Nuova in vendita. Loi in lizza

ALGHERO – Mentre continua la serie di appelli da parte delle Istituzioni e di alcuni rappresentanti politici sassaresi e non solo, sembra andare avanti a grandi passi la cessione della Nuova Sardegna. Il gruppo Espresso, infatti, avendo acquisito “La Stampa” e il “Secolo XIX” visto quanto prevede la legge antitrust che un gruppo editoriale non può controllare oltre del 20% di copie diffuse fissato dalla legge 416 del 1981 al giorno, ha scelto di cadere parte di alcuni organismi di informazione in suo possesso. “Il gruppo L’Espresso – come ha scritto in una nota – ha deciso di cedere due giornali del suo esteso gruppo di quotidiani locali: Il Centro di Pescara e La Città di Salerno, molto rilevanti nelle rispettive regioni di diffusione. La decisione è stata presa in base al “piano di deconsolidamento teso a garantire il rispetto delle soglie di tiratura previste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con la Stampa ed Il Secolo XIX” in seguito alla fusione delle due società editoriali decisa lo scorso marzo”.

La comunicazione è di qualche giorno fa. Ma, come detto, la stessa sorte pare quasi sicuro toccherà anche alla Nuova Sardegna per cui sembra ci siano già delle trattative avanzante di acquisto e non è esclusa una cordata sarda. Rumors danno in lizza per divenire i nuovi editori del cartaceo sardo gli imprenditori fratelli Loi, imprenditori del ramo alberghiero di fama mondiale. “Con circa 10 mila posti letto nell’isola la Iti Hotels è una delle più potenti compagnie turistiche della Sardegna. Una holding che ha però propaggini praticamente in tutti i continenti del mondo. Dall’America del nord e del sud all’Asia. A capo di questo impero turistico la figura carismatica dell’ingegnere Antonio Corbeddu. Di origini orgolesi, ma nato e cresciuto ad Orosei. La sua epopea è incominciata in Costa Smeralda all’epoca dell’Aga Khan Karim quando con la sua prima impresa edile ha cominciato a tirare su ville e alberghi”, così recitava proprio la Nuova in un articolo del 2012. Oltre a loro si vocifera, ma pare si tratta di spifferi meno fondati, anche di un interessamento dei Fratelli Pinna di Thiesi a capo di una solida e importante a livello internazionale industria casearia.

Giornalisti e dipendenti della Nuova in apprensione. Ovviamente questo passaggio ha creato diverse preoccupazioni tra i lavoratori che chiedono garanzie per il loro posto e soprattutto per la futura sopravvivenza del giornale. Ad oggi, ciò che si sa è che il quotidiano è vicino ad essere ceduto. Mentre su linea editoriale e altro tipo di scelte aziendali non trapela assolutamente nulla. Certamente, al netto della giusta attenzione delle maestranze, è interessante verificare la possibilità che anche la Nuova, oltre che l’Unione, possano essere acquistati e gestisti da gruppi imprenditoriali sardi.

Nella foto la sede della Nuova Sardegna

S.I.