Progetto educativo sulla disabilità denominato “Millo Mì … Va a scuola”

CAGLIARI – Combattere le disuguaglianze raccontando la disabilità. Con questo intento, l’assessore della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu ha presentato il progetto educativo sulla disabilità denominato “Millo Mì … Va a scuola”, destinato a tutti i bambini delle 480 primarie della Sardegna, con una popolazione di quasi 47 mila alunni. Una platea molto vasta che verrà sensibilizzata grazie ad un fumetto che si intitola proprio Millo Mi… Va a Scuola, la storia del granchio parlante. L’iniziativa, voluta dal campione Jeff Onorato è stato patrocinato anche dal CONI Regionale e dall’Ufficio Scolastico della Sardegna.

“È un progetto formidabile – sottolinea Biancareddu – che mira finalmente a far sì che l’inclusione non sia solo una frase di rito, ma sia qualcosa che vogliamo mettere in concreto. Lo vogliamo fare rivolgendoci ai ragazzi, alle elementari, con un progetto che dimostra che tutti siamo uguali, tutti abbiamo delle doti nonostante qualche malattia che può apparentemente distogliere da quelle che sono le nostre aspettative. La cosa migliore è avere autostima, accettare la propria condizione e avere forza di volontà. Volontà che però bisogna avere di gruppo, nel senso che facendo sport si impara a soffrire assieme, a cadere e a rialzarsi. Si impara da disciplina, ma si impara che siamo tutti uguali. Ognuno di noi può dare quello che ha dentro e non necessariamente quello che naturalmente magari può dimostrare fuori con qualche limitazione sensoriale, uditiva e di deambulazione.”

Il fumetto che verrà distribuito in tutte le scuole primarie assume il delicato ruolo di rappresentare, in chiave metaforica, quella parte della società che ancora fatica ad accreditare al mondo della diversa abilità: talento, autonomia, ricchezze di pensiero e di azione. Il libro è in bilico tra realtà e fantasia, ed evidenzia con leggerezza importanti concetti legati all’accettazione, l’autostima, la forza di volontà. Verbi insostituibili ed elementi indispensabili per costruire il futuro dei giovani