“Pronto Soccorso, situazione esplosiva e pochi posti letto: Todde assente”

ALGHERO –  “Situazione esplosiva, quella che sta vivendo il Pronto soccorso algherese. Caratterizzata principalmente da carenza di medici e di infermieri professionali e supplenza per i Servizi ospedalieri che operano “ a scartamento ridotto”, cosi Marco Tedde, capogruppo consiliare di Forza Italia. 

“La dotazione odierna di medici oggi è di 5 turnisti + 1 esente dal turno notturno. Cosa che provoca stress cronico ed esaurimento mentale e fisico del personale medico. Ciò a fronte di una normativa nazionale che ne prevede 9 più il Direttore. Solo momentaneamente la “voragine” dei medici è colmata dai famosi “gettonisti”, che però interromperanno il loro rapporto a giugno del prossimo anno”.

“Il contesto sanitario in cui opera e la perdita di moti servizi ospedalieri costringe il Pronto soccorso ad esercitare pesante opera di supplenza. La cardiologia è aperta solo h 12 senza reperibilità, la pediatria è chiusa di notte e nei festivi. Manca il neurologo. Insomma, un “bollettino di guerra” che incide negativamente sul livello della sanità algherese. Eppure, nonostante questa situazione vicina al disastro, il Pronto soccorso algherese grazie al senso di responsabilità ed all’impegno dei pochi operatori, registra circa 25 mila visite all’anno, che sono le medesime di Oristano che ha però un Ospedale di I livello “reale”, con numerosi reparti mancanti ad Alghero, quali terapia intensiva , cardiologia e utic, neurologia, psichiatria etc. Il Pronto soccorso algherese serve un distretto di circa 78.000 abitanti con neanche 80 posti letto, ovvero 1 posto letto ogni 1000 abitanti. In Italia (che è la cenerentola d’Europa in tal senso) è 3,7 per 1000 abitanti. Probabilmente quello di Alghero è il tasso di posti letto più basso di tutta la Sardegna in relazione al bacino di utenza. E questo senza considerare i flussi turistici estivi che dopo Olbia ad Alghero sono i più numerosi di tutta la regione”.

“A coronamento di questa delicata situazione, a Sassari, che costituisce l’Hub di riferimento, hanno difficoltà ad accogliere pazienti inviati dal Pronto soccorso algherese nei reparti di Neurologia, Pneumologia , Malattie Infettive , Ematologia, Medicina d’Urgenza, e ultimamente di Neurochirurgia”.

“La triste conclusione è che questi pazienti vengono inevitabilmente dislocati in Medicina ad Alghero, con tutte le difficoltà conseguenti. Insomma, una situazione da “Bollettino di guerra”, che non può essere sanata dall’impegno indiscutibile degli operatori. Nel frattempo esponenti del Governo Todde invece di impegnarsi a risolvere i problemi della sanità, ricevono presso i loro uffici pazienti a soli fini di propaganda e di acquisizione di clientela elettorale”.

“Crediamo sia finito il tempo della propaganda e delle promesse sterili. La Todde deve impegnarsi personalmente per sciogliere questi pesanti nodi che affliggono la sanità nel suo complesso e quella del territorio algherese in modo ancora più pesante”.

Piu cresce a Porta Terra: scossoni. Città Viva contro Moro e Cacciotto. Mulas “molla” Selva

ALGHERO – Come anticipato da Algheronews, [LEGGI] la giornata di sabato 8 novembre ha contribuito a modificare gli assetti della Maggioranza che sostiene Cacciotto. Campagna di adesioni e crescita di Europa Verde / Alleanza Verdi e Sinistra (di fatto due differenti contenitori per un unico partito) che, come da locandina e convegno dell’8 novembre a Galboneddu, includeva tra i relatori dell’incontro prettamente politico, oltre al sindaco e la consigliera Podda, già transitati nella forza di sinistra radicale, anche l’assessore Raniero Selva e il consigliere comunale Giampietro Moro. Quest’ultimo eletto nella civica Città Viva e col delegato all’ambiente di sua espressione e non solo. Infatti, all’approdo in Giunta aveva contribuito, in maniera decisiva, anche il via libera di Christian Mulas, allora con Orizzonte Comune e poi passato nel Psd’Az.

Un alert politico che, a parte i caratteristici rumors da bar, non poteva che produrre degli effetti: Moro ufficialmente in Europa Verde / Avs (si mormora che possa diventarne il coordinatore cittadino) e Selva, anche se in questo caso non ci sono (ancora) conferme, anch’esso con Antonio Piu, assessore regionale leader isolano di Europa Verde, oltre che “regista” dell’amministrazione Cacciotto.

Cambiano gli equilibri col gruppo di sinistra radicale che, oltre Occhioni e Arca Sedda, si allarga a Podda e Moro con una rappresentanza che, al netto delle partecipate, vede 3 assessori e il sindaco. Una virata, come commentano i bene informati, verso sinistra e con sempre meno denotazione “civica”. 

Ma, come detto più volte, l’attuale compagine governativa si regge o almeno si dovrebbe reggere anche sulle altre due “gambe”: Partito Democratico e Gruppo Centrista., guidato da Maria Grazia Salaris e Pietrino Fois.  A parte l’organico e indubitabile sostegno dei 5 Stelle, consigliera e partito, per le altre forze tali movimenti potrebbero produrre degli effetti. A partire dal consigliere Mulas che non trovando più alcuna rappresentanza nè in Giunta nè nelle partecipate, potrebbe porsi in una posizione (ulteriormente) transitoria se non, addirittura, di opposizione.

Nel frattempo, com’era lecito attendersi e come detto, arrivano le prime reazioni ufficiali a tale situazione con la nota del coordinamento di Città Viva che si scaglia contro Moro e punta il dito anche contro Cacciotto.  “Prendiamo atto e senza sorpresa della decisione di cambiare casacca del Consigliere Moro eletto nella lista di Città viva nelle ultime elezioni Comunali. E’ l’ennesima conferma che in diversi si candidano nei Partiti e nelle liste civiche come se queste fossero dei taxi da utilizzare per l’occasione solo per proprio uso e consumo, senza minimamente tenere conto degli impegni presi con gli elettori a cui ci si è rivolti chiedendo il voto per se e per la lista di appartenenza».

E ancora: “Per quanto fin qui detto non si può non ricordare quanto sostenuto dal Sindaco Cacciotto in occasione della sua investitura a Sindaco da parte dei partiti e delle liste civiche il quale con fermezza sosteneva che sarebbero state intollerabili cambi di casacche da parte dei consiglieri eletti”.

“Ora siamo difronte ad atteggiamenti che poco hanno a che fare con la politica ma molto a che fare con interessi personali che vengono spacciati come scelte che la democrazia permette. In conclusione visto quanto sia delicato il momento chiediamo non sia il caso che il Sindaco convochi con la massima urgenza i Partiti e le Liste civiche facenti parte della maggioranza per quei chiarimenti utili a sgomberare quelle opacità che i cambi di Casacca hanno determinato”.

 

Nella foto l’incontro dei partiti che hanno sostenuto la candidatura di Cacciotto

Far west e aggressione al Baja di Conte, denunciate tre persone

ALGHERO – Per il grave episodio di violenza che si è verificato la scorsa estate in una struttura alberghiera cittadina, tre cittadini italiani, di cui uno minorenne, sono stati denunciati dalla Polizia di Stato del Commissariato P.S. di Alghero per una brutale aggressione ai danni di un dipendente dell’hotel in cui alloggiavano.

Secondo quanto ricostruito dagli agenti, il cameriere addetto al servizio in piscina aveva rifiutato di servire gratuitamente una bevanda a un giovane ospite del gruppo di turisti campani, al quale aveva spiegato che non potevano essere servite bevande a chi fosse sprovvisto dell’apposito braccialetto che identificava i clienti con trattamento “all inclusive”. L’episodio, in un primo momento, sembrava essersi chiuso senza ulteriori conseguenze.

Dopo alcune ore, però, il dipendente è stato raggiunto dal ragazzo, dal padre di quest’ultimo e da un altro componente della comitiva. I tre lo avrebbero accerchiato e colpito con calci e pugni, continuando ad infierire anche quando l’uomo era già caduto a terra. Solo l’intervento di altri lavoratori dell’albergo ha permesso di interrompere la violenta aggressione.

Le indagini condotte dagli agenti del Commissariato P.S. di Alghero hanno permesso di ricostruire la dinamica dei fatti e identificare tutti i responsabili.

I tre – padre, figlio e un amico –, che non risultano appartenere né essere collegati ad associazioni mafiose, sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria con l’accusa di lesioni personali aggravate, nonché segnalati alla Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Sassari per la valutazione circa l’adozione di idonee misure di prevenzione.

Secondo quanto emerso, l’aggressione non sarebbe stata un episodio isolato: durante l’intero soggiorno, la comitiva avrebbe tenuto atteggiamenti intimidatori e arroganti nei confronti del personale, creando un clima di tensione all’interno della struttura.

“Quasi Famosi”, la nuova voce della musica indipendente sarda su Radio del Golfo

ALGHERO – È partita su Radio del Golfo la nuova trasmissione “Quasi Famosi”, uno spazio
radiofonico interamente dedicato alla musica indipendente e alle band emergenti
della Sardegna. Il programma va in onda a giovedì alterni alle ore 18:30 ed è
condotto da Emanuele Ceravola e Chiara Cabula.
“Quasi Famosi” nasce con l’obiettivo di valorizzare il panorama musicale isolano,
offrendo agli artisti indipendenti uno spazio per raccontare le proprie storie,
condividere i propri sogni e far ascoltare le proprie produzioni originali. Ogni puntata
si sviluppa attraverso interviste, approfondimenti e brani autoprodotti, con
un’attenzione particolare alle diverse influenze e alle sonorità che caratterizzano la
scena contemporanea sarda.

La trasmissione è frutto dell’esperienza consolidata dei due conduttori: Chiara Cabula, ideatrice e conduttrice di “Straordiradio” su Radio Onda Stereo dal 2020 al 2024, e Emanuele Ceravola, batterista, insegnante di musica e co-conduttore della stessa trasmissione nella stagione 2023/24. La loro
collaborazione ha dato vita a uno spazio fresco e autentico, capace di accompagnare il pubblico alla scoperta delle molteplici realtà musicali dell’isola.

“Quasi Famosi” ha già ospitato artisti di rilievo internazionale e regionale come Forelock, Irene Loche, Awake for Days e King Howl, contribuendo a far conoscere un patrimonio culturale spesso poco valorizzato. La trasmissione è trasmessa sulle frequenze FM di Radio del Golfo (93.9, 98, 98.3), sul canale DAB+ 9C e in streaming sul sito ufficiale della radio. Con “Quasi Famosi”, la musica indipendente della Sardegna trova finalmente uno spazio riconosciuto e stabile per esprimersi, consolidando la propria presenza nel panorama culturale regionale.

Capodanno, Pezzali a Sassari: sarà “guerra di campanile” tra i principali comuni sardi

SASSARI – Sarà Max Pezzali il protagonista dell’attesissimo concerto di Capodanno a Sassari. L’icona del pop rock italiano, interprete dei sogni, delle mode e dei gusti di intere generazioni di giovani, è stato scelto dal Comune di Sassari per regalare alla città un evento di altissimo livello con cui salutare il 2025 e accogliere il prossimo anno con un carico di energia, di divertimento e di entusiasmo. Il cantante degli 883 era stato “lo special guest” del Capodanno di Alghero nel 2023 raccogliendo tanti consensi grazie ad una scaletta di canzoni nota al grande pubblico. In questo modo, grazie anche agli esosi finanziamenti regionali, cresce la concorrenza e la “sfida” tra gli eventi di fine anno che vedranno protagoniste le piazze di tutte le principali città della Sardegna e in particolare di Olbia, Sassari, Alghero, Castelsardo e poi Arzachena, La Maddalena e ancora Cagliari, Oristano, Nuoro e tante altre. Insomma un’Isola in festa dove prende forma una sorta di “guerra di campanile” che poco o niente contribuisce ad incamerare economie oltre Tirreno.

“Bene gli eventi di Capodanno in continuità col Centrodestra”

ALGHERO – “Apprendo con soddisfazione che l’amministrazione comunale ha deciso di riproporre il format del capodanno su tre giornate, ideato durante la mia amministrazione nel 2023 ( Lazza, Max Pezzali,ecc)   e confermato con successo anche nel 2024 ( Ligabue, Anna Pepe, Guè, Noiz Narcos, ecc) . Un modello originale  che ha reso Alghero la principale destinazione turistica della Sardegna per le festività di fine anno, capace di unire intrattenimento, cultura e promozione del territorio.

È un segnale positivo di continuità amministrativa, che si vede in tantissime altre scelte,  che l’attuale amministrazione abbia scelto di valorizzare un progetto che ha dimostrato la sua efficacia, contribuendo in modo concreto alla crescita dell’immagine della città e alle importanti ricadute economiche per il settore turistico e commerciale. Dopo alcune dichiarazioni e posizioni contrarie espresse in passato, constatare oggi un riconoscimento esplicito di quel lavoro e di quella visione è motivo di soddisfazione e di orgoglio. Il tema della continuità amministrativa non deve creare irritazione nella attuale maggioranza, ma piuttosto rappresentare un segno di maturità che non deve creare imbarazzo.

Il format, articolato su tre serate, una dedicata ai più grandi, una ai giovanissimi e una pensata per tutte le età,  ha dimostrato di saper coinvolgere un pubblico ampio e variegato, rafforzando l’identità di Alghero come città viva, accogliente e protagonista del capodanno sardo. Il giudizio finale sulle scelte artistiche e sul successo del capodanno spetta, come sempre,  ai cittadini, ai nostri operatori e ai tanti visitatori che decideranno di trascorrere qui la fine dell’anno, non a chi organizza o a chi critica chi lo organizza. Io comunque spero che anche questa edizione possa confermare la qualità e l’attrattiva di questo modello.

Con spirito costruttivo, resta un aspetto importante da considerare: in un contesto turistico sempre più competitivo, la programmazione e la tempestività sono elementi decisivi. Altre località hanno annunciato il proprio calendario già a inizio ottobre, Alghero a novembre. Ogni settimana di anticipo può significare maggiori opportunità di promozione e prenotazioni. Mi auguro che in futuro si possa lavorare con maggiore anticipo, continuità e spirito di collaborazione tra tutte le componenti istituzionali e sociali della città.

Il successo di Alghero non appartiene mai a una singola parte politica, ma all’intera comunità. E con questo spirito auguro di cuore  alla città, agli organizzatori e a tutti gli operatori coinvolti un “Cap d’Any di Sardegna” di grande successo, per il bene e l’immagine della nostra Alghero”.

Mario Conoci, già sindaco di Alghero

SASSARI – Nel corso della serata di domenica 02.11.2025, a Sorso, i Carabinieri della locale
Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un uomo poiché resosi responsabile del reato
di evasione dagli arresti domiciliari.
In particolare i Carabinieri, nel corso di un ordinario servizio di pattuglia volto alla
prevenzione e alla repressione dei reati nonché alla vigilanza sul rispetto delle misure
imposte dall’Autorità Giudiziaria, hanno notato il soggetto mentre passeggiava per le vie
cittadine, nonostante fosse obbligato a permanere presso la sua abitazione.
L’uomo alla vista dei militari dell’Arma tentava in un primo momento di nascondersi tra le
auto parcheggiate abbassandosi tra esse venendo però prontamente individuato e
successivamente bloccato.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato dunque tratto in arresto e, su disposizione della
Procura della Repubblica di Sassari che dirige e coordina le indagini, collocato agli arresti
domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.
Per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle
indagini sarà definitivamente accertata solo se interverrà sentenza irrevocabile di condanna.

“Sinistra in piazza inneggia a Tito colpevole della strage della foibe, Avs condanni”

ALGHERO – “Durane la sera del 1 Novembre la città di Cagliari ha vissuto ore di tensione a causa degli scontri scoppiati durante una contromanifestazione di sinistra non autorizzata, organizzata contro il corteo del Blocco Studentesco, regolarmente autorizzato dalle autorità competenti.
Un episodio grave, che ha visto la violenza prevalere sul rispetto delle regole e sulla libertà di espressione che la nostra Costituzione garantisce a tutti, anche coloro con cui non si è d’accordo.
La situazione è ulteriormente degenerata con la presenza della bandiera jugoslava di Tito, un simbolo che evoca una delle pagine più tragiche della storia italiana: le foibe, le violenze e l’esodo forzato di migliaia di nostri connazionali da Istria, Fiume e Dalmazia.
Sventolare quel vessillo significa oltraggiare la memoria delle vittime e ferire ancora una volta chi, in Italia e in Sardegna, porta sulle spalle il peso di quella tragedia.
“Vedere quella bandiera sventolare oggi, in Sardegna, è qualcosa di inaccettabile,” dichiara Pino Cardi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Alghero.
“La nostra terra, in particolare Fertilia, ha accolto i profughi dell’Esodo con dignità e solidarietà, diventando un simbolo di rinascita. Esibire il simbolo di chi li ha perseguitati significa insultare la storia e il dolore di un intero popolo. Ogni dittatura, rossa o nera che sia, è un fallimento della libertà e della civiltà.”
Alessio Auriemma, vicecoordinatore cittadino, aggiunge:
“È preoccupante che, nel 2025, ci sia ancora chi prova a giustificare o sminuire simili simboli. Le famiglie di Fertilia sono la testimonianza vivente di cosa significarono la persecuzione e l’esilio. Chi oggi sventola quella bandiera non rappresenta la libertà, ma solo la provocazione e l’odio ideologico.”
“Siamo altrettanto preoccupati — prosegue Alessandro Cocco, capogruppo in Consiglio comunale — per la posizione dei partiti, che hanno scelto di aderire a una manifestazione non autorizzata, alimentando tensione e divisione.
Chi riveste ruoli istituzionali deve mantenere equilibrio e senso di responsabilità, non legittimare gli estremismi. Chiediamo ad AVS Alghero di prendere le distanze da quanto accaduto e di condannare con la stessa forza tutte le forme di fanatismo, di destra o di sinistra, come facciamo noi. La democrazia non si difende con la violenza, ma con il rispetto delle regole e della verità storica.”
Fratelli d’Italia Alghero esprime piena solidarietà alle Forze dell’Ordine, impegnate a garantire la sicurezza pubblica e la libertà di tutti, e ribadisce il proprio impegno per una società che rifiuti ogni dittatura, ogni estremismo e ogni tentativo di riscrivere la storia.

“Tassa di Soggiorno, Cacciotto dica come vengono spesi i soldi”

ALGHERO – “Fratelli d’Italia Alghero continuerà a vigilare affinché ogni euro della tassa di soggiorno sia realmente investito per la città: non solo per migliorarne l’immagine e la qualità dei servizi, ma anche per sostenere iniziative capaci di promuovere la destinazione tutto l’anno, contribuendo a superare la stagionalità del turismo marino-balneare.
Alla luce delle dichiarazioni del sindaco Raimondo Cacciotto e dell’assessore Enrico Daga, il circolo FdI richiama l’amministrazione comunale a garantire piena trasparenza sull’utilizzo delle risorse e a rendere pubblici, con cadenza regolare, i dati sul gettito e sulla loro destinazione.
La trasparenza, Infatti, non si esaurisce nel contrasto all’evasione: significa anche rendere chiaro e verificabile come vengono impiegati i fondi, assicurando che producano benefici reali per la comunità.
È inoltre irrinunciabile che le rappresentanze del comparto turistico, a partire da quelle della ricettività che riscuotono materialmente l’imposta, partecipino attivamente alle scelte sull’impiego dei fondi, come avviene nelle città dove il turismo è motore dell’economia locale.
Solo una gestione chiara, condivisa e verificabile potrà rafforzare la fiducia di cittadini e operatori e garantire che le risorse del turismo tornino davvero a beneficio di Alghero”.

Fratelli d’Italia, Circolo di Alghero

Aerei, taglio tasse: voto unanime sul documento del Centrodestra

ALGHERO – Il Consiglio comunale di Alghero ha oggi votato all’unanimità un Ordine del giorno (primo firmatario Tedde) dei Gruppi consiliari di Centrodestra Forza Italia, UDC, Lega, Fratelli d’Italia e Prima Alghero che impegna il Sindaco a chiedere con urgenza alla Presidente della Regione, assieme ai sindaci della Città Metropolitana di Sassari, che negozi col Governo l’abolizione integrale della tassa addizionale per i diritti di imbarco, “regionalizzando” il balzello e compensando lo Stato per i mancati introiti. Sono già quattro le regioni che hanno ottenuto l’abolizione della tassa, e tutte governate dal centrodestra: Friuli Venezia Giulia, Calabria, Abruzzo e da ultimo la Sicilia che l’ha abolita per gli aeroporti minori. Dal partecipato dibattito è emerso che si tratta di una odiosa addizionale che “toglie” e che ha un impatto negativo sull’aeroporto di Alghero e sul territorio della Citta metropolitana di Sassari. Se l’addizionale venisse eliminata I benefici che deriverebbero per l’aeroporto di Alghero sono noti e certificati: almeno 500-600 mila passeggeri in più all’anno, solo dal vettore leader del trasporto europeo, Ryanair, senza tenere conto degli altri vettori. A cui si aggiungerebbero le maggiori entrate derivanti dagli introiti Iva e dal fatturato del comparto dei servizi e della ricettività turistica. Sono dati ampiamente anticipati dagli incrementi di traffico nelle Regioni (Friuli, Abruzzo, Calabria e Sicilia) che già hanno investito nell’azzeramento del balzello che niente lascia ai Comuni (nonostante il nome) e tutto porta nelle casse dell’Inps, a sostegno delle gestioni previdenziali. I Consiglieri del centrodestra hanno però proposto che la Regione chieda ai vettori low cost, e principalmente a Ryanair, impegni chiari sia in termini di previsione di basi ad Alghero che per l’incremento del numero dei voli e delle tratte. Ora seguiremo con attenzione gli sviluppi nell’attuazione della volontà del Consiglio Comunale, e stimoleremo il Sindaco ad avviare con la Città metropolitana di Sassari immediate interlocuzioni con la Todde affinché l’odiosa tassa venga eliminata entro la fine del 2025″, L’hanno dichiarato i Consiglieri Tedde, Caria, Peru, Bardino, Ansini, Salvatore, Pais, Cocco e Fadda.