Olio: no all’invasione dalla Tunisia

CAGLIARI – “Sono 92 mila le tonnellate d’olio che dalla Tunisia si apprestano ad essere riversate sull’Europa senza dazio doganale. Alla quota già fissata di 56.700 tonnellata si aggiungono 35.000 tonnellate all’anno fino al 2017, un vero e proprio mare di oro verde esente da tasse importato dal paese africano su proposta dell’alto rappresentante della politica estera dell’UE Federica Mogherini”.

Sono i consiglieri regionali di Forza Italia Tedde e Locci a lanciare l’allarme olio tunisino. “Una “colata” di olio africano che potrebbe travolgere l’eccellente extra vergine di oliva sardo in una stagione non facile. Sotto il profilo economico gli effetti per l’olivicoltura sarda, che produce oli eccellenti sotto il profilo organolettico e polifenolico, sarebbero preoccupanti”. Secondo il consigliere regionale ed ex sindaco di Alghero, territorio che vanta una eccellente tradizione plurisecolare in materia di olivicoltura “L’olio africano, di qualità non eccellente, sbarcherà sui mercati italiano e sardo in condizioni fortemente concorrenziali sotto il profilo del prezzo. E’ una decisione che rischia di mettere in ginocchio l’olivicoltura sarda, che dovrebbe affrontare un catastrofico crollo dei
prezzi. Condividiamo i sentimenti di solidarietà verso il popolo tunisino e la sua economia fortemente provata da un escalation terroristica”.

“Ma la solidarietà –secondo i consiglieri regionali azzurri- deve essere esercitata senza affossare il settore olivicolo che rappresenta non solo una filiera economica, ma la nostra cultura e la nostra storia. Bene ha fatto l’On. Cicu –secondo Tedde e Locci- a dimettersi da relatore della Commissione INTA Commercio Internazionale: la solidarietà deve essere declinata con politiche di solidarietà e di sostegno verso il popolo tunisino che non marginalizzino le nostre economie regionali. Occorre che il Presidente Pigliaru, prima che la proposta passi al vaglio dell’Europarlamento e del Consiglio Ue, convochi un tavolo con gli europarlamentari sardi affinché sensibilizzino i loro colleghi per mettere congiuntamente in campo azioni politiche per contrastare questa pericolosa proposta. Magari proponendo –aggiungono i due azzurri- chiare misure di tracciabilità ed etichettatura dell’olio tunisino che rendano impossibile l’etichettatura di origine UE o Italiana. Anche per rispetto verso i consumatori. Ma è un intervento da fare in tempo reale. I nostri olivicoltori –chiude il vicecapo gruppo di Forza Italia Tedde- non possono essere calpestati per una causa giusta che deve essere affrontata con armi che non siano letali per la nostra economia agricola”.

Nella foto l’olio

M.S.R.