“Classifica Sole 24 Ore, la Todde tra gli ultimi”

CAGLIARI -La Todde quart’ultima nella classifica dei governatori delle regioni italiane è un risultato in linea con una attività di governo che s’è rivelata sciatta, priva di visione e tesa solo a rimpinguare il poltronificio. I 4 mesi di ritardo nell’approvazione della legge di stabilità, con la paralisi dei conti pubblici che ha prostrato l’economia regionale, i 178 milioni di mancette “ad personam”, le leggi sgangherate smantellate dalla Corte costituzionale, il pressapochismo nella produzione normativa relativa alle energie rinnovabili e l’abnormità delle poltrone distribuite sono solo alcuni dei motivi dello scarso gradimento dei sardi. A ciò deve sommarsi il pronunciamento del Tribunale di Cagliari, che ha certificato la violazione delle norme elettorali, che dovrebbe comportare la decadenza della Todde da Presidente. La classifica premia i governatori del centrodestra del Friuli Venezia Giulia Fedriga, del Veneto Zaia e del Piemonte Cirio che occupano le prime tre posizioni e certifica il buon governo delle regioni di centro destra. E relega la Todde al fianco del podio dei peggiori, come ampiamente previsto. L’ha dichiarato Tedde di Forza Italia

“Bene il potenziamento del Pronto Soccorso, male le passerelle”

ALGHERO – “Non bastano passerelle negli ospedali, servono risposte concrete. Accolgo con favore l’annuncio, diffuso a mezzo stampa, della Direzione ASL Sassari in merito al potenziamento del Pronto Soccorso di Alghero. È un primo segnale positivo, ma del tutto insufficiente rispetto alla complessità e alla gravità delle criticità che investono la sanità algherese.
In qualità di Presidente della Commissione Consiliare Sanità, ho ricevuto in queste ore una segnalazione diretta da parte di un operatore sanitario che descrive una situazione preoccupante all’interno del nostro presidio ospedaliero. In particolare, desta allarme la perdurante interdizione del tunnel che collega il reparto di dialisi al presidio centrale, con conseguente necessità di trasportare i pazienti spesso in condizioni fragili tramite ambulanze, o peggio, accompagnandoli a piedi lungo percorsi esterni non idonei e potenzialmente pericolosi, anche davanti alla camera mortuaria.
Mi chiedo, e chiedo alla Direzione dell’asl di Sassari: era davvero indispensabile chiudere un collegamento così strategico per realizzare spogliatoi del personale? Non era possibile individuare un’altra soluzione, meno impattante sulla sicurezza e dignità dei pazienti?
A questo si aggiunge l’ennesima denuncia di condizioni lavorative estreme, con personale ridotto al minimo tre OSS per tutto il turno e infermieri in numero sottostimato a fronte di reparti sovraccarichi. Una situazione ormai insostenibile, che mette a dura prova sia i lavoratori che la qualità dell’assistenza erogata.
Rinnovo pertanto la richiesta di un intervento urgente alla Direzione ASL di Sassari, affinché vengano adottate misure immediate per ripristinare il collegamento interno tra i reparti e potenziare in modo reale e duraturo le risorse umane in servizio.
Contestualmente, informo che convocherò a breve la Commissione Consiliare Sanità per approfondire la questione e ascoltare direttamente gli operatori coinvolti”.

Il Presidente della Commissione Consiliare Sanità
Christian Mulas

“Eni se va, Porto Torres e territorio traditi: subito un tavolo con Governo e Regione”

PORTO TORRES – “La fine di un’epoca e il tradimento delle promesse industriali: il disimpegno di ENI dall’area industriale di Porto Torres non è una sorpresa. È il punto d’arrivo di un lento abbandono che denunciamo da anni, mentre altri, hanno preferito prendere a schiaffi il vento, illudendosi di resuscitare un sistema industriale da 30 anni in terapia intensiva.

Chi ha responsabilità di governo, a tutti i livelli, sapeva e non ha agito. Ora che la bolla è scoppiata, si piange sul latte versato, ma nessuno ha il coraggio di assumersi le proprie responsabilità politiche.

Questa è la fine definitiva di un modello fallimentare. Un’illusione che ha ingabbiato la nostra città per decenni, impedendo di costruire un’alternativa credibile e sostenibile. Eni se ne va, e lascia dietro di sé promesse mancate, aree da bonificare, posti di lavoro perduti.

Porto Torres merita di più. Ora serve un’azione politica forte, unitaria, determinata. Serve una strategia condivisa per il rilancio vero del territorio, che parta dalle sue reali potenzialità: portualità, ambiente, turismo, innovazione.

Chiediamo alla Regione e al Governo di assumersi le proprie responsabilità e dunque di attivare un tavolo permanente per il futuro dell’area industriale.

A Eni chiediamo: il rispetto degli impegni sulle bonifiche e sulla transizione; l’avvio di un piano per la riconversione produttiva, green e ad alto valore aggiunto; un piano industriale reale e condiviso”.

Basta immobilismo. Basta sceneggiate.
È il momento della verità. E della politica vera”

Bastianino Spanu
Capogruppo PortoTorresAvanti

“Arrendersi allo spopolamento, è molto grave: adottare misure concrete”

CAGLIARI – «Chi sostiene che lo spopolamento delle aree interne sia un processo irreversibile ha, di fatto, deciso di non intervenire.» È la posizione di Aldo Salaris, segretario e consigliere regionale dei Riformatori Sardi, in merito al contenuto del Piano Strategico Nazionale per le Aree Interne che introduce l’idea di accompagnare alcuni territori verso l’abbandono, piuttosto che sostenerli con politiche attive di sviluppo.

Per Salaris si tratta di un approccio sbagliato nel merito e preoccupante nel metodo: rinunciare a programmare significa rinunciare alla politica. Nessun territorio può essere considerato perso per definizione, e accettare l’idea che alcune comunità vadano lasciate al loro destino è una forma di deresponsabilizzazione che rischia di diventare sistemica.

«La crisi demografica delle zone interne – afferma – non è una fatalità. È il frutto di scelte sbagliate o, peggio, della mancanza di scelte. E se oggi siamo arrivati a questo punto, è perché per troppo tempo non si è investito nei servizi, nel lavoro e nella qualità della vita nei piccoli comuni. Ma i problemi si affrontano, non si accompagnano. A partire dalla sanità: serve un nuovo modello di assistenza, che porti le cure direttamente nei territori. La telemedicina e la medicina di prossimità rappresentano il primo investimento necessario per contrastare lo spopolamento: l’assistenza domiciliare deve diventare la norma, non l’eccezione.»

Salaris richiama anche la mancata attuazione del principio di insularità, introdotto due anni fa nella Costituzione. Secondo il leader dei Riformatori, si è trattato di un risultato storico per la Sardegna, che però è rimasto lettera morta: «L’articolo 119 può e deve essere lo strumento per riequilibrare gli svantaggi strutturali dell’isola, ma va tradotto in norme concrete, subito. Senza aspettare una riforma dello Statuto, si possono già adottare misure attraverso le norme di attuazione, per chiarire competenze e garantire risorse certe.»

Durante la scorsa legislatura, Salaris aveva promosso diversi interventi a favore delle piccole comunità: aiuti per l’acquisto della prima casa nei comuni sotto i 3.000 abitanti, incentivi alla natalità, sostegno alle attività economiche. «Misure che hanno funzionato, ma che hanno bisogno di continuità e stabilità nel tempo. Senza una visione di lungo periodo, ogni sforzo rischia di essere vanificato. La verità è che lo spopolamento si può fermare, se c’è volontà politica. Ma serve agire, non arrendersi a una narrazione tecnocratica che giustifica l’inazione.»

Canile Primavera, obbiettivo acquisto. La pratica in Commissione V

ALGHERO – L’Amministrazione prosegue nel percorso amministrativo finalizzato all’acquisto dei terreni in cui insiste il Canile Primavera. Martedì prossimo, 8 luglio, alle 17:00 presso i locali di Villa Maria Pia la V Commissione consiliare presieduta dal Consigliere Christian Mulas si riunirà per discuter sull’ordine del giorno che riguarda l’acquisto del complesso. Il procedimento ora prevede una nuova presa di visione dello stato dell’iter da parte della Commissione consiliare che dovrà esprimere un ulteriore parere prima dell’approdo della pratica in Consiglio Comunale. L’area che si intende acquisire, di circa 16 ettari, con una parte di immobili al suo interno, contiene il canile dell’Associazione Primavera. L’obbiettivo dell’Amministrazione è quello di acquisire i terreni, non divisibili, per salvaguardare il canile. Una priorità che l’Amministrazione ha posto in agenda per salvaguardare la struttura che dovrà diventare patrimonio pubblico. Parteciperanno ai lavori l’Assessore all’ambente Raniero Selva, il Dirigente Piero Nurra, il Funzionario Gianfranco Mariano e l’Associazione DNA Randagio.

Manutenzione parziale di viale 1° Maggio, 190mila euro per l’asfalto

ALGHERO – Approvato questa mattina dalla Giunta comunale il progetto esecutivo che darà il via ai lavori di manutenzione straordinaria di viale I Maggio, nel tratto compreso tra Via Liguria e Via Libeccio, uno degli assi viari più trafficati e strategici del Comune di Alghero.

Le principali opere previste riguardano il rifacimento della pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso, mediante fresatura e posa di nuovo tappeto di usura, oltre che la regolazione e il ripristino delle caditoie e dei chiusini per la corretta gestione delle acque meteoriche.

“Il progetto, nel suo complesso, prevede la completa riorganizzazione della sede stradale, con l’obiettivo di rendere fruibile l’asse in sicurezza a tutti gli utenti della strada. In particolare, verranno realizzate corsie ciclabili in carreggiata, una per ogni senso di marcia, e si effettuerà una complessiva revisione e adeguamento della segnaletica orizzontale (a cura della partecipata Alghero In House), conseguentemente all’introduzione lungo tutto l’asse del limite di velocità di 30km/h. Il progetto, infine, prevede la riorganizzazione complessiva delle aree di sosta lungo la strada, dove è previsto un incremento degli stalli per motocicli, nonché per le persone con disabilità”, cosi fanno sapere da Porta Terra

“Con questo intervento restituiamo decoro e sicurezza a un’arteria fondamentale per la città, eliminando le insidie create dall’usura del tempo e dall’intensità del traffico,” dichiara l’Assessore alle Opere Pubbliche Francesco Marinaro. “Abbiamo destinato 190 mila euro, provenienti dal milione stanziato in una delle ultime variazioni di bilancio per la manutenzione degli asfalti, e parteciperemo al bando regionale per ottenere ulteriori risorse. Un dato di rilievo è inoltre la scelta dell’Amministrazione di svolgere i lavori in orario notturno, per ridurre al minimo l’impatto sulla viabilità e i disagi per i cittadini. Abbiamo già avviato le pratiche per l’affidamento degli interventi, che saranno eseguiti in tempi rapidi e con la massima attenzione alla qualità.”

“La zona di Maria Pia è uno dei luoghi di maggiore pregio paesaggistico e naturalistico del nostro territorio, ma allo stesso tempo, un’area a forte pressione antropica, che viene oggi raggiunta in particolare con l’automobile”, evidenzia l’Assessore all’Urbanistica Roberto Corbia. “L’intervento di manutenzione straordinaria di viale I Maggio e il complessivo ripensamento dell’organizzazione dell’asse stradale, si inserisce all’interno della più ampia strategia di riqualificazione e rigenerazione attraverso la quale intendiamo, nel lungo periodo, trasformare l’uso di questo importante tratto del nostro waterfront rendendolo più accessibile alle persone, con forme di mobilità più sostenibile. Con questo intervento – continua l’assessore Corbia – grazie all’introduzione della zona 30 e delle ciclabili in carreggiata, avviamo un importante percorso, permettendo così di raggiungere il litorale di Maria Pia in continuità e sicurezza, in particolare a pedoni e ciclisti, che ci auspichiamo siano sempre più numerosi.”

Oltre alla riorganizzazione della carreggiata stradale secondo criteri moderni e sostenibili, in forma integrata con il potenziamento della sosta auto e camper nelle aree in prossimità dello Chalet e dell’Oasis, il progetto agisce sulla ridefinizione delle aree di sosta lungo strada, dove saranno potenziati in particolare gli stalli per motocicli (+128) e gli stalli a disposizione delle persone con disabilità, che saranno incrementati di 11 unità.

Grotte di Nettuno e Verde senza punto bar e ristoro: “Cacciotto fermi la Provincia”

ALGHERO – “Apprendiamo con stupore che la Città metropolitana di Sassari, ancora in gestione commissariale, ha indetto una gara al fine di procedere all’affidamento in concessione di valorizzazione dell’immobile sito a Capo Caccia, nella piazza da cui si accede alla Grotta di nettuno e alla Grotta Verde. Non ci risulta che questa scelta sia stata concertata con l’Amministrazione di Alghero. Una struttura di alto valore strategico e di ancora maggior valore ambientale, essendo situata in pieno Parco, va a bando per essere destinata a punto di ristoro. Il tutto nel silenzio complice dei nostri amministratori, che mentre l’economia della città langue e la qualità dell’igiene urbana preoccupa, dedicano il loro tempo propagandando pseudo “eventi epocali”.
Riteniamo che Comune, Fondazione e Parco di Porto Conte si stiano facendo sfuggire un’occasione unica! Già da due anni erano state avviate interlocuzioni con gli uffici della allora Provincia di Sassari per utilizzare quel luogo di pregio, sempre dietro corresponsione di un canone e di tutte le spese necessarie per renderlo agibile, come centro di promozione del territorio e di informazione turistica, garantendo in ogni caso la presenza di un punto di ristoro al fine di garantire un ritorno in termini economici in grado di pagare in breve tempo l’investimento. In tal modo si sarebbe offerto un servizio ai 100.000 e più visitatori via “terra” delle due grotte. Un sito con potenzialità enormi che oggi viene offerto al miglior offerente, nonostante un commissario della città metropolitana della stessa casacca politica del presidente della fondazione e nonostante un’amministrazione algherese che dovrebbe essere ugualmente in sintonia e che invece viene ancora una volta ignorata dai compagni di ventura. Cosa che sta accadendo troppo spesso.
Auspichiamo che l’amministrazione Cacciotto, in un sussulto di dignità, chieda l’annullamento della procedura di gara in modo da ottenere l’affidamento diretto del sito, dimostrando di avere davvero una visione concreta dello sviluppo di Alghero e della proficua utilizzazione delle sue bellezze”.

Il segretario cittadino di Forza Italia
Andrea Delogu

Guerra ai decibel, “Occorre equilibrio tra attività e residenti, individuare nuove zone”

ALGHERO – “Il problema dell’inquinamento acustico nel centro storico di Alghero è ormai diventato insostenibile per molti residenti. Le continue segnalazioni del Comitato Centro Storico, che ancora una volta si vede costretto a intervenire pubblicamente, dimostrano che la questione è tutt’altro che risolta. Si tratta di una criticità cronica che, nonostante incontri e confronti, resta priva di soluzioni concrete. Uno dei nodi principali è l’assenza di un regolamento chiaro sui limiti acustici, ovvero un vero e proprio piano di classificazione acustica che possa tutelare il diritto al riposo, senza però penalizzare la vivacità culturale e musicale della città. La musica ha un valore importante per l’identità e l’economia di Alghero, ma non può entrare in conflitto con la qualità della vita di chi abita nel centro.È necessario iniziare a ragionare in termini di riequilibrio urbano e di delocalizzazione controllata. Invitare gli operatori del settore a investire in altre aree della città oggi trascurate – come la zona di Pietraia o Viale Burruni – significa aprire nuove opportunità di sviluppo, rendendo Alghero più vivibile e distribuita, anziché concentrata e soffocata.Come Presidente della Commissione Ambiente annuncio la convocazione, a breve, di una seduta dedicata al tema. Saranno invitati a partecipare il Comitato Centro Storico, l’Assessora competente e il Comandante della Polizia Municipale, affinché si possa avviare un confronto costruttivo, con l’obiettivo di elaborare soluzioni concrete e condivise. Crescere significa anche avere il coraggio di mettere ordine e far rispettare le regole. Alghero ha bisogno di una visione che tenga insieme sviluppo e tutela, turismo e cittadinanza, cultura e riposo.

Christian Mulas
Presidente della Commissione Ambiente
Comune di Alghero

“Aumento Tari, Campo Largo penalizza Alghero e favorisce Cagliari”

ALGHERO – “E’ veramente preoccupante. Mentre ad Alghero la Tari viene aumentata, Cagliari si appresta a ridurre la TARI del 10% a 70 mila famiglie. I nove milioni di euro previsti per la gestione dei rifiuti a favore del Comune di Cagliari dalla legge di stabilità, approvata prima di Pasqua dal Consiglio regionale, inizia a produrre i suoi frutti: 77 mila famiglie cagliaritane otterranno una riduzione della Tassa Rifiuti del 10%. Uno schiaffo ai comuni turistici, come Alghero, che alla stessa stregua di Cagliari per lunghi periodi deve gestire il servizio di gestione dei rifiuti per una quantità di persone di molto superiore ai residenti. Una sperequazione pesante”.

“La cosa più bizzarra è che l’aumento di 550 mila euro che graverà sui cittadini algheresi servono per pagare un nuovo servizio non ancora affidato. Tutto ciò all’interno di un quadro di gestione del servizio di raccolta di rifiuti troppo spesso scandaloso, con mezzi inadeguati e ormai obsoleti. Con le borgate abbandonate a loro stesse. Nel frattempo i cittadini algheresi debbono sorbirsi le dichiarazioni propagandistiche dell’assessore Daga, peraltro assente nella seduta consiliare che ha aumentato le tariffe. Secondo il quale l’intervento sarebbe “quasi irrilevante” per i nuclei familiari monocomponenti. Dichiarazioni da antologia dell’intelligenza artificiale mal utilizzata. Sia ad Alghero che a Cagliari il Campo Largo mette le mani nelle tasche dei cittadini: ad Alghero per prendere i loro soldi; a Cagliari per inserire i soldi della Regione e, quindi, di tutti i sardi. Lo hanno dichiarato i consiglieri del Gruppo di Forza Italia Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini.

“Rifiuti: servizio disastroso, ma la Giunta Cacciotto l’aumenta di 500mila euro”

ALGHERO – “Nell’ultima seduta del Consiglio comunale l’amministrazione ha approvato un aumento di 500mila euro del costo del servizio di nettezza urbana, facendo pagare da subito ai cittadini un appalto che non è ancora stato assegnato. Una decisione ingiusta perché si stanno addebitano spese certe per un servizio futuro e ancora incerto”.

È durissimo il giudizio del consigliere comunale della Lega Michele Pais, che nel suo intervento in aula ha evidenziato “l’ennesima stortura di un’amministrazione che continua a chiedere sacrifici ai cittadini offrendo in cambio un servizio sempre più scadente”.

“La raccolta rifiuti ad Alghero – prosegue Pais – è in uno stato disastroso, con gravi mancanze da parte dell’attuale gestore che avrebbero dovuto portare non ad aumenti, ma a penalità e conseguenti riduzioni di spesa. Invece, non solo non si applicano le penali, ma si scarica l’ennesimo costo sulle famiglie, che si troveranno bollette ancora più salate da settembre a dicembre”.

Il consigliere leghista ribadisce inoltre la situazione insostenibile nelle borgate, già più volte denunciata dal suo partito: “A Sa Segada e in altre zone dell’agro si vive un’emergenza sanitaria. I cittadini sono esasperati e costretti a convivere con discariche a cielo aperto. A questo si aggiungono segnalazioni allarmanti secondo cui i rifiuti, conferiti correttamente in modo differenziato, vengono poi mescolati al momento del prelievo in un unico cassone. Se tutto questo venisse confermato, ci troveremmo davanti a una vera e propria truffa morale verso quei cittadini che, con senso civico, rispettano le regole”.

Pais sottolinea infine come “l’abitudine della sinistra di mettere le mani in tasca ai cittadini sia ormai una costante che la caratterizza in ogni sua azione, anche a fronte di un servizio che peggiora visibilmente”.

“Non si tratta di fare polemica – conclude Pais – ma di dire la verità: non è concepibile pagare un servizio come se fosse eccellente, quando invece è largamente insufficiente. Non si paga un prodotto se non corrisponde alla qualità promessa.
Nel mio intervento in Consiglio ho mosso tutte queste obiezioni, ma trovando un muro da parte dell’amministrazione, convinta nell’andare avanti”

“L’unico segnale positivo arriva dal Governo nazionale che a partire da quest’anno ha previsto uno sconto del 25% sulla bolletta per le famiglie in difficoltà economica. Una misura doverosa, perché in questo momento la Tari ad Alghero è un costo non solo sproporzionato rispetto alla qualità del servizio, ma anche insostenibile per tanti cittadini”.