Hotel sul mare, bando a Sassari

SASSARI – Incrementare gli insediamenti turistici nei luoghi dove sono già presenti strutture alberghiere e crearne di nuovi nelle aree che ad oggi risultano carenti di servizi. A questo punta il bando per le “Zone F4”, rivolto agli operatori economici del settore, che dovranno presentare le proposte al Comune di Sassari entro il 31 maggio 2018. I dettagli della manifestazione di interesse saranno presentati lunedì 23 aprile alle ore 18.30 nella borgata di Villa Assunta, presso la sede del Ceas Lago di Baratz (in via dei Fenicotteri 25), dal sindaco di Sassari Nicola Sanna e dell’assessore alle politiche per la pianificazione territoriale Alessandro Boiano. Gli obiettivi del bando sono quelli di estendere la visione di Sassari come città turistica oltre i confini del centro urbano, creare differenti opportunità di fruizione in fasce di territorio prevalentemente ad uso agricolo e valorizzare la bellezza naturalistica e storica del territorio della rete metropolitana.

Sono cinque le zone individuate per i nuovi insediamenti turistico-alberghieri, la fascia periurbana, che si estende cioè in prossimità del centro abitato, Platamona e Ottava, Biancareddu, Villa Assunta, l’Argentiera e Porto Palmas. Nell’incontro programmato a Villa Assunta l’amministrazione dialogherà con la cittadinanza della borgata sulle opportunità di sviluppo del territorio.

Un territorio dalla forte vocazione turistica, del quale è importante esaltare non solo le aree costiere, ma anche la ricchezza dell’entroterra. Quello perseguito dal Piano urbanistico comunale, di cui le “Zone F4” fanno parte, è un modello di sviluppo sostenibile, legato alla fruizione del territorio nel suo complesso, da articolare secondo un sistema che sia capace di mettere in relazione più realtà locali e di coinvolgere l’intera filiera e le imprese interessate, artigiane, agricole e di servizi (ristorazione, trasporti, cultura).

Le proposte pervenute al Comune saranno valutate in base alla qualità architettonica degli immobili, all’utilizzo di tecniche innovative di bioedilizia, alla rispondenza a principi di risparmio energetico ed eco-sostenibilità ambientale; dovranno essere inserite nel contesto territoriale, dialogare con le aree interne e con le reti degli itinerari archeologici e naturalistici, che riescano a coniugare componenti ambientali e storico–culturali. Saranno, ovviamente, valutati l’indotto creato e la capacità di svolgere un ruolo di traino per la crescita economica, culturale e sociale del territorio.

Nella foto la locandina della presentazione

S.I.