Nuovo appalto: Aimeri per sempre

ALGHERO – “Nel luglio del 2014, il sindaco Bruno ed il suo vice Cacciotto invadevano i media affermando che bisognava bandire la gara per il servizio di igiene urbana al fine di godere del nuovo servizio e di avere un nuovo gestore dal 1 gennaio 2015. “Non è più possibile perdere ulteriore tempo con un servizio che mortifica la città e i turisti” da lì fiumi di parole conferenze stampa, rinvii su rinvii, accuse alla Aimeri, proroghe milionarie ect ect”. Cosi il partito di Forza Italia Alghero che evidenzia alcuni aspetti rigaurdo il nuovo appalto di igiene urbana ad Alghero.

“E’ passato più di un anno da allora, la città ha continuato ad essere mortificata, la pulizia e il decoro urbano sono diventati uno sbiadito ricordo, mentre è purtroppo ancora negli occhi della gente l’immagine dei cassonetti nauseabondi straboccanti di spazzatura, così come la gente ben ricorda che sui social di mese in mese il buon Bruno millantava, prometteva, e puntualmente rimandava la data in cui si sarebbe finalmente conosciuto il nome della ditta aggiudicatrice dell’appalto”. Oggi, quasi in sordina, grazie ad uno scoop di Alguer.it, il primo media (complimenti sono davvero bravi, ma chissà perché?) a diffondere la notizia (ancora prima del comunicato ufficiale di Sant’Anna), finalmente gli algheresi conoscono il nome dell’azienda che gestirà il servizio di igiene urbana per i prossimi sei anni”.

“E’ che sorpresa, ad aggiudicarsi l’appalto milionario è, seppur sotto nuovo nome ma non mentite spoglie, l’AimeriI, la responsabile del degrado, il simbolo dell’inefficienza. Quasi una condanna…Aimeri per sempre. Cosa ci aspetta?? Non c’è che da pregare e sperare che San Michele non sia offeso per il trattamento ricevuto nei giorni scorsi dall’amministrazione che l’ha dimenticato e relegato a semplice comprimario e non a Santo Patrono di Alghero. Immaginiamo la reazione di quei leoni da tastiera e parolai da bar, fedelissimi del sindaco all’aver appreso la notizia che avremo Aimeri per sempre, opsss, per sei anni ancora… in che modo si avviteranno ora per difendere la scelta del loro sindaco ed il loro vice dopo aver sentenziato in ogni dove? Come faranno ad addossare le colpe all’amministrazione Tedde??

E il partito forzista conclude: “Siamo preoccupati, molto preoccupati per l’ennesimo episodio che acclara l’incapacità amministrativa di questa amministrazione e ancora di più per i riverberi che potrebbe avere sulla città”.

Nella foto un mezzo dell’Aimeri al lavoro nel centro di Alghero

S.I.

Olbia: ritorna la paura | Video

OLBIA – Grande preoccupazione ad Olbia. Come già detto su Algheronews.it è esondato il fiume Siligheddu, stesso torrente che provocò la tragedia del 2013. Mentre stanno iniziando ad essere anche allagate alcune case nella zona di via Genova. “Questo (nella foto) è ciò che sta succedendo in via Walter Frau, zona Ospedale Nuovo. Sono appena andato via in macchina. Con molta fatica. Chi si trova o abita vicino a questa zona, vada via. Subito. Nessuno vi si rechi, tanto meno in auto”, scrive un cittadino olbiese su facebook.

Forti proteste per un nuovo ponte costruito dopo l’alluvione che sta bloccando il flusso del fiume. “Arrestateli tutti, guardate cosa sta accadendo, questo ponte da tappo, a valle scende l’acqua, ma a monte viene bloccata, questo può causare un nuovo dramma per tutta la zona di Olbia”, tuona un signore che urla di averlo detto a chi ha realizzato il ponte, ma non è stato ascoltato.

Alle 13.30 la situazione è critica. Varie zone della città gallurese come Ospedale Nuovo, Baratta, zona via Lazio, sono già allagate. Il Rio Seligheddu è straripato. Inoltre, la cosa grave è che sono previsti peggioramenti in serata e nottata. Forte preoccupazione da parte della popolazione. La macchina dei soccorsi è pronta ad accogliere le persone che potrebbero restare senza un tetto.

FOTO e VIDEO il fiume Siligheddu in piena ha esondato in alcune zone della città

Ultimo aggiornamenteo 13.30

Forti piogge: ancora codice rosso

ALGHERO – Notte abbastanza tranquilla in Sardegna. L’Isola chiusa per il “codice rosso” emananto dalla Protezione Civile e accolto dai sindaci dei territori interessati dagli eventuali pericoli ha visto nelle ultime ore abbondanti piogge ma, per fortuna, poco altro in termini di danni a cose e e persone.

Ad Alghero si sono registrati i soliti allagamenti con i tombini che sono saltati in più punti del centro emanando il solito pessimo fetore. Negli scorsi giorni il mare antistante la Piazza Sulis era stato invaso da una vasta macchia marrone visti due grossi sfiori fognari. Più critica la condizione nel sud ed est Sardegna. A Sarroch la zona industriale è stata completamente allagata con gravi problemi alla circolazione. Chiusa la statale 125 per fango e massi che sono piombati sulla carreggiata.

Problemi anche nella bassa Gallura. In particolare il fiume Cedrino e il comune di Torpè dove alcune strada sono state invasa dalla furia dell’acqua. Nelle prime ore del mattino c’è preoccupazione per la zona di Olbia dove è esondato il fiume Siligheddu, stesso torrente che provocò la tragedia del 2013. Nella zona di Ploaghe, come si vede dalla foto, si è abbattuta una tromba d’aria che fortunatamente non ha provocato incidenti. Resta alto l’allarme anche durante la giornata di oggi. Il “codice rosso” resta fino alla giornata di venerdi. A Cagliari, cosi come altri centri, chiusi uffici, scuole e altri plessi pubblici.

Nella foto la tromba d’aria che si è abbattuta nella zona di Ploaghe

S.I.

La Catalogna dice addio alla Spagna

ALGHERO – Vittoria netta, senza se e senza ma, quella del fronte indipendentista in Catalogna. Ieri il voto: Junts pel sì e Cup ottengono maggioranza di seggi andando a superare il numero “magico” 68. Un risultato storico ed epocale per determinare una volta per tutte la libertà di un popolo che da sempre chiede di staccarsi dalla Spagna.

“Non cederemo: abbiamo vinto con quasi tutto contro, e questo ci dà una forza enorme e una grande legittimità per portare avanti questo progetto. Stiamo scrivendo la pagina più gloriosa della storia della Catalogna”. Queste le parole del Presidente Artur Mas, a capo della coalizione separatista. Il leader dei secessionisti radicali di sinistra del Cup, Antonio Banos, ha twittato: “Dedicato allo Stato spagnolo: senza rancore, adios!”.

Interessante notare come alcuni media italiani, i cui riferimenti politici e imprenditoriali, si riempiono sempre la bocca di parole come libertà, democrazia e altro, tentino di sminuire questo risultato. Ma oramai la strada è tracciata. Visto che la Spagna, facendo riferimento alla Costituzione, ha impedito alla Catalogna di fare un referendum, adesso questo voto automaticamente prende la forma di una chiara scelta del popolo catalano. Ciò in vista delle elezioni politiche di fine anno quando Madrid avrà un nuovo governo centrale. Ora ci sono 18 mesi circa in cui Barcellona dovrà mettere in piedi la struttura del nuovo Stato e trattare anche con Bruxelles per definire trattati e aspetti legati ai rapporti con le altri Nazioni e l’Europa in generale.

Stefano Idili

“Crisi sanità, è fallimento politico”

ALGHERO – Tutti uniti per salvare la sanità, questo è vero. Ma ci sono delle differenza da fare tra chi ha governato per anni e chi invece oggi si deve subire le scelte di un’evidente forza della politica algherese in seno alle stanze dove vengono prese le decisioni. E a porre all’attenzione degli algheresi questo punto è il coordinatore cittadino dei Riformatori Sardi Nicola Salvio.

“La riunione di lunedi sul problema della declassificazione della sanità algherese? Da vomitare”, tuona l’ex-consigliere comunale e continua “adesso tutti insieme a perorare una causa perduta, ma dov’erano i Bruno e i Tedde quando negli ultimi anni si è fatta andare la sanità algherese fino al punto critico di oggi? E perché chi ha costrruito un’intera carriera politica sul finanziamento del nuovo ospedale non spiega perché l’unico invece a non essere stato finanziato è quello di Alghero? Questa è la forza politica di Alghero!”

“Ovviamente – spiega Salvio – in un’assemblea dove alla gente piaceva sentirsi dire tutti insieme appassionatamente e con le mani giunte a pregare il miracolo da Cagliari, era controproducente per il Partito richiamare le responsabilità di chi oggi grida alla luna e perciò ho taciuto. Bruno e Tedde andranno a portare a Cagliari la loro debolezza politica sperando che due debolezze facciano una forza quando non piuttosto una debolezza ancora più forte. Spero con tutto il cuore di sbagliarmi, naturalmente”. Parole pesanti come macigni che però aprono gli occhi, forse, a tante persone ancora oggi accecate dalle ventate di buonismo che fanno dimenticare anni di battaglie che, alla luce di fatti, non hanno portato a niente. Anzi, ad una cosa: una presa totale presa in giro degli algheresi e del suo territorio.

Nella foto incontro dei Riformatori sulla destra Nicola Salvio

S.I.

Nuovo ospedale ad Alghero. Per il Sindaco Bruno “nulla è perduto”

Per il nuovo ospedale di Alghero nulla è perduto. Dobbiamo pretendere dalla Regione immediate risposte, partendo dalle opportunità derivanti dai circa 250 milioni di fondi ministeriali che devono entrare nelle casse regionali proprio per l’edilizia ospedaliera. L’intervento potrà essere realizzato dopo l’approvazione, da parte del Consiglio regionale, della nuova rete ospedaliera. Da quelle risorse, come ha affermato ad Alghero l’assessore della Sanità Luigi Arru, potremmo attingere per realizzare il nuovo ospedale di Alghero. Certo, non dobbiamo mollare la presa e alzare il livello unitario della mobilitazione. Proprio in settimana dovrebbe tenersi un incontro definitivo tra Ministero della Salute e Assessorato regionale della Sanità, come mi ha confermato poche ore fa il direttore generale Giuseppe Sechi. Sul tema, chiederò al Presidente Matteo Tedde la convocazione di un consiglio comunale aperto, fin da domani. Stop però alle strumentalizzazioni
Se l’ospedale algherese è nel piano sanitario regionale vigente, se è stato inserito nel piano attuativo regionale del 2009, se vi è stata l’approvazione della variante urbanistica da parte del Consiglio Comunale che ha individuato l’area in località Taulera, se è stato realizzato lo studio di fattibilità da parte della facoltà di Architettura, è grazie al mio lavoro di consigliere regionale congiunto a quello delle amministrazioni comunali, dell’intero Consiglio, di tutte le forze politiche, senza distinzione di colore.
Dobbiamo ora unire gli sforzi per elevare il livello della mobilitazione, come abbiamo fatto nel 2011, insieme al Consiglio Comunale, con tutti i rappresentanti del territorio, il Sindaco, i sindacati, i comitati, i cittadini, contrastando un atto aziendale che avrebbe penalizzato la nostra sanità. Dobbiamo ancora oggi affermare con forza che Alghero non è periferia di Sassari e che ha titolo per avere una nuova e moderna struttura sanitaria capace di rispondere ai bisogni di salute dei cittadini e degli ospiti.

 

Il sindaco di Alghero Mario Bruno (da Facebook)