Bruno su Surigheddu. Consiglio?

ALGHERO – “La mia posizione su Surigheddu e Mamuntanas non cambia neanche dopo la delibera ultima di indirizzo della Giunta Regionale: eventuali grandi gruppi nazionali o internazionali che vogliano acquisire il compendio devono garantire prospettive concrete alle imprese locali e agli agricoltori del territorio, che in forma associata o cooperativistica possano trovare sbocchi di mercato fino ad oggi impensati”. Lo dichiara il sindaco di Alghero Mario Bruno, che ritiene imprescindibile “il reale coinvolgimento delle realtà produttive algheresi e del territorio per il rilancio produttivo ed economico dei compendi agricoli di Surigheddu e Mamuntanas”. Primo Cittadino, e per la verità anche sua maggiorana, chiamato in ballo dalle forze di opposizione e sociali riguardo un altro tema importante che non ha visto alcun passaggio e neanche un voto vincolante della massima assise cittadina, mentre meriterebbe almeno un ordine del giorno vista la sua importanza.

“E questa indicazione di compartecipazione delle imprese locali deve essere esplicitamente prevista e contemplata. Apprezzo molto la proposta delle imprese algheresi che vogliono stare sul mercato, valorizzando la nostra produzione agricola in quel compendio fertilissimo. Stiamo parlando di 1.200 ettari di grande valore paesaggistico e produttivo, nel quale insistono grandi potenzialità date dalle biodiversità e tipicità agroalimentari della Nurra, motivo in più per creare le condizioni per un rilancio complessivo della filiera agricola nel nord ovest della Sardegna. Ecco perché credo che quest’occasione deve vedere protagonista il territorio, che ha bisogno di nuova occupazione e di sviluppare impresa. Sono le stesse parole che ho pronunciato proprio a Surigheddu un anno fa, alla presenza del Presidente Francesco Pigliaru, dell’assessore all’Urbanistica Cristiano Erriu e del Rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli, che mi sento di riaffermare con forza e convinzione. Nel rapporto con gli eventuali acquirenti ci deve essere la massima attenzione alle imprese e agli agricoltori locali”.

“E questo lo si può fare fin dalla formazione del bando, con molta chiarezza. Dal territorio arrivano delle proposte anche attraverso una rete d’impresa cooperativistica, credo allora che occorra trovare la giusta sinergia affinché si tenga conto che quest’impresa sta in questo territorio e il territorio ha bisogno di risposte. Sono certo che in Regione c’è la capacità di ascoltare delle chiare esigenze, trovando così la giusta sintonia col tessuto sociale”.

Nella foto una delle strutture di Surigheddu

S.I.