Nuove alberate, plauso di Sartore

ALGHERO – “Per ridurre gli effetti legati all’innalzamento delle temperature e per migliorare la sostenibilità ambientale delle aree urbane vi è un’azione piccola e semplice, ma troppe volte trascurata da chi amministra: mettere a dimora nuove piante, in modo da aumentare il numero di alberi e di spazi verdi delle città.

Piantumare nuovi alberi non è, infatti, solo una scelta estetica, ma anche un modo intelligente per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici.

Come si insegna ai bambini fin dalle scuole elementari “gli alberi agiscono come veri e propri polmoni verdi, contribuendo a purificare l’aria, ridurre l’inquinamento atmosferico, migliorare la qualità dei nostri habitat e ridurre le temperature”.

Per queste ragioni la scelta dell’Amministrazione Cacciotto di investire in nuove piantumazioni in città è stata sicuramente una scelta virtuosa e a cui occorre dare continuo vigore.

Dopo anni in cui sono state troppo spesso rimandate le nuove piantumazioni, con gli interventi di posa di nuovi alberi in città, dai platani di via Corsica, ai lecci di piazza della Mercede, ai pyrus calleyrana davanti all’Istituto professionale di via Don Minzoni o ai pini per ripopolare la pineta di Maria Pia, l’Amministrazione ha avviato un importante programma che proseguirà negli anni e che permetterà di migliorare la qualità della vita in città.

Questa rinnovata attenzione al verde (non dimentichiamo il piano di potature delle alberate, che nella scorsa stagione ha interessato circa 2000 piante in città…) e ai parchi cittadini, che non poteva che coincidere con l’elezione di un sindaco agronomo, va adesso portato avanti con convinzione, con ulteriori nuove piantumazioni, magari anche con una riqualificazione del lungomare Barcellona (con la sostituzione definitiva delle palme colpite dal punteruolo rosso con nuove essenze arboree…), in modo da rendere Alghero sempre più verde, vivibile e accogliente per cittadini e turisti”.

Pietro Sartore, Partito Democratico

Rigenerazione Urbana, dalla Regione 174milioni alla Città Metropolitana di Cagliari

CAGLIARI – Grazie all’accordo siglato lo scorso novembre con il Governo sull’utilizzo del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), la Regione Sardegna destina 174 milioni di euro alla Città Metropolitana di Cagliari. Su proposta della presidente Alessandra Todde, la Giunta regionale ha approvato un articolato elenco di interventi che interesseranno tutto il territorio metropolitano, dalla rigenerazione urbana alla transizione energetica, dalla cultura ai trasporti, fino alla tutela ambientale.

“Per troppo tempo la Sardegna ha visto risorse sprecate e occasioni mancate. Noi voltiamo pagina – ha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde –. Abbiamo approvato 174 milioni di euro per la Città Metropolitana di Cagliari, risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC), che ci permetteranno di costruire il futuro insieme a tutte le comunità del circondario: da Quartu Sant’Elena a Uta, da Pula a Sarroch, da Assemini a Sestu, da Monserrato a Decimomannu, da Selargius a Quartucciu, da Sinnai a Elmas, senza dimenticare la città di Cagliari”.

La presidente ha poi aggiunto: “Parliamo di 45,5 milioni per la rigenerazione urbana, 35,4 milioni per il nuovo Palazzetto dello Sport di Cagliari (che sarà completato entro il 2026), 24,3 milioni per cultura, patrimonio e paesaggio, 17,5 milioni per mobilità e trasporti, 13,8 milioni per ambiente e transizione verde, e 4,6 milioni per transizione energetica e digitale. A questi si aggiungono altri interventi strategici, come l’adeguamento della strada Assemini-Sestu, la riqualificazione di complessi ERP a Cagliari, progetti per l’innovazione e la digitalizzazione, nuove infrastrutture irrigue per le aree rurali e azioni per la capacità amministrativa della Città Metropolitana”.

“Sui fondi FSC siamo puntuali – ha sottolineato Todde – stiamo trasformando ogni risorsa in progetti e ogni progetto in opportunità. È proprio questa la nostra idea di governo: senza sprechi, con programmazione, per dare nuovo slancio alla Sardegna”.

Gli investimenti, che saranno spesi a partire da quest’anno e per la stragrande maggioranza entro il 2029, saranno monitorati attraverso un sistema informatizzato di registrazione e controllo per garantire trasparenza ed evitare ritardi.

La Città Metropolitana di Cagliari è stata designata come “Organismo intermedio”, responsabile dell’attuazione, rendicontazione e monitoraggio dei progetti. Il Direttore generale della Presidenza della Regione sarà il Responsabile unico dell’attuazione dell’Accordo e adotterà gli atti necessari per la gestione delle risorse.

Incontro Cacciotto, Mulas e Occhioni: obiettivo rilancio stadio Mariotti

ALGHERO – “Si è tenuto ieri un incontro tra il Sindaco di Alghero, Raimondo Cacciotto, e i dirigenti dell’Alghero Calcio per discutere del futuro del campo sportivo Mariotti, una questione particolarmente sentita dalla società sportiva e dalla comunità algherese.
«È stato un incontro interlocutorio, ma importante – ha dichiarato il consigliere comunale Christian Mulas – che rappresenta un primo passo significativo da parte del Sindaco Cacciotto. Dopo tanti anni, c’è finalmente la possibilità concreta di riportare le società calcistiche e le altre realtà sportive a giocare in uno stadio che merita di essere riqualificato e valorizzato.»
Il tema della riqualificazione del Mariotti è stato portato all’attenzione del Sindaco anche nei giorni scorsi, in un precedente incontro promosso dai consiglieri Christian Mulas e Gianni Occhioni. Entrambi hanno sottolineato come il rilancio dello storico impianto sportivo sia fondamentale non solo per lo sport, ma anche per l’immagine e il tessuto sociale della città.
«Siamo soddisfatti – prosegue Mulas – che il Sindaco abbia mostrato disponibilità e attenzione verso una struttura che necessita di interventi urgenti e mirati. L’amministrazione intende procedere, nei tempi e nei modi previsti, con un bando pubblico per l’assegnazione della concessione, in modo da garantire trasparenza e valorizzazione dell’impianto.»
L’Amministrazione comunale ribadisce il proprio impegno a favore dello sport cittadino e conferma la volontà di avviare un percorso condiviso per restituire dignità e funzionalità al campo Mariotti, affinché possa tornare a essere un punto di riferimento per gli atleti e le famiglie di Alghero”.

Christian Mulas
Consigliere Comunale Psd’Az

Mulas ascolta il Centro Storico, “Stop deregulation, urge delocalizzare”

ALGHERO – Commissione consiliare V ieri a Villa Maria Pia. L’incontro convocato dal presidente Christian Mulas si è svolto con i residenti del Centro Storico, con in testa il presidente del Comitato, Gavino Scala. Al centro del dibattito, il tema della vivibilità del quartiere, i problemi dell’inquinamento acustico che hanno determinato più di una presa di posizione da parte del Comitato dell’Alguer Vella. Alla riunione hanno partecipato il presidente del Consiglio Comunale Mimmo Pirisi, l‘Assessora allo Sviluppo Economico Ornella Piras, l’Assessore all’Ambiente Raniero Selva, il Comandante della Polizia Locale Salvatore Masala.

“Per la prima volta un comitato di quartiere viene invitato a discutere delle problematiche davanti alla rappresentanza del Consiglio comunale”, ha detto il Presidente del Comitato Gavino Scala, nell’introdurre la serie di problematiche all’ordine del giorno. Musica a volume alto, cantanti di strada con impianti audio invadenti, mancanza di controlli e di un piano di classificazione acustica.

L’inquinamento acustico segnalato dai residenti è il tema principale che la Commissione ha affrontato con la volontà di proporre contromisure, la prima delle quali è la più assidua frequenza di polizia urbana, grazie all’incremento di personale anche nelle ore notturne che l’Amministrazione ha disposto, ma anche con interventi più ampi, quali quelli proposti dal Presidente Mulas che ha ipotizzato l’incentivo alla delocalizzazione delle nuove imprese di pubblico esercizio verso la parte del litorale, di viale Burruni, anche attraverso forme di compensazione sui tributi comunali. L’incontro si è concluso con l’intenzione di continuare il confronto in successive sedute di commissione, con il reciproco impegno di collaborare alla soluzione dei problemi, a cominciare dalla costruzione del Piano Commerciale, sul quale dovrà esserci la massima condivisione.

“Calabona merita di essere difesa, la Soprintendenza ricorra al TAR”

ALGHERO – “L’Associazione Punta Giglio Libera esprime indignazione unita ad una forte preoccupazione per ciò che è avvenuto nella scogliera di Calabona quasi a completare la speculazione edilizia, non del tutto conclusa, lungo tutta la via Josemaria Escrivàr. Questo tratto di costa è diventato un luogo che disconosciamo e che ora è rappresentativo di una realtà costruita, in quattro e quattr’otto, come potremmo vederla in qualsiasi area del pianeta. Nuclei abitativi per ricchi con divertenti giochi di piante esotiche e non, ad arricchire scenografici prati a pochi passi da un mare per fortuna, almeno lui, respingente.

Di colpo è stata cancellata una fetta di paesaggio identitario, ruvido e quasi inaccessibile ma naturale e unico.

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà e incoraggiamento alla Soprintendenza che ha sempre dissentito con ripetuti pronunciamenti negativi mai annullati dalla giustizia amministrativa. Nell’esprimere il dissenso sull’ultimo progetto proposto dalla Società dei Bagni del Corallo Srl, la Soprintendenza ha utilmente richiamato la piena operatività del giudizio negativo formulato nell’aprile 2024, con il provvedimento di sospensione dei lavori a firma del Soprintendente Prof. Arch. Bruno Billeci, inizialmente sospeso nell’efficacia dal Tar Sardegna e, successivamente ripristinato nella stessa efficacia dal Consiglio di Stato del 18 luglio 2024. Mostriamo stupore e non capiamo perché nonostante l’ordinanza del Consiglio di Stato, il Demanio Regionale e il Suap e del Comune di Alghero abbia accolto la nuova richiesta di variante alla concessione demaniale del 2023 già cristallizzata con atto di diniego del dirigente comunale nel 2024, in attesa del pronunciamento del TAR al quale si era rivolta la Soc. Bagni del Corallo.

Da quanto esposto deriva la piena e clamorosa illegittimità anche dell’ultimo Provvedimento unico del 13 maggio 2025 del Suape di Alghero, fondato sul mero “cavillo giuridico” che il parere della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio di Sassari non sia stato espresso in maniera esplicita, quando è vero il contrario. Il provvedimento autorizzativo comunale, sul quale si basa, unitamente alla concessione demaniale regionale, l’intervento della società Bagni del Corallo, è lesivo in maniera conclamata e persino arrogante delle prerogative e delle competenze spettanti alla Soprintendenza ai sensi del D.Lgs. 42/2004 sul paesaggio e beni culturali.

Mostriamo pertanto pieno sostegno alla Soprintendenza quale soggetto garante dei diritti della comunità locale nella tutela del paesaggio e dell’identità dei luoghi di appartenenza, e perciò l’abbiamo formalmente invitata, in adempimento all’obbligo giuridico posto a garanzia della funzione pubblica da essa esercitata, a voler provvedere alla impugnazione, davanti alla giustizia amministrativa, dell’atto comunale del 13-5-2025, fondato su un inconsistente “cavillo giuridico”, attraverso il quale l’amministrazione comunale di Alghero si è sottratta al doveroso confronto con la Soprintendenza da lei stessa invitata alla conferenza di servizi e indebitamente ignorata in merito al suo parere negativo sull’intervento nel litorale.

Segnaliamo che il mancato ricorso verrebbe interpretato, dopo il primo e importante pronunciamento favorevole alla tutela assoluta del luogo da parte del Consiglio di Stato, come tacita acquiescenza al progetto della Società dei Bagni del Corallo Srl da parte della Soprintendenza che ha da sempre contestato, con plurimi e differenziati atti, l’intervento sul litorale di Calabona”.

Maria Antonietta Alivesi
Presidente Associazione Punta Giglio Libera. Ridiamo Vita al Parco

“Sulle locazioni turistiche, Corbia cede alla retorica della Sinistra”

ALGHERO – «Siamo di fronte all’ennesimo tentativo, per ora solo allo stato embrionale, di introdurre anche ad Alghero un orientamento punitivo nei confronti delle locazioni turistiche. Un orientamento che ricorda molto da vicino quello già adottato, con risultati discutibili, da alcune amministrazioni regionali e comunali – ovviamente di sinistra – che hanno tentato di limitare il diritto dei proprietari di affittare liberamente i propri immobili».
Lo afferma Marco Di Gangi, responsabile regionale del Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia e componente del Dipartimento Nazionale, commentando le dichiarazioni dell’assessore all’Urbanistica del Comune di Alghero, Roberto Corbia, riportate oggi dalla stampa.
Nella sua intervista, Corbia afferma che il nuovo Piano Urbanistico Comunale dovrebbe affrontare, tra le altre cose, anche la “necessità di regolamentare fenomeni come quello degli affitti brevi”, giudicati implicitamente come un ostacolo alla residenza. Una posizione che, secondo Di Gangi, alimenta una narrazione semplicistica e ideologica:
«Ancora una volta si prova a scaricare su chi affitta per finalità turistiche la responsabilità di problemi strutturali – commenta – ma la realtà è ben diversa. I dati parlano chiaro: secondo Nomisma e Confedilizia, in Italia solo l’1,3% degli appartamenti è destinato alle locazioni turistiche, e appena lo 0,11% per più di 120 giorni l’anno. Si tratta di una quota marginale, che non giustifica né allarmismi né restrizioni arbitrarie».
Il tema non è nuovo: in diverse Regioni – dalla Toscana alla Liguria – sono stati approvati provvedimenti che impongono limiti generalizzati, tetti numerici o vincoli temporali alle locazioni turistiche, spesso accompagnati da obblighi burocratici sproporzionati.

«Molti di questi provvedimenti – sottolinea Di Gangi – sono già stati impugnati dal Governo Meloni in quanto lesivi delle prerogative costituzionali in materia di libera iniziativa economica e diritto di proprietà.
La linea dell’Esecutivo è chiara: nessun attacco ideologico al settore turistico, ma regole equilibrate, trasparenti e rispettose dei diritti dei cittadini».
A conferma della serietà con cui lo Stato affronta il tema, è stato introdotto il Codice Identificativo Nazionale (CIN), ora obbligatorio per tutte le locazioni turistiche, che ha già contribuito in modo decisivo all’emersione del sommerso e al contrasto dell’abusivismo. Uno strumento di tracciabilità e trasparenza che garantisce legalità senza penalizzare chi opera correttamente.
Per Di Gangi, la priorità dovrebbe essere un’altra:
«Alghero ha bisogno di una politica abitativa vera, non di scorciatoie ideologiche. Si investa sull’edilizia residenziale pubblica, si incentivino gli affitti ordinari con strumenti fiscali adeguati, si creino le condizioni per liberare immobili oggi inutilizzati. Colpire chi affitta per turismo non aumenterà le case disponibili per i residenti, ma ridurrà l’offerta turistica e danneggerà l’economia locale».
Infine, una riflessione sul sistema dell’ospitalità:
«L’assessore Corbia ha correttamente segnalato il forte squilibrio tra il numero di posti letto nel comparto extralberghiero e quelli nel sistema alberghiero tradizionale, che ad Alghero risulta sottodimensionato. Ma proprio per questo – conclude Di Gangi – ci si aspetterebbe che il PUC, anziché ipotizzare vincoli al segmento che ha sopperito per anni a questa carenza, si faccia carico di individuare con chiarezza aree, incentivi e strumenti per attrarre investimenti e realizzare nuove strutture alberghiere, favorendo qualità e integrazione dell’offerta».
«L’assessore Corbia – conclude – ha il compito importante di condurre in porto un PUC atteso da decenni. Si concentri su questo, evitando di seguire derive ideologiche che altrove hanno già fallito. La libertà di affittare la propria casa non è il problema. È, semmai, parte della soluzione».

Dipartimento Turismo Fratelli d’Italia Sardegna, il Responsabile Marco Di Gangi

Orizzonte Comune, ancora Mulas nel mirino: “Colledanchise sia capogruppo”

ALGHERO – “Il coordinamento cittadino di Orizzonte Comune, insieme al consigliere Marco Colledanchise, si è riunito per analizzare l’attuale situazione politica cittadina. Ci si è soffermati a lungo ad analizzare l’equivoca posizione del ex consigliere Mulas che, nonostante il suo passaggio ufficiale ad un partito di opposizione, continua ad essere convocato nelle riunioni dei capogruppo di maggioranza”. Cosi Antonio Cardin e Massimo Rizzu si Orizzonte Comune rispetto al consigliere comunale e presidente dei commissione Christian Mulas unico eletto con Orizzonte Comune e poi passato al Partito Sardo d’Azione che, recentemente, si è dichiarato, tramite i massimi vertici regionali, “equidistante” rispetto alle varie coalizioni in campo.

Ma per la civica di OC quello di Mulas è “un “ossimoro” tutto algherese che meriterebbe qualche chiarimento ulteriore nei confronti dei cittadini che invece hanno espresso con chiarezza la volontà di voto indicando chiaramente i partiti che compongono la coalizione!!! Una situazione che comunque resta per noi “imbarazzante” e non più tollerabile. La città e i cittadini, ribadiamo, meritano chiarezza e trasparenza perché hanno il sacrosanto diritto di sapere tutto ciò che avviene e chi sono gli autori”.

“Alla luce della configurazione politica venutasi a creare valuteremo anche noi a breve dove collocarci con chiarezza all’interno della maggioranza ma, nel frattempo, chiediamo di essere coinvolti UFFICIALMENTE in ogni riunione di maggioranza comprese quelle della Capogruppo nella persona del nostro Marco Colledanchise. Si coglie inoltre l’occasione per chiedere, a circa un anno dalle elezioni, la convocazione di una riunione con tutti i rappresentanti dei partiti che hanno partecipato alla sfida elettorale ad Alghero”.

Ospedale Civile, la Asl precisa su lavori e prossimi interventi

ALGHERO – In merito ai lavori in corso nell’ospedale Civile di Alghero, la Direzione aziendale della Asl di Sassari precisa quanto segue:
All’interno dell’ospedale “Civile” sono in corso diversi interventi, portati avanti in contemporanea, volti a migliorare significativamente la sicurezza, l’efficienza e l’umanizzazione della struttura ospedaliera.
Questi i cantieri in corso:
Adeguamento statico e sismico dell’intero stabile: intervento fondamentale per garantire la massima sicurezza strutturale dell’edificio (fondi Pnrr)
Sostituzione e adeguamento locali della nuova Tac (fondi Pnrr)
Adeguamento antincendio: Essenziale per la protezione e la sicurezza di pazienti e personale (fondi Fsc);
Ristrutturazione ala nord al IV piano: Lavori volti a modernizzare e migliorare gli spazi
Manutenzione straordinaria Urologia: Intervento mirato a ottimizzare il servizio
Nuovi locali Mammografia e senologia: Creazione di spazi dedicati e tecnologicamente avanzati (fondi Np2);
Nuova Risonanza Magnetica: Installazione di apparecchiature all’avanguardia per la diagnostica;
Nuovo ascensore monta letti antincendio: Potenziamento essenziale collegamenti verticali (fondi Fsc)
“Importanti interventi che forniranno un nuovo volto all’ospedale della città di Alghero e che rappresentano un investimento irrinunciabile per il suo stesso futuro, mirato a offrire un ambiente più sicuro, moderno e funzionale per i pazienti, il personale e l’intera comunità. Siamo consapevoli che la concomitanza di più cantieri possa creare alterazioni dei percorsi abituali, inevitabili difficoltà nella gestione quotidiana delle attività ospedaliere, ma tutto il personale e’ impegnato per ridurre questi inevitabili disagi legati alla logistica. Però data la rilevanza sanitaria di questi lavori chiediamo alla popolazione e ai nostri stessi dipendenti la massima collaborazione sino alla fine dei lavori che consentiranno di donare al territorio un ospedale degno di questo nome e in grado di fornire una assistenza sanitaria di qualità. Nel frattempo tutta l’Area Tecnica della Asl e le imprese coinvolte stanno operando con il massimo impegno per minimizzare l’impatto dei lavori, cercando di ridurre al minimo i disagi e ottimizzare i tempi di esecuzione, pur mantenendo i più elevati standard di sicurezza e qualità dei servizi erogati”, dichiara il commissario straordinario della Asl di Sassari Paolo Tauro.
In merito alla chiusura del “tunnel” si precisa che lo spostamento provvisorio dello spogliatoio donne dal IV piano al piano terra, si è reso indispensabile al fine di riqualificare i locali al quarto piano per realizzazione un Ambulatorio chirurgico avanzato e nuovi ambulatori. I lavori dovrebbero essere conclusi entro la fine dell’anno.
Si precisa inoltre che nelle rare occasioni in cui si devono trasferire i pazienti dal Pronto soccorso alla Dialisi o alla Pediatria (parliamo di un 10% di tutti gli accessi) per garantire un trasferimento sicuro intra-ospedaliero tra padiglioni non collegati, e’ previsto l’impiego di un veicolo sanitario dedicato.

Canile comunale, si proceda con l’acquisto: è un’opportunità da non perdere per la città e per il territorio

ALGHERO – “Come ex sindaco ma soprattutto come cittadino di Alghero che ha molto a cuore il tema, ritengo doveroso intervenire su una questione che tocca direttamente la responsabilità civica e amministrativa della nostra comunità: il futuro del canile comunale.

L’area su cui oggi insiste la struttura non è di proprietà del Comune ed è attualmente in vendita. Esiste dunque il rischio concreto che venga acquisita da un soggetto privato, con la conseguente perdita del presidio attuale, la necessità di un trasferimento e l’interruzione – anche temporanea – di un servizio fondamentale. Un’evenienza che non possiamo permetterci.

Le amministrazioni comunali sono obbligate per legge a garantire la tutela della salute animale. La città di Alghero, per dimensioni e ruolo nel territorio, ha sempre avuto questa struttura, che svolge anche una funzione sovracomunale, accogliendo animali randagi o abbandonati provenienti dai comuni limitrofi più piccoli, che non dispongono di strutture analoghe.

Oggi l’Amministrazione dispone delle risorse per compiere questo passo: con un avanzo di amministrazione di ben 12 milioni di euro ( che purtroppo durante il mio mandato non ho mai avuto la fortuna di avere in misura così rilevante ) , l’acquisto è non solo possibile, ma anche fortemente consigliabile, dato che l’area si trova in una procedura di liquidazione e il prezzo è certamente vantaggioso rispetto ai valori di mercato. Questo, però, espone anche al rischio che soggetti privati possano procedere all’acquisto, privando il Comune dell’opportunità di tutelare e valorizzare una struttura già consolidata e perfettamente funzionale, che difficilmente potrebbe essere delocalizzata senza forti impatti ambientali e logistici.

Occorre inoltre ricordare che il contratto con l’associazione DNA Randagio, che attualmente gestisce il canile, scadrà a fine mese: è quindi indispensabile garantire continuità al servizio, senza soluzioni di discontinuità che metterebbero a rischio il benessere degli animali ospitati.

Mi rivolgo al sindaco e all’intero consiglio comunale, senza distinzioni di parte, affinché avviino formalmente senza ulteriori indugi e in tempi rapidi la procedura di acquisizione.

Le eventuali divergenze politiche interne alla coalizione non devono condizionare l’azione amministrativa su temi così delicati. È una questione che va ben oltre i numeri e le strategie, riguarda il senso civico, la sensibilità verso gli animali e la capacità di visione.

E mi rivolgo ai consiglieri comunali, affinché la loro valutazione non si limiti a parametri economici o ad altri possibili utilizzi dell’area, che oggi ospita anche strutture dismesse, ma consideri con priorità il valore del servizio offerto. La disponibilità di uno spazio già attrezzato, acquistabile a condizioni vantaggiose, rappresenta un’opportunità unica che potrà consentire all’Amministrazione di sviluppare in futuro progettualità legate al benessere animale o ad altre funzioni pubbliche.

Durante il mio mandato abbiamo sempre dedicato grande attenzione alla questione del canile e alla tutela degli animali, con la convinzione che la civiltà di una comunità si misuri anche dalla cura che riserva ai più indifesi. Oggi rinnovo questo impegno con una voce ferma e rispettosa: si proceda subito, senza tentennamenti”.

Mario Conoci, ex-sindaco di Alghero

“Canile, stop Commissione: è crisi politica, servizio da garantire”

ALGJERO – “L’annullamento della Commissione V prevista per oggi, che avrebbe dovuto discutere dell’acquisto dei terreni su cui insiste il canile comunale accende un allarme. Pur accettando le motivazioni formali addotte dalla presidenza, conosciamo l’impegno dell’Ufficio Ambiente sul progetto e ricordiamo che il tempo stringe.

Sebbene non tutta la politica lo abbia chiaro in questo momento, il tema è di grande rilevanza per la città. Noi su questo ci siamo già espressi chiaramente. L’acquisizione del terreno di Pala Pirastru, già obiettivo prioritario della scorsa amministrazione, non deve essere rallentata dalle dinamiche interne alla maggioranza. La salvaguardia del canile, e con essa la continuità di un servizio fondamentale per la tutela degli animali e per l’igiene urbana, richiede responsabilità. Proprio alla responsabilità richiamiamo tutta la politica cittadina e la maggioranza in particolare.

Senza un atto chiaro e definitivo, Alghero rischia di ritrovarsi in autunno senza canile. Le normative sanitarie e urbanistiche rendono estremamente difficile individuare altri terreni idonei per realizzare una nuova struttura. Senza alternative, l’unica prospettiva – inaccettabile – sarebbe quella di trasferire il servizio fuori Regione, raddoppiando i costi a carico del Comune e, quindi, dei cittadini.

Il sito attuale ospita circa 500 animali e rappresenta un punto di riferimento per ben 16 Comuni del nord-ovest Sardegna. La gestione affidata all’associazione DNA Randagio è prorogata fino a settembre 2025 ma questa è l’ultima proroga possibile. Ad oggi, non è ancora stata avviata alcuna procedura per il nuovo affidamento del servizio.
Per questo, ci aspettiamo che a breve si convochino le Commissioni Ambiente e Demanio, e si porti a conclusione l’iter di acquisizione, senza altri rinvii. Una mancata acquisizione del compendio immobiliare da parte del Comune, pur in presenza di tutti i presupposti tecnici e amministrativi, sarebbe difficile da comprendere.

Chi dovesse continuare a temporeggiare – per calcoli o per disattenzione – dovrà assumersi davanti la responsabilità politica della chiusura del canile, del fallimento di un servizio obbligatorio, con conseguenze pesanti per il bilancio comunale e per gli algheresi”.

Alessandro Cocco – Capogruppo Fratelli d’Italia