Ryanair: tasse, promesse e addio

ALGHERO – “Avevamo promesso entro l’estate un cambiamento di rotta che non riguarda solo Ryanair ma le tariffe aeroportuali italiane, abbiamo lavorato ai numeri ma non siamo riusciti a inserire il provvedimento nel Decreto Enti locali, la cui prima versione è stata licenziata venerdì scorso dal Consiglio dei ministri”. Così il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio all’Ansa, a proposito delle intenzioni del governo rispetto alle richieste di Ryanair di una riduzione delle tasse aeroportuali come condizione per non abbandonare anche gli aeroporti sardi di Alghero e Cagliari.

“Inseriremo il provvedimento in fase di conversione del decreto – assicura il ministro – perché al momento stiamo finendo i calcoli con la Ragioneria”. Delrio ha poi spiegato che “il presidente Renzi mi ha assicurato che nei prossimi giorni riusciremo a risolvere la questione, così che entro l’estate potremo mantenere l’impegno per il bene del turismo e di tutto il Paese”.

Queste le parole del Ministro che paiono rappresentare una luce in fondo al tunnel. Ma questa presunta possibilità si scontra con le notizie che giungono da Roma, in cui appare chiaro che Ryanair, tasse di imbarco o meno, lascerà l’aeroporto di Alghero chiudendo così la “base” ovvero non ci sarà più alcun volo del vettore irlandese. Almeno questo sembra ad oggi. Certo è evidente il flop della politica regionale in particolare di Pigliaru e Deiana che dopo mesi di promesse e annunci stanno lasciando un territorio in mutande.