“Scalo pubblico ha salvato Alghero”

ALGHERO – “Con un comunicato ufficiale l’Unione Europea ha preannunciato i contenuti del pronunciamento sulla questione della legittimità dei contributi alle compagnie low-cost. Stando così le cose, i contributi alle compagnie low-cost concessi con le modalità seguite dall’aeroporto di Alghero, con la forma del co-marketing, non costituiscono “aiuti di stato”, di fatto confermando l’indicazione della sentenza della commissione europea N. 1584 del 2015″. Cosi i consiglieri dell’Ncd Emiliano Piras e Maria Grazia Salaris che spiegano “sembra paradossale, ma il fatto che la gestione del nostro scalo sia “pubblico” ha salvato l’aeroporto di Alghero, dalla denuncia fatta allora da Air One”.

“Consolidato questo fatto oggettivo c’è da valutare a questo punto l’opportunità o meno di procedere alla privatizzazione in corso del nostro aeroporto. Se da una parte è vero che negli anni la So.Ge.A.Al ,gestita dal “Pubblico”, ha rappresentato un “peso” economico per la collettività, dovuto alle continue ri capitalizzazioni necessarie per coprire le perdite di gestione, ma anche al l’incapacità della Politica di saperne gestire il processo di “sana” crescita”.

“Dall’altra c’è da considerare che, il trasporto aereo ,per noi, essendo un’isola, quindi il diritto alla mobilità da tutelare, e con l’industria del turismo da preservare e sviluppare quale principale fonte di economia della Sardegna; unito al fatto che, almeno per quanto concerne l’aeroporto di Alghero, la “filiera” normativa e la necessità di tutelare la permanenza di Ryanair, per ora unico vettore low-cost in grado di soddisfare appieno le esigenze numeriche di presenze, crediamo che la Regione debba considerare perlomeno il rinvio della decisione di privatizzare”.

“Per evitare di fare danni come in questa stagione, per fortuna in parte compensati dalla crescita del traffico marittimo e dei charter, per puro merito della classe imprenditoriale; la Politica regionale dovrebbe, prima di pensare alla svendita di un’infrastruttura, fine a se stessa, “al primo che arriva”, pianificare, magari iniziando dal piano regionale dei trasporti, dimenticato in chissà quale cassetto dal 2008, il futuro economico-sociale legato all’aeroporto del nord-ovest della Sardegna”.

“Nell’attesa che tutto ciò si verifichi, magari anche di pensare a degli investitori privati, ovviamente con regole pubbliche, sarebbe il caso di considerare, oggi non domani, la riattivazione della contribuzione per la programmazione delle tratte low-cost dell’aeroporto di Alghero, per evitare che il già ingente danno procurato da scelte sbagliate della giunta Regionale, con in testa Pigliaru, Deiana e Morandi, non contrastati dai colpevoli Consiglieri di maggioranza del sassarese, diventi un vero disastro annunciato”.

Nella foto i consiglieri Piras e Salaris

S.I.