La Regione ha stanziato 50milioni di euro per gli impianti sportivi

CAGLIARI – La Regione ha stanziato 50milioni di euro per la riqualificazione degli impianti sportivi della Sardegna, a favore degli enti locali, per la realizzazione interventi di riqualificazione degli impianti sportivi pubblici per adeguamento, completamento, ristrutturazione e ampliamento: il tutto con l’obiettivo di migliorare l’offerta dei servizi sportivi del territorio e mettere le strutture in sicurezza.

“Lo sport ha una funzione sociale importantissima, ed è il più potente e indispensabile strumento per garantire la salute psicofisica dei cittadini – ha affermato l’assessora dello sport, Ilaria Portas, questa mattina in occasione della conferenza stampa che ha illustrato questi mesi di lavoro portato avanti nel settore – era inoltre urgente e indispensabile garantire la messa in sicurezza di molti impianti isolani, per prevenire incidenti a causa del malfunzionamento delle strutture”.

La ripartizione delle risorse. La dotazione finanziaria di 50milioni di euro è stata ripartita in base al numero di abitanti del Comune nel quale si trova l’impianto sportivo. Ai Comuni sopra i 15mila abitanti, che hanno potuto presentare più domande per un totale di 1,5milioni, sono stati destinati 16milioni (cifra massima concessa). Per questa linea sono stati finanziati 26 interventi con il coinvolgimento di 14 enti locali.

Altri 16milioni sono stati destinati ai Comuni che hanno tra i 5mila e i 14mila999 abitanti, che hanno potuto presentare solo una domanda. Su 41 domande arrivate, sono stati finanziati 19 interventi che coinvolgono 19 enti locali.

Ancora, 18milioni ai Comuni sotto i 5mila abitanti, che hanno potuto presentare solo una domanda. L’importo massimo finanziato è stato di 1milione per i complessi sportivi, 500mila euro per impianti polivalenti, 300mila euro per impianti monovalenti.

Su 215 domande pervenute sono stati finanziati 33 interventi per 33 enti locali.

Società sportive e impiantistica, 4milioni di finanziamento.

Il bando è stato realizzato e rivolto alle associazioni sportive iscritte al Registro Nazionale delle attività sportive dilettantistiche che operano in Sardegna ed è finalizzato alla realizzazione di interventi che possono essere di completamento, ristrutturazione, ampliamento e adeguamento degli impianti sportivi dell’isola.

Sono pervenute 131 domande e al momento i dati sono in lavorazione negli uffici dell’assessorato.

“Sono interventi molto importanti per la nostra isola – ha dichiarato in conclusione l’assessora Portas – per giovani e meno giovani, perché l’attività fisica sia sempre più considerata fondamentale per la socializzazione, come strumento di crescita e sana aggregazione di bambine e bambini, ragazzi e ragazze ma anche di persone di età più adulta, per la conservazione di una buona salute e la prevenzione di tantissime patologie.

Ogni euro investito in sport è un euro risparmiato in sanità, e questo deve essere un imprescindibile faro di riferimento che guida le nostre azioni e le politiche giovanili e sportive. Per queste e altre ragioni, dare nuova luce e vita agli impianti è per questa Giunta una azione di importanza fondamentale. L’intervento rappresenta anche un aiuto significativo agli enti locali, che non possono autonomamente fare fronte a investimenti così onerosi”.

Tortolì capitale della tradizione e della cultura sarda il 19 e 20 dicembre

TORTOLI’ – A Tortolì sfila ancora una volta la tradizione. Dopo il successo degli anni scorsi, torna “L’abito giusto per te, evento giunto alla sua terza edizione, organizzato dall’associazione eventi in stile. Sarà un tuffo nella storia sartoriale sarda. L’appuntamento è il 19 e 20 dicembre, nel cuore storico della cittadina, Corso Umberto. Due giorni all’insegna della tradizione e cultura sarda.

Giovedì 19 dicembre a partire dalle 18:30 si terrà la sfilata con i meravigliosi abiti tradizionali, con diversi gruppi provenienti da tutta la Sardegna per uno spettacolo unico con gli abiti indossati dai modelli e dalle modelle dell’agenzia Fashion Academy. Sarà un vero e proprio viaggio tra tessuti, colori e significati che raccontano la cultura di un’isola con una storia unica. Ma non solo, dalle 17, sarà possibile assistere e partecipare ai laboratori artigianali curati dalle abilissime sarte e ricamatrici.Ci sarà spazio anche per i panettieri e pasticceri che mostreranno la decorazione del pane preparato nelle occasioni di festa, vere e proprie opere d’arte, e i dolci tipici. E poi la voce di Maria Giovanna Cherchi e l’inconfondibile musica di Roberto Tangianu con le sue launeddas.

Venerdì 20 dicembre si replica: a partire dalle ore 17 via ai laboratori creativi per immergersi pienamente nella tradizione con la preparazione del pane da cerimonia e dei dolci, la cucitura degli abiti. Si ripeterà la suggestiva sfilata dalle 18:30 in Corso Umberto. E poi a impreziosire ancora di più la serata l’esibizione della cantante Cecilia Concas, i balli del gruppo folk Sant’Andrea, il magico e spettacolare artista del fuoco Gionata Loi , e il coro di Arbatax. A presentare entrambe le serate sarà il noto artista e conduttore Giuliano Marongiu.

“Sarà un’esperienza immersiva che permetterà ai visitatori il contatto diretto con la tradizione e cultura sarda. Un’occasione per toccare con mano la bellezza della nostra identità” è il commento della presidente dell’associazione Eventi in Stile, Cinzia Chiai.

L’invito degli organizzatori ai partecipanti è quello di indossare l’abito sardo tradizionale per celebrare insieme l’identità culturale della Sardegna, valorizzare le nostre radici e arricchire l’evento con i colori, i simboli e le tradizioni che ci rendono unici. Indossare l’abito tradizionale rappresenta ungesti di rispetto verso la nostra storia e un’opportunità per condividere con orgoglio la bellezza della nostra eredità culturale. L’evento è patrocinato e sostenuto dal Comune di Tortolì e dalla Regione Sardegna

Ceas Lago di Baratz propone il laboratorio “Animali notturni del lago”

SASSARI – Nell’ambito della manifestazione Sostenibilità in Autunno 2024, rassegna ideata dal Settore Ambiente e Verde pubblico del Comune di Sassari, il Ceas Lago Baratz propone il laboratorio creativo ‘Animali notturni del lago’ che si svolgerà sabato 14 dicembre dalle 9:30 alle 12:30 nei locali del Ceas Lago Baratz.

L’incontro, offerto gratuitamente alle bambine, ai bambini e alle loro famiglie, sarà dedicato agli animali del lago che al calar della notte escono dai loro rifugi alla ricerca di cibo: pipistrelli, gufi, barbagianni, civette e rane. I partecipanti, con l’aiuto delle educatrici del centro, daranno vita alla creazione di questi piccoli animali utilizzando carta, cartone, colla, forbici, matite colorate e pennarelli e al termine del laboratorio potranno portare con sé i loro lavori; ogni manufatto potrà essere personalizzato dando libero spazio alla fantasia e alla creatività di ciascun bambino.

Il laboratorio, destinato ai bambini dai 5 anni in su, sarà diretto da Paola Delogu, Ilaria Cossu e Alida Manca e si svolgerà nei locali del Ceas Lago Baratz in via dei Fenicotteri, 25 località Baratz.

Per motivi organizzativi si richiede l’iscrizione al numero 079533097, dalle 9 alle 12:30, o via mail all’indirizzo ceas.baratz@comune.sassari.it indicando i nomi dei partecipanti e l’età dei bambini.

Cagliari, firmato il Piano città degli immobili pubblici

CAGLIARI – È stato firmato oggi, mercoledì 11 dicembre 2024, il Piano città degli immobili pubblici di Cagliari, un patto istituzionale per la valorizzazione storica, culturale e funzionale degli asset pubblici in chiave di sostenibilità economica, sociale e ambientale.

L’accordo è stato sottoscritto dal direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme, dalla presidente della Regione autonoma Sardegna, Alessandra Todde, dal sindaco di Cagliari e della Città metropolitana, Massimo Zedda, dal rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Francesco Mola, e dal presidente dell’Autorità del sistema portuale del mare di Sardegna, Massimo Deiana.

Tra gli obiettivi principali: rigenerare, con soluzioni innovative e sostenibili, i grandi compendi del patrimonio immobiliare pubblico, riqualificare la laguna, le saline e il patrimonio storico artistico, promuovere i servizi turistici, con attenzione al punto di forza del porto, migliorare la qualità e la sostenibilità dell’ambiente urbano e i servizi al cittadino.

Ogni punto dell’accordo è volto a mettere l’utenza, pubbliche amministrazioni e persone, al centro delle progettualità per migliorare benessere, inclusione sociale e trasformare il patrimonio immobiliare pubblico in un motore di sviluppo per la città. In quest’ottica si intende potenziare la formazione e la ricerca sviluppando le residenze universitarie, attraverso il recupero di immobili pubblici dismessi o abbandonati, e creando centri di attrattività per giovani, studenti, famiglie e cittadini. Sul fronte della sostenibilità ambientale, l’accordo prevede la riduzione del consumo di suolo, l’aumento delle aree verdi, delle risorse naturali e delle aree protette, la soluzione di alcune emergenze naturalistiche del territorio.

Un esempio della visione e degli obiettivi del Piano è il progetto di riqualificazione degli ex Magazzini Aeronautica di via Simeto, una struttura di archeologia industriale che sorge sul sito del primo insediamento della città di epoca punica dal quale si scorgono le saline, destinati a ospitare il nuovo polo dell’Agenzia delle Entrate e un mix funzionale per l’apertura alla cittadinanza.

“Gli obiettivi del Piano, definiti in sintonia con il Comune, sono quelli di far emergere attraverso le azioni di riqualificazione degli immobili pubblici, la vocazione naturale del territorio, la laguna, le saline, la posizione sul mare, di promuovere il turismo valorizzando come punto di forza il porto, di tutelare i caratteri identitari del luogo con attenzione al grande patrimonio storico-artistico della città. Non mancheremo di favorire nuovi servizi territoriali attraverso il recupero dei beni inutilizzati”, ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del Demanio, Alessandra dal Verme. “La sinergia tra l’Agenzia e le istituzioni del territorio rappresenta una grande opportunità per supportare il Comune a costruire una “Cagliari di tradizioni che si apre al futuro”, una città dove mare, natura, storia e tradizione si fondono, creando un fascino che affonda le sue radici nel paesaggio”.

“La firma del Piano di città degli immobili pubblici di Cagliari rappresenta un primo passo concreto verso la valorizzazione storica, culturale e funzionale del patrimonio pubblico, con un approccio improntato alla sostenibilità economica, sociale e ambientale – ha dichiarato la presidente della Regione autonoma Sardegna, Alessandra Todde – L’obiettivo è restituire centralità a beni spesso trascurati, trasformandoli in risorse preziose per la collettività. Grazie alla collaborazione con l’Agenzia del Demanio, intendiamo sviluppare una visione che unisce tradizione e innovazione, preservando il valore storico degli asset pubblici e rendendoli un motore di sviluppo urbano e sociale, con ricadute positive per l’intera comunità”.

“Inizia un percorso, tanto atteso e al tempo stesso fondamentale, per l’uso intelligente del patrimonio pubblico da parte di tante istituzioni coinvolte nel Piano città”, ha evidenziato il sindaco di Cagliari e della Città Metropolitana, Massimo Zedda. “Immobili, luoghi, spazi da ripensare, riutilizzare e riconvertire in un processo che porterà sia alla valorizzazione degli edifici esistenti sia al miglioramento nell’erogazione dei servizi alla collettività”.

“La firma del Piano di città degli immobili pubblici di Cagliari – ha dichiarato il Rettore dell’Università degli Studi di Cagliari, Francesco Mola – rappresenta un segno concreto dell’impegno degli enti sottoscrittori verso il territorio e la comunità, con l’obiettivo di promuovere un modello di collaborazione attiva e sostenibile. Si tratta di un’importante opportunità per l’Ateneo, in un momento di forte crescita dell’offerta formativa e dell’intera comunità accademica con l’obiettivo di attrarre sempre maggiori studenti. Ringrazio tutte le parti coinvolte per il lavoro svolto e per la visione condivisa di una comunità più coesa e solidale. Continueremo a perseguire iniziative che rafforzino il legame tra la nostra istituzione e il contesto urbano, nella convinzione che una collaborazione virtuosa tra Università e società civile possa generare benefici duraturi per tutta la comunità”.

“Abbiamo accolto e sottoscritto con particolare favore l’accordo promosso e presentato quest’oggi dall’Agenzia del Demanio”, ha spiegato Massimo Deiana, presidente dell’Autorità del sistema portuale del mare di Sardegna. “Un esempio di leale e proficua collaborazione sinergica tra Enti, mirato ad una valorizzazione sostenibile e consapevole del patrimonio pubblico che, oltre alla mera salvaguardia e riqualificazione di importanti aree ed edifici, avrà importanti ricadute economiche e sociali per la collettività”.

Il Piano città degli immobili pubblici di Cagliari riguarda un primo portafoglio immobiliare composto da 16 beni, di cui sette di proprietà dello Stato, quattro della Regione Autonoma della Sardegna, uno della ASL, uno dell’Università, uno dell’INPS e due complessi immobiliari in comproprietà tra enti pubblici e soggetti privati. Tra gli immobili di proprietà dello Stato figurano: gli ex Magazzini Aeronautica di via Simeto, destinati al nuovo polo dell’Agenzia delle Entrate; la Caserma Livio Duce (ex Cascino), che diventerà la sede unica del Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri; l’ex Carcere di Buoncammino, che ospiterà amministrazioni pubbliche, il Museo della memoria carceraria e le altre destinazioni che emergeranno dai lavori del Tavolo tecnico-politico operativo, che sarà istituito dopo la sottoscrizione dell’accordo; l’Ospedale militare di via Azuni, in uso al Ministero della Difesa, accoglierà, in una sua porzione, anche la stazione dell’Arma dei Carabinieri di Stampace; gli Uffici ex Indire di via Galassi, destinati all’Istat; la sede del Comando Generale della Capitaneria di Porto di via dei Calafati, oggetto di lavori di efficientamento energetico e l’edificio dell’Avvocatura distrettuale dello Stato di via Dante, per il quale verranno eseguiti interventi di riqualificazione.

Tra i beni di proprietà della Regione autonoma Sardegna, sono stati individuati l’ex Recinto fiscale (località La Palma), l’ex Enalc Hotel di via XXVIII Febbraio, l’ex Deposito Carburanti di Monte Urpinu e l’ex Cisapi Mulinu Becciu.

Sono inclusi nel portafoglio immobiliare anche parte della Città della Salute di via Romagna, di proprietà della ASL che sarà destinata a sede dei NAS, Villa Melis in viale Diaz di proprietà dell’Università e l’immobile di via Grandi dell’INPS, dove sarà trasferita la Giustizia minorile. Inoltre, sono presenti i complessi immobiliari situati in viale La Playa, via Riva di Ponente e via Roma, appartenenti alla Regione, allo Stato, al Comune, a RFI e altri soggetti privati, insieme al Distretto Velico “Città della vela” di Marina Piccola, di proprietà della Regione, dello Stato e del Comune di Cagliari.

La firma del Piano città segna una svolta nella rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico, restituendo dignità e funzionalità a spazi di inestimabile valore e offrendo concrete prospettive di crescita per la città di Cagliari.

A Sassari il Natale è targato LABohème

SASSARI – Cinque concerti per avvicinarsi alle feste di fine anno sono il menu di Natale dell’Associazione culturale musicale teatrale LABohème a Sassari. Dal 19 al 23 dicembre, in diversi punti della città, artisti e ospiti dell’associazione culturale proporranno una serie di iniziative, che coinvolgono anche i ragazzi delle scuole, inserite nel calendario di eventi curato dal Comune.

Si parte giovedì 19 dicembre alle 16 ai mercatini di Natale della scuola di San Giuseppe con i Flute ensemble del Liceo musicale “Azuni” e degli istituti comprensivi “Farina – San Giuseppe” e “Brigata Sassari”: una famiglia di flauti (ottavini, flauti in do, sol e basso) suonati da venti giovanissimi studenti intonerà i classici delle festività natalizie.

Domenica 22 e lunedì 23 dicembre dalle 18,30 via ai concerti itineranti del coro Lolek Vocal ensemble diretto da Barbara Agnello. I giovani coristi si esibiranno in quattro “carols” di Natale a cappella di 15 minuti replicati nelle piazze del centro. Domenica 22 si parte da piazza Castello, passando poi per via Luzzatti, piazza Azuni e piazza Santa Caterina. Lunedì 23 si replica in piazza d’Italia, largo Brigata Sassari, piazza Fiume ed emiciclo Garibaldi. I canti natalizi itineranti nati in epoca vittoriana diventano motivo di un’esperienza partecipativa in cui le famiglie si uniscono ai cori festosi, in un coinvolgimento attivo che crea un senso di unità, permettendo alle persone di condividere l’entusiasmo delle festività in un contesto informale e caloroso.

Il 23 dicembre alle 10 e alle 12 alla libreria Mondadori in largo Cavallotti doppio appuntamento con il Trio strumentale LABohème, formato da Annamaria Carroni (flauto traverso), Cristiana Nuvoli (clarinetto) e Antonella Chironi (pianoforte) che insieme alla voce narrante di Denise Gueye si esibiranno in forma di lezione-concerto avvicinando i piccoli ascoltatori al mondo della musica attraverso una delle fiabe natalizie più conosciute, Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Il quartetto, formato da musiciste sarde, oltre che nell’attività concertistica solistica è impegnato nella divulgazione della musica e vanta un’esperienza più che decennale nell’insegnamento strumentale scolastico. Gli appuntamenti di Natale dell’Associazione LABohème sono tutti gratuiti.

Sassari: una città che accoglie e include

SASSARI – Prendersi cura delle persone, per prendersi cura delle città. Questo il mandato affidato all’Italia dall’Europa con il progetto LGNet. Il programma, costituito da tre edizioni, è iniziato nel 2020 con Lgnet-EA. L’attuale terza edizione, Lgnet3, è stata avviata in continuità nel gennaio 2024 e al termine della seconda edizione (Lgnet2) e terminerà nel gennaio 2027. Entro la fine del 2026, con un budget di 346.499,78 euro, a Sassari LGNet 3 dovrà intercettare e sostenere con i servizi di inclusione 80 persone di Paesi terzi, fornire ad altre 30 supporto e strumenti per l’autonomia socio-lavorativa e coinvolgerne 60 cittadini nelle attività laboratoriali, oltre a prevedere incontri di sensibilizzazione e comunicazione alla popolazione residente. La rete nazionale permetterà di raggiungere un numero ancor maggiore di cittadini, circa 9mila a livello nazionale, che beneficeranno dagli interventi per migliorare le situazioni di rilevante marginalità urbana connesse al fenomeno delle migrazioni.

Le novità. Tutte le novità sono state presentate oggi, 11 dicembre, durante una conferenza stampa a cui hanno partecipato l’assessora alle Politiche, servizi di Coesione sociale e Pari opportunità Lalla Careddu, il dirigente Toni Solinas e la referente della cooperativa Porta Aperta che gestisce il servizio Giovanna Piana. I destinatari delle attività sono persone dei paesi terzi (CPT) aventi regolare, o in fase di regolarizzazione, permesso di soggiorno. Per questo l’amministrazione intende coinvolgere la Prefettura nel percorso di individuazione degli utenti. Da subito, inoltre, saranno organizzate riunioni con le comunità straniere presenti a Sassari e a breve sarà avviato l’iter per riattivare la consulta degli Immigrati che avrà un ruolo di cerniera fondamentale. Contestualmente partirà un lavoro intersettoriale tra Politiche sociali e Patrimonio per individuare appartamenti idonei per l’accoglienza. Infine sarà aperto un canale di comunicazione esclusivamente dedicato al progetto.

LGNet. Il progetto è co-finanziato dall’Unione Europea con la linea di finanziamento delle Misure Emergenziali del Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) 2021-2027, direttamente gestita dalla Commissione Europea.

Il progetto, di cui è capofila il Ministero dell’Interno in partenariato con Anci e la Fondazione Cittalia, favorisce l’inclusione dei migranti e la loro integrazione, ha allargato la propria azione coinvolgendo sei nuovi capoluoghi di regione (Aosta, Bari, Cagliari, Campobasso, Catanzaro, Venezia) oltre ai Comuni delle precedenti edizioni (Bologna, Caserta, Firenze, Genova, Latina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Roma, Sassari, Taranto, Torino, Trieste e Bolzano), confermando così il nostro Comune all’avanguardia nell’accoglienza e nell’integrazione. Con il progetto LGNet 3, la città compie un ulteriore passo verso un futuro più inclusivo e solidale.

Un’emergenza sociale che diventa un’opportunità per il territorio. Nel territorio del Comune di Sassari la popolazione straniera è composta da 4.867 persone, tendenzialmente in calo e pari a circa il 4% della popolazione residente. La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dal Senegal con il 17,8% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dalla Romania (16,0%) e dalla Nigeria (10,2%).

Con l’adesione al progetto LGNet il Comune di Sassari ha voluto offrire sostegno materiale, abitativo, sociale, economico e sanitario ai titolari di protezione internazionale, in un’ottica di ottimizzazione e razionalizzazione degli interventi già in essere.

La presenza di cittadini stranieri sul territorio rappresenta un’opportunità di arricchimento culturale, ma richiede un impegno concreto per superare le barriere e favorire l’integrazione. LGNet risponde a questa esigenza, offrendo soluzioni concrete e personalizzate per coloro che si trovano in situazioni di vulnerabilità.

Cosa prevede il progetto?

Assistenza immediata: Unità mobile di strada costituita dall’equipe multidisciplinare, lavora in raccordo con lo sportello stranieri ed extracomunitari del Comune, garantendo il primo supporto, offrendo orientamento e accompagnamento nei percorsi di integrazione che si concretizza in veri e propri progetti di accoglienza

Inclusione abitativa: Alloggi protetti e soluzioni di co-abitazione solidale per promuovere l’autonomia e la stabilità abitativa con interventi di sostegno alla locazione per i beneficiari migranti.

Laboratori per favorire l’incontro e creazione di una comunità più coesa. Sono in avvio attività nel quadro dell’area dell’aggregazione e socializzazione che comprendono laboratori della ristorazione, della cura del verde, nel settore dell’edilizia che utilizzano come strumento di dialogo e apprendimento l’espressione della manualità e creatività personali.

Agenda Sociale LGNet (@agendasociale.lgnet)
Agenda Sociale Lgnet

Città Balneari, Fratelli d’Italia: “La Regione si attivi per sostenere legge e progetti”

CAGLIARI – “La Regione Sardegna può agevolare l’iter per l’adozione di un disegno di legge nazionale per il sostegno e la valorizzazione delle Città balneari o Comunità marine, attraverso il riconoscimento di uno ‘status speciale’. Un’opportunità per consolidare l’economia turistica, che vive di energia rinnovabile, di sole e mare, e ha al centro le persone, il loro benessere, la loro qualità di vita. Una straordinaria risorsa che merita attenzione, soprattutto nei momenti di difficoltà”. Così Cristina Usai, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ha presentato la mozione, firmata da tutti i capigruppo della Minoranza, sulle Città balneari o Comunità marine indirizzata alla presidente Todde e agli Assessori competenti.

“Le Città balneari o Comunità marine sono le porte dell’Italia verso il mondo – ha aggiunto Usai – Ogni anno attraggono e accolgono milioni di turisti, con decine di milioni di presenze turistiche e li fidelizzano, cosi da consolidare un legame permanente. Creano costante occupazione in tutti i settori dell’economia e generano un importante indotto che si estende al territorio circostante. Perciò, avvertono la responsabilità di essere motore di ripresa e sviluppo e si stanno mobilitando per creare reti solidali tra loro per far fronte alle difficoltà, puntando su investimenti, innovazione, servizi, qualità ambientale e cultura”.

“L’esperienza del ‘G20 Spiagge’ (network delle prime venti località balneari-marine italiane per attrattività turistica), ha messo in evidenza i problemi comuni, ma anche una diffusa capacità e volontà di innovazione da mettere a sistema in modo veloce e incisivo. Un interlocutore autorevole perché può fornire esperienze e suggerimenti aER CONSOLIDARE l’economia turistica”, ha concluso l’esponente di FdI.

Assessore Satta, riflettori accesi sulla pesca: tema trascurato

CAGLIARI – Il comparto pesca? Una necessaria e imprescindibile priorità. La salvaguardia delle aree lagunari e la tutela delle attività ittiche sono all’attenzione dell’’assessorato dell’agricoltura e della Giunta regionale – afferma l’assessore Gian Franco Satta -. Le criticità legate ai compendi ittici sono state oggetto di più incontri tematici convocati ad hoc, come nel caso degli interventi di sistemazione delle aree lagunari: un tema importante, che negli ultimi anni è stato trascurato in termini di risorse finanziare necessarie per consentire ai compendi di ottenere la giusta considerazione e rispetto alle scelte su come realizzare gli stessi interventi.

Pare evidente e funzionale infatti approntare una pianificazione mirata e corretta utile a evitare che gli stanziamenti messi a disposizione per migliorare il funzionamento idraulico di queste aree, rimangano bloccati per anni nei meccanismi dei bilanci regionali. Proprio per questo è in corso un confronto con i Consorzi di bonifica, poiché riteniamo che questi enti possano garantire maggiore rapidità nell’elaborazione dei progetti e nella realizzazione delle opere necessarie per la sistemazione idraulica e ambientale di queste aree – spiega Satta -. Le convenzioni che andremo a firmare consentiranno di attivare un miglior coordinamento tra tutti le istituzioni e ottenere un maggior coinvolgimento di chi vive e lavora nel settore”.

Su questi e altri argomenti saranno intensificati i momenti di confronto con tutti i soggetti coinvolti perché la pesca e l’acquacoltura sono attività su cui nella prossima legge finanziaria 2025 saranno concentrate un importante numero di proposte avanzate dall’assessorato all’agricoltura.

Piano Energetico Ambientale, si è insediato il coordinamento

CAGLIARI – Oggi, in viale Trento, sede della Presidenza della Regione, si è svolta la riunione di insediamento del Gruppo di coordinamento tecnico per l’aggiornamento del PEARS (Piano Energetico Ambientale della Regione Sardegna).

La riunione è stata coordinata dall’Assessore dell’Industria Emanuele Cani, e ha coinvolto i rappresentanti amministrativi della Presidenza della Regione, degli Assessorati della Difesa dell’Ambiente, degli Enti Locali, dell’Agricoltura, degli Affari Generali, dei Lavori Pubblici, di Sotacarbo, Sardegna Ricerche, Sardegna.it e delle Università di Cagliari e Sassari.

Un gruppo di lavoro nel quale sono rappresentate competenze diverse che si riveleranno preziose per svolgere un compito non facile come quello di progettare il futuro assetto energetico dell’Isola, trovando il migliore compromesso possibile tra preservare territorio, paesaggio e ambiente e dare compimento alla transizione energetica dalle fonti fossili, limitate, inquinanti e costose, a quelle rinnovabili come il sole, l’acqua e il vento. Responsabile scientifico per la definizione e l’aggiornamento del PEARS sarà l’Università di Cagliari. Nei prossimi giorni si riunirà la Cabina di regia politico- istituzionale, che vedrà direttamente coinvolti la Presidente della Regione e gli Assessori dell’Industria, della Difesa dell’Ambiente, degli Enti locali, Finanze e Urbanistica, dell’Agricoltura e Riforma Agro-Pastorale, della Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio, dei Lavori Pubblici e degli Affari Generali, Personale e Riforma della Regione, le Associazioni degli Enti locali, la Rete delle professioni, le Organizzazioni sindacali, le Organizzazioni datoriali e le Associazioni ambientaliste, salvo ulteriori possibili ampliamenti.

Il coordinamento generale tra i due tavoli è affidato alla Presidente e all’Assessore dell’Industria e farà in modo che quanto emerso in un tavolo venga recepito dall’altro, a conferma del metodo di lavoro, il più possibile condiviso e partecipato, che costituisce la cifra di questa Giunta e di questa legislatura. Il PEARS è un documento fondamentale per delineare il futuro della Sardegna, non solo dal punto di vista energetico ma anche sotto il profilo ambientale, del benessere dei cittadini e della competitività del sistema produttivo.

“Con il nuovo assetto energetico vogliamo contribuire agli obiettivi nazionali, europei e globali, ma lo vogliamo fare senza che il popolo sardo rinunci ai benefici di quanto prodotto nel suo territorio e grazie alle sue straordinarie risorse naturali”, fanno sapere dalla Regione.

Nella foto il coordinamento Pears

Sant’Antioco, la Giunta lancia il progetto “Benessere famiglia, erogazione voucher”

SANT’ANTIOCO – La Giunta guidata dal Sindaco Ignazio Locci lancia il progetto sperimentale e innovativo “Benessere famiglia, erogazione voucher per frequentare strutture e servizi socioeducativi, ricreativi e formativi” e, con una manifestazione di interesse dedicata, punta al coinvolgimento degli Enti del Terzo Settore, considerati determinanti e indispensabili per la realizzazione dell’iniziativa.

Al centro del progetto, la Famiglia: «Oggi più che mai le politiche sociali devono occuparsi di famiglia in modo educativo – spiega l’Assessora alle Politiche Sociali Eleonora Spiga – l’amministrazione comunale è tesa verso la vita di una sana comunità, puntando al raggiungimento del suo benessere con una serie di misure volte alla maturità e all’autodeterminazione dell’agenzia educativa di una società in continua evoluzione, che è sicuramente rappresentata dalla Famiglia». Saranno beneficiarie degli accordi le famiglie residenti nel Comune di Sant’Antioco individuate dall’Ufficio Politiche Sociali e Benessere della Famiglia a seguito di apposita graduatoria. Nello specifico, i fruitori delle attività socio educative, culturali e ricreative, extrascolastiche, saranno i minori di età compresa fra i 3 e i 16 anni, che non abbiano ancora compiuto i 17 anni.

Primo passo: avviare e incoraggiare un processo di educazione che sviluppi i diritti dei cittadini più giovani e fragili, stimolare e garantire la costruzione di una rete stabile di partenariato con tutte le realtà territoriali, individuando Società Cooperative Sociali, Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, Imprese Sociali, Fondazioni, disponibili a costituire un catalogo delle attività socio educative e ricreative da sottoporre ai beneficiari di voucher della misura di supporto. Per raggiungere questo scopo, l’ufficio Politiche Sociali, sulla scorta della deliberazione della Giunta, ha promosso una manifestazione di interesse (i cui documenti necessari alla partecipazione sono reperibili sul sito istituzionale del Comune di Sant’Antioco) rivolta agli Enti del Terzo Settore con sede operativa nel territorio del Comune di Sant’Antioco.

«La Famiglia – prosegue l’Assessora Spiga – necessita di un supporto e di una vicinanza che siano forti e immediati. Le nuove generazioni, infatti, hanno bisogno di impulsi capaci di rispondere a una più incisiva e moderna modalità di accoglimento delle loro esigenze. Attraverso questo progetto ci si vuole ulteriormente avvicinare alle famiglie: l’Amministrazione, infatti, non si sottrae a questa evidente esigenza della quale intende farsi carico anche con progetti sperimentali e innovativi come quello appena varato».

In merito interviene anche il Sindaco Ignazio Locci: «E’ un progetto nel quale crediamo molto – spiega – siamo impegnati nel cercare di dare risposte sempre più energiche alle esigenze delle famiglie e dei giovani. In questo caso ci concentriamo su una fascia di età che ha bisogno di stimoli forti, adeguati ai tempi. Auspico un’ampia partecipazione degli Enti del terzo Settore al fine di creare un’offerta variegata e adatta a ogni bisogno».