Claudia Crabuzza: un soldat algueres |video

ALGHERO – Un soldato algherese. Un’immagine che rende bene l’idea del periodo che stiamo vivendo. Claudia Crabuzza, però, non vuole soffermarsi solo sulla situazione sociale di oggi, ma va oltre. Del resto la musica serve (anche) a questo. Un vero sostegno morale e un viatico per poter sognare un futuro migliore. “Come un soldat” ha queste caratteristiche, diremmo, di governo e di lotta. Ovvero dei momenti più “leggeri” e sognanti e altri duri e incazzosi. Sicuramente è inquieto, anche se lineare, è questo rappresenta al meglio, l’attuale momento di ognuno di noi. O almeno di chi ha passioni e curiosità.

E questo grazie a dei testi che raccontano mondi diversi. Vicini e lontani dalla nostra Alghero, ma sicuramente confacenti con il “sentire” della (strana) popolazione di questa parte di Sardegna. La musica riflette ancora di più questo mix di sensazioni. E con “Arena i sal marì” sembra veramente di respirare l’aria delle spiagge della Riviera del Corallo e con la “Finestra” si viene catapultati nel vero Centro Storico algherese, quello disordinato, caotico, con panni stesi, scorribande di bambini festosi e mamme affacciate, proprio alla finestra, per controllare i propri figlie e non solo. Il cuore di Alghero che, come detto, compare anche nelle sonorità espresse da Claudia Crabuzza che, infatti, ammette di essere stata ammaliata da Pino Piras. In altri brani, quelli più direti, invece, sono presenti alcuni rimandi a gruppi di nicchia statunitensi come Devics e Black Heart Procession, che proponevano un mix di melodie new-wave e mittleuropee alla Kurt Weil con atmosfere desertiche e sprazzi più rock, si affaccia speso nella sua musica proprio il grande cantautore algherese.

Un lavoro che proietta la musica di Alghero fuori dai soliti confini e questo in un momento in cui le espressioni artistiche, che come sempre riflettono l’andamento sociale del luogo di riferimento, sono spaesate, in ombra e senza dei riferimenti chiari. E ciò a partire dagli spazi che per la musica sono essenziali. Ma Claudia Crabuzza, essendo un soldato, algherese, non ha mollato e continua la sua battaglia. Le sue armi per conquistare il mondo sono musica e parole in canzoni che vedono sventolare la bandiera catalana di Alghero in alto sulla collina. Una piccola grande speranza.

Nella foto Claudia Crabuzza

S.I.