del Comune di Sassari, approvato oggi dal consiglio con il favore di quasi tutta l’aula con l’eccezione di un solo astenuto.
Il provvedimento, particolarmente atteso dall’intero comparto, rappresenta un successo per l’amministrazione guidata dal sindaco Giuseppe Mascia e per l’assessore alle Attività produttive, Lello Panu, anche per le modalità che hanno portato al via libera finale di oggi. Dopo aver sostenuto già nel corso del precedente mandato l’introduzione di regole che metabolizzassero i provvedimenti assunti in via eccezionale in seguito alla pandemia da Covid-19 e un sistema che continuava a basarsi su decisioni straordinarie adottate attraverso ordinanze sindacali, il sindaco, l’assessore e l’intera giunta hanno scelto di mettere mano immediatamente al regolamento, portandolo ad approvazione nel giro di pochi mesi affinché già dal prossimo anno esercenti, artigiani e uffici tecnici possano muoversi entro il perimetro delle nuove previsioni approntate dagli uffici sulla base delle indicazioni politiche.
Tra le maggiori novità c’è la concessione del suolo pubblico anche alle attività artigianali. Si tratta di una misura adottata per sostenere il commercio di prossimità, mutuando modelli già sperimentati altrove con successo per assecondare la tendenza a vivere e stare il più possibile all’aria aperta. Uno dei punti dolenti del regolamento precedente era rappresentato dal fatto che, in caso di cambio di gestione, non fosse possibile esigere dal subentrante il pagamento delle morosità pregresse: d’ora in poi chi subentra o il proprietario dell’immobile che ospita l’attività dovranno accollarsi i pagamenti arretrati.

Eliminato l’obbligo di depositare una fideiussione: resta solo per i titolari dei dehors, ma varrà 3mila euro anziché 5mila euro. Sul piano pratico, invece, via libera alla realizzazione di un corridoio di collegamento tra l’ingresso dell’attività e lo spazio all’aperto, così da agevolare il lavoro degli esercenti e la fruibilità degli spazi interni ed esterni. Viene stabilito infine che le pratiche non debbano e non possano essere assoggettate alla politica: sinora il rilascio della concessione era vincolato alla preventiva comunicazione alla giunta della pratica in via di definizione, ma questa previsione è stata eliminata.

«Le modifiche introdotte rispecchiano le aspettative delle associazioni di categoria, che negli ultimi anni avevano chiesto a gran voce la modifica di alcuni punti strategici del regolamento», commenta il sindaco Mascia dopo aver incassato un risultato così importante. «La convocazione in novembre del Tavolo delle attività produttive aveva confermato quest’esigenza», aggiunge. «Ora abbiamo un quadro di regole più chiare, nel segno della massima apertura nei confronti dei pubblici esercizi e delle attività artigianali – conclude – ma a fronte del nuovo scenario delineato, saremo ancora più intolleranti rispetto agli abusi».
Visibilmente soddisfatto l’assessore Panu. «La vita comunitaria e la fruizione di ristoranti, bar e altri esercizi pubblici si sono spostate all’aperto, recepire definitivamente le previsioni adottate in seguito alla pandemia del 2020 significa prendere atto di mutamenti che derivano da più fattori sociali, culturali e anche climatici», commenta. «Abbiamo ritenuto prioritario regolamentare un ambito fondamentale della vita economica, sociale e culturale della comunità, ascoltando tutti e mediando le esigenze degli esercenti, dei residenti, di chi vive gli spazi pubblici e di chi deve potersi muovere in città senza incontrare barriere».