Nuova aggressione ai Servizi Sociali, “Intervenga il Sindaco”

ALGHERO – “Esprimo la più profonda solidarietà e vicinanza ai lavoratori dei Servizi Sociali del Comune di Alghero, vittime dell’ennesimo episodio di violenza ingiustificata e intollerabile. L’aggressione subita, con minacce fisiche e danni agli uffici, rappresenta un fatto gravissimo che non può e non deve essere sottovalutato.

I servizi sociali svolgono un ruolo fondamentale e insostituibile per la comunità, operando spesso in condizioni difficili e in prima linea nel rispondere ai bisogni delle fasce più fragili della popolazione. Non è accettabile che chi lavora quotidianamente per il bene pubblico debba temere per la propria sicurezza.

Sosteniamo con forza la richiesta, avanzata dai sindacati CGIL, CISL, UIL, DICCAP e dalla RSU, affinché l’Amministrazione Comunale intervenga con urgenza per garantire adeguate misure di tutela e sicurezza per tutto il personale.

A tutti i lavoratori colpiti da questo grave episodio va il mio pieno supporto, morale e istituzionale. Nessuno deve essere lasciato solo”

Alberto Bamonti consigliere comunale Gruppo Noi Riformiamo Alghero

“Basket, Coral senza campo: fatto gravissimo per società, ragazzi e famiglie”

ALGHERO – «È gravissimo che una società sportiva cittadina, con alle spalle un lavoro serio e un meritato percorso sportivo, sia oggi costretta a rinunciare al prossimo campionato di Serie C soltanto per la mancanza di spazi adeguati dove allenarsi e crescere». A denunciarlo è il consigliere comunale della Lega, Michele Pais, che punta il dito contro l’assenza di strutture disponibili in città per lo sport giovanile.

«Una situazione che frustra non solo la società, ma decine di ragazzi e famiglie – prosegue Pais –. Siamo davanti a una vera e propria sconfitta per tutta la comunità: si disperde un patrimonio sportivo e si tradisce ciò che lo sport dovrebbe insegnare: rispetto delle regole, spirito di squadra e, soprattutto, valorizzazione del merito nei risultati».

Pais annuncia la presentazione di un’interrogazione urgente per chiedere conto della situazione all’amministrazione comunale. «Non per fare sterile polemica – precisa – ma per stimolare un cambio di passo. Serve una risposta immediata, una scelta politica chiara che metta davvero al centro lo sport e i nostri giovani, lasciando da parte improbabili operazioni immobiliari e puntando con decisione sul rafforzamento dei servizi e delle strutture».

Il consigliere leghista conclude con un’apertura alla collaborazione: «Su questo fronte la mia disponibilità, così come quella della Lega, non mancherà mai. Lo sport è una cosa seria: è educazione, è prevenzione, è comunità. Le risorse ci sono, mai come in passato, ed è il momento di utilizzarle secondo un ordine di priorità che metta al centro il benessere dei cittadini e la cura delle nuove generazioni».

“Lavoratori Arst senza stipendio, grave irresponsabilità della Regione”

ALGHERO – “La sezione “Tore Pintus” del Partito Sardo d’Azione di Alghero, insieme al consigliere comunale sardista Christian Mulas, esprime profonda solidarietà ai lavoratori dell’ARST – in particolare a quelli della sede di Alghero – che non hanno ancora ricevuto lo stipendio del mese di giugno, a causa di una gestione approssimativa e irresponsabile da parte della Giunta Regionale.
La decisione della Presidente della Regione e della sua Giunta di revocare l’Amministratore unico dell’azienda, attraverso una delibera affrettata e priva di un’adeguata istruttoria, ha provocato un blocco gestionale che oggi impedisce al nuovo amministratore di esercitare le proprie funzioni, tra cui la fondamentale autorizzazione dei pagamenti degli stipendi. Una scelta politica maldestra, che si è abbattuta sulle spalle di oltre 2.000 lavoratori sardi e delle loro famiglie.
Non si può accettare che la corsa alle poltrone prevalga sulla tutela dei diritti fondamentali dei lavoratori. Le famiglie dei dipendenti – spesso monoreddito, con figli a carico, affitti o mutui da pagare – si trovano oggi in una condizione di incertezza e disagio. Il mancato pagamento dello stipendio non è solo un errore amministrativo: è una ferita sociale che mina la dignità e la sicurezza economica di chi ogni giorno garantisce, con impegno, un servizio pubblico essenziale per tutta la Sardegna.
I lavoratori non possono essere le vittime sacrificali di giochi politici di destra e sinistra sulle nomine politiche. Le famiglie non sanno più come giustificarsi con le banche, come far fronte alle scadenze, come arrivare alla fine del mese. Il PSd’Az denuncia con forza questo disastro e pretende una risposta immediata.
Si assiste, da parte delle Regione, a scelte miopi che ricadono direttamente su chi ogni giorno lavora onestamente. Non è più tempo di silenzi: se la Giunta non interviene subito, il PSd’Az di Alghero annuncia l’avvio di una mobilitazione locale e regionale per denunciare pubblicamente questa situazione intollerabile e sollecitare un intervento immediato da parte della Giunta Regionale. È indispensabile che vengano adottate misure urgenti per sbloccare i pagamenti arretrati e prevenire futuri ritardi.
Facciamo appello all’intera classe politica sarda affinché, al di là delle appartenenze, si faccia carico di questa emergenza sociale e istituzionale. I lavoratori ARST e le loro famiglie meritano rispetto, non promesse disattese o pasticci burocratici.
Il lavoro va rispettato. Con esso, la dignità di chi lo svolge e la stabilità delle famiglie sarde”

La segretaria cittadina del PSd’Az

Domus de Janas, a Parigi grandi emozioni e nuovi progetti

ALGHERO – “Portiamo a casa un ricco bagaglio di esperienze, spunti e nuove connessioni, con la consapevolezza che siamo solo all’inizio di un percorso che vede la nostra terra sempre più protagonista a livello internazionale.

Questi giorni a Parigi sono stati molto significativi sotto molteplici punti di vista: l’iscrizione delle Domus de Janas nella lista del Patrimonio UNESCO ha rappresentato sicuramente il momento più emozionante, ma il viaggio è stato anche l’occasione per tessere importanti relazioni e costruire la base per progetti futuri mirati alla valorizzazione della nostra identità e cultura.

Venerdì ho fatto visita ad Antonio Calbi, Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, con cui abbiamo ipotizzato una serie di eventi di promozione del territorio a partire dal prossimo anno. Sabato ho avuto poi il piacere di conoscere Walter Boi, Presidente di Sardos in Paris, insieme a Marco Tolu, Segretario dell’associazione, con cui non mancheranno opportunità di collaborazione. E per finire, domenica sera, siamo stati invitati nella residenza dell’Ambasciatore italiano per l’UNESCO Liborio Stellino, durante il quale, oltre a festeggiare lo straordinario traguardo raggiunto, si è ragionato sull’evoluzione del progetto e sulle modalità con cui raccontare, custodire e valorizzare il patrimonio inestimabile che ci è stato affidato”

Raimondo Cacciotto, sindaco di Alghero

Città Metropolitana, “Sassari ancora a bocca asciutta, i sindaci di Sinistra si attivino”

ALGHERO – “La Giunta Todde con delibera della scorsa settimana ha stanziato altri 174 milioni di euro a favore della Città Metropolitana di Cagliari, prevedendo interventi che vanno dalla rigenerazione urbana alla transizione energetica, dalla cultura ai trasporti, fino alla tutela ambientale, passando per l’adeguamento della strada Assemini-Sestu, la riqualificazione di complessi ERP a Cagliari, progetti per l’innovazione e la digitalizzazione, nuove infrastrutture irrigue per le aree rurali e azioni per la capacità amministrativa della Città Metropolitana. Insomma, altra linfa vitale per il Sud Sardegna e “propellente finanziario” per la crescita.

Queste opportunità sono oggi nostro malgrado negate alla Città metropolitana di Sassari, con il concreto rischio che la debolezza del territorio del sassarese trasferisca gli effetti finanziari e sociali negativi anche al resto della Sardegna, specie alla Città Metropolitana di Cagliari. Le norme in vigore prevedono che nelle more della completa attuazione della fase di transizione prevista dalla norma istitutiva della legge regionale n. 7 del 2021 e della conseguente entrata in funzione della Città metropolitana di Sassari, la Regione provvede nell’ambito delle risorse europee, nazionali e regionali iscritte in bilancio, a garantire alla rete metropolitana di Sassari le medesime risorse destinate alla Città metropolitana di Cagliari. Nulla di tutto ciò è accaduto in questi anni. Crediamo sia arrivato il momento che i sindaci della Città metropolitana di Sassari, in primo luogo quelli di Sassari, Alghero e Porto Torres, accantonino dannosi atteggiamenti di sudditanza e facciano valere le ragioni del territorio del nord ovest che oggi “pesano” qualche centinaio di milioni di euro. A tanto ammonta, infatti, la pesante sperequazione in danno della Città Metropolitana di Sassari. E mettano in campo in campo ogni strumento necessario a concretizzare la perequazione ed il riequilibrio fra i territori, ad oggi claudicanti. Lo ha dichiarato Marco Tedde, Capogruppo di Forza Italia nel Consiglio comunale di Alghero

“Domus de Janas, risultato storico grazie anche al Governo Meloni”

ALGHERO – “Accogliamo con grande orgoglio l’inserimento dell’arte e dell’architettura della preistoria sarda nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO” dichiara il Coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Pino Cardi “Si tratta di un risultato di portata storica, che premia il lavoro di squadra di chi ha creduto davvero nella valorizzazione della nostra identità più antica.”

“Un ringraziamento profondo – prosegue Cardi – va all’associazione CeSIM, guidata dalla Prof.ssa Giuseppa Tanda, vera anima scientifica e culturale di un progetto straordinario. Ma anche all’amministrazione Conoci che, attraverso l’impegno costante degli assessori Marco Di Gangi e Alessandro Cocco e dei loro uffici, ha saputo fare di Alghero il comune capofila di un’iniziativa che oggi riceve il massimo riconoscimento internazionale. Un ruolo che ci inorgoglisce e che rappresenta il primo vero, serio confronto della nostra città con l’UNESCO.”

“Determinante è stato il sostegno del Ministero della Cultura, e di professionisti come Angela Maria Ferroni, nonché l’attenzione costante del Governo italiano, che ha accompagnato la candidatura fino alla presentazione ufficiale” sottolinea Marco Di Gangi, presente a Parigi in qualità di membro CeSIM.

“Si tratta del secondo sito preistorico riconosciuto in Italia, ma dell’unico con monumenti realmente visitabili: un patrimonio vivo, che ora dovrà essere pienamente integrato nei percorsi turistici, formativi e culturali dell’isola” dichiara il Capogruppo Alessandro Cocco, che prosegue “un ringraziamento sentito va a tutti coloro che dal 2021 ad oggi hanno lavorato, a vario titolo, perché il progetto prendesse corpo e andasse avanti, fino a questo emozionante risultato. Ed è davvero raro che un dossier UNESCO venga completato e approvato dal proprio paese in appena quattro anni.”

“Questo riconoscimento – conclude Cardi – non è un punto d’arrivo, ma un punto di partenza. Ci auguriamo che da oggi la Politica, tutta, prosegua con determinazione lungo la strada della valorizzazione del nostro patrimonio archeologico. Perché difendere e promuovere la nostra storia più antica significa costruire sviluppo, identità e futuro.”

Fratelli d’Italia – Alghero

“Premiata la nostra identità preistorica, un successo che porta due nomi: Tanda e Di Gangi”

ALGHERO – “Accogliamo con grande orgoglio l’inserimento dell’arte e dell’architettura della preistoria sarda nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO: un risultato di portata storica per la Sardegna e la sua millenaria cultura.

Durante il mio mandato da sindaco, con il determinante contributo degli assessori Marco Di Gangi e Alessandro Cocco, Alghero ha avuto l’onore e la responsabilità di essere comune capofila di questo straordinario percorso, oggi coronato da un riconoscimento internazionale senza precedenti.

Un ringraziamento speciale va alla Prof.ssa Giuseppa Tanda, anima scientifica del progetto attraverso l’associazione CeSIM, e a tutte le persone e le istituzioni che hanno creduto nella valorizzazione del nostro patrimonio più antico. È un successo che, per me, ha soprattutto due nomi in primo piano: Tanda e Di Gangi. La Sardegna è Alghero entrano così da protagoniste nel mondo UNESCO, con siti unici in Italia e nel mondo: un patrimonio antichissimo ma ancora vivo, tanto da parlarci della nostra storia millenaria, che adesso dovrà essere ancor più tutelato e reso fruibile”.

Mario Conoci

“Campo boe, basta pifferai e bugie dalla Sinistra algherese”

ALGHERO – Assistiamo allibiti al tentativo, da parte di alcuni autorevoli esponenti politici, di riscrivere la storia del progetto sul campo boe nel Parco di Porto Conte. A colpi di slogan, interviste e post autocelebrativi, alcuni cercano oggi di mettere il cappello su un risultato ottenuto grazie al lavoro silenzioso, concreto e responsabile di altri.

Chi ha scelto scientemente di non contribuire in alcun modo alla revisione del progetto, definita ad Aprile per risolvere diversi aspetti critici, non può oggi fingersi protagonista di un successo che non gli appartiene. Allo stesso modo, chi per i soliti motivi ideologici ha contribuito solo ed esclusivamente stralciando dal progetto le boe per grandi imbarcazioni, impedendo lo sviluppo di un servizio di transito nella baia di Alghero, oltre una migliore tutela dei fondali, non può oggi improvvisarsi salvatore della nautica algherese.

A mettere mano a un progetto opaco, non discusso e non condiviso a livello politico, è stata una classe dirigente che – senza distinzione di colore politico – ha scelto il confronto e la competenza al posto dell’agitazione e della propaganda. Questa è la Politica seria: quella che si assume responsabilità e poi trova soluzioni.

Il campo boe, rimodulato nella sua forma attuale, è frutto di un lavoro di mediazione e riformulazione che ha visto coinvolti i rappresentanti degli operatori del settore, i consiglieri comunali e i partiti determinati a difendere la nautica algherese, senza voler strumentalizzare.

Il risultato di oggi è un punto di equilibrio faticoso ma che continua a essere messo a rischio da chi continua a diffondere distorsioni, esultando per risultati altrui o accusando a vanvera “piani scellerati” mai esistiti.
Le frottole, i toni enfatici e le verità riscritte servono solo a raccattare applausi facili, ma non risolvono un solo problema e tanto gli elettori quanto gli operatori del settore, questo lo sanno.

Fratelli d’Italia invece continuerà a vigilare affinché l’attuazione del progetto prosegua nel solco della trasparenza, della legalità e della responsabilità. Non ci interessa la corsa alla medaglietta, ci interessa che la nautica algherese possa continuare a creare benessere e occupazione”.

Fratelli d’Italia Alghero

“Campo boe, mare algherese salvato dal piano scellerato della Destra”

ALGHERO – «Fin dall’insediamento mi sono impegnato per risolvere una questione delicata, ereditata dal centrodestra, che rischiava di compromettere seriamente l’attività nautica e turistica nella splendida area del Parco Naturale Regionale di Porto Conte» dichiara l’onorevole regionale Valdo Di Nolfo.

L’ente gestore del Parco ha infatti appena pubblicato un’ordinanza urgente che regola l’utilizzo dei campi boe, in attesa dell’approvazione del piano di gestione definitivo. Un provvedimento che contiene alcuni punti chiave di grande rilievo: nelle zone ZSC, cioè Rosso, Lazzaretto e Olandese, sono consentiti sia l’ormeggio che l’ancoraggio. È inoltre autorizzata la balneazione, preservando così la piena fruibilità di questi tratti di mare da parte di residenti, diportisti e turisti.

«È stato un percorso difficile e complesso – prosegue Di Nolfo – ma alla fine siamo riusciti a smontare il piano scellerato della Lega, che avrebbe distrutto il sistema nautico algherese, penalizzando pesantemente un settore fondamentale per l’economia locale. Con questo atto abbiamo non solo salvato la nautica e l’attività dei diportisti, ma dimostrato nei fatti che impegno, studio e dedizione portano alla soluzione dei problemi concreti dei cittadini. A chi prima sosteneva il progetto del campo boe e oggi, in cerca di una nuova verginità politica, abbaia alla luna, rispondiamo con i risultati. Un ringraziamento particolare per la professionalità e la capacità di ascolto va al presidente del parco Emiliano Orrù, ai componenti del CdA Luca Pais e Franca Carta e ai due Assessorati Regionali ambiente ed Enti Locali»

L’onorevole regionale conclude sottolineando l’importanza di continuare a lavorare «con serietà e responsabilità, nell’interesse esclusivo del territorio e della comunità che lo vive»

Grotta Verde: l’apertura di un tesoro della natura, tra memoria e futuro

ALGHERO – “È di pochi giorni fa l’apertura al pubblico della Grotta Verde, uno dei gioielli naturalistici più affascinanti del nostro territorio. Un risultato atteso da decenni, che oggi diventa realtà grazie al lavoro attento e competente dei vari Consigli di Amministrazione e delle figure tecniche del Parco di Porto Conte, nonché alla visione e alla continuità amministrativa delle diverse giunte comunali che si sono succedute nel tempo, fino all’attuale amministrazione.

Un traguardo importante, che non deve essere celebrato solo come conquista del presente, ma anche come eredità di un lungo cammino fatto di passione, studio e coraggio. È giusto oggi, rendere onore a chi per primo ne ha intuito la bellezza e ne ha intrapreso l’esplorazione, quando ancora la Grotta Verde era conosciuta solo da pochi.

Negli anni Cinquanta il gruppo speleologico scout Alghero 1, guidato dagli instancabili e visionari Giovanni Pala e Giovanni Antonio Alciator, fu tra i primi a mappare le cavità della Grotta di Nettuno e della Grotta Verde, contribuendo in modo determinante alla conoscenza di questo straordinario patrimonio.

Fu proprio in quel periodo che venne individuato uno dei passaggi più suggestivi e impervi della Grotta Verde: il passaggio Rondello, un cunicolo strettissimo che si apre alla destra dell’altare di Sant’Erasmo e conduce a una sala interna di straordinaria bellezza, nascosta nel cuore della montagna.

Negli anni Sessanta un’altra figura fondamentale della speleologia sarda, Padre Antonio Furreddu, gesuita e ricercatore, incaricò il giovane scout Antonello Bilardi di attraversare quel passaggio impervio per posizionare un magnete nella parte più profonda della cavità. L’obiettivo scientifico era ambizioso: misurare il diaframma roccioso che separa la Grotta Verde dalla Grotta di Nettuno, nella speranza di comprendere i legami sotterranei tra questi due sistemi.

Sempre in quegli anni, grazie all’impulso della storica Azienda Autonoma di Soggiorno, guidata dal direttore Franco Serio, il gruppo scout Alghero 1 collaborò con il gruppo speleologico subacqueo di Roma per esplorare il lago terminale di acqua dolce situato nella parte più bassa della Grotta Verde. Anche in quel caso la sfida non era da poco: verificare l’esistenza di un collegamento idrico tra le due cavità.

Se oggi sul fondo della grotta troviamo moderni sensori per monitorare i livelli di ossigeno e CO₂, all’epoca bastava una candela accesa: la fiamma, che resisteva o si spegneva, era l’unico strumento per misurare la presenza di aria respirabile. Era un tempo in cui la scienza e il coraggio camminavano fianco a fianco.

Oggi, a distanza di settant’anni, possiamo finalmente varcare la soglia di questo scrigno nascosto e viverlo con lo stesso rispetto e la stessa meraviglia dei primi esploratori. La Grotta Verde è molto più di un’attrazione turistica: è un ponte tra generazioni, un simbolo della relazione profonda tra l’uomo e la natura, tra la memoria e il futuro.

A tutti coloro che hanno reso possibile questa apertura – amministratori, tecnici, studiosi, volontari – va il nostro ringraziamento. Ma è giusto che il nostro pensiero torni a chi ha acceso per primo quella candela”.

Luca Madau, consigliere comunale Partito Democratico