Entrate, tavolo Sardegna: la Todde ringrazia Giorgietti

Ringrazio il vicepresidente della Giunta e assessore del Bilancio, Giuseppe Meloni, e il gruppo di lavoro che ha costruito in questi mesi la posizione della Sardegna, per l’incontro che si è tenuto ieri a Roma con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti. Un confronto positivo che ha permesso di ribadire con chiarezza le istanze della Sardegna”. Lo ha dichiarato la presidente della Regione, Alessandra Todde, all’indomani del vertice sulla vertenza entrate.

“Il Governo deve alla nostra isola – ha proseguito – solo per quest’anno, 200 milioni dalle tasse che riscuotiamo per lo Stato, e complessivamente 1,7 miliardi che si sono accumulati negli anni passati. Cifre importanti che servono ai sardi per finanziare i servizi ai cittadini, per le infrastrutture, per la tutela dell’ambiente e per programmare interventi di sviluppo e riqualificazione”.

CAGLIARI – La presidente Todde ha accolto “con favore la disponibilità del ministro a istituire un tavolo specifico, al quale parteciperò personalmente, per giungere a una soluzione condivisa sulla vertenza entrate e affrontare anche il tema dell’insularità, che per noi rappresenta una priorità strategica”.

“È nostro dovere – ha concluso – difendere questi diritti mantenendo allo stesso tempo un approccio dialogante e istituzionale nei rapporti con lo Stato”.

Insetti nocivi e parassiti, soldi dalla Regione alle Province

CAGLIARI – La Giunta regionale, su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, ha approvato la ripartizione di 8,5 milioni di euro destinati alle Province e alle Città metropolitane di Cagliari e Sassari per rafforzare le attività di controllo e contrasto contro insetti nocivi, parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante, oltre che per la lotta ai roditori.

Le risorse, stanziate con la Legge di stabilità 2025, sono state distribuite secondo criteri condivisi nella Conferenza programmatica provinciale, che hanno tenuto conto della dimensione territoriale, delle esigenze igienico-sanitarie, della morfologia e delle condizioni climatiche delle diverse aree.

“Si tratta di un sostegno essenziale – ha dichiarato l’assessora Laconi – per proteggere la salute dei cittadini, difendere le produzioni agricole e garantire interventi tempestivi ed efficaci in tutto il territorio. La lotta agli insetti e ai parassiti è un impegno per la qualità della vita e la sicurezza delle nostre comunità”.

La ripartizione è la seguente: Città Metropolitana di Cagliari: 2.210.000 euro (26%), Provincia del Sulcis Iglesiente: 552.500 euro (6,5%), Provincia del Medio Campidano: 552.500 euro (6,5%), Città Metropolitana di Sassari: 1.275.000 euro (15%), Provincia della Gallura: 680.000 euro (8%), Provincia dell’Ogliastra: 510.000 euro (6%), Provincia di Nuoro: 935.000 euro (11%) e la Provincia di Oristano con 1.785.000 euro (21%).

No al listone Provinciali, Psd’Az: “Scelta miope”. Nuovo “caso Alghero”

ALGHERO – “L’appello formulato nei giorni scorsi dal sindaco metropolitano Giuseppe Mascia, rivolto alla politica e ai partiti per costruire insieme ai territori un percorso di unità nell’interesse della Città Metropolitana di Sassari, rappresenta oggi l’unica proposta dotata di reale valore politico per l’elezione del consiglio della ex provincia di Sassari, la cui guida spetta per legge al sindaco del capoluogo”, così Antonio Moro presidente del Psd’Az riguardo le imminenti elezioni provinciali che, tra l’altro, vedono scoppiare, come è ormai un classico, il “caso Alghero”. Seconda città del Nord Ovest che rischia di non avere neanche un consigliere eletto a Palazzo Sciuti.

”L’ipotesi di una lista alternativa a quella unitaria proposta da Mascia, che guarda ai partiti del centrodestra e all’indefinito mondo dei cosiddetti “civici” – forze, queste ultime, che per loro stessa natura raccolgono consensi trasversali, legati alle esigenze dei singoli comuni, senza offrire una visione politica capace di andare oltre i confini municipali – appare invece una scelta miope e divisiva. Una scelta che rischia di minare fin dall’inizio non solo l’unità della Città Metropolitana di Sassari, ma anche le prospettive di rilancio dell’azione politica del centrodestra nel territorio sassarese”.

 

Regione, ecco le ultime delibere approvate

CAGLIARI – Ecco, di seguito, le ultime delibere approvate dalla Giunta Regionale.

Considerata la necessità di completare il procedimento di valutazione del patrimonio del Consorzio per la Pubblica lettura “Sebastiano Satta” e garantire la corretta conclusione degli adempimenti amministrativi e contabili connessi alla fase liquidatoria al fine di procedere alla trasformazione del Consorzio nell’omonima Fondazione, la Giunta regionale, su proposta della presidente Alessandra Todde, di concerto con l’assessora della Pubblica istruzione Ilaria Portas, ha prorogato il mandato del dott. Gianluca Piras quale commissario liquidatore fino al 31 dicembre 2025 e comunque non oltre la data di costituzione della Fondazione.

 

LAVORI PUBBLICI

La Giunta regionale su proposta dell’assessore dei Lavori pubblici, Antonio Piu, di concerto con l’assessore del Bilancio, Giuseppe Meloni, ha assegnato un finanziamento di oltre 6 milioni di euro ai Comuni di Porto Torres, Tonara, Sedini e Ossi per interventi urgenti di mitigazione del rischio idrogeologico, nell’ambito della programmazione FESR 2021-2027.

Sempre su proposta dell’assessore Piu, di concerto con l’assessore Meloni, la Giunta ha inoltre destinato risorse per 4 milioni 500 mila euro nell’ambito della programmazione FESR 2021-2027 per la realizzazione di un impianto fotovoltaico flottante nel bacino artificiale Cantoniera-Pranu Antoni. Un milione e mezzo sarà invece destinato allo sviluppo del sistema di telecontrollo e dell’interconnessione pompaggio Biliardinu-Turbina Tirso 1 per la realizzazione di un impianto idroelettrico ad accumulo.

Sempre su proposta dell’assessore Piu, la Giunta ha deliberato di destinare 4 milioni di euro, stanziati con la Legge regionale n. 20 del 14 luglio 2025, articolo 5, per interventi finalizzati al superamento della crisi idrica nel nord-ovest della Sardegna. Destinatario dei fondi e soggetto attuatore sarà l’Ente Acque della Sardegna che dovrà realizzare le opere entro il 31 dicembre 2025.

La Giunta ha infine deliberato di destinare la somma di un milione 840 mila euro per l’attuazione degli interventi di riqualificazione delle caserme nei centri urbani per utilità pubblica. Ulteriori 660 mila euro saranno programmate con atto successivo per coprire l’aumento dei costi dei singoli interventi.

SANITà

Piani locali unitari dei servizi alla persona (PLUS). Ripartiti e assegnati agli enti gestori degli ambiti territoriali (PLUS) le risorse destinate alla gestione associata dei servizi e al funzionamento degli uffici di piano pari a 24 milioni e 130 mila euro, di cui 865 mila per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e 22 milioni e 400 mila euro per l’anno 2027.

La Giunta, su proposta dell’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi, ha approvato le nuove modalità e i criteri applicativi inerenti all’acquisizione di forniture e servizi delle Aziende del Servizio Sanitario Regionale che individua le funzioni che l’Azienda regionale della salute (ARES) ha come centrale di committenza.

Sono stati impartiti gli indirizzi applicativi, con i nuovi requisiti autorizzativi, per le strutture denominate “Presidio residenziale per trattamenti socio-riabilitativi di recupero e mantenimento”. In considerazione della oggettiva difficoltà di interpretazione e delle contingenti difficoltà di reperimento di personale sanitario, è assegnato il termine tassativo del 31 dicembre 2025 per l’adeguamento ai nuovi requisiti alle strutture che già non vi avessero provveduto.

Rimodulate le risorse finanziarie, pari a 3 milioni di euro per l’annualità 2025, destinate alla realizzazione di progetti aziendali di assistenza primaria e continuità assistenziale, tra le aziende sociosanitarie locali (ASL).

La Giunta, su proposta dell’assessore della Sanità Armando Bartolazzi, ha approvato in via definitiva le linee guida, per il triennio 2024-2026 sulle modalità di attuazione del “Reddito di inclusione sociale” e altre misure per interventi di contrasto alla povertà.

La giunta regionale ha istituito una Consulta tecnica permanente per il Sistema Trasfusionale regionale. Ne fanno parte il direttore generale della Sanità; il responsabile della struttura regionale di coordinamento delle attività trasfusionali; i rappresentanti delle direzioni mediche di presidio ospedaliero e i responsabili delle strutture trasfusionali; i rappresentanti delle società scientifiche nel settore trasfusionale, delle associazioni dei donatori di sangue e delle associazioni dei pazienti emopatici e politrasfusi.

Su proposta dell’assessore della Sanità Armando Bartolazzi, la Giunta ha deliberato la revisione del sistema tariffario delle strutture per minori (Case-famiglia per minori e giovani adulti; Comunità di pronta accoglienza per minori; Comunità di accoglienza per minori; Comunità di sostegno di gestanti e/o madri con bambino), ridefinendo la programmazione per le strutture e le convenzioni con i Comuni.

La Giunta ha approvato il “Piano di potenziamento della Rete regionale di cure palliative 2024”, in linea con le disposizioni del Bilancio di Previsione dello Stato 2023, per poter accedere ai finanziamenti statali. Fra gli obiettivi del Piano: l’ampliamento della platea di utenti fino al 90% della popolazione interessata entro il 2028; la sua applicazione nelle aziende sanitarie con successivo monitoraggio nel territorio regionale; il rafforzamento della Rete nella Regione Sardegna.

La Giunta ha approvato il Piano regionale sangue, emocomponenti, farmaci plasmaderivati e sostanze di origine umana (SoHo) per il triennio 2025-28. Il Piano intende raggiungere l’autosufficienza di sangue, emocomponenti e farmaci plasmaderivati, in linea con gli obiettivi indicati nel Piano Plasma Nazionale; un elevato grado di sicurezza del sistema trasfusionale con la standardizzazione delle procedure trasfusionali e l’adeguamento dei sistemi informatici.

Su proposta dell’assessore della Sanità Armando Bartolazzi, la Giunta ha approvato le linee guida che stabiliscono i requisiti specifici per l’autorizzazione al funzionamento delle comunità integrate per anziani, le comunità integrate per persone con disabilità e per il “dopo di noi” e le comunità socioeducative integrate per minori.

 

BILANCIO

Su proposta dell’assessore del Bilancio e della Programmazione Giuseppe Meloni, la Giunta ha approvato, in via definitiva, le Direttive di attuazione per il sostegno alla creazione e sviluppo delle nuove imprese (NI).

 

AMBIENTE

Su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi, la Giunta regionale ha approvato un investimento di 3 milioni di euro per il biennio 2025–2026 a sostegno della gestione attiva e della valorizzazione dei siti della Rete Natura 2000, cuore delle politiche europee per la conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario.

Sempre su proposta dell’assessora Laconi, la Giunta ha dato il via all’attuazione del progetto europeo UNIT-MAB, finanziato dal Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2021–2027. Con un budget di 178 mila euro e una durata di 36 mesi, l’iniziativa punta a ottenere il prestigioso riconoscimento UNESCO della Riserva di Biosfera Transfrontaliera Nord Sardegna – Bocche di Bonifacio.

Ancora, l’esecutivo ha approvato la ripartizione di 8,5 milioni di euro destinati alle Province e alle Città metropolitane di Cagliari e Sassari per rafforzare le attività di controllo e contrasto contro insetti nocivi, parassiti dell’uomo, degli animali e delle piante, oltre che per la lotta ai roditori.

Su proposta della Laconi è stata approvata la ripartizione di 200 mila euro per il 2025, destinati alle Province e alle Città metropolitane per la gestione delle Oasi permanenti di protezione faunistica e di cattura.

Sempre in ambito ambientale la Giunta ha approvato la ripartizione di 720 mila euro annui per il triennio 2025–2027 a favore delle sette Aree Marine Protette (AMP) della Sardegna. Le risorse, previste dal bilancio regionale, sosterranno gli oneri di gestione dei siti Natura 2000 marini e costieri e il funzionamento della rete delle AMP.

“La Sardegna e Alghero non vogliono piegarsi alla criminalità”

ALGHERO – “Il tema delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio, in particolare ad Alghero, è tornato al centro del dibattito pubblico. È un argomento delicato, che non va sottovalutato né taciuto, perché riguarda non solo la sicurezza, ma anche l’immagine e il futuro della nostra comunità.

È noto come la decisione assunta diversi anni fa a livello nazionale di concentrare in Sardegna numerosi detenuti sottoposti al regime di 41 bis abbia avuto conseguenze significative. Tale scelta ha comportato il rischio di portare con sé ramificazioni, presenze e interessi della criminalità organizzata, che in una regione non sufficientemente attrezzata sul piano della prevenzione possono trovare terreno fertile per tentativi di infiltrazione economica e sociale.

Occorre dire con chiarezza che il contrasto alla criminalità organizzata non è nelle mani delle amministrazioni comunali. Gli strumenti investigativi e repressivi appartengono ad altri apparati dello Stato – magistratura, forze dell’ordine, strutture specializzate – dotati della competenza e delle capacità necessarie per affrontare fenomeni così complessi e sofisticati. Tuttavia, questo non significa che le istituzioni locali siano estranee: il loro ruolo, seppur indiretto, è importante. Un’amministrazione comunale può e deve accompagnare il lavoro delle autorità competenti, sostenere la società civile, incoraggiare il dibattito pubblico, senza cedere alla tentazione del silenzio.

La criminalità organizzata di oggi non si presenta più soltanto con la violenza, ma soprattutto con strumenti finanziari e imprenditoriali, attraverso i quali cerca di inserirsi nell’economia legale, di riciclare denaro e di condizionare lo sviluppo dei territori. Per questo serve la massima attenzione, la massima trasparenza e la capacità di reagire collettivamente.

In questi mesi, anche ad Alghero, si registra un elemento positivo: la discussione è aperta, la società civile, le istituzioni e le forze di polizia hanno mostrato sensibilità e reattività. È fondamentale che questo dibattito non si spenga. Non dobbiamo temere di parlarne: i danni d’immagine sarebbero ben maggiori se prevalesse il silenzio.

Resta, però, un nodo politico e istituzionale che non può essere ignorato. Non è accettabile che la Sardegna venga trasformata, di fatto, in una sorta di “Cayenna italiana”, concentrando qui i detenuti più pericolosi e con maggiori legami con la criminalità organizzata. È una scelta che espone l’isola a rischi ingiustificati e che deve essere affrontata con determinazione a tutti i livelli, dal governo centrale fino agli enti locali.

Il nostro compito, come comunità, è difendere il diritto a vivere in un territorio libero dalle mafie, facendo sentire la nostra voce e rafforzando la collaborazione tra istituzioni e cittadini. Non si tratta di individuare colpevoli, ma di affermare con forza che la Sardegna e Alghero non possono e non vogliono piegarsi a logiche di infiltrazione criminale.

Per questo occorre mantenere alta l’attenzione, alimentare il confronto pubblico e garantire una reazione collettiva, forte e costante. Solo così si potrà preservare la dignità del nostro territorio e il futuro delle prossime generazioni”.

Mario Conoci, ex-sindaco di Alghero

Caos viabilità, “Urge una rotatoria all’ingresso del Civile”

ALGHERO – Una rotatoria tra via Don Minzoni e via Fleming per garantire maggiore sicurezza, fluidità al traffico e un accesso più rapido all’ospedale civile di Alghero. È questa la richiesta avanzata dai consiglieri comunali Michele Pais (Lega) e Lelle Salvatore (Udc), che hanno presentato un ordine del giorno in Consiglio comunale.
“L’incrocio tra via Don Minzoni e via Fleming – spiegano Pais e Salvatore – rappresenta uno dei punti più critici della viabilità cittadina: ogni giorno, soprattutto nelle ore di punta e durante la stagione turistica, i residenti del quartiere Taulera si trovano costretti a lunghe attese per immettersi sulla direttrice principale. Una situazione che non è più sostenibile né per i cittadini né per chi deve raggiungere l’ospedale civile provenendo dal nord della città”.
I due consiglieri sottolineano come l’intervento non sia più rinviabile: “La rotatoria – aggiungono – permetterebbe di ridurre drasticamente i tempi di percorrenza, diminuire i rischi di incidenti e migliorare la viabilità in un’area nevralgica, anche a beneficio dei turisti che raggiungono le strutture ricettive e delle famiglie che vivono nella Pietraia e nella Taulera”.
Pais e Salvatore sollecitano dunque l’Amministrazione comunale ad attivarsi senza perdere tempo: “Chiediamo al Sindaco e alla Giunta di predisporre con urgenza lo studio di fattibilità e di reperire le risorse necessarie, inserendo l’opera tra le priorità del programma triennale delle opere pubbliche. È un investimento indispensabile per la sicurezza e per la qualità della vita dei cittadini di Alghero”.

“Campo da calcio si, campo da rugby no. Ad Alghero due pesi e due misure”

ALGHERO – “Per il calcio la vicenda dello stadio Mariotti è stata affrontata in maniera limpida e trasparente: l’Amministrazione ha scelto di procedere con un Avviso Pubblico per la concessione temporanea dell’impianto, la definizione di una graduatoria e la successiva assegnazione all’ASD Alghero Calcio, garantendo comunque anche alla seconda società classificata, la FC Alghero, la possibilità di usufruire del campo per gli allenamenti settimanali. Un metodo corretto, che dimostra come la trasparenza e l’applicazione di criteri oggettivi siano possibili quando si vuole.

Un metodo che ha inoltre deciso di rendere lo stadio ad esclusiva fruizione dello sport del calcio, estromettendo così la possibilità che l’Alguer Rugby potesse allenarsi al Mariotti, nonostante avesse presentato formale richiesta in tal senso pur di dare continuità all’attività sportiva della propria squadra. Una scelta che dimostra come, quando l’Amministrazione vuole, sappia imporre regole chiare e criteri definiti.

Ma perché allora non si applicano le stesse regole al rugby? Il campo di Maria Pia, infatti, continua a essere occupato da una sola società, senza alcuna assegnazione formale. A oggi, nonostante le ripetute segnalazioni, non è mai arrivata una smentita ufficiale: chi utilizza l’impianto lo fa senza titolo, e quindi in modo abusivo.

La domanda sorge spontanea: perché il Sindaco non interviene? Perché non si apre anche per il rugby una procedura pubblica, con criteri trasparenti e accessibili a tutti? È davvero così difficile applicare lo stesso metro? Se l’occupazione è abusiva, l’unica strada è quella della legalità e della chiarezza: si pubblichi subito un Avviso Pubblico che dia a tutte le società la possibilità di concorrere regolarmente, oppure si disponga lo sgombero. Non possono esserci scorciatoie: o tutti, nelle stesse condizioni, o nessuno.

Non si tratta di una polemica di parte, ma di una questione di principio. Perché se oggi si lascia passare questa situazione, si legittima di fatto l’idea che domani chiunque possa occupare un bene pubblico senza titolo, restando indisturbato nell’attesa che la politica si decida. Ripetiamo quanto già più volte dichiarato: Si tratta di equità, di trasparenza, di regole. E soprattutto è una questione che chiama in causa direttamente l’amministrazione comunale, che ha il dovere – prima morale, poi politico – di garantire equo accesso ai beni pubblici. Invece oggi ci troviamo davanti un’amministrazione che tace, che non chiarisce, che non decide. E questo silenzio fa più rumore di tante parole.

E a proposito di parole ricordiamo al Sindaco le sua dichiarazioni del giugno 2024, quando da candidato incontrava le società sportive della città e dichiarava: “Non si può più verificare che la concessione sia ad uso esclusivo, occorre rivedere le regole e aggiungere una clausola che consenta alle società sportive, soprattutto quelle che svolgono campionati a livello nazionale, di accedere alle strutture anche usufruendo della quota parte di ore che spetta all’Amministrazione.”

E ancora: “Occorre, oltre a rinnovati strumenti normativi, avere uno spirito più sportivo ed essere solidali e disponibili anche tra società. E se c’è un’esigenza, compatibilmente con le priorità di ciascuno, mettersi a disposizione. Nell’immediato bisogna trovare soluzioni che vadano incontro alle diverse richieste, senza resistenze o paletti.”

Chiediamo quindi cosa sia rimasto di quegli impegni e dove sono le soluzioni “immediate” evocate in campagna elettorale. Dove, soprattutto, è finita la volontà di intervenire con equilibrio e fermezza?”

Destra Democratica Italiana, Forza Italia e Riformatori Sardi

Provinciali del Nord Ovest, salta il tavolo: liste contrapposte

SASSARI – “Nella giornata odierna si è riunito il centrodestra della provincia di Sassari per definire la proposta in vista delle elezioni del 29 settembre per il rinnovo del Consiglio della Città Metropolitana di Sassari. Al termine del confronto è stata condivisa la scelta di presentare una lista aperta alla collaborazione con tutte le amministrazioni civiche che si riconoscono in un percorso democratico e partecipato”, così il consigliere regionale Antonello Perù riguardo il delicato passaggio delle provinciali,

“La nascita della nuova Città Metropolitana rappresenta un passaggio fondamentale: sarà infatti necessario coinvolgere l’insieme dei territori per programmare in modo condiviso le infrastrutture, potenziare i collegamenti tra zone interne e coste e valorizzarne le specificità, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo equilibrato e sostenibile”.

“Giunta Cacciotto, 1milione di euro per il Triathlon: scelta delirante”

ALGHERO – “L’amministrazione Cacciotto sembra essere impegnata a discutere un piano triennale per destinare quasi un milione di euro a carico del bilancio comunale, al mondiale di Iron Man ad Alghero. Una cifra monstre, che solleva più di una perplessità in termini di interesse pubblico, soprattutto se confrontata con altre urgenze cittadine.
Ci sarebbe anche la fonte di finanziamento: l’imposta di soggiorno, che l’amministrazione ipotizza di raddoppiare per le strutture extralberghiere. Un provvedimento che tocca direttamente la filiera turistica, ma che viene portato avanti senza alcun serio confronto con le categorie e gli operatori, che da sempre chiedono trasparenza e condivisione sulle scelte legate a quella risorsa.
Pare che in queste ore i telefoni dei consiglieri di maggioranza siano incandescenti, tra pressioni e tentativi di convincimento. E se le chiamate non dovessero bastare, si parla addirittura di una riunione ad hoc fra organizzatore e capigruppo per “spiegare” la grandezza di questa iniziativa. Davvero una premura e una rapidità che raramente abbiamo visto in altre circostanze.
Sorge spontanea una domanda: perché tanta fretta per un progetto che impegna risorse così rilevanti e, al contrario, tanta lentezza su questioni fondamentali per la città, come l’acquisto del canile comunale?
Non si capisce tanta disponibilità a stanziare fondi per iniziative di dubbia ricaduta, quando il nuovo Piano Strategico della Fondazione Alghero, scritto da terzi, ha dimostrato tutti i loro limiti, che abbiamo denunciato da tempo.
L’Iron Man è una competizione sportiva di triathlon. Una disciplina affascinante, ma che si rivolge a un pubblico di nicchia, con numeri molto ridotti rispetto ad altre manifestazioni sportive capaci di creare un vero indotto turistico. È legittimo chiedersi se un evento del genere giustifichi un investimento pubblico di quasi un milione di euro.
È doveroso capire chi e perché stia spingendo con tanta insistenza per portare a casa questo risultato, mentre tante altre priorità vengono lasciate indietro. Specialmente dopo i risultati tutt’altro che memorabili in termini di pubblico e di promozione del mondiale di Triathlon e della Supercoppa di Beach Soccer.
Con Fratelli d’Italia non ci opponiamo a priori agli eventi sportivi, anzi, ma chiediamo trasparenza totale, un confronto aperto con la città e un’analisi seria costi-benefici per capire se, quali e quante ricadute reali avrà questa iniziativa sul tessuto economico e turistico. Siamo stanchi di vedere questa amministrazione dilapidare i soldi dei contribuenti algheresi senza un piano e senza rendere conto alla città.
Sono domande legittime, a cui l’amministrazione ha il dovere di rispondere, prima di impegnare cifre di questa entità”
Alessandro Cocco
Fratelli d’Italia – Alghero

Criminalità, Polizia: stop polemiche, lavoriamo insieme. Tagli personale? Giusto interessare Cacciotto

ALGHERO – “Il decorso 1° settembre la scrivente segreteria provinciale ha inoltrato una dettagliata richiesta alla Segreteria Nazionale del SIULP, e per conoscenza al Signor Questore di Sassari e alla Segreteria Regionale del SIULP Sardegna, per segnalare con forza le criticità che da anni gravano sul Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero, nodo fondamentale della sicurezza nel territorio ma sistematicamente trascurato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza”, cosi Massimiliano Saba a guida del sindacato SIULP provinciale interviene per chiarire la posizione del corpo di polizia riguardo la situazione generale del territorio e in particolare degli allarmi riguardanti la criminalità sul territorio, senza non dispensare alcuni  passaggi al sindaco Cacciotto. 

“L’iniziativa si inserisce in un percorso di rivendicazione sindacale che, nel corso degli anni, ha visto questa Segreteria in ambito provinciale impegnata con continuità e rigore nel denunciare lo squilibrio tra fabbisogni di personale e risorse effettivamente assegnate, nonché le conseguenti ricadute sull’organizzazione del lavoro e sulla qualità del servizio reso alla collettività. È doveroso tuttavia intervenire pubblicamente anche in merito agli articoli di stampa comparsi nei giorni scorsi e alle dichiarazioni del Sindaco di Alghero, che hanno chiamato in causa, in modo che ritengo del tutto improprio, questa Segreteria”.

“La natura delle doglianze. Le osservazioni espresse dal sottoscritto hanno riguardato esclusivamente la mancata attenzione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza verso il presidio di Alghero. Il Sindaco ha affermato – correttamente – che le mie osservazioni riguardavano la scarsa attenzione del Dipartimento della P.S. nei confronti di Alghero. E questo, lo ribadisco, è il cuore della questione. Tale concetto, peraltro, gli è stato rappresentato da me stesso in maniera chiara e diretta durante la telefonata intercorsa sabato mattina”.

“Con il massimo rispetto per le istituzioni locali, si ribadisce che l’unico interlocutore del SIULP, per materia e competenza, è il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Non ho mai, e sottolineo mai, chiamato in causa né il Sindaco né altri rappresentanti delle istituzioni locali. Siamo completamente estranei alla politica, impegno altissimo, ma che al SIULP non interessa. Siamo concentrati per assicurare luoghi di lavoro consoni ed adeguati in particolare per quanto attiene le piante organiche degli Uffici in ambito provinciale”.

“La responsabilità personale e professionale. Tra due anni raggiungerò la pensione, dopo quasi trentotto anni di servizio. Potrei scegliere il silenzio e il disimpegno. Ho invece scelto di continuare a rivendicare condizioni di lavoro migliori per i colleghi, specialmente per quelli che verranno, affinché non debbano affrontare le stesse difficoltà che io stesso ho vissuto a partire dal gennaio 1990. È un dovere morale, oltre che professionale, e non intendo sottrarmi”.

“La finalità dell’azione sindacale. L’azione della Segreteria Provinciale del SIULP non è né contingente né polemica. Essa trova fondamento nella necessità di assicurare, anche al territorio di Alghero un presidio efficiente, dotato di organici congrui e capace di rispondere alle esigenze di sicurezza della comunità locale”.

“Per queste ragioni, si rassicura il Sindaco: non vi sarà, da parte del sottoscritto, ulteriore replica a dichiarazioni di carattere mediatico. Ogni energia sarà rivolta esclusivamente a sollecitare, nelle sedi competenti, le decisioni dovute”.

“In ultima analisi, la questione si riduce a un interrogativo tanto semplice quanto dirimente: se è vero come è vero che il Commissariato Pubblica Sicurezza di Alghero, è un presidio segnato da una carenza di organico evidente e penalizzante, nell’affrontare detta questione, chiedo, a quale città della Sardegna o d’Italia avrei dovuto fare riferimento per ottenere delle risposte, così come mi viene contestato dal primo cittadino sui vari articoli?”

“La chiosa finale che sintetizza quanto in larga parte evidenziato dallo scrivente è l’estratto dell’intervista rilasciata dal Signor Procuratore Generale di Cagliari, dott. Luigi Patronaggio, al quotidiano La Nuova Sardegna di ieri 2 andante, il quale a specifica domanda del giornalista, se esiste un caso Alghero per quanto riguarda le infiltrazioni mafiose, la risposta del magistrato non lascia spazio a dubbi di sorta o interpretativi, tanto che qualsiasi altro commento da parte mia appare superfluo”.

“La presente comunicazione si inserisce nell’imminente predisposizione, da parte della Direzione Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato, del piano dei potenziamenti/trasferimenti relativo al Ruolo Agenti/Assistenti previsto per il dicembre c.a.
È preciso dovere di questa Segreteria Provinciale segnalare con forza e con urgenza come il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero risulti da anni colpevolmente penalizzato dalle scelte ministeriali, con una pianta organica ridotta all’osso e del tutto inadeguata rispetto alle esigenze operative. Il mancato rafforzamento di questo presidio – vero avamposto della legalità in un’area strategica della più vasta Provincia d’Italia – ha generato una condizione ormai divenuta improcrastinabile e che richiede un deciso e radicale cambio di rotta da parte del Dipartimento”.

“Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero, rappresenta il presidio di riferimento per l’intera fascia nord-occidentale della provincia di Sassari. Nonostante tale “centralità”, oggi conta poco più di 30 unità complessive, al netto di personale allo stato “aggregato” proveniente da altri Uffici.
Numeri che, a fronte della mole di lavoro e della vastità delle competenze attribuite, certificano una condizione di grave e strutturale sotto-dimensionamento. La giurisdizione del Commissariato non si limita, infatti, al solo contesto urbano, ma comprende un territorio ampio e variegato: zone rurali, costiere, infrastrutture strategiche quali l’aeroporto internazionale “Riviera del Corallo” e il porto turistico-commerciale”.

“Il combinato disposto di questi fattori determina un territorio a forte complessità demografica e sociale, la cui gestione richiede livelli di presidio ben superiori a quelli attualmente disponibili.
Negli anni il fenomeno si è aggravato: pensionamenti non sostituiti, assegnazioni di personale insufficienti, totale assenza di una strategia di potenziamento. È così maturata una situazione in cui le reali esigenze operative risultano sistematicamente ignorate, determinando uno scollamento circa le reali esigenze operative”.

La città di Alghero, con oltre 42.000 residenti censiti, registra durante la stagione estiva un incremento esponenziale di popolazione per via del turismo; non a caso, sino al 31 agosto scorso, il Signor Questore di Sassari ha disposto una consistente “aggregazione temporanea” di personale, provenienti da altri Uffici della Provincia, per sopperire alle carenze croniche dell’organico ordinario.
Ma per meglio capire il fenomeno, si fornisce il seguente dato oggettivo: secondo il report del Ross 1000 Sardegna, il sistema regionale di rilevamento ed elaborazione dei dati dei flussi turistici, per quanto concerne il 2024, Alghero è il Comune più visitato della Sardegna con oltre un milione e mezzo di presenze, in aumento del 16% rispetto all’anno precedente. I dati, anche per quanto concerne l’anno in corso, appaiono seguire il medesimo trend positivo”.

“Il centro catalano in parola, inoltre, è un polo economico e sociale in costante crescita. Questa attrattività ha determinato, accanto all’arrivo di famiglie e lavoratori onesti, anche l’insediamento di soggetti dediti ad attività criminali e dalla dubbia condotta, attratte dai benefici dell’indotto connesso prevalentemente, ma non solo, alla cosiddetta imprenditoria turistica. Ne consegue una realtà composita e “multietnica”, con nuove forme di criminalità, spesso estranee alla tradizione isolana, che vanno dalla microcriminalità diffusa ai fenomeni riconducibili alla criminalità organizzata, così come da anni, non soltanto nell’attualità, si apprende dagli organi di stampa e dai mass-media in genere, riguardo ai fatti di cronaca, operazioni complesse e articolate portate a termine dagli organi inquirenti, coordinate anche a livello di DDA”.

“E questo sebbene nel corso degli anni la Sardegna abbia dato prova di avere gli anticorpi per respingere determinati fenomeni delinquenziali e criminali, tanto è vero che certe forme di crimine associativo non hanno mai attecchito nel territorio isolano. I numeri sono eloquenti: il Commissariato di Alghero gestisce quotidianamente un carico di lavoro esponenziale, se andiamo ad analizzare la ricezione e trattazione di atti di Denunce e Querele, le innumerevoli pratiche di Polizia Amministrativa e Sociale, costanti Servizi di Controllo del Territorio, compiti di Scorta e Tutela a personalità, attività Info/Investigative delicate e i gravosi servizi di Ordine Pubblico”.

“Tutto ciò viene garantito da un organico che, rapportato al territorio, alla popolazione e ai kmq da vigilare, risulta nettamente inferiore rispetto agli standard regionali e nazionali.
È doveroso sottolineare come, nonostante la grave carenza organica, gli operatori di Polizia del Commissariato abbiano più volte dimostrato eccellenza professionale, portando a termine importanti operazioni, in particolare nel contrasto al narcotraffico.
La professionalità degli operatori, però, non può sopperire indefinitamente a una carenza di risorse che è diventata strutturale e patologica.
Il quadro descritto dimostra come le scelte ministeriali degli ultimi anni siano state miopi e contraddittorie: mentre i dati sulla popolazione, il turismo, la pressione
SIULP – Segreteria Provinciale di Sassari Pagina 4
criminale e il carico di lavoro imponevano un rafforzamento, il Dipartimento ha adottato decisioni che hanno prodotto l’effetto opposto, lasciando il Commissariato in condizioni opinabili relativamente alla pianta organica”.

“Questo “scollamento” tra esigenze reali e determinazioni centrali è diventato insostenibile. Non vi è alcuna logica né funzionale né strategica che giustifichi la persistente esclusione del Commissariato Pubblica Sicurezza di Alghero dai piani di potenziamento. Tale scelta non può che essere letta come una grave sottovalutazione delle esigenze di sicurezza di un territorio che, per popolazione, economia e criminalità, avrebbe meritato ben altra considerazione. A margine, per onestà intellettuale, è necessario richiamare l’analogo intervento a firma dello scrivente, datato mesi orsono, riguardo alla carenza di organico che caratterizza l’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea di Alghero/Fertilia (SS) che auspichiamo anch’esso possa beneficiare dell’incremento organico connesso al piano di potenziamento e/o trasferimenti del dicembre”.

“Alla luce di quanto analiticamente esposto, la scrivente struttura territoriale chiede a codesta Segreteria Nazionale – con la legittima forza dei dati, delle evidenze e del buon senso – di: intervenire con urgenza presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio Relazioni Sindacali; rappresentare la condizione critica e ormai insostenibile del Commissariato Pubblica Sicurezza di Alghero; sollecitare un incremento organico significativo, stabile e strutturale nel piano di potenziamento di dicembre p.v.; estendere la richiesta anche all’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea di Alghero/Fertilia, già segnalato per carenze analoghe.
Non si tratta di una mera rivendicazione sindacale: è una questione di legalità e sicurezza collettiva! Continuare a ignorare questa situazione, infatti, equivale a privare un’intera area della Sardegna di un presidio di sicurezza adeguato”.