“Il Mariotti per giovani e famiglie, nuovo stadio a Maria Pia”

ALGHERO – “A quanto pare in questi giorni va di moda parlare del Mariotti. Bene, allora lo faccio anche io. Ma, come sempre, lo faccio alla mia maniera: senza filtri e senza nascondermi dietro le parole.

Tanto per iniziare: penso alla brutta figura fatta con la società Alguer Rugby. A gennaio gli fu promesso l’accesso al Mariotti per qualche ora settimanale. Accettarono con entusiasmo. Poi? Rimbalzati per mesi. Oggi sono ancora senza campo. Non so dire il motivo esatto. So solo che mi ero convinto anch’io che avrebbero avuto le chiavi in mano in poche ore. Dopo tre mesi, ho smesso perfino di chiedere spiegazioni. Era diventato imbarazzante.

Poi c’è il tema della narrazione. Quando si scrivono articoli e si fanno comunicati, si dovrebbe citare chi lavora davvero, come l’assessore Enrico Daga, che da mesi sta portando avanti un lavoro concreto sull’impiantistica sportiva. Perché il galateo istituzionale esiste, e l’autocelebrazione stona, soprattutto se fatta sulle spalle di chi non vive di propaganda.

Cosa penso io del Mariotti?
È un campo storico, sì. Ci siamo cresciuti. Io andavo a vedere le partite con mio nonno e mio zio. E proprio per questo va tutelato, ma con intelligenza.

Non ha senso investire milioni su una struttura obsoleta. Sarebbe un errore. Il Mariotti deve tornare alla comunità, alle scuole, ai ragazzi. Deve vivere, non essere imbalsamato o trasformato in un progetto milionario senza futuro.

Se vogliamo davvero un campo all’altezza, costruiamolo da zero, nella zona di Maria Pia, dove da anni investiamo per creare una vera cittadella dello sport. Lì nascerà il polo che potrà ospitare eventi, squadre, pubblico e investimenti seri.

Tutelare il Mariotti. Ridarlo alla città. E costruire un futuro sportivo a Maria Pia. Questa è la mia visione. Chiara, concreta e senza illusioni”

Marco Colledanchise, consigliere comunale Orizzonte Comune

Dramma siccità, vertice in Provincia, Pirisi: “Interventi anche ad Alghero”

ALGHERO – “Importante incontro stasera (ieri sera ndr) in provincia indetto dall’amministratore unico della Provincia per affrontare il tema della siccità nelle nostre campagne, tra le altre cose sono stati annunciati interventi tampone (verranno utilizzate le autobotti per rifornire le aziende agricole che a causa del prosciugare dei pozzi non possono più abbeverare il bestiame) , fra qualche settimana dopo l’approvazione della finanziaria regionale anno 2026 sono stati previsti ristori per le mancate produzioni nella Nurra e non solo nella Nurra, annunciati investimenti strutturali per migliorare le infrastrutture e ridurre le perdite nelle condotte , finanziamenti per nuovi laghetti collinari, pozzi pubblici e privati e tanto altro, l’amministrazione comunale algherese è e resta a fianco degli agricoltori in questo difficile momento, l’assessore all’Ambiente Selva proporrà già dalla prossima giunta comunale una delibera per “indire lo stato di calamità naturale per cause siccitose” delibera necessaria per far partire qualsiasi intervento a favore del settore agricolo.

Mimmo Pirisi, presidente del Consiglio Comunale di Alghero

E’ sfida sul Mariotti, Pd e Noi Riformiamo Alghero agli alleati: “Spazio per tutti”

ALGHERO – “Accogliamo con favore l’attenzione che alcuni consiglieri di maggioranza stanno dimostrando verso la riqualificazione del campo sportivo Mariotti, struttura storica e identitaria per la nostra città, sulla quale da diversi mesi il Sindaco Cacciotto insieme agli Assessori Daga e Marinaro, hanno impresso una vigorosa accelerata . Come Partito Democratico e Noi Riformiamo Alghero abbiamo più volte evidenziato l’urgenza di restituire al mondo sportivo algherese – e alla comunità tutta – un impianto funzionale, accessibile e decoroso: cosa che da oggi non è più una mera enunciazione di principio”, cosi Partito Democratico e Noi Riformiamo Alghero che sul campo Mariotti, ma non solo, a quanto risulta, fanno “asse” anche per “arginare” gli alleati e giungere, tra l’altro, al più presto, ad alcune modifiche negli assetti di Giunta. Ma questo è un altro discorso, per adesso “sfidano” i passi in avanti resi noti in queste ore da alcuni consiglieri riguardo una destinazione ben definita (pare per l’Alghero Calcio ovvero la prima squadra della città). Mentre i protagonisti dell’asse lo stadio deve essere uno “spazio aperto a tutte le società e famiglie”. La sfida, non la sola, è aperta.

“Va però ricordato che esistono già due finanziamenti regionali attivi, pari a 200mila euro per la messa in sicurezza e 75mila euro per la progettazione dell’intervento. Risorse concrete, che daranno avvio ad un percorso serio e strutturato di rilancio del Mariotti”.

“La riattivazione del Mariotti consentirebbe di liberare spazi preziosi nelle altre strutture sportive cittadine, a favore delle tante associazioni che oggi faticano a trovare orari e campi disponibili. Un aspetto ancora più urgente, considerando che gli impianti di Santa Maria La Palma e del Carmine saranno presto interessati da lavori, con conseguente riduzione temporanea dell’offerta”.

“Se oggi così come ieri è sempre più attivo il dibattito pubblico sul futuro dell’impianto, e perché questa maggioranza sta mettendo al centro della propria azione politica lo sport per cercare di dare risposte alle richieste delle numerose e sempre più attive società sportive, famiglie e cittadini. Ora però è il momento di passare dalle parole ai fatti: servono tempi certi, chiarezza sugli impegni futuri e un avviso pubblico che metta al centro l’interesse della collettività e la valorizzazione dello sport giovanile e dilettantistico. Il Mariotti può e deve tornare ad essere un punto di riferimento per gli sportivi e le famiglie di Alghero”.

“Come gruppi consiliari continueremo a vigilare affinché il percorso sia realmente partecipato, sostenibile e rispettoso delle esigenze di tutte le realtà sportive algheresi”.

Incontro Cacciotto, Mulas e Occhioni: obiettivo rilancio stadio Mariotti

ALGHERO – “Si è tenuto ieri un incontro tra il Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, e i dirigenti dell’Alghero Calcio per discutere del futuro del campo sportivo Mariotti, una questione particolarmente sentita dalla società sportiva e dalla comunità algherese.
«È stato un incontro interlocutorio, ma importante – ha dichiarato il consigliere comunale Christian Mulas – che rappresenta un primo passo significativo da parte del Sindaco Cacciotto. Dopo tanti anni, c’è finalmente la possibilità concreta di riportare le società calcistiche e le altre realtà sportive a giocare in uno stadio che merita di essere riqualificato e valorizzato.»
Il tema della riqualificazione del Mariotti è stato portato all’attenzione del Sindaco anche nei giorni scorsi, in un precedente incontro promosso dai consiglieri Christian Mulas e Gianni Occhioni. Entrambi hanno sottolineato come il rilancio dello storico impianto sportivo sia fondamentale non solo per lo sport, ma anche per l’immagine e il tessuto sociale della città.
«Siamo soddisfatti – prosegue Mulas – che il Sindaco abbia mostrato disponibilità e attenzione verso una struttura che necessita di interventi urgenti e mirati. L’amministrazione intende procedere, nei tempi e nei modi previsti, con un bando pubblico per l’assegnazione della concessione, in modo da garantire trasparenza e valorizzazione dell’impianto.»
L’Amministrazione comunale ribadisce il proprio impegno a favore dello sport cittadino e conferma la volontà di avviare un percorso condiviso per restituire dignità e funzionalità al campo Mariotti, affinché possa tornare a essere un punto di riferimento per gli atleti e le famiglie di Alghero”.

Christian Mulas
Consigliere Comunale Psd’Az

Mulas ascolta il Centro Storico, “Stop deregulation, urge delocalizzare”

ALGHERO – Commissione consiliare V ieri a Villa Maria Pia. L’incontro convocato dal presidente Christian Mulas si è svolto con i residenti del Centro Storico, con in testa il presidente del Comitato, Gavino Scala. Al centro del dibattito, il tema della vivibilità del quartiere, i problemi dell’inquinamento acustico che hanno determinato più di una presa di posizione da parte del Comitato dell’Alguer Vella. Alla riunione hanno partecipato il presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi, l‘Assessora allo Sviluppo Economico Ornella Piras, l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva, il Comandante della Polizia Locale Salvatore Masala.

“Per la prima volta un comitato di quartiere viene invitato a discutere delle problematiche davanti alla rappresentanza del Consiglio comunale”, ha detto il Presidente del Comitato Gavino Scala, nell’introdurre la serie di problematiche all’ordine del giorno. Musica a volume alto, cantanti di strada con impianti audio invadenti, mancanza di controlli e di un piano di classificazione acustica.

L’inquinamento acustico segnalato dai residenti è il tema principale che la Commissione ha affrontato con la volontà di proporre contromisure, la prima delle quali è la più assidua frequenza di polizia urbana, grazie all’incremento di personale anche nelle ore notturne che l’Amministrazione ha disposto, ma anche con interventi più ampi, quali quelli proposti dal Presidente Mulas che ha ipotizzato l’incentivo alla delocalizzazione delle nuove imprese di pubblico esercizio verso la parte del litorale, di viale Burruni, anche attraverso forme di compensazione sui tributi comunali. L’incontro si è concluso con l’intenzione di continuare il confronto in successive sedute di commissione, con il reciproco impegno di collaborare alla soluzione dei problemi, a cominciare dalla costruzione del Piano Commerciale, sul quale dovrà esserci la massima condivisione.

“Calabona merita di essere difesa, la Soprintendenza ricorra al TAR”

ALGHERO – “L’Associazione Punta Giglio Libera esprime indignazione unita ad una forte preoccupazione per ciò che è avvenuto nella scogliera di Calabona quasi a completare la speculazione edilizia, non del tutto conclusa, lungo tutta la via Josemaria Escrivàr. Questo tratto di costa è diventato un luogo che disconosciamo e che ora è rappresentativo di una realtà costruita, in quattro e quattr’otto, come potremmo vederla in qualsiasi area del pianeta. Nuclei abitativi per ricchi con divertenti giochi di piante esotiche e non, ad arricchire scenografici prati a pochi passi da un mare per fortuna, almeno lui, respingente.

Di colpo è stata cancellata una fetta di paesaggio identitario, ruvido e quasi inaccessibile ma naturale e unico.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e incoraggiamento alla Soprintendenza che ha sempre dissentito con ripetuti pronunciamenti negativi mai annullati dalla giustizia amministrativa. Nell’esprimere il dissenso sull’ultimo progetto proposto dalla Società dei Bagni del Corallo Srl, la Soprintendenza ha utilmente richiamato la piena operatività del giudizio negativo formulato nell’aprile 2024, con il provvedimento di sospensione dei lavori a firma del Soprintendente Prof. Arch. Bruno Billeci, inizialmente sospeso nell’efficacia dal Tar Sardegna e, successivamente ripristinato nella stessa efficacia dal Consiglio di Stato del 18 luglio 2024. Mostriamo stupore e non capiamo perché nonostante l’ordinanza del Consiglio di Stato, il Demanio Regionale e il Suap e del Comune di Alghero abbia accolto la nuova richiesta di variante alla concessione demaniale del 2023 già cristallizzata con atto di diniego del dirigente comunale nel 2024, in attesa del pronunciamento del TAR al quale si era rivolta la Soc. Bagni del Corallo.

Da quanto esposto deriva la piena e clamorosa illegittimità anche dell’ultimo Provvedimento unico del 13 maggio 2025 del Suape di Alghero, fondato sul mero “cavillo giuridico” che il parere della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Sassari non sia stato espresso in maniera esplicita, quando è vero il contrario. Il provvedimento autorizzativo comunale, sul quale si basa, unitamente alla concessione demaniale regionale, l’intervento della società Bagni del Corallo, è lesivo in maniera conclamata e persino arrogante delle prerogative e delle competenze spettanti alla Soprintendenza ai sensi del D.Lgs. 42/2004 sul paesaggio e beni culturali.

Mostriamo pertanto pieno sostegno alla Soprintendenza quale soggetto garante dei diritti della comunità locale nella tutela del paesaggio e dell’identità dei luoghi di appartenenza, e perciò l’abbiamo formalmente invitata, in adempimento all’obbligo giuridico posto a garanzia della funzione pubblica da essa esercitata, a voler provvedere alla impugnazione, davanti alla giustizia amministrativa, dell’atto comunale del 13-5-2025, fondato su un inconsistente “cavillo giuridico”, attraverso il quale l’amministrazione comunale di Alghero si è sottratta al doveroso confronto con la Soprintendenza da lei stessa invitata alla conferenza di servizi e indebitamente ignorata in merito al suo parere negativo sull’intervento nel litorale.

Segnaliamo che il mancato ricorso verrebbe interpretato, dopo il primo e importante pronunciamento favorevole alla tutela assoluta del luogo da parte del Consiglio di Stato, come tacita acquiescenza al progetto della Società dei Bagni del Corallo Srl da parte della Soprintendenza che ha da sempre contestato, con plurimi e differenziati atti, l’intervento sul litorale di Calabona”.

Maria Antonietta Alivesi
Presidente Associazione Punta Giglio Libera. Ridiamo Vita al Parco

“Sulle locazioni turistiche, Corbia cede alla retorica della Sinistra”

ALGHERO – «Siamo di fronte all’ennesimo tentativo, per ora solo allo stato embrionale, di introdurre anche ad Alghero un orientamento punitivo nei confronti delle locazioni turistiche. Un orientamento che ricorda molto da vicino quello già adottato, con risultati discutibili, da alcune amministrazioni regionali e comunali – ovviamente di sinistra – che hanno tentato di limitare il diritto dei proprietari di affittare liberamente i propri immobili».
Lo afferma Marco Di Gangi, responsabile regionale del Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia e componente del Dipartimento Nazionale, commentando le dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Alghero, Roberto Corbia, riportate oggi dalla stampa.
Nella sua intervista, Corbia afferma che il nuovo Piano Urbanistico Comunale dovrebbe affrontare, tra le altre cose, anche la “necessità di regolamentare fenomeni come quello degli affitti brevi”, giudicati implicitamente come un ostacolo alla residenza. Una posizione che, secondo Di Gangi, alimenta una narrazione semplicistica e ideologica:
«Ancora una volta si prova a scaricare su chi affitta per finalità turistiche la responsabilità di problemi strutturali – commenta – ma la realtà è ben diversa. I dati parlano chiaro: secondo Nomisma e Confedilizia, in Italia solo l’1,3% degli appartamenti è destinato alle locazioni turistiche, e appena lo 0,11% per più di 120 giorni l’anno. Si tratta di una quota marginale, che non giustifica né allarmismi né restrizioni arbitrarie».
Il tema non è nuovo: in diverse Regioni – dalla Toscana alla Liguria – sono stati approvati provvedimenti che impongono limiti generalizzati, tetti numerici o vincoli temporali alle locazioni turistiche, spesso accompagnati da obblighi burocratici sproporzionati.

«Molti di questi provvedimenti – sottolinea Di Gangi – sono già stati impugnati dal Governo Meloni in quanto lesivi delle prerogative costituzionali in materia di libera iniziativa economica e diritto di proprietà.
La linea dell’Esecutivo è chiara: nessun attacco ideologico al settore turistico, ma regole equilibrate, trasparenti e rispettose dei diritti dei cittadini».
A conferma della serietà con cui lo Stato affronta il tema, è stato introdotto il Codice Identificativo Nazionale (CIN), ora obbligatorio per tutte le locazioni turistiche, che ha già contribuito in modo decisivo all’emersione del sommerso e al contrasto dell’abusivismo. Uno strumento di tracciabilità e trasparenza che garantisce legalità senza penalizzare chi opera correttamente.
Per Di Gangi, la priorità dovrebbe essere un’altra:
«Alghero ha bisogno di una politica abitativa vera, non di scorciatoie ideologiche. Si investa sull’edilizia residenziale pubblica, si incentivino gli affitti ordinari con strumenti fiscali adeguati, si creino le condizioni per liberare immobili oggi inutilizzati. Colpire chi affitta per turismo non aumenterà le case disponibili per i residenti, ma ridurrà l’offerta turistica e danneggerà l’economia locale».
Infine, una riflessione sul sistema dell’ospitalità:
«L’assessore Corbia ha correttamente segnalato il forte squilibrio tra il numero di posti letto nel comparto extralberghiero e quelli nel sistema alberghiero tradizionale, che ad Alghero risulta sottodimensionato. Ma proprio per questo – conclude Di Gangi – ci si aspetterebbe che il PUC, anziché ipotizzare vincoli al segmento che ha sopperito per anni a questa carenza, si faccia carico di individuare con chiarezza aree, incentivi e strumenti per attrarre investimenti e realizzare nuove strutture alberghiere, favorendo qualità e integrazione dell’offerta».
«L’assessore Corbia – conclude – ha il compito importante di condurre in porto un PUC atteso da decenni. Si concentri su questo, evitando di seguire derive ideologiche che altrove hanno già fallito. La libertà di affittare la propria casa non è il problema. È, semmai, parte della soluzione».

Dipartimento Turismo Fratelli d’Italia Sardegna, il Responsabile Marco Di Gangi

Orizzonte Comune, ancora Mulas nel mirino: “Colledanchise sia capogruppo”

ALGHERO – “Il coordinamento cittadino di Orizzonte Comune, insieme al consigliere Marco Colledanchise, si è riunito per analizzare l’attuale situazione politica cittadina. Ci si è soffermati a lungo ad analizzare l’equivoca posizione del ex consigliere Mulas che, nonostante il suo passaggio ufficiale ad un partito di opposizione, continua ad essere convocato nelle riunioni dei capogruppo di maggioranza”. Cosi Antonio Cardin e Massimo Rizzu si Orizzonte Comune rispetto al consigliere comunale e presidente dei commissione Christian Mulas unico eletto con Orizzonte Comune e poi passato al Partito Sardo d’Azione che, recentemente, si è dichiarato, tramite i massimi vertici regionali, “equidistante” rispetto alle varie coalizioni in campo.

Ma per la civica di OC quello di Mulas è “un “ossimoro” tutto algherese che meriterebbe qualche chiarimento ulteriore nei confronti dei cittadini che invece hanno espresso con chiarezza la volontà di voto indicando chiaramente i partiti che compongono la coalizione!!! Una situazione che comunque resta per noi “imbarazzante” e non più tollerabile. La città e i cittadini, ribadiamo, meritano chiarezza e trasparenza perché hanno il sacrosanto diritto di sapere tutto ciò che avviene e chi sono gli autori”.

“Alla luce della configurazione politica venutasi a creare valuteremo anche noi a breve dove collocarci con chiarezza all’interno della maggioranza ma, nel frattempo, chiediamo di essere coinvolti UFFICIALMENTE in ogni riunione di maggioranza comprese quelle della Capogruppo nella persona del nostro Marco Colledanchise. Si coglie inoltre l’occasione per chiedere, a circa un anno dalle elezioni, la convocazione di una riunione con tutti i rappresentanti dei partiti che hanno partecipato alla sfida elettorale ad Alghero”.

Canile comunale, si proceda con l’acquisto: è un’opportunità da non perdere per la città e per il territorio

ALGHERO – “Come ex sindaco ma soprattutto come cittadino di Alghero che ha molto a cuore il tema, ritengo doveroso intervenire su una questione che tocca direttamente la responsabilità civica e amministrativa della nostra comunità: il futuro del canile comunale.

L’area su cui oggi insiste la struttura non è di proprietà del Comune ed è attualmente in vendita. Esiste dunque il rischio concreto che venga acquisita da un soggetto privato, con la conseguente perdita del presidio attuale, la necessità di un trasferimento e l’interruzione – anche temporanea – di un servizio fondamentale. Un’evenienza che non possiamo permetterci.

Le amministrazioni comunali sono obbligate per legge a garantire la tutela della salute animale. La città di Alghero, per dimensioni e ruolo nel territorio, ha sempre avuto questa struttura, che svolge anche una funzione sovracomunale, accogliendo animali randagi o abbandonati provenienti dai comuni limitrofi più piccoli, che non dispongono di strutture analoghe.

Oggi l’Amministrazione dispone delle risorse per compiere questo passo: con un avanzo di amministrazione di ben 12 milioni di euro ( che purtroppo durante il mio mandato non ho mai avuto la fortuna di avere in misura così rilevante ) , l’acquisto è non solo possibile, ma anche fortemente consigliabile, dato che l’area si trova in una procedura di liquidazione e il prezzo è certamente vantaggioso rispetto ai valori di mercato. Questo, però, espone anche al rischio che soggetti privati possano procedere all’acquisto, privando il Comune dell’opportunità di tutelare e valorizzare una struttura già consolidata e perfettamente funzionale, che difficilmente potrebbe essere delocalizzata senza forti impatti ambientali e logistici.

Occorre inoltre ricordare che il contratto con l’associazione DNA Randagio, che attualmente gestisce il canile, scadrà a fine mese: è quindi indispensabile garantire continuità al servizio, senza soluzioni di discontinuità che metterebbero a rischio il benessere degli animali ospitati.

Mi rivolgo al sindaco e all’intero consiglio comunale, senza distinzioni di parte, affinché avviino formalmente senza ulteriori indugi e in tempi rapidi la procedura di acquisizione.

Le eventuali divergenze politiche interne alla coalizione non devono condizionare l’azione amministrativa su temi così delicati. È una questione che va ben oltre i numeri e le strategie, riguarda il senso civico, la sensibilità verso gli animali e la capacità di visione.

E mi rivolgo ai consiglieri comunali, affinché la loro valutazione non si limiti a parametri economici o ad altri possibili utilizzi dell’area, che oggi ospita anche strutture dismesse, ma consideri con priorità il valore del servizio offerto. La disponibilità di uno spazio già attrezzato, acquistabile a condizioni vantaggiose, rappresenta un’opportunità unica che potrà consentire all’Amministrazione di sviluppare in futuro progettualità legate al benessere animale o ad altre funzioni pubbliche.

Durante il mio mandato abbiamo sempre dedicato grande attenzione alla questione del canile e alla tutela degli animali, con la convinzione che la civiltà di una comunità si misuri anche dalla cura che riserva ai più indifesi. Oggi rinnovo questo impegno con una voce ferma e rispettosa: si proceda subito, senza tentennamenti”.

Mario Conoci, ex-sindaco di Alghero

“Canile, stop Commissione: è crisi politica, servizio da garantire”

ALGJERO – “L’annullamento della Commissione V prevista per oggi, che avrebbe dovuto discutere dell’acquisto dei terreni su cui insiste il canile comunale accende un allarme. Pur accettando le motivazioni formali addotte dalla presidenza, conosciamo l’impegno dell’Ufficio Ambiente sul progetto e ricordiamo che il tempo stringe.

Sebbene non tutta la politica lo abbia chiaro in questo momento, il tema è di grande rilevanza per la città. Noi su questo ci siamo già espressi chiaramente. L’acquisizione del terreno di Pala Pirastru, già obiettivo prioritario della scorsa amministrazione, non deve essere rallentata dalle dinamiche interne alla maggioranza. La salvaguardia del canile, e con essa la continuità di un servizio fondamentale per la tutela degli animali e per l’igiene urbana, richiede responsabilità. Proprio alla responsabilità richiamiamo tutta la politica cittadina e la maggioranza in particolare.

Senza un atto chiaro e definitivo, Alghero rischia di ritrovarsi in autunno senza canile. Le normative sanitarie e urbanistiche rendono estremamente difficile individuare altri terreni idonei per realizzare una nuova struttura. Senza alternative, l’unica prospettiva – inaccettabile – sarebbe quella di trasferire il servizio fuori Regione, raddoppiando i costi a carico del Comune e, quindi, dei cittadini.

Il sito attuale ospita circa 500 animali e rappresenta un punto di riferimento per ben 16 Comuni del nord-ovest Sardegna. La gestione affidata all’associazione DNA Randagio è prorogata fino a settembre 2025 ma questa è l’ultima proroga possibile. Ad oggi, non è ancora stata avviata alcuna procedura per il nuovo affidamento del servizio.
Per questo, ci aspettiamo che a breve si convochino le Commissioni Ambiente e Demanio, e si porti a conclusione l’iter di acquisizione, senza altri rinvii. Una mancata acquisizione del compendio immobiliare da parte del Comune, pur in presenza di tutti i presupposti tecnici e amministrativi, sarebbe difficile da comprendere.

Chi dovesse continuare a temporeggiare – per calcoli o per disattenzione – dovrà assumersi davanti la responsabilità politica della chiusura del canile, del fallimento di un servizio obbligatorio, con conseguenze pesanti per il bilancio comunale e per gli algheresi”.

Alessandro Cocco – Capogruppo Fratelli d’Italia