“Mensa, Consiglio svilito ancora”

ALGHERO – Ancora polemica sul regolamento mensa targato Esposito. Ma questa volta, in particolare, i Riformatori Sardi, per bocca dell’esponente Andrea Montis, si soffermano, non solo sui nuovi dettami, ma anche sul metodo che ha portato la maggioranza a “portare a casa il risultato”. “Come Riformatori partecipiamo sempre con grande attenzione alle sedute e ai lavori che si susseguono in via Columbano. Nella seduta del 22 settembre l’amministrazione in carica, per bocca dell’assessore Gabriella Esposito, presentava il nuovo regolamento della mensa scolastica, a cui dava, giustamente, grande importanza, poiché riguarda non solo la salute ma anche l’educazione dei più piccoli, che passa anche attraverso il cibo”.

“Dispiace – continua Montis – aver constatato che un argomento di tale importanza sia stato affrontato, seppur con tutti i buoni propositi, in maniera, come dire, piuttosto sbrigativa dal punto di vista pratico e tecnico amministrativo. Siamo convinti, infatti, che prevedere un miglioramento del prodotto servito ai fruitori (inserendo anche una “commissione” di controllo oltre a quelle già previste dalla legge, A.S.L. nel caso) di per sé non sia sufficiente a risolvere le difficoltà a cui le famiglie algheresi vanno incontro per garantire un pasto ai propri figli. Il Nuovo sistema, impone, infatti, il pagamento anticipato di una retta bimestrale per poter godere del servizio, e prevede il rimborso dei pasti non fruiti unicamente nel caso di 10 assenze consecutive. Per essere più chiari le famiglie algheresi dovranno anticipare due mesi di costo ( senza pensare che per molte di esse è già difficile reperire i denari anche solo per una settimana di pasti) e non si vedranno rimborsare dei pasti non fruiti ( se non dopo 10 assenze consecutive) nonostante questi non vengano ( come esplicitamente riportato nel capitolato d’appalto) liquidati dall’amministrazione alla ditta appaltante .

“Dispiace aver avuto ancora una volta conferma che l’attuale amministrazione, pur di portare a casa il risultato, che in certi casi assume addirittura connotazioni personalistiche, non tiene in nessun conto le proposte della minoranza ( in questo caso, a parer nostro, per la maggior parte migliorative e di sicura utilità per la cittadinanza), arrivando a bocciare tutti gli emendamenti presentati. Paradossali, poi, i tentativi di alcuni consiglieri di maggioranza che hanno provato ad evidenziare come le modifiche agli atti istituendi potessero esser richieste ( dalla minoranza) durante le sedute di commissione, e non in aula ( a questo punto chiudiamola!), quando poi la stessa commissione ha dimenticato di inserire, nel documento presentato in aula, gli emendamenti già concordati in commissione (per mancanza del segretario verbalizzante, dice l’assessore. Sic!). Come definire tutto ciò? Volute dimenticanze; frettolosità colpevole; superficialità?”

“Questo modo di fare – chiude Montis – , ma in questo caso anche di dire, svilisce ancora di più la funzione che l’aula è deputata a svolgere, comprensibile per coloro che rappresentano vere e proprie meteore in Consiglio comunale ma aberrante per chi, avendo qualche anno di esperienza in più dovrebbe avere uno scatto d’orgoglio e non prestarsi al semplice ruolo di alza paletta ( aspettando magari di presentare, prima o poi, il conto) quantomeno su questioni che di politico hanno ben poco e riguardano da vicino il benessere comune dei cittadini”.

S.I.