“Bene gli eventi di Capodanno in continuità col Centrodestra”

ALGHERO – “Apprendo con soddisfazione che l’amministrazione comunale ha deciso di riproporre il format del capodanno su tre giornate, ideato durante la mia amministrazione nel 2023 ( Lazza, Max Pezzali,ecc)   e confermato con successo anche nel 2024 ( Ligabue, Anna Pepe, Guè, Noiz Narcos, ecc) . Un modello originale  che ha reso Alghero la principale destinazione turistica della Sardegna per le festività di fine anno, capace di unire intrattenimento, cultura e promozione del territorio.

È un segnale positivo di continuità amministrativa, che si vede in tantissime altre scelte,  che l’attuale amministrazione abbia scelto di valorizzare un progetto che ha dimostrato la sua efficacia, contribuendo in modo concreto alla crescita dell’immagine della città e alle importanti ricadute economiche per il settore turistico e commerciale. Dopo alcune dichiarazioni e posizioni contrarie espresse in passato, constatare oggi un riconoscimento esplicito di quel lavoro e di quella visione è motivo di soddisfazione e di orgoglio. Il tema della continuità amministrativa non deve creare irritazione nella attuale maggioranza, ma piuttosto rappresentare un segno di maturità che non deve creare imbarazzo.

Il format, articolato su tre serate, una dedicata ai più grandi, una ai giovanissimi e una pensata per tutte le età,  ha dimostrato di saper coinvolgere un pubblico ampio e variegato, rafforzando l’identità di Alghero come città viva, accogliente e protagonista del capodanno sardo. Il giudizio finale sulle scelte artistiche e sul successo del capodanno spetta, come sempre,  ai cittadini, ai nostri operatori e ai tanti visitatori che decideranno di trascorrere qui la fine dell’anno, non a chi organizza o a chi critica chi lo organizza. Io comunque spero che anche questa edizione possa confermare la qualità e l’attrattiva di questo modello.

Con spirito costruttivo, resta un aspetto importante da considerare: in un contesto turistico sempre più competitivo, la programmazione e la tempestività sono elementi decisivi. Altre località hanno annunciato il proprio calendario già a inizio ottobre, Alghero a novembre. Ogni settimana di anticipo può significare maggiori opportunità di promozione e prenotazioni. Mi auguro che in futuro si possa lavorare con maggiore anticipo, continuità e spirito di collaborazione tra tutte le componenti istituzionali e sociali della città.

Il successo di Alghero non appartiene mai a una singola parte politica, ma all’intera comunità. E con questo spirito auguro di cuore  alla città, agli organizzatori e a tutti gli operatori coinvolti un “Cap d’Any di Sardegna” di grande successo, per il bene e l’immagine della nostra Alghero”.

Mario Conoci, già sindaco di Alghero

SASSARI – Nel corso della serata di domenica 02.11.2025, a Sorso, i Carabinieri della locale
Stazione hanno arrestato in flagranza di reato un uomo poiché resosi responsabile del reato
di evasione dagli arresti domiciliari.
In particolare i Carabinieri, nel corso di un ordinario servizio di pattuglia volto alla
prevenzione e alla repressione dei reati nonché alla vigilanza sul rispetto delle misure
imposte dall’Autorità Giudiziaria, hanno notato il soggetto mentre passeggiava per le vie
cittadine, nonostante fosse obbligato a permanere presso la sua abitazione.
L’uomo alla vista dei militari dell’Arma tentava in un primo momento di nascondersi tra le
auto parcheggiate abbassandosi tra esse venendo però prontamente individuato e
successivamente bloccato.

Espletate le formalità di rito, l’uomo è stato dunque tratto in arresto e, su disposizione della
Procura della Repubblica di Sassari che dirige e coordina le indagini, collocato agli arresti
domiciliari in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida.
Per il principio della presunzione d’innocenza, la colpevolezza della persona sottoposta alle
indagini sarà definitivamente accertata solo se interverrà sentenza irrevocabile di condanna.

“Sinistra in piazza inneggia a Tito colpevole della strage della foibe, Avs condanni”

ALGHERO – “Durane la sera del 1 Novembre la città di Cagliari ha vissuto ore di tensione a causa degli scontri scoppiati durante una contromanifestazione di sinistra non autorizzata, organizzata contro il corteo del Blocco Studentesco, regolarmente autorizzato dalle autorità competenti.
Un episodio grave, che ha visto la violenza prevalere sul rispetto delle regole e sulla libertà di espressione che la nostra Costituzione garantisce a tutti, anche coloro con cui non si è d’accordo.
La situazione è ulteriormente degenerata con la presenza della bandiera jugoslava di Tito, un simbolo che evoca una delle pagine più tragiche della storia italiana: le foibe, le violenze e l’esodo forzato di migliaia di nostri connazionali da Istria, Fiume e Dalmazia.
Sventolare quel vessillo significa oltraggiare la memoria delle vittime e ferire ancora una volta chi, in Italia e in Sardegna, porta sulle spalle il peso di quella tragedia.
“Vedere quella bandiera sventolare oggi, in Sardegna, è qualcosa di inaccettabile,” dichiara Pino Cardi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia Alghero.
“La nostra terra, in particolare Fertilia, ha accolto i profughi dell’Esodo con dignità e solidarietà, diventando un simbolo di rinascita. Esibire il simbolo di chi li ha perseguitati significa insultare la storia e il dolore di un intero popolo. Ogni dittatura, rossa o nera che sia, è un fallimento della libertà e della civiltà.”
Alessio Auriemma, vicecoordinatore cittadino, aggiunge:
“È preoccupante che, nel 2025, ci sia ancora chi prova a giustificare o sminuire simili simboli. Le famiglie di Fertilia sono la testimonianza vivente di cosa significarono la persecuzione e l’esilio. Chi oggi sventola quella bandiera non rappresenta la libertà, ma solo la provocazione e l’odio ideologico.”
“Siamo altrettanto preoccupati — prosegue Alessandro Cocco, capogruppo in Consiglio comunale — per la posizione dei partiti, che hanno scelto di aderire a una manifestazione non autorizzata, alimentando tensione e divisione.
Chi riveste ruoli istituzionali deve mantenere equilibrio e senso di responsabilità, non legittimare gli estremismi. Chiediamo ad AVS Alghero di prendere le distanze da quanto accaduto e di condannare con la stessa forza tutte le forme di fanatismo, di destra o di sinistra, come facciamo noi. La democrazia non si difende con la violenza, ma con il rispetto delle regole e della verità storica.”
Fratelli d’Italia Alghero esprime piena solidarietà alle Forze dell’Ordine, impegnate a garantire la sicurezza pubblica e la libertà di tutti, e ribadisce il proprio impegno per una società che rifiuti ogni dittatura, ogni estremismo e ogni tentativo di riscrivere la storia.

“Tassa di Soggiorno, Cacciotto dica come vengono spesi i soldi”

ALGHERO – “Fratelli d’Italia Alghero continuerà a vigilare affinché ogni euro della tassa di soggiorno sia realmente investito per la città: non solo per migliorarne l’immagine e la qualità dei servizi, ma anche per sostenere iniziative capaci di promuovere la destinazione tutto l’anno, contribuendo a superare la stagionalità del turismo marino-balneare.
Alla luce delle dichiarazioni del sindaco Raimondo Cacciotto e dell’assessore Enrico Daga, il circolo FdI richiama l’amministrazione comunale a garantire piena trasparenza sull’utilizzo delle risorse e a rendere pubblici, con cadenza regolare, i dati sul gettito e sulla loro destinazione.
La trasparenza, Infatti, non si esaurisce nel contrasto all’evasione: significa anche rendere chiaro e verificabile come vengono impiegati i fondi, assicurando che producano benefici reali per la comunità.
È inoltre irrinunciabile che le rappresentanze del comparto turistico, a partire da quelle della ricettività che riscuotono materialmente l’imposta, partecipino attivamente alle scelte sull’impiego dei fondi, come avviene nelle città dove il turismo è motore dell’economia locale.
Solo una gestione chiara, condivisa e verificabile potrà rafforzare la fiducia di cittadini e operatori e garantire che le risorse del turismo tornino davvero a beneficio di Alghero”.

Fratelli d’Italia, Circolo di Alghero

Aerei, taglio tasse: voto unanime sul documento del Centrodestra

ALGHERO – Il Consiglio comunale di Alghero ha oggi votato all’unanimità un Ordine del giorno (primo firmatario Tedde) dei Gruppi consiliari di Centrodestra Forza Italia, UDC, Lega, Fratelli d’Italia e Prima Alghero che impegna il Sindaco a chiedere con urgenza alla Presidente della Regione, assieme ai sindaci della Città Metropolitana di Sassari, che negozi col Governo l’abolizione integrale della tassa addizionale per i diritti di imbarco, “regionalizzando” il balzello e compensando lo Stato per i mancati introiti. Sono già quattro le regioni che hanno ottenuto l’abolizione della tassa, e tutte governate dal centrodestra: Friuli Venezia Giulia, Calabria, Abruzzo e da ultimo la Sicilia che l’ha abolita per gli aeroporti minori. Dal partecipato dibattito è emerso che si tratta di una odiosa addizionale che “toglie” e che ha un impatto negativo sull’aeroporto di Alghero e sul territorio della Citta metropolitana di Sassari. Se l’addizionale venisse eliminata I benefici che deriverebbero per l’aeroporto di Alghero sono noti e certificati: almeno 500-600 mila passeggeri in più all’anno, solo dal vettore leader del trasporto europeo, Ryanair, senza tenere conto degli altri vettori. A cui si aggiungerebbero le maggiori entrate derivanti dagli introiti Iva e dal fatturato del comparto dei servizi e della ricettività turistica. Sono dati ampiamente anticipati dagli incrementi di traffico nelle Regioni (Friuli, Abruzzo, Calabria e Sicilia) che già hanno investito nell’azzeramento del balzello che niente lascia ai Comuni (nonostante il nome) e tutto porta nelle casse dell’Inps, a sostegno delle gestioni previdenziali. I Consiglieri del centrodestra hanno però proposto che la Regione chieda ai vettori low cost, e principalmente a Ryanair, impegni chiari sia in termini di previsione di basi ad Alghero che per l’incremento del numero dei voli e delle tratte. Ora seguiremo con attenzione gli sviluppi nell’attuazione della volontà del Consiglio Comunale, e stimoleremo il Sindaco ad avviare con la Città metropolitana di Sassari immediate interlocuzioni con la Todde affinché l’odiosa tassa venga eliminata entro la fine del 2025″, L’hanno dichiarato i Consiglieri Tedde, Caria, Peru, Bardino, Ansini, Salvatore, Pais, Cocco e Fadda.

“Sanità algherese, altro che rilancio: ecco tutte le gravi criticità”

ALGHERO – “Si è tenuto un Consiglio Comunale aperto con la gradita presenza dei
comitati e dei vertici della ASL e AOU , che ringraziamo. Questa partecipazione
è servita per chiarire i passi già compiuti dai suddetti manager che hanno anche
fornito le linee programmatiche che intendono seguire per il miglioramento dei
servizi sanitari nel nostro territorio.
Nel corso del mio intervento ho ribadito, per l’ennesima volta, le criticità ormai
endemiche del nostro territorio e mi sono soffermato, in particolare, sugli
Ospedali di Alghero che, pur lavorando in palese emergenza, offrono un servizio
importante per la collettività, grazie alla abnegazione degli operatori sanitari.
– il Pronto soccorso dell’Ospedale Civile che registra 25.000 accessi l’anno,
verrà ampliato con una nuova struttura di 430 mq. ma funzionerà soltanto
se arriverà il personale medico ed infermieristico a supporto, altrimenti
diventerà l’ennesima struttura inutilizzata;
– La riapertura h24 della Cardiologia, oggi a mezzo servizio, è un servizio
fondamentale per un Ospedale che si rispetti;
– Anche la Pediatria è ancora h12 dal lunedì al sabato ma per fortuna
qualcosa si muove, perché sono arrivati alcuni pediatri .
– Con grande dispiacere devo ammettere che il Punto Nascita, ormai chiuso
da 2 anni, non riaprirà perché ad oggi non ci sono le condizioni per
ripristinarlo a causa della mancanza di pediatri e neonatologi. Forse in
futuro la politica regionale capirà che alcuni centri importanti come
Alghero dovrebbero e potrebbero operare in deroga, come avviene in molte
altre Regioni, considerando il basso indice di natalità della Sardegna che ha
raggiunto un calo delle nascite del 10% negli ultimi 18 mesi, Nel frattempo
si potrebbero attivare servizi fondamentali come lo STEN (servizio di
trasporto emergenza neonatale).
– infine, ho ribadito che, per quanto riguarda l’Ospedale Marino, non siamo
interessati alla diatriba sulla sua gestione ma vogliamo garanzie di
continuità del servizio, che non deve essere vanificato”.

 

Massimiliano Fadda, consigliere comunale Prima Alghero

“Aerei, taglio addizionale non vada contro i lavoratori, la Todde intervenga”

CAGLIARI – “Il rilancio dell’aeroporto di Alghero è una priorità per la Sardegna, ma non può passare attraverso scelte affrettate che rischiano di indebolire sicurezza, lavoro e tutele”. Così Gianluca Langiu, segretario regionale della FIT CISL Sardegna, interviene sul dibattito legato all’abolizione dell’addizionale comunale sui diritti d’imbarco allo scalo del Riviera del Corallo. Secondo la FIT CISL, l’obiettivo di rendere Alghero più competitivo “è pienamente condivisibile, ma la proposta di eliminare la tassa d’imbarco da 6,50 euro a passeggero deve essere accompagnata da misure di compensazione e da una visione complessiva del sistema aeroportuale sardo. Cinque euro di quella tassa – spiega Langiu – finanziano il Fondo di solidarietà del trasporto aereo presso l’INPS, che garantisce la cassa integrazione e le integrazioni salariali ai lavoratori del settore, e i lavoratori dello scalo algherese ne hanno usufruito in questi anni. Un euro va all’ENAV per la sicurezza dei voli e cinquanta centesimi al servizio antincendio. Sospendere o abolire questa imposta senza alternative certe – avverte il segretario – significherebbe privare il sistema di risorse fondamentali, mettendo a rischio i lavoratori e la sicurezza negli aeroporti”.

La FIT CISL sottolinea come Alghero sia oggi l’anello più debole del sistema aeroportuale regionale, “penalizzato da una riduzione dei voli, dalla stagionalità e dall’incertezza sul mantenimento della base Ryanair. Per questo – aggiunge Langiu – serve una soluzione equilibrata: una sperimentazione temporanea sostenuta da fondi regionali o statali, limitata ai mesi di bassa stagione, ma accompagnata da impegni chiari da parte delle compagnie in termini di nuove rotte e mantenimento dell’occupazione”.

Il sindacato chiede, inoltre, che la misura si inserisca in una strategia regionale unitaria, per evitare squilibri con gli altri scali sardi e garantire continuità nei servizi essenziali finanziati dall’addizionale.

Per Langiu, “il rilancio del traffico aereo non può essere affidato solo a un taglio fiscale: servono investimenti, promozione turistica, incentivi stabili e un piano di sviluppo condiviso tra istituzioni, gestori e parti sociali”. La FIT CISL conclude chiedendo l’apertura di un tavolo permanente sulla politica dei trasporti aerei in Sardegna: “Competitività e diritti devono andare di pari passo. Solo con equilibrio, responsabilità e visione di sistema potremo rilanciare lo scalo di Alghero e garantire occupazione, sicurezza e mobilità ai cittadini sardi”.

Scritte antisemite ad Alghero, clima d’odio: condanna

ALGHERO – “Il Consiglio comunale di Alghero, attraverso la mia presidenza, vuole esprimere la sua più ferma condanna per la scritta antisemita apparsa in una via della nostra città. Alghero è e rimane una città della pace, della tolleranza e dell’accoglienza, dove tutti sono benvenuti e dove la diversità è valorizzata.

Chiediamo pertanto la cancellazione immediata di questa scritta, che non rappresenta in alcun modo la nostra comunità. Nel caso in cui l’edificio interessato sia di proprietà privata, ci si aspetta che il proprietario adotti le misure necessarie per la rimozione. Qualora ciò non avvenisse, le autorità competenti provvederanno d’ufficio alla rimozione di tale scritta, affinché la nostra città possa continuare a essere un luogo sicuro e rispettoso per tutti i cittadini e i visitatori.”

Il presidente del Consiglio Comunale, Mimmo Pirisi.

“Altro che feste e festicciole, Alghero sempre più isolata”

ALGHERO – “Un crescente isolamento segnato sempre più dalla riduzione dei collegamenti aerei e del nostro territorio con il resto dell’italia.
Marco Lombardi, referente regionale di MioItalia (Movimento Imprese Ospitalità), lancia l’allarme: dall’aeroporto di Alghero restano attive pochissime rotte come ogni fine stagione estiva. Un duro colpo per le attività locali, che vedono sfumare ogni anno la speranza di un prolungamento di stagione e una prospettiva di lavoro invernale.
“Da anni si parla di allungare la stagione, di rendere la Sardegna attrattiva anche in inverno – dichiara Lombardi – ma ogni anno assistiamo a un peggioramento continuo e costante.
  I collegamenti, sia aerei sia navali, sono fondamentali per mantenere la nostra isola accessibile, ma come sempre passa tutto in secondo piano quando si arriva a settembre. L’inverno diventiamo “l’isola che non c’è”, data La scarsità dei voli e dei costi eccessivi per spostarsi o approdare in Sardegna. Una “situazione disastrosa” che colpisce duramente tutta la città piuttosto che favorirne la ripresa. Non mancano preoccupazioni sul futuro dello stesso aeroporto che, avverte Lombardi, rischia di diventare sempre più “la cenerentola” del panorama aeroportuale italiano, perché lo è già in Sardegna. Si è sempre più tagliati fuori dalle principali rotte e sempre meno presente nei “radar” delle compagnie di viaggio.
  “Quello che mi lascia perplesso è l’indifferenza delle istituzioni regionali e della stessa comunità sarda verso una situazione che minaccia di isolare del tutto la Sardegna dal resto del mondo. Gli abitanti e le imprese di questa terra non meritano di essere abbandonati,” conclude Lombardi. Un appello, dunque, a non prendere alla leggera un isolamento che rischia di decretare l’ulteriore marginalizzazione del nord-ovest sardo, colpendo una realtà che fa fatica a mantenersi in equilibrio e che oggi più che mai chiede supporto”.
Marco Lombardi (MIO Italia)

“La vera decadenza è l’inadeguatezza della politica nel non ammettere i propri errori”

ALGHERO – “Non è sulla decadenza di Alessandra Todde che dovremmo concentrare il dibattito pubblico. La questione non è solo giuridica, ma profondamente politica e culturale. La vera decadenza, infatti, non riguarda una carica istituzionale. Riguarda la classe dirigente nel suo complesso e il modo in cui essa interpreta, e spesso piega, le regole democratiche.
Certo, si può discutere se la sanzione che ha colpito la presidente della Regione Sardegna sia stata eccessiva. Il formalismo burocratico talvolta appare distante dalla volontà popolare, e in questo caso specifico, si è parlato di un vizio di forma legato alla rendicontazione delle spese elettorali. Ma ammettiamo pure che la norma sia stata applicata con severità. La domanda vera è un’altra: la presidente ha riconosciuto di aver commesso un errore? Ha ammesso di aver violato, anche solo per negligenza, una norma prevista dalla legge?
Assolutamente no.
Alessandra Todde ha scelto la strada più insidiosa: quella del vittimismo populista. Si è appellata al mandato popolare, invocando la volontà del popolo sardo come principio superiore alla legge. Come se l’investitura democratica potesse assolvere automaticamente da ogni responsabilità amministrativa o legale. Una posizione pericolosa, che scivola facilmente in una visione plebiscitaria della democrazia, dove il voto cancella ogni dovere di rendicontazione, trasparenza, e rispetto delle regole.
È qui che si rivela la vera decadenza della politica: nella crescente incapacità di assumersi le proprie responsabilità. Nella tendenza a trasformare ogni critica in un attacco antidemocratico, ogni sanzione in un complotto, ogni regola in un ostacolo imposto dall’establishment. È una deriva che mina alla base il principio di legalità.
La politica dovrebbe essere l’arte del servizio, del rispetto delle istituzioni, della trasparenza verso i cittadini. Quando invece diventa un’arena in cui ci si giustifica solo in nome del consenso, allora il problema non è più solo la decadenza di un singolo, ma la decadenza di un’intera classe politica.
E questo, francamente, dovrebbe preoccuparci molto di più”.
Francesco Sasso (Iniziativa Alghero)