Porto, Bruno-Otelma attui il Prg

ALGHERO – “Dopo anni di inerzia, silenzio e menefreghismo totale l’amministrazione Bruno (che ricordiamo prova a governare la città da giugno del 2012) ha ripreso, nella maniera maldestra e confusionale propria del suo più illustre rappresentante, a parlare del porto di Alghero”. Forza Italia, Riformatori Sardi, Fratelli D’Italia, Noi con Salvini e Azione Alghero, ovvero il centro-destra algherese, punta i riflettori su uno dei temi centrali del mancato sviluppo di questa zona della Sardegna: il porto. Troppi anni persi e, ancora oggi, tentennamenti, che non fanno altro che allontanare la definitiva realizzazione di un nuovo approdo più funzionale, moderno e che possa produrre quelle ricadute economiche (anche in posti di lavoro) certe e attese.

“Lo ha fatto attraverso l’ormai canale di comunicazione ufficiale dell’ amministrazione, la sua pagina Facebook, al solito, attribuendosi meriti relativamente ad un non meglio identificato “lavoro di anni di mediazione, di sintesi, di impegno congiunto” che lo porta ad Ipotizzare, alla stregua del mago Otelma, progettualità ma soprattutto gestioni del porto condivise. Il tutto in totale spregio e a dispetto delle norme e modalità proprie delle procedure ad evidenza pubblica di cui il sindaco parrebbe già conoscere l’esito (con tutto ciò che potrebbe conseguirne a dispetto della crescita del porto) ancor prima che vengano bandite”.

“Detto ciò, appreso che due aziende private, da prima concorrenti, quali Il Consorzio del Porto di Alghero e Marinedi (Marina di Alghero ndr), abbiano deciso di concorrere unitamente per la presentazione di un progetto di restyling, ampliamento e gestione della struttura portuale di Alghero, non possiamo che essere soddisfatti per il sicuro apporto migliorativo che l’ingresso di nuove figure potrà apportare all’interno di quella che fino a poco tempo fa era una partecipata del Comune e che ora, da azienda privata qual è (il comune dovrebbe aver ceduto le proprie quote adempiendo al piano di razionalizzazione delle partecipate, ammesso e non concesso che l’abbia fatto, diversamente rivaluti il proprio ruolo a riguardo) possiamo solo augurare di poter procedere nei propri intenti in totale autonomia, senza interferenze di facciata alcuna, in base ai vigenti dettati normativi”.

“Al sindaco “mediatore” consigliamo invece di occuparsi con celerità di quanto di sua competenza per il definitivo “varo” dello strumento di pianificazione quale il Piano regolatore del porto, le cui linee guida Regionali sono già operative dal 25 novembre 2016, piano che costituisce presupposto indispensabile per l’affidamento, mediante procedura ad evidenza pubblica, delle aree demaniali in ambito portuale”.

“All’interno di quei cassetti che avrebbe voluto aprire, ma evidentemente non apre, dal 2012, troverà un Piano regolatore portuale pronto, definito dalla precedente amministrazione di centro destra e mai analizzato che potrà, pur con i dovuti aggiornamenti /modifiche alle vigenti normative, rappresentare un valido rilancio per la struttura portuale di Alghero con occhio di riguardo anche nei confronti della locale marineria di pescatori anch’essa abbandonata, come il porto, da troppo tempo”.

Nella foto un recente incontro del centro-destra territoriale

S.I.