Riforme: Pigliaru condanna il sassarese

CAGLIARI – “Nel vertice di ieri Pigliaru, Erriu e il gruppo consiliare del PD hanno recitato il “De profundis” delle aspirazioni del sassarese di poter avere quel motore di sviluppo che va sotto il nome di città metropolitana. Ciò accadeva paradossalmente mentre a Sassari, in una affollatissima assemblea pubblica, si discuteva parallelamente della necessità che nel disegno di legge di riorganizzazione del sistema degli enti locali si prevedesse la città metropolitana anche per Sassari e il suo territorio”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.

“Quella riforma contrabbandata come partecipata, condivisa e coerente con le esigenze dei territori s’è rivelata un solenne sberleffo a Sassari fatto con un patto a tre. A nulla pare siano servite le istanze dei sindaci della Provincia, così come inascoltate – sottolinea l’ex sindaco di Alghero- sono state le voci che a più riprese si sono levate a difesa di un trattamento simmetrico e paritario del capo di sopra con quello di sotto. E questo accade paradossalmente in un momento in cui la politica del sassarese esprime una considerevole forza con Presidente della Regione, Presidente del Consiglio e tanti consiglieri regionali. Un errore da matita blu, quello del Professore Pigliaru, che relega Sassari e il suo territorio ad una sorte di marginalità per almeno un trentennio. Una brutta responsabilità di Pigliaru, di Erriu e di tutti i consiglieri regionali che stanno avallando questo progetto che rischia di provocare la “Caporetto” economica e sociale del nord ovest della Sardegna. Questa riforma pasticciata, in forte odore di incostituzionalità, che salta a piè pari la legge Delrio, troverà in Consiglio Regionale – ha concluso l’esponente azzurro-la forte opposizione di Forza Italia”.

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S.I.