Spiagge pulite, già un mare di firme

ALGHERO – Una grande giornata di democrazia, quella di ieri ad Alghero. Centinaia e centinaia di persone, di ogni estrazione e pure colore politico, si sono recate a firmare per la difesa delle spiagge. “Oro bianco” della Riviera del Corallo che è sotto attacco, come prima evidenziato, poi urlato dagli stessi balneari. Settimane di lotta in difesa del lavoro e dunque dell’economia di questo territorio che non può che essere connessa anche all’utilizzo degli arenili ovviamente sempre nel totale rispetto dell’ambiente e della natura.

Ma, è evidente, e per questo sono scaturite diverse denunce, che i lavori di movimentazione della posidonia e dunque sistemazione del sito di San Giovanni, appaiono pensati e realizzati in maniera poco attinente con quelle che sono le necessità della categoria e in generale di cittadini e turisti. In sintesi, è evidente, anche se qualcuno cerca ancora di nasconderla la realtà, che nei vari cumuli sparsi lungo l’arenile ci sia anche della sporcizia, plastica su tutto. Che derivi dalle mareggiate o dagli accumuli negli anni di alghe, poco conta. Sta di fatto che la spiaggia cittadina pare a serio rischio ambientale. E non solo per questo motivo anche perchè tali accumuli impediscono un normale accesso del mare sulla battigia e in questo modo cessa il rilascio preziosissimo di granelli di sabbia sulla costa.

Insomma il tema è vasto e non di facile soluzione. Tanto è vero che è anche esagerato puntare il dito unicamente contro l’assessore di turno che, d’altra parte, però, avrebbe potuto presenziare in loco e comunque fare un intervento nell’ultimo Consiglio Comunale un poco meno supponente e più comprensivo. Però, è giusto ribadire, che le responsabilità non sono e non possono essere tutte in capo al delegato all’ambiente della Giunta Bruno, Raniero Selva. Il problema, cosi come le eventuale responsabilità, è molto più vasto.

Dietro il fatto di non smaltire tutto questo ammasso di terriccio, alghe putrefatte, sporcizia e altro materiale in discarica, come detto in Consiglio dall’amministrazione Bruno, ci sono alcuni impedimenti che, però, sono legati a doppio filo ad una scelta chiaramente politico: i costi e la tutela ambientale. Entrambi passaggi superabili da una scelta contraria a quella di lasciare in loco questo materiale o ancora peggio di spargerlo sulla restante spiaggia. E’ arrivato il momento, purtroppo tramite anche diverse denunce e interventi di organismi terzi, che quell’area venga totalmente ripulita e sgomberata dal materiale presente al netto, ovviamente, della preziosa sabbia.

Per il resto, rimaste una giornata, quella di ieri, di festa e democrazia che, come detto dai balneari, si protrarrà anche nei prossimi giorni con una raccolta di firme che ha già raggiunto cifre considerevoli e sarà anche predisposta in varie attività e luoghi di Alghero e pure Sassari. “La battaglia non si ferma – fanno sapere i balneari e cittadini – Alghero merita di avere già dalla prossima stagione una spiaggia cittadina, con anche tanti servizi moderni, pulita e disponibile per tutti, algheresi, turisti, famiglie e chiunque, del resto, non si è mai visto nessuno, neppure i talebani dell’ambiente, prendere il sole o farsi il bagno da sopra montagne di alghe e buric”.

Nella foto la raccolta firme di ieri nella zona di San Giovanni

S.I.