“Piano agro bloccato da Pigliaru”

CAGLIARI – “A distanza di 10 mesi dalla sua approvazione anche il Sindaco di Alghero, Mario Bruno, punta il dito contro la legge regionale 8 del 2015 (legge edilizia) di Pigliaru, che abrogando alcune norme della legge regionale sul Piano Casa del 2009, approvato dal centro-destra, impedisce definitivamente lo stralcio dal Puc del Piano di valorizzazione dell’agro”. Lo ha dichiarato Marco Tedde, vice-capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.

“Uno stralcio – prosegue l’esponente azzurro- che già era molto difficile è diventato impossibile per una norma fortemente voluta dal centrosinistra e da Pigliaru. Quella votata dal centrosinistra nell’aprile del 2015, che ha creato seri danni all’edilizia e costituisce, tra le altre cose, un ostacolo allo sviluppo dell’agro al pari del Piano Paesaggistico Regionale di Soru, che prevede che le imprese agricole con sede nei comuni sprovvisti di Puc non possano realizzare progetti di ampliamento strutturale e, quindi, sono di fatto escluse dai contributi regionali e comunitari stanziati per queste finalità. Nel 2015 la Commissione Europea ha approvato il Programma di Sviluppo Rurale della Sardegna per gli anni 2014-2020 con uno stanziamento di 340 milioni di euro per ampliamenti strutturali ai quali le imprese agricole algheresi e di altri importanti territori non potranno accedere. Un fiume di risorse che rischia di passare molto lontano da Alghero”.

“Per tali motivi – ricorda Tedde- avevo depositato l’interpellanza 197/A a Pigliaru, ancora senza risposta, per chiedere che l’accesso alle agevolazioni regionali e comunitarie da destinare alla realizzazione o ampliamento di nuove strutture nell’agro sia svincolato dall’approvazione del piano urbanistico comunale. Rimane l’amaro in bocca di dover registrare ogni giorno gli ingenti danni provocati al comparto agricolo dalle norme approvate in questi anni dal centrosinistra, a partire dal PPR di Soru per arrivare alla legge 8 di Pigliaru. La nostra agricoltura, che costituisce uno dei pilastri dell’economia locale ma anche elemento basilare delle nostre radici storiche e della nostra cultura, non può più tollerare questo modo di legiferare lontano dalle esigenze del settore primario. Auspichiamo che Pigliaru capisca finalmente che i settori produttivi sardi – ha concluso Tedde- hanno necessità di semplificazione normativa e di sostegno piuttosto che di ostacoli e trabocchetti”.

Nella foto Marco Tedde

S.I.