“La nostra Sanità regge: pari trattamenti e più servizi”

CAGLIARI – Un sistema sanitario che ha retto nonostante la pandemia, offrendo ai cittadini un servizio di alto livello nonostante le gravi carenze di organico. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas, che oggi ha tenuto una conferenza stampa insieme all’assessore della sanità Mario Nieddu, al direttore generale Marcello Tidore e al commissario Ats Massimo Temussi. Il Presidente Solinas ha ripercorso le tappe della riforma sanitaria, approvata dal legislatore ma non pienamente attuata.

Il percorso attuativo, ha detto il Presidente, è oggi in fase avanzata con il complesso progetto di scorporo dell’ATS che porterà alla nascita e piena operatività delle 8 Asl. Con il nuovo assetto organizzativo della governance, i centri decisionali ritornano sul territorio, riavvicinando i servizi al cittadino. Viene ripristinato il legame diretto “sanità-territorio”, andato perduto con l’adozione del sistema centralistico fondato sull’azienda unica, inadeguata a rispondere in modo efficace alle esigenze e ai problemi nelle specifiche realtà. Il Presidente Solinas ha poi illustrato i principali interventi che la Giunta sta mettendo in atto.

Un netto cambio di marcia negli investimenti per la formazione con l’assegnazione di importanti risorse regionali per le borse di studio nelle scuole di specializzazione medica e non medica, con una programmazione pluriennale (2021-2023) di 30 milioni per 253 nuove borse di studio ogni anno. Nel 2018, dopo anni di tagli progressivi e mancata programmazione, le borse di studio regionali per le scuole di specializzazione medica si erano ridotte a poco più di una trentina, e poco più di una decina quelle per l’area non medica.

Occorre intervenire subito ed investire, ha detto il Presidente Solinas, sul personale. La Giunta ha approvato un piano del personale con l’obiettivo di rispondere nel triennio 2021-2023 al fabbisogno delle aziende del sistema sanitario regionale, riequilibrando la forza lavoro in uscita, e potenziando gli attuali organici, prevedendo un saldo positivo di 2.081 unità. Tra il 2021 e il 2023 sono 3.046 i dipendenti del sistema sanitario regionale che andranno in pensione, tra personale sanitario, tecnico, amministrativo e professionale. Per lo stesso periodo sono state programmate 5.127 assunzioni. Nel dettaglio: l’organico delle aziende che prenderanno il posto dell’attuale Ats, cioè in Ares e nelle Asl che presto saranno operative in attuazione della riforma, si passerà da un organico di 14.284 unità a 15.763 a fronte di 2.245 cessazioni; all’Arnas G. Brotzu da 3.133 unità a 3.409, a fronte di 587 cessazioni, all’Aou di Cagliari da 1.371 a 1.500, al netto di 57 cessazioni; all’Aou di Sassari da 2.547 a 2647, a fronte di 156 cessazioni; Areus da 87 a 111.

Attualmente sono stati programmati 66 concorsi per 799 posti complessivi a tempo indeterminato tra personale sanitario, tecnici e amministrativi delle aziende sanitarie. Le procedure sono state avviate per 62 concorsi di cui 25 già conclusi per un totale di 191 posti. Nel corso dell’emergenza covid sono state effettuate 1.587 assunzioni tra medici, infermieri, tecnici e amministrativi. Più nel dettaglio il reclutamento dei medici ha visto il coinvolgimento, oltre agli specializzati, anche degli specializzandi e dei laureati abilitati, nonché dei medici in pensione.

Negli ultimi due anni, ha detto ancora il Presidente, la Regione ha recuperato un pesante ritardo sul fronte dell’assistenza primaria dei medici di base, con l’attribuzione delle titolarità delle sedi carenti individuate dal 2014 al 2017, che, nel 2019, ancora non risultavano assegnate. A febbraio e ad agosto l’assessorato della Sanità ha bandito sedi carenti del 2018, 2019 e 2020, 244 sedi solo per le ultime due annualità, attualmente in fase di assegnazione.

Sono stati autorizzati ed espletati i corsi EST per l’abilitazione di 60 medici dell’emergenza territoriale. È stato uno dei primi provvedimenti dell’attuale esecutivo regionale per rispondere alla forte carenza di medici in servizio nelle ambulanze medicalizzate. I corsi di abilitazione mancavano nell’isola da oltre dieci anni. I medici abilitati possono svolgere parte delle ore di servizi per coprire turni nei pronto soccorso.

Per potenziare l’assistenza, incrementare il volume delle attività ambulatoriali ospedaliere e territoriali e ridurre i tempi d’attesa necessari per l’accesso alle prestazioni da parte dei cittadini, la Giunta, su indicazione dell’assessorato della Sanità, ha stanziato 20 milioni di euro da destinare alle prestazioni aggiuntive, con l’obiettivo di estendere gli orari d’attività degli ambulatori, ipotizzando anche prestazioni nei fine settimana. Il piano, che non si è mai fermato, ha dovuto fare i conti con lo stop delle attività programmate che ha caratterizzato, in modo particolare, la prima fase dell’emergenza Covid. Problema che si è poi riproposto con la recrudescenza della pandemia nelle fasi successive. Per rafforzare l’azione complessiva, sono stati stanziati anche 11 milioni per il comparto sanitario privato convenzionato.

Nonostante la situazione eccezionale dovuta a una pandemia che dura da quasi due anni e che ha largamente condizionato un intero sistema proprio nel momento in cui venivano gettate le basi per dare risposte strutturali ai problemi, la Regione, ha ricordato il Presidente Solinas, ha dovuto far affidamento a strumenti ordinari per far fronte alle necessità che non fossero direttamente connesse alla gestione della pandemia.

Da qui, ha detto l’assessore Nieddu, la necessità di chiedere a Roma specifiche deroghe per rispondere, in modo particolare, alla diffusa carenza di medici specializzati. – Le Usca: le Unità speciali costituite per l’assistenza territoriale ai pazienti Covid hanno portato a un’insormontabile carenza di medici di continuità assistenziale da destinare alle guardie mediche, divenuto ancora più evidente nel periodo estivo con l’apertura delle guardie mediche turistiche. Per far fronte a questa problematica, ha precisato l’assessore Nieddu, è stato chiesto al Ministro della Salute di modificare la legge istitutiva delle Usca per consentire alle unità di fornire assistenza sul territorio anche al di fuori dell’emergenza Covid, là dove risultassero carenti i presidi di guardia medica.

Anche la carenza di specialisti nei pronto soccorso, ha detto l’assessore, ha manifestato il suo peso maggiore nel periodo estivo, con la recrudescenza della pandemia, che, ancora una volta, ha fatto sentire la sua pressione sugli ospedali, e con l’impatto dovuto alla presenza turistica. Il problema è stato affrontato con una strategia unitaria all’interno del sistema sanitario regionale e, in parallelo, con una richiesta formale al Ministero per consentire l’impiego delle guardie mediche nei pronto soccorso. Abbiamo richiesto al Ministero di attivare i compensi per prestazioni aggiuntive, con l’aumento da 60 a 80 euro l’ora, oggi previsti solo per il personale impegnato nelle vaccinazioni. L’obiettivo è quello di incentivare ulteriormente l’adesione alle prestazioni aggiuntive per i medici impegnati su tutti gli altri fronti dell’emergenza. Laddove è presente un punto di Guardia medica e risulti la carenza del medico di base, è stato chiesto al Ministero di poter estendere l’operatività del Punto di Guardia medica da 12 ore a 24 ore. Mentre dove non ci fosse un punto di Guardia, ma sussista la carenza del medico di base, è stato richiesto di prevedere l’istituzione di un Punto di Guardia.

Abbiamo inoltre aumentato, ha detto l’assessore, di un milione di euro il tetto di spesa per le RSA e di 645mila euro per i Centri di salute mentale e raggiunto un accordo con i sindacati dei medici di specialistica ambulatoriali con il quale sono state aumentate di 110mila (in modo strutturale e quindi permanente) le ore disponibili per le prestazioni nei poliambulatori, azione messa in campo con l’obiettivo ulteriore di riportare nei presidi del territorio tutte quelle prestazioni specialistiche cancellate per effetto del blocco del turnover deciso nel corso della passata legislatura. Altri 13 milioni sono inseriti nella legge “Omnibus” come risorse aggiuntive per incentivi ai medici allo scopo di favorire la copertura di tutte quelle sedi periferiche per cui risulti difficile attribuire incarichi nonostante i concorsi.

Tra gli altri interventi, l’assessore ha ricordato i 3 milioni di euro per l’acquisto di prestazioni dal completamento privato, con riequilibrio tra il nord e il sud Sardegna, l’aggiudicazione della gara per la realizzazione del nuovo sistema informatico/informativo sanitario regionale, l’estensione a tutti i cittadini del Fascicolo sanitario elettronico, lo stanziamento di 141 milioni di euro per l’ammodernamento tecnologico e gli interventi in edilizia sanitaria degli ospedali e delle strutture territoriali della Sardegna, cui si aggiungono 9 milioni e 959mila euro del Programma di riqualificazione e ammodernamento tecnologico dei servizi di radio terapia oncologica di ultima generazione.

Case Popolari in degrado, Area deve intervenire

ALGHERO – La pandemia ha causato una grave crisi economica. Questa crisi che oggi sta colpendo il nostro paese ha generato nuove situazioni di fragilità. Chi ne paga il prezzo sono le famiglie e quelle che già affrontavano situazioni di fragilità sono ancora più a rischio. Le famiglie che vivono nelle abitazioni di edilizia residenziale pubblica sono fra queste e da loro arrivano diverse denunce fatte con mail sulle condizioni degli edifici. Un esempio vicinissimo a livelli cittadino è quello degli edifici di Via Matteotti e Via De Gasperi: immobili ormai vetusti, con evidenti segni di degrado e di incuria da parte di AREA, l’azienda pubblica che si occupa di edilizia residenziale pubblica e che è preposta agli interventi di manutenzione straordinaria. Le segnalazioni riguardano paratie di balconi in cemento lesionate in maniera importante, con conseguente rischio di caduta dei blocchi; coperture ondulate in ferro dei terrazzi pericolanti; forti infiltrazione d’acqua dai terrazzi; isolamento a cappotto eseguito circa 15 anni fa danneggiato dall’acqua, con grave infiltrazione di umidità e di muffa. Lo stato di degrado, il distacco di intonaco, le infiltrazioni: tutto questo crea un grande disagio alle famiglie che ci abitano. La situazione risulta aggravata dal fatto che in tanti nuclei familiari ci sono anche anziani e disabili con patologie gravi. Non è possibile aspettare oltre per intervenire. AREA, che è presente in 327 dei 377 comuni sardi, è vincolata dalla legge regionale a garantire adeguata risposta ai bisogni abitativi, qualificando il patrimonio di edilizia pubblica.

Christian Mulas, capogruppo Fratelli d’Italia

Hub Promocamera Sassari, rinvio vaccinazioni

SASSARI – A causa di indispensabile manutenzione straordinaria urgente non dipendente da ATS Sardegna, la ASSL Sassari comunica che i locali dell’HUB di Promocamera (allestito a Sassari, ingresso Predda Niedda – Strada 1) non sono momentaneamente fruibili da parte dell’utenza. Per questo le attività vaccinali restano sospese per tutta la giornata odierna (venerdì 10 settembre) e riprenderanno regolarmente nella giornata di domani sabato 11 settembre.

Il Servizio di Coordinamento dell’HUB aggiunge che, alla luce di quanto accaduto, le attività vaccinali previste per la giornata odierna (venerdì 10 settembre), sono rinviate e riprogrammate a domenica 12 settembre.

Di seguito la nuova programmazione del calendario vaccinale:

– Venerdì 10 settembre: a causa del maltempo, gli appuntamenti vaccinali (prime e seconde dosi) in programma per oggi (venerdì 10 settembre) nell’HUB di Promocamera sono sospesi e posticipati a domenica 12 settembre;
– Sabato 11 settembre: le attività vaccinali si svolgeranno regolarmente secondo la precedente programmazione;
– Domenica 12 settembre: saranno effettuate tutte le vaccinazioni (prime e seconde dosi) in programma per la giornata di venerdì 10 settembre. Agli utenti è richiesto, laddove sia possibile, di recarsi all’HUB di Promocamera nello stesso orario del precedente appuntamento. La ASSL Sassari si scusa con gli utenti per il disagio.

Uccisa a coltellate dal marito, è una strage

CAGLIARI – È stata raggiunta da diverse coltellate una delle quali, forse mortale, al collo, Angelica Salis, la donna di 60 anni uccisa dal marito, Paolo Randaccio, 67 anni in una abitazione al numero 49 si via Sarcidano a Quartucciu, nell’hinterland di Cagliari. È stato lo stesso marito, come riporta l’agenzia Ansa, a chiamare i soccorsi e i carabinieri, raccontando quanto aveva fatto.

Sul posto sono arrivati i carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena e i colleghi del Comando provinciale e i medici del 118. Purtroppo quando i soccorsi sono arrivati sul posto era già troppo tardi. Il femminicidio sarebbe avvenuto al termine di una lite. L’uomo è stato fermato per omicidio volontario e adesso si trova nella caserma dei carabinieri di Quartu.

Fertilia merita di più

ALGHERO – “Da mesi accolgo al Museo visitatori che si commuovono nel conoscere la storia di Fertilia. Ma tutti, quando stanno per salutarmi, mi domandano come sia possibile che la nostra “Città di Fondazione” sia in questo stato.
Il degrado, evidente e sotto gli occhi di tutti, sembra non esistere solo per noi, che lo abbiamo sotto gli occhi da troppo tempo. Io non mi voglio rassegnare. Non posso pensare che la nostra comunità debba essere destinata a pagare ancora un prezzo così alto.
Non so se la causa sia da ricercare nella inadeguata gestione cinquantennale da parte dello Stato? Se questo abbandono sia dovuto allo stile fascista degli edifici?
Se sia stato l’antagonismo con Alghero a favorire tale condizione di degrado?
So solo che è arrivato il momento di cambiare. Le Istruzioni hanno il dovere di intervenire.
È il momento di dare una dimostrazione concreta di attenzione ad una comunità intera”.

Mauro Manca, museo Egea – Fertilia

DifferenziAMOAlghero: la tua città sostenibile…è social

ALGHERO – DifferenziAMOAlghero è uno spazio social dedicato al servizio di Raccolta Differenziata del Comune di Alghero: una Pagina Facebook e un Account Instagram, importanti canali di comunicazione e confronto tra l’Amministrazione Comunale e i cittadini sui temi dell’ecologia e della gestione dei rifiuti. Attraverso i Social, infatti, oggi è possibile affiancare e rafforzare l’efficacia dei più classici canali di dialogo già messi in atto, raggiungendo anche le fasce di popolazione più giovane, in maniera sempre più rapida, aperta, interattiva.

#ZeroScuse #ZeroRifiuti, le Regole degli #EcoBox per le attività commerciali o, ancora, #DavveroCiCredi?!: sono solo alcune delle “rubriche” tematiche sviluppate nei due profili ufficiali al fine di informare gli utenti sugli strumenti e i servizi messi in campo dal Comune di Alghero e dalla Ciclat Trasporti Ambiente per una gestione dei rifiuti urbani sempre più virtuosa e in linea con gli obbiettivi prefissati, nonché di sensibilizzare i cittadini con contenuti legati ai temi della sostenibilità ambientale e dell’ecologia, mai attuali come oggi nella loro urgenza!

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Atto vandalico al museo Mase, condanna

Ancora un’azione da condannare contro il Parco naturale regionale di Porto Conte. Dopo il preoccupante ritrovamento (testa di una volpe e una cartuccia) nelle vicinanze delle sede del Parco e oltre i continui e deplorevoli attacchi contro le attività in seno a Punta Giglio, ora si deve registrare anche un atto contro il M.A.S.E.. Il museo dedicato alla vita dello scrittore Museo Antoine De Saint-Exupéry ha visto danneggiati due importanti e costosi pannelli esterni. In particolare sono state cancellate le scritte in Catalano-Algherese (la cui traduzione è stata realizzata da Carla Valentino), fatto ancora più grave vista la natura della città di Alghero e le sue radici ben piantate in Catalogna.

“Sono veramente amareggiato, noi stiamo dando il massimo per dare lustro, dignità e sviluppo al Parco e Area Marina Protetta e dunque all’intero territorio e attività comprese, ma a volte sembra di non essere tutelati abbastanza per quello che è il nostro arduo compito, svolto, tra l’altro, senza alcun compenso”, dichiara il presidente Tilloca “perciò alla luce di tali continue azioni vandaliche e intimidatorie chiediamo uno sforzo a chi di dovere perché argini, e se possibile fermi, questi atteggiamenti che sono totalmente contrari, avversi e non consoni con la comunità algherese” e chiude il Presidente “va la mia solidarietà al direttore Massimiliano Fois che dirigendo il M.A.S.E. garantisce la presenza di un presidio turistico e culturale di grande valenza”

Faro Capo Caccia, Parco da anni chiede uso condiviso |dossier

L’Ente Parco apprende con soddisfazione che, finalmente, la cittadinanza si interessa, a tempo debito e opportuno, dei beni demaniali ricadenti nell’area del Parco naturale regionale di Porto Conte. Ma è bene sapere che da qualche anno il Parco, in tutti i possibili modi consentiti, sta cercando di scongiurare la messa sul mercato del Faro di Capo Caccia e di trovare una possibile via di collaborazione con lo Stato per un uso condiviso (dual use) di valorizzazione della struttura per la parte della stessa non più interessata dalle primarie attività di segnalamento.

Nel sito del Parco fra le news è contenuto un dossier che all’allegato 1 riporta le diverse le note inviate dal Parco ai competenti uffici della Marina Militare e del Ministero Ambiente. Carteggio che fa emergere quanto il Parco abbia cercato di trovare una soluzione condivisa, o al contempo perfino transitoria, per un utilizzo momentaneo del faro, con i Ministeri ed Organismi preposti, ma non c’è stata alcuna risposta.

Una importante novità si è poi verificata nel luglio del 2020 con la firma di un protocollo di intesa per la valorizzazione e razionalizzazione di immobili militari fra il Ministero della Difesa, il Ministero Ambiente ed il Demanio dello Stato (vedi dossier allegato 2). Il protocollo d’intesa prevede, infatti, che lo stesso sia attuato mediante specifici protocolli attuativi per ciascun sito e, laddove necessario, con il coinvolgimento degli Enti di gestione di parchi e aree protette.

Il Parco, in stretta collaborazione con l’Amministrazione comunale in carica, ha allora fatto richiesta ai firmatari del protocollo (dossier allegato 3) di valutare la possibilità di affrontare la questione del Faro di Capo Caccia con la preliminare attivazione, come previsto dallo stesso protocollo, di un Tavolo tecnico con l’obiettivo di sviluppare e condividere le progettualità di valorizzazione proposte dal Parco. Purtroppo ad oggi nessun riscontro ci è ancora pervenuto. “Chiediamo a tutti, istituzioni locali e regionale e cittadini di Alghero di voler sostenere le iniziative del Parco”, chiude l’Ente Parco.

Link con dossier del Parco sul faro di Capo Caccia:

https://www.algheroparks.it/news-e-eventi/posts/2021/september/la-verit%C3%A0-sul-faro-di-capo-caccia-dossier-del-parco-di-porto-conte/

Zedda (FdI): “Tenere unito il Centrodestra è difficile”

CAGLIARI – In vista delle elezioni comunali, che saranno tra un mese in Sardegna, vertice del Centrodestra Sardista a Villa Devoto. Ciò che emerge, però, è un quadro non semplice con i coordinatori e segretari isolani dei vari partiti che non nascondono le difficoltà di tenere unita la coalizione. Esempi su tutti sono Olbia, Capoterra a cui si aggiungono anche i problemi di Oristano e non ultimi quelli di Alghero.

Ma mentre i forzisti, rappresentanti da Cappellacci, e anche i centristi gettano acqua sul fuoco cercando di minimizzare e prevedere una sintesi che possa essere di gradimento a tutti, la portavoce regionale di Fratelli d’Italia, Antonella Zedda, lo dice (ai microfoni di Videolina) in maniera chiara e cristallina: “Tenere unita la maggioranza di Centrodestra è molto difficile soprattutto quando può mancare, anche per le elezioni amministrative, un percorso organizzato con prospettive di crescita per tutti”. Tradotto: Fdi, quasi certamente, non appoggerà Nizzi e anche negli altri centri ci potrebbero essere problemi per l’unità della coalizione.

Parole, tra l’altro, che lasciano intendere anche possibili scenari non sereni pure in senso all’alleanza che guida la Regione. Un messaggio che Solinas avrà certamente recepito, cosi come gli altri alleati. A questo punto non è da escludere che si profili qualche clamorosa rottura a seguito della mancata definizione del quadro per le amministrative oppure, più semplicemente, è probabile che tutto rientri con la compensazione tra le varie partite in gioco, da Cagliari (dove per Truzzu ci sono problemi tra Lega e Udc) altri centri (Alghero compresa, come noto).

Sospensione Cagliari-Civitavecchia, inaccettabile

CAGLIARI – Con la stagione turistica ancora aperta, la ventilata soppressione delle corse sarebbe un danno gravissimo, che il Governo deve scongiurare con un intervento immediato. Così l’assessore regionale ai trasporti Giorgio Todde commenta la possibile interruzione della tratta marittima Civitavecchia Cagliari. Sarebbe l’epilogo, dice l’assessore, di un’estate già segnata da ritardi, disservizi, cancellazioni che hanno interessato gli scali sardi, e in modo particolare Arbatax. Occorre, dice l’assessore Todde, un immediato intervento del Ministero, da me già sollecitato, per riportare certezze e garanzie di cui hanno bisogno gli operatori turistici e commerciali e tutti i cittadini. La soppressione della linea, conclude l’assessore, deve essere immediatamente scongiurata.