Ritardi Porto, colpe Bruno-Regione

ALGHERO – “Non possiamo che ringraziare il sindaco Bruno che, pur impegnato con una fitta agenda di appuntamenti romani, ha celermente provato a replicare alla nota con cui abbiamo posto in evidenza l’inerzia della sua amministrazione e di quella Regionale di Centrosinistra sullo sviluppo del porto di Alghero”. Ritorna in primo piano il tema del Porto che, passando gli anni e mesi, ed ancora non ha visto decollare il progetto di riqualificazione atteso e soprattutto depositato nei cassetti degli uffici regionali da almeno 4 anni. Forza Italia, Riformatori Sardi, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini e Azione Alghero replicano alle parole del Sindaco [Leggi] derivate dalla “denuncia” del centro-destra sui ritardi nella riqualificazione e definizione del Prg dell’approdo [Leggi]

“Ci ha provato ed i risultati non sono stati certo dei migliori, perché sa benissimo che sul piano regolatore portuale, redatto dall’amministrazione di centro-destra, per cui son già stati spesi soldi pubblici, non esiste nessuna bocciatura e che lo stesso fu progettato in totale concertazione con gli uffici regionali, in assenza di linee guida ma semplicemente perché all’ epoca non previste e a cui oggi, comunque, potrebbe esser adeguato. Pertanto chieda agli Uffici Regionali “amici” perché siano rimasti inerti (al suo pari) per tutti questi anni sino a rendere il PRP cartastraccia (per superamento delle norme vigenti), spieghi come mai in tutti questi anni non si sia mai interessato del porto o non abbia mai sollecitato un passo avanti, e come mai , solo ora, forse perché è gia’ iniziata la campagna elettorale e c’è bisogno di spot, la Regione “amica” abbia deciso di delegarlo alla stesura di un nuovo piano”.

“La totale incapacità, sia a livello Regionale che locale, di sapersi assumere quelle responsabilità, anche di scelta, che pur scontentando qualcuno salvaguardano il bene collettivo e che i cittadini si aspettano, ha portato ad ingessare il Porto, una Città, un territorio Intero. Dimostri finalmente di saper fare delle scelte e soprattutto gli tenga fede, e ne approfitti per renderci edotti a quale titolo parteciperà prossimamente all’assemblea del Consorzio del porto, dal quale fin dal 2015 ha deliberato (erroneamente a nostro avviso) di uscire, senza tuttavia, a distanza di quasi tre anni, formalizzare il deliberato del consiglio comunale.
In merito al ruolo di “Unione” e valorizzazione del patrimonio algherese stendiamo un velo pietoso le, anche recenti, vicende relative ai terreni ed immobili usucapiti a Maria Pia, parlano da sole”.

“Infine dispiace che il Sindaco, abile a vestire il ruolo della vittima, parli di invidia e di veleno, stati d’animo che, stia sereno, non ci riguardano, e concentri le sue energie ad occuparsi con urgenza della città, cercando di acquisire quella capacità di ascolto, anche delle opposizioni, a lui sconosciuta, che innumerevoli volte avrebbe potuto evitare danni alla città e pessime figure all’Amministrazione da lui guidata”.

Nella foto il porto di Alghero

S.I.