Nurra a secco, agricoltura algherese a rischio: incontro in Regione

ALGHERO – Si è tenuto oggi negli uffici della Presidenza della Regione a Cagliari, la riunione del tavolo di crisi sull’emergenza idrica nei territori della Sardegna Nord-Occidentale. Al centro dell’incontro, presieduto da Alessandra Todde, la scarsità di risorsa idrica accumulata nel sistema dei laghi del Temo, Cuga e Bidighinzu, che oggi si attesta a circa 17.9 milioni di metri cubi (Mm3), corrispondente a circa il 14% della capacità utile autorizzata, a cui si aggiungono gli interventi di manutenzione straordinaria programmati sugli acquedotti Coghinas I e II, del sistema idrico multisettoriale regionale. “La Regione sta compiendo i massimi sforzi – spiega la presidente Todde – per garantire, anche con svariate opere provvisionali, il soddisfacimento delle domande idriche prioritarie, in primis quella potabile ed a seguire quella industriale, quella zootecnica e quella irrigua di alto valore ambientale ed economico”.

Alla riunione hanno partecipato gli assessori regionali della Difesa dell’ambiente, Rosanna Laconi, dell’Agricoltura, Gian Franco Satta, e dei Lavori pubblici, Antonio Piu, i sindaci serviti dai potabilizzatori di Temo, Bidighinzu, Truncu Reale (Sassari) e da quello di Monte Agnese (Alghero); le Prefetture interessate, la Protezione civile regionale, il Consorzio di bonifica della Nurra, l’Agenzia regionale del distretto idrografico della Sardegna (Adis), l’Ente acque della Sardegna (Enas), l’Ente di Governo dell’ambito della Sardegna (Egas), il Gestore del servizio idrico integrato (Abbanoa), il Consorzio industriale provinciale di Sassari, la Città metropolitana di Sassari e le Province di Nuoro e Oristano.

La criticità in cui si trova il Sistema della Nurra, ha evidenziato come il periodo nel quale possono ancora arrivare significativi input meteorologici è quasi al termine e che il volume attualmente invasato, pari a circa 18 Mm3, deve essere opportunamente gestito poiché il comparto potabile allacciato ha una idroesigenza media annua che oscilla tra 18 e 20 Mm3 e non possono essere alimentati da fonti alternative. A questo si aggiungono importanti e urgenti lavori sugli acquedotti Coghinas I e II, grazie ai fondi Pnrr in capo all’Enas, che dovranno essere ultimati improrogabilmente entro marzo 2026 e che durante il periodo aprile 2025 – marzo 2026 potranno essere utilizzati solo in parte a causa di possibili disservizi. Per questo è opportuno che almeno 3.5 Mm3 vengano vincolati nel lago del Cuga all’utilizzo potabile per far fronte ad ogni eventualità, potendo così garantire più di un mese di autonomia in caso di emergenze e imprevisti.

“Per questo – riprende la presidente – è utile sin d’ora avviare una ricognizione sulle risorse locali potenzialmente utilizzabili, quali pozzi e sorgenti, che potranno aggiungersi a quelle già disponibili nel lago Surigheddu e a quelle derivanti dal riutilizzo delle acque reflue affinate provenienti dagli impianti di San Marco ad Alghero e Funtana Veglina a Sassari”.

La presidente, infine, d’intesa con gli assessori Satta e Piu, ha sollecitato tutti i soggetti coinvolti nel tavolo di crisi a fornire in tempi brevi ogni possibile proposta finalizzata al reperimento di risorse alternative aggiuntive ed al relativo utilizzo a vantaggio della collettività: “Invito, in particolare, il Consorzio di bonifica della Nurra a predisporre uno scenario di erogazione che, pur tenendo conto delle limitate risorse a disposizione e delle difficoltà gestionali, miri a contenere i danni per le colture arbore, pluriennali e, naturalmente, salvaguardi l’abbeveraggio del bestiame”.

Campo boe, il consigliere di Assormeggi (Pensè) chiede un incontro al Sindaco e Parco

ALGHERO – L’Associazione Nazionale “ASSORMEGGI ITALIA” – Associazione Imprese per la Nautica da Diporto – aggrega realtà imprenditoriali, concessionari di posti barca ed attività di noleggio. In particolare nella zona di Alghero rappresenta diverse realtà che svolgono attività di charter, noleggio, escursioni giornalieri e posti barca.

“Abbiamo chiesto un incontro alle Istituzioni locali sul tema riguardante l’Area Marina di Porto Conte… – dice Raffaele Pensè Consigliere e Rappresentante dell’Associazione per la Sardegna – Una lettera inviata al Presidente, al Direttore del Parco di Porto Conte, al Sindaco e Vice Sindaco di Alghero, nello spirito di collaborazione che contraddistingue il rapporto di sinergia tra realtà associative ed Istituzioni, al fine di poter dare un contributo fattivo ed utile sul tema della gestione dell’Area Marina di Porto Conte, con particolare riguardo al progetto di posizionamento delle boe nell’area Pre Parco”, continua Raffaele Pensè.

L’incontro sarà finalizzato all’esame della stagione 2024 e per discutere importanti temi riguardanti la stagione turistica 2025, in particolare gli argomenti relativi al Disciplinare AMP 2025.

Rebus trasporti aerei, Alghero in sofferenza: consigli dell’ex-dg Borlotti | video

ALGHERO – “I residenti in Sardegna sostengono i collegamenti che non rientrano nel regime di Continuità Territoriale, dunque quelli realizzati dalle così dette compagnie low-cost, mentre i non residenti sostengono le tratte in continuità”. Già questa stortura basterebbe per comprendere qual è, ancora oggi, il “caos dei voli” da e per la Sardegna. Quello dei trasporti, anche navali e pure delle merci, è il tema centrale dell’Isola; eppure, passano gli anni, le stagioni, i governi, locali e non, eppure il problema non si riesce a risolvere.

Come sempre, o quasi, è una questione di denari. Perchè è palese che se gli scali sardi, in particolare quello più in sofferenza, ovvero Alghero, fosse maggiormente sostenuto dal “pubblico”, ci sarebbero meno problemi. Ma, attenzione, non perchè gli altri non abbiano necessità di supporto, ma perchè la mobilità è un fattore sociale primario: senza essa crescono problematiche legate al benessere dei residenti. In tutti i campi, dai servizi sanitari agli aspetti economici e lavorativi. Insomma non avere una mobilità garantita, a costi adeguati e continua, pesa enormemente sulla crescita e sviluppo di una Terra che, in particolare nel Nord-Ovest, sta palesando pesanti rallentamenti verso un orizzonte di minimo benessere.

Detto questo, come in tutti i settori, ci sono le persone che, avendo conosciuto e conoscendo da vicino la materia, vanno ascoltate. Non per altro, anche per andare oltre il “chiacchiericcio” di cui si nutre, sempre di più, questa città, su quasi tutti i temi. Uno tra questi, almeno in ambito dei trasporti aerei, è Umberto Borlotti che, non a caso, pareva essere vicino a diventare una sorta di “consulente” dell’attuale assessorato regionale al Turismo.

L’ex-direttore generale di Sogeaal, durante l’intervista con Algheronews, si sofferma su diversi importanti aspetti del trasporto aereo a partire dal tema dell’addizionale comunale, dalla privatizzazione con la presenza di F2i e la creazione di un’unica proprietà, delle, cosi dette (anche se è una definizione che non ha più senso) “low cost”, della virtuosa e passata esperienza avviata da Alghero e dalle attuali, troppe, criticità spesso in capo alla Regione.

ECCO LE PAROLE DI UMBERTO BORLOTTI

“Alghero è ferma, dare via libera agli investimenti”: sveglia all’amministrazione Cacciotto

ALGHERO – “Alghero è stata una delle città pioniere del turismo in Sardegna, un tempo meta ambita e all’avanguardia. Eppure, oggi fatica a stare al passo con chi il turismo lo fa davvero. La nostra città troppo spesso dice “no”, bloccando lo sviluppo, rinunciando a opportunità e chiudendo le porte a chi vuole investire. Questo atteggiamento ci ha condannato a un declino lento ma inesorabile.

È tempo di cambiare mentalità: bisogna iniziare a dire di sì. Diciamo sì allo sviluppo. Gli alberghi non sempre deturpano la costa, se costruiti con criterio e rispetto per l’ambiente. I campi da golf non rovinano il paesaggio, e possono essere un valore aggiunto per l’attrattività turistica. Iniziamo a dire sì alla riqualificazione del porto, ai grossi yacht e ai campi boe, perché una accoglienza nautica attrezzata può essere un motore di crescita economica, attirando turismo di qualità e nuovi investimenti.

Diciamo sì agli investitori che vogliono scommettere sul nostro territorio! Invitiamoli e parliamo con loro, cerchiamo punti di accordo e facciamo crescere Alghero. Ogni progetto può essere migliorato e adattato alle esigenze della comunità, ma chiudere sempre le porte significa solo perdere opportunità. Diciamo sì alle iniziative produttive che creano lavoro e, se ogni tanto è necessario scendere a compromessi, facciamolo con intelligenza e visione strategica.

La recente scomparsa del principe Karim Aga Khan dovrebbe farci riflettere. Fu un visionario che trasformò la Gallura in un’eccellenza mondiale con la Costa Smeralda, tutti glie ne rendono merito. Eppure, dai racconti di chi ha una certa età, parrebbe che negli anni ‘60 avesse pensato di investire su Alghero ma fu respinto da una mentalità chiusa e ottusa. E pensare che Aga Khan chiamò proprio un nostro concittadino, Antonio Simon Mossa, per progettare alcune delle tante strutture iconiche della Costa Smeralda. Avevamo l’opportunità di essere noi i protagonisti di quella rivoluzione turistica, ma abbiamo detto “no”. Il risultato? Altri hanno costruito un impero, mentre noi siamo rimasti a guardare, e purtroppo l’esempio di Aga Khan non è stato l’unico. Nel corso degli anni abbiamo detto “no” a tanti altri e ancora oggi continuiamo a dire no, vedendo come nemico chi porta investimenti.

Troviamo il coraggio di cambiare! Diciamo sì a nuove strutture, sì a iniziative economiche concrete senza continuamente ostacolare chi ha voglia di fare. Se Alghero non ha né le risorse né le idee per crescere autonomamente, è ovvio che gli investitori debbano arrivare da fuori. Negli ultimi anni, invece di favorire l’occupazione e la crescita, abbiamo solo creato ostacoli e polemiche. Il mondo va avanti e noi rimaniamo fermi. L’ottusità, la disinformazione e la sindrome del cane dell’ortolano ci stanno impoverendo. I dati parlano chiaro, come ha recentemente ricordato il Sindaco: Alghero perde abitanti, perde giovani, perde opportunità. Abbiamo il dovere di invertire la rotta. Prima che sia davvero troppo tardi, noi Riformatori riteniamo sia il momento di dire sì al futuro”.

Antonello Muroni
Maria Vittoria Porcu
Nicola Salvio
Alessandro Balzani

Sardegna, infrastrutture e trasporti arretrati: incontro Todde col ministro Rixi (Lega)

CAGLIAR – “Abbiamo affrontato la situazione dei trasporti in Sardegna, con particolare attenzione alla necessità di investire nel comparto ferroviario, nelle infrastrutture stradali e nel miglioramento dei collegamenti aeroportuali e portuali. È stata una discussione a tutto tondo per individuare le reali esigenze della nostra regione”. Sono le dichiarazioni della presidente della Regione, Alessandra Todde a margine dell’incontro che ha avuto con il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi.

“Ho riscontrato massima apertura e collaborazione da parte del governo – ha proseguito Todde – a breve convocheremo un tavolo a Roma dedicato al nuovo modello di continuità territoriale. Sarà fondamentale affrontare il confronto con la Commissione Europea in maniera congiunta. Per la prima volta, la Sardegna non si presenterà da sola ma in un contesto nazionale condiviso. Su questo punto c’è piena intesa e ci muoveremo insieme”.

Nell’incontro è stato anche affrontato il tema della continuità territoriale, “per il quale la gara verrà avviata a brevissimo”, sottolinea Todde. “Questo passaggio sarà determinante per garantire collegamenti efficienti e sostenibili con il resto del Paese”.

Sul fronte della mobilità interna, nell’incontro nella sede di viale Trento la presidente ha trattato il tema delle strade commissariate, in collaborazione con ANAS, e sulla necessità di rilanciare il sistema ferroviario. “È fondamentale che RFI operi in maniera più efficace rispetto al passato, con investimenti adeguati per collegare porti e aeroporti e sfruttare al meglio le infrastrutture della Sardegna”, ha sottolineato Todde. Tra i progetti imminenti c’è la realizzazione della nuova stazione ferroviaria di Olbia e il rilancio delle tratte interne, con particolare attenzione allo sblocco della Nuoro-Abbasanta. “Per me quest’ultimo è un obiettivo prioritario, non solo come presidente della Regione, ma anche perché Nuoro è l’unico capoluogo di provincia in Italia a non avere ancora un collegamento ferroviario. È arrivato il momento di colmare questo divario e garantire a tutti i sardi un sistema di trasporti moderno ed efficiente”, ha concluso la presidente della Regione.

Nella foto la presidente Todde e il ministro Rixi

“Giusto comprimere i costi per Ryanair, ma il vettore si sforzi ad attivare più voli in bassa stagione”

ALGHERO – Il segnale lanciato da Ryanair nella presentazione del programma 2025 con la richiesta di abolizione della tassa di imbarco in Sardegna riceve le dichiarazioni al riguardo del Sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto. “Rispetto alla richiesta sull’abolizione della addizionale sui diritti di imbarco siamo pronti, per la nostra quota a parte, ad avviare un ragionamento capace di comprimere quanto più possibile i costi per i vettori ai quali riconosciamo un ruolo fondamentale per lo sviluppo della destinazione” afferma.

“Allo stesso tempo – specifica – ci piacerebbe ottimizzare gli sforzi con gli stessi vettori per rafforzare i collegamenti con le destinazioni italiane ed europee anche nei periodi dell’anno in cui il nostro aeroporto registra numeri minimi di passeggeri”. Raimondo Cacciotto ritiene il tema in linea con le strategie di sviluppo della Regione, che ha interloquito con Ryanair avviando una discussione che mette in primo piano il rilancio della programmazione più ampia dal punto di vista temporale, con incrementi dei collegamenti nel periodo invernale.

Tedde e Moro: “La Todde destini i 30milioni per tagliare le tasse aeroportuali”

ALGHERO – «Destinare i trenta milioni di euro che la Giunta ha stanziato nella Finanziaria, per acquisire una ininfluente partecipazione azionaria nella futuribile società di gestione unica degli aeroporti sardi, capitanata dal fondo di investimento privato F2I, per abbattere la tassa comunale addizionale d’imbarco, è la risposta che la Sardegna attende per scongiurare il rischio che l’Isola resti senza i collegamenti low cost.

Ribadiamo quanto già espresso nei mesi scorsi, prima cioè delle dichiarazioni del direttore commerciale di Ryanair che preannuncia una riduzione dei voli da e per gli aeroporti sardi, sull’urgenza di interventi efficaci e tempestivi da parte della Regione, perché sia evitato il taglio dei collegamenti aerei tra la Sardegna e il Continente e il preannunciato ridimensionamento dello scalo di Alghero.

All’inerzia sull’avvio del bando per gli aiuti diretti ai vettori per l’abbattimento dei costi aeroportuali (misura introdotta e finanziata con il via libera dell’Ue nella passata Legislatura) si aggiunge in queste ore un incomprensibile atteggiamento dilatorio da parte della Regione sarda che, a fronte della prese di posizione persino di Assaeroporti e Anci al livello nazionale che auspicano una riduzione della babele delle tasse aeroportuali, invoca valutazioni circa “gli eventuali benefici attesi nell’Isola dalla cancellazione della tassa”.

I benefici per l’intera Isola sono noti e certificati: due milioni in più di passeggeri l’anno, solo dal vettore leader del trasporto europeo, Ryanair. A cui si aggiungono le maggiori entrate derivanti dagli introiti Iva e dal fatturato del comparto dei servizi e della ricettività turistica. Così come dimostrano gli incrementi di traffico nelle Regioni (Friuli, Abruzzo e Calabria) che già hanno investito nell’azzeramento del balzello da 6.50 euro che niente lascia ai Comuni (nonostante il nome) e tutto porta nelle casse dell’Inps, a sostegno delle gestioni previdenziali.

La misura sarebbe inoltre di straordinaria valenza strategica per il futuro dello scalo algherese che oggi appare alle compagnie aeree (è sufficiente ricordare le ragioni dell’addio di Aeroitalia a Fertilia) come proporzionalmente “troppo costoso” rispetto ai volumi di traffico, per effetto proprio degli alti costi aeroportuali».

Ct e Ryanair, Alghero sempre appesa ad un filo: Regione e Governo diano più fondi

ALGHERO – Eccoci qua: nonostante tante, troppe, parole, parole, parole, Alghero, Sassari e intero territorio sono, sempre e sempre di più, legati alle “voluttà” di Ryanair. Certo, dal loro punto di vista, e non solo, si tratta di legittime e reiterate richieste, nello specifico, abbattere i costi aeroportuali e in particolare tagliare la così detta “addizionale comunale”. Senza l’accoglimento di tali richieste, ecco il solito avvertimento “o riducete i costi o andiamo via dall’aeroporto di Alghero”.

Se negli anni si fosse attuato quanto più volte strombazzato, una vera continuità territoriale (ovvero collegamenti non solo con Roma e Milano, ma anche a tariffa (veramente ridotta) con Torino, Bologna, Napoli e magari pure Venezia, in modo da coprire una parte importante dello Stivale e soprattutto non si fosse aperto ad altre compagnie estere, non ci saremmo trovati nella condizione di oggi: se Ryanair dovesse lasciare, Alghero sarebbe collegata solo con Roma e Milano. Questo, a parte da aprile a ottobre, Per il resto, due collegamenti. Un bel quadretto per la località tra le pioniere del turismo e dei voli con l’estero e soprattutto con le Capitali estere e non come oggi sempre più “porta dell’Est Europa”. Di fatto, per essere ancora più chiari, Ryanair sopperisce ad una insufficiente continuità territoriale. Qualora ci fossero più voli in “Ct” è evidente che il vettore di O’ Leary, probabilmente, sarebbe meno “forte” nei confronti di questo territorio.

Sulla questione si registrano vari interventi anche tra coloro che hanno amministrato con ruoli determinati in questi anni. Resta la domanda, che fanno in molti, perchè si è arrivati a questo punto? Per l’assessore regionale ai trasporti della Giunta Todde, ci sono margini di ragionamento con Ryanair, ma il costo per la Sardegna sarebbe di 34milioni di euro. Cifra sicuramente importante. D’altra parte qualcuno, prima o poi, dovrebbe comprendere che a fronte di metà bilancio destinato alla sanità, è obbligatorio destinare corposi finanziamenti anche per la Ct e in generale per il trasporto. Questo vale anche per lo Stato che, invece di fare annunci e lanciare strali, dovrebbe stanziare molti più fondi per contrastare, veramente, il grave problema dell’insularità che incide drammaticamente su persone e merci.

Comunicato Fratelli d’Italia. Fratelli d’Italia rinnova la richiesta di abolizione dell’addizionale municipale sui diritti d’imbarco per gli aeroporti sardi, una tassa che penalizza i passeggeri, ostacola la crescita del turismo e limita gli investimenti nel settore del trasporto aereo.
La compagnia Ryanair ha infatti annunciato il suo operativo estivo 2025 per gli aeroporti di
Alghero, Cagliari e Olbia, ma senza prevedere un significativo incremento di voli, proprio a
causa dell’impatto negativo dell’addizionale. “Regioni come Abruzzo, Calabria e Friuli Venezia Giulia hanno eliminato questa imposta, registrando un notevole aumento del traffico aereo, del turismo e dell’occupazione – sottolinea Marco Di Gangi, componente del Dipartimento Turismo di Fratelli d’Italia e responsabile per la Sardegna –. È inspiegabile come la Sardegna, che dipende fortemente dalla
connettività aerea, non abbia ancora adottato questa misura di buon senso, rischiando di
perdere opportunità preziose per il proprio sviluppo economico.” Ryanair ha stimato che l’abolizione dell’addizionale permetterebbe una crescita del +50% nei
prossimi cinque anni, con oltre 2 milioni di passeggeri aggiuntivi all’anno, 4 nuovi aeromobili e
la creazione di circa 900 posti di lavoro nel settore. Tuttavia, l’attuale peso fiscale disincentiva
gli investimenti, limitando la competitività dell’isola rispetto ad altre destinazioni italiane ed
europee. “La competitività turistica della Sardegna non si costruisce selezionando i turisti in base al
costo del volo, ma investendo in infrastrutture, servizi e promozione – aggiunge Di Gangi –. La
Regione deve adottare strategie moderne e puntare sulla qualità dell’offerta, anziché frenare
lo sviluppo con imposte che allontanano compagnie aeree e visitatori.”
La proposta di legge presentata a luglio 2024 dai consiglieri regionali sardi di Fratelli d’Italia per
l’abolizione del tributo deve tornare con urgenza al centro del confronto politico. Fratelli
d’Italia continuerà in tutte le sedi a portare avanti la battaglia per l’abolizione dell’addizionale
municipale, sollecitando la Giunta regionale a fare la propria parte con decisione per garantire alla Sardegna una crescita sostenibile del turismo e del comparto aereo, essenziali per
l’economia dell’isola”

Comunicato Mario Bruno. Intervengano i parlamentari sardi, a cominciare dal Presidente della Commissione Trasporti della Camera. L’addizionale comunale va cancellata davvero, per creare economia e portare nuovi voli nella stagione invernale » E’ l’appello dell’ex Sindaco Mario Bruno che da anni si batte per l’abbattimento delle tasse comunali d’imbarco. «Il Comune di Alghero con la mia giunta – spiega Bruno – nel 2016 aveva aderito alla class action formata da altri dodici comuni italiani che chiedevano allo Stato il riconoscimento delle spettanze mai riscosse su una tassa definita comunale, ma che porta solo briciole nelle casse degli enti locali. Un credito milionario vantato dal 2005 anche da Alghero. Quella tassa anche per la Sardegna, va ora abolita. Le tasse aeroportuali, di vario genere incidono per circa il 40% del prezzo finale del biglietto aereo.» «L’addizionale comunale – prosegue Bruno – è una tassa di 6.5 euro per biglietto. Quando fu istituita il legislatore motivò con l’esigenza di offrire ‘una misura di sostegno, agli enti locali che sopportano la ricaduta della presenza di un aeroporto’. Istituita nel 2004, allora con 1 euro a passeggero imbarcato. Nel corso degli anni l’importo è cresciuto fino a 6,50 euro. Di questa somma 5 euro sono destinati all’Inps, 50 centesimi al servizio antincendio negli aeroporti. Un euro viene invece ripartito da Enav per i costi sostenuti per garantire la sicurezza ai propri impianti e al “comparto sicurezza” sia per il finanziamento di misure di prevenzione e contrasto della criminalità e sia per il potenziamento della sicurezza di aeroporti e stazioni ferroviarie. Si trovino altre fonti di copertura, si cancelli la tassa che, fra l’altro, coi comuni ha poco a che fare.»

Francesco Mortello (Lega): “Abolire la tassa di imbarco per incentivare gli scali sardi”

ALGHERO – “Abolire subito la tassa di imbarco per incentivare nuove rotte sugli scali sardi e, in particolare, su quello di Alghero, seguendo il modello già applicato in realtà come hanno già fatto altre realtà come Trieste e Pescara”. Ad intervenire il direttivo cittadino della Lega con Francesco Mortello, responsabile delle politiche turistiche.
Secondo Mortello “è imprescindibile eliminare ogni inutile balzello e tassa per incentivare la presenza di nuove compagnie e, così, creare nuove condizioni di ricchezza e occupazione. L’aeroporto di Alghero deve tornare ad essere leader nei collegamenti europei che negli anni ha perso. Non basta un semplice volo con Belgrado, peraltro stagionale, per salvare il nostro scalo e sostenere l’economia del territorio 365 giorni l’anno” dichiara Mortello.

“Chiederemo ai nostri rappresentanti istituzionali, comunali, regionali e nazionali, un intervento su questo tema che riteniamo prioritario” conclude Mortello.

“Il direttivo cittadino della Lega sta affrontando diverse tematiche della nostra comunità con competenza e passione. La proposta sull’abolizione delle tasse d’imbarco ne è l’esempio” dichiara Monica Chessa responsabile cittadina, “sanità e sociale, trasporti, ambiente, infrastrutture, su cui la partecipazione è fondamentale e sui quali prossimante organizzeremo convegni con esperti esponenti di primo piano” conclude Chessa

Regione, nuovo volo (solamente) estivo: Alghero – Belgrado (Serbia)

CAGLIARI – “Il nuovo volo Belgrado-Alghero avrà una frequenza bisettimanale, il martedì e venerdì e sarà disponibile dal 10 giugno sino a fine ottobre. Se dovesse svilupparsi potrà diventare annuale”, cosi dall’ufficio stampa della Regione che evidenzia come il volo sia stato annunciato “a margine della 46a Fiera del turismo di Belgrado l’assessora dei Trasporti, Barbara Manca, e l’assessore del Turismo, Franco Cuccureddu”.

“L’apertura di un nuovo collegamento aereo è sempre un’ottima notizia, soprattutto se, come nel caso della Alghero-Belgrado che sarà inaugurata da Air Serbia, ha il merito di aprire mercati inesplorati e aggiungere nuovi flussi di passeggeri”, sottolinea l’assessora Barbara Manca.