Criminalità, Polizia: stop polemiche, lavoriamo insieme. Tagli personale? Giusto interessare Cacciotto

ALGHERO – “Il decorso 1° settembre la scrivente segreteria provinciale ha inoltrato una dettagliata richiesta alla Segreteria Nazionale del SIULP, e per conoscenza al Signor Questore di Sassari e alla Segreteria Regionale del SIULP Sardegna, per segnalare con forza le criticità che da anni gravano sul Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero, nodo fondamentale della sicurezza nel territorio ma sistematicamente trascurato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza”, cosi Massimiliano Saba a guida del sindacato SIULP provinciale interviene per chiarire la posizione del corpo di polizia riguardo la situazione generale del territorio e in particolare degli allarmi riguardanti la criminalità sul territorio, senza non dispensare alcuni  passaggi al sindaco Cacciotto. 

“L’iniziativa si inserisce in un percorso di rivendicazione sindacale che, nel corso degli anni, ha visto questa Segreteria in ambito provinciale impegnata con continuità e rigore nel denunciare lo squilibrio tra fabbisogni di personale e risorse effettivamente assegnate, nonché le conseguenti ricadute sull’organizzazione del lavoro e sulla qualità del servizio reso alla collettività. È doveroso tuttavia intervenire pubblicamente anche in merito agli articoli di stampa comparsi nei giorni scorsi e alle dichiarazioni del Sindaco di Alghero, che hanno chiamato in causa, in modo che ritengo del tutto improprio, questa Segreteria”.

“La natura delle doglianze. Le osservazioni espresse dal sottoscritto hanno riguardato esclusivamente la mancata attenzione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza verso il presidio di Alghero. Il Sindaco ha affermato – correttamente – che le mie osservazioni riguardavano la scarsa attenzione del Dipartimento della P.S. nei confronti di Alghero. E questo, lo ribadisco, è il cuore della questione. Tale concetto, peraltro, gli è stato rappresentato da me stesso in maniera chiara e diretta durante la telefonata intercorsa sabato mattina”.

“Con il massimo rispetto per le istituzioni locali, si ribadisce che l’unico interlocutore del SIULP, per materia e competenza, è il Dipartimento della Pubblica Sicurezza. Non ho mai, e sottolineo mai, chiamato in causa né il Sindaco né altri rappresentanti delle istituzioni locali. Siamo completamente estranei alla politica, impegno altissimo, ma che al SIULP non interessa. Siamo concentrati per assicurare luoghi di lavoro consoni ed adeguati in particolare per quanto attiene le piante organiche degli Uffici in ambito provinciale”.

“La responsabilità personale e professionale. Tra due anni raggiungerò la pensione, dopo quasi trentotto anni di servizio. Potrei scegliere il silenzio e il disimpegno. Ho invece scelto di continuare a rivendicare condizioni di lavoro migliori per i colleghi, specialmente per quelli che verranno, affinché non debbano affrontare le stesse difficoltà che io stesso ho vissuto a partire dal gennaio 1990. È un dovere morale, oltre che professionale, e non intendo sottrarmi”.

“La finalità dell’azione sindacale. L’azione della Segreteria Provinciale del SIULP non è né contingente né polemica. Essa trova fondamento nella necessità di assicurare, anche al territorio di Alghero un presidio efficiente, dotato di organici congrui e capace di rispondere alle esigenze di sicurezza della comunità locale”.

“Per queste ragioni, si rassicura il Sindaco: non vi sarà, da parte del sottoscritto, ulteriore replica a dichiarazioni di carattere mediatico. Ogni energia sarà rivolta esclusivamente a sollecitare, nelle sedi competenti, le decisioni dovute”.

“In ultima analisi, la questione si riduce a un interrogativo tanto semplice quanto dirimente: se è vero come è vero che il Commissariato Pubblica Sicurezza di Alghero, è un presidio segnato da una carenza di organico evidente e penalizzante, nell’affrontare detta questione, chiedo, a quale città della Sardegna o d’Italia avrei dovuto fare riferimento per ottenere delle risposte, così come mi viene contestato dal primo cittadino sui vari articoli?”

“La chiosa finale che sintetizza quanto in larga parte evidenziato dallo scrivente è l’estratto dell’intervista rilasciata dal Signor Procuratore Generale di Cagliari, dott. Luigi Patronaggio, al quotidiano La Nuova Sardegna di ieri 2 andante, il quale a specifica domanda del giornalista, se esiste un caso Alghero per quanto riguarda le infiltrazioni mafiose, la risposta del magistrato non lascia spazio a dubbi di sorta o interpretativi, tanto che qualsiasi altro commento da parte mia appare superfluo”.

“La presente comunicazione si inserisce nell’imminente predisposizione, da parte della Direzione Centrale per gli Affari Generali e le Politiche del Personale della Polizia di Stato, del piano dei potenziamenti/trasferimenti relativo al Ruolo Agenti/Assistenti previsto per il dicembre c.a.
È preciso dovere di questa Segreteria Provinciale segnalare con forza e con urgenza come il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero risulti da anni colpevolmente penalizzato dalle scelte ministeriali, con una pianta organica ridotta all’osso e del tutto inadeguata rispetto alle esigenze operative. Il mancato rafforzamento di questo presidio – vero avamposto della legalità in un’area strategica della più vasta Provincia d’Italia – ha generato una condizione ormai divenuta improcrastinabile e che richiede un deciso e radicale cambio di rotta da parte del Dipartimento”.

“Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Alghero, rappresenta il presidio di riferimento per l’intera fascia nord-occidentale della provincia di Sassari. Nonostante tale “centralità”, oggi conta poco più di 30 unità complessive, al netto di personale allo stato “aggregato” proveniente da altri Uffici.
Numeri che, a fronte della mole di lavoro e della vastità delle competenze attribuite, certificano una condizione di grave e strutturale sotto-dimensionamento. La giurisdizione del Commissariato non si limita, infatti, al solo contesto urbano, ma comprende un territorio ampio e variegato: zone rurali, costiere, infrastrutture strategiche quali l’aeroporto internazionale “Riviera del Corallo” e il porto turistico-commerciale”.

“Il combinato disposto di questi fattori determina un territorio a forte complessità demografica e sociale, la cui gestione richiede livelli di presidio ben superiori a quelli attualmente disponibili.
Negli anni il fenomeno si è aggravato: pensionamenti non sostituiti, assegnazioni di personale insufficienti, totale assenza di una strategia di potenziamento. È così maturata una situazione in cui le reali esigenze operative risultano sistematicamente ignorate, determinando uno scollamento circa le reali esigenze operative”.

La città di Alghero, con oltre 42.000 residenti censiti, registra durante la stagione estiva un incremento esponenziale di popolazione per via del turismo; non a caso, sino al 31 agosto scorso, il Signor Questore di Sassari ha disposto una consistente “aggregazione temporanea” di personale, provenienti da altri Uffici della Provincia, per sopperire alle carenze croniche dell’organico ordinario.
Ma per meglio capire il fenomeno, si fornisce il seguente dato oggettivo: secondo il report del Ross 1000 Sardegna, il sistema regionale di rilevamento ed elaborazione dei dati dei flussi turistici, per quanto concerne il 2024, Alghero è il Comune più visitato della Sardegna con oltre un milione e mezzo di presenze, in aumento del 16% rispetto all’anno precedente. I dati, anche per quanto concerne l’anno in corso, appaiono seguire il medesimo trend positivo”.

“Il centro catalano in parola, inoltre, è un polo economico e sociale in costante crescita. Questa attrattività ha determinato, accanto all’arrivo di famiglie e lavoratori onesti, anche l’insediamento di soggetti dediti ad attività criminali e dalla dubbia condotta, attratte dai benefici dell’indotto connesso prevalentemente, ma non solo, alla cosiddetta imprenditoria turistica. Ne consegue una realtà composita e “multietnica”, con nuove forme di criminalità, spesso estranee alla tradizione isolana, che vanno dalla microcriminalità diffusa ai fenomeni riconducibili alla criminalità organizzata, così come da anni, non soltanto nell’attualità, si apprende dagli organi di stampa e dai mass-media in genere, riguardo ai fatti di cronaca, operazioni complesse e articolate portate a termine dagli organi inquirenti, coordinate anche a livello di DDA”.

“E questo sebbene nel corso degli anni la Sardegna abbia dato prova di avere gli anticorpi per respingere determinati fenomeni delinquenziali e criminali, tanto è vero che certe forme di crimine associativo non hanno mai attecchito nel territorio isolano. I numeri sono eloquenti: il Commissariato di Alghero gestisce quotidianamente un carico di lavoro esponenziale, se andiamo ad analizzare la ricezione e trattazione di atti di Denunce e Querele, le innumerevoli pratiche di Polizia Amministrativa e Sociale, costanti Servizi di Controllo del Territorio, compiti di Scorta e Tutela a personalità, attività Info/Investigative delicate e i gravosi servizi di Ordine Pubblico”.

“Tutto ciò viene garantito da un organico che, rapportato al territorio, alla popolazione e ai kmq da vigilare, risulta nettamente inferiore rispetto agli standard regionali e nazionali.
È doveroso sottolineare come, nonostante la grave carenza organica, gli operatori di Polizia del Commissariato abbiano più volte dimostrato eccellenza professionale, portando a termine importanti operazioni, in particolare nel contrasto al narcotraffico.
La professionalità degli operatori, però, non può sopperire indefinitamente a una carenza di risorse che è diventata strutturale e patologica.
Il quadro descritto dimostra come le scelte ministeriali degli ultimi anni siano state miopi e contraddittorie: mentre i dati sulla popolazione, il turismo, la pressione
SIULP – Segreteria Provinciale di Sassari Pagina 4
criminale e il carico di lavoro imponevano un rafforzamento, il Dipartimento ha adottato decisioni che hanno prodotto l’effetto opposto, lasciando il Commissariato in condizioni opinabili relativamente alla pianta organica”.

“Questo “scollamento” tra esigenze reali e determinazioni centrali è diventato insostenibile. Non vi è alcuna logica né funzionale né strategica che giustifichi la persistente esclusione del Commissariato Pubblica Sicurezza di Alghero dai piani di potenziamento. Tale scelta non può che essere letta come una grave sottovalutazione delle esigenze di sicurezza di un territorio che, per popolazione, economia e criminalità, avrebbe meritato ben altra considerazione. A margine, per onestà intellettuale, è necessario richiamare l’analogo intervento a firma dello scrivente, datato mesi orsono, riguardo alla carenza di organico che caratterizza l’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea di Alghero/Fertilia (SS) che auspichiamo anch’esso possa beneficiare dell’incremento organico connesso al piano di potenziamento e/o trasferimenti del dicembre”.

“Alla luce di quanto analiticamente esposto, la scrivente struttura territoriale chiede a codesta Segreteria Nazionale – con la legittima forza dei dati, delle evidenze e del buon senso – di: intervenire con urgenza presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Ufficio Relazioni Sindacali; rappresentare la condizione critica e ormai insostenibile del Commissariato Pubblica Sicurezza di Alghero; sollecitare un incremento organico significativo, stabile e strutturale nel piano di potenziamento di dicembre p.v.; estendere la richiesta anche all’Ufficio Polizia di Frontiera Aerea di Alghero/Fertilia, già segnalato per carenze analoghe.
Non si tratta di una mera rivendicazione sindacale: è una questione di legalità e sicurezza collettiva! Continuare a ignorare questa situazione, infatti, equivale a privare un’intera area della Sardegna di un presidio di sicurezza adeguato”.

“Sicurezza e criminalità, bisogna ascoltare allarme della Polizia”

ALGHERO –  “Gli episodi di questi giorni – dalle nuove spaccate ai danni delle attività economiche sino alla brutale aggressione al barman del Baia di Conte – riportano con forza il tema della sicurezza al centro del dibattito.

L’allarme lanciato dal sindacato di polizia SIULP, dalle istituzioni e da esperti come il professor Dalla Chiesa non può restare lettera morta. Oggi non servono slogan ma un impegno concreto per rafforzare la presenza delle Forze dell’Ordine sul territorio.

Questi episodi non possono essere minimizzati né trattati come fatti isolati. Confermano semmai quanto Fratelli d’Italia denuncia da tempo: Alghero è esposta a fenomeni criminali che minacciano la serenità dei cittadini, la libertà delle imprese e l’immagine stessa della nostra città.

La comunità deve sentirsi sicura e ciò richiede scelte serie, tempestive e concrete. Noi rilanciamo le nostre proposte già depositate in Consiglio: in primis l’attivazione di un Tavolo permanente con Prefettura e Forze dell’Ordine per coordinare gli interventi e monitorare le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.

Lo scorso giugno Comune e Prefettura hanno sottoscritto un protocollo di prevenzione amministrativa antimafia. È uno strumento utile, ma che va reso operativo e monitorato con continuità. Chiediamo di sapere quali attività siano state avviate dall’Osservatorio istituito presso la Prefettura, quale contributo concreto stia offrendo il Comune e come si intenda estendere l’adesione al protocollo a tutte le realtà economiche e sociali in grado di contribuire al contrasto delle infiltrazioni.

Nella prossima seduta di Consiglio speriamo di poter discutere e approvare l’ordine del giorno con cui proponiamo il Controllo di Vicinato, strumento disciplinato di cittadinanza attiva già operativo in centinaia di città italiane, insieme agli incentivi ai Centri Commerciali Naturali che investono in vigilanza privata. La sicurezza delle attività economiche è infatti un presidio fondamentale per la tenuta sociale della nostra comunità.

Negli ultimi sei anni Fratelli d’Italia ha portato in aula proposte chiare e puntuali, molte delle quali già approvate. Basti ricordare l’ordine del giorno del luglio 2023, presentato dalla capogruppo Monica Pulina, che ha introdotto misure concrete come la videosorveglianza diffusa e la collaborazione con i Barracelli. Da allora abbiamo continuato a chiedere maggiore dotazione per la Polizia Locale e un pieno sostegno alle Forze dell’Ordine.

La politica ha il dovere di affrontare questi problemi senza propaganda. Fratelli d’Italia continuerà a stimolare il dibattito e a proporre soluzioni concrete, perché la sicurezza non è un terreno di divisione politica, ma il presupposto indispensabile per la libertà dei cittadini, il lavoro delle imprese e lo sviluppo della città.

Coordinamento Cittadino Fratelli d’Italia Alghero

Criminalità, Pais a Cacciotto: “No a contrapposizioni tra Istituzioni”

ALGHERO – “Pur comprendendo la legittima volontà del Sindaco di Alghero di rivendicare l’operato dell’amministrazione, su un tema così importante come la sicurezza suggerisco un atteggiamento collaborativo e non polemico. Su questioni così delicate non servono contrapposizioni, ma un’alleanza istituzionale forte e leale, che coinvolga tutti gli organi dello Stato e i rappresentanti della società civile”, dichiara Michele Pais, consigliere comunale della Lega ad Alghero, a commento delle parole del Sindaco di Alghero sul comunicato del sindacato Siulp della Polizia.
Pais sottolinea come le osservazioni del Siulp non vadano interpretate in chiave polemica, bensì come un’offerta di collaborazione da parte di chi ogni giorno rappresenta lo Stato sul territorio. “Ho letto le dichiarazioni del sindacato della Polizia non contro l’amministrazione comunale, ma come segnale costruttivo per affrontare insieme le difficoltà. Per questo non servono repliche difensive o toni accesi, capaci di creare fratture istituzionali, ma la volontà di sedersi tutti attorno allo stesso tavolo, valutare l’entità dei problemi e ricercare soluzioni condivise”.
Secondo l’ex presidente del Consiglio regionale, le prese di posizione pubbliche rischiano di creare divisioni e trasmettere ai cittadini un’immagine distorta dei rapporti tra istituzioni. “I cittadini hanno bisogno di vedere lo Stato unito e compatto in tutte le sue componenti – prosegue Pais – non di assistere a polemiche che non giovano a nessuno. La sicurezza è un bene primario che va garantito con il massimo della collaborazione, perché si tratta di materie che vanno al di là delle capacità e possibilità di un singolo ente locale”.
Pais ricorda inoltre l’impegno concreto della Lega sul tema: “Come forza politica abbiamo depositato più ordini del giorno sulla sicurezza che, purtroppo, il Consiglio comunale non ha ancora avuto modo di discutere. Forse è giunta l’ora che questi atti vengano affrontati con urgenza, così da trasformare le parole in azioni concrete a beneficio della comunità”.
Il consigliere conclude ribadendo il sostegno alle forze dell’ordine: “Come forza politica non posso che ringraziare il lavoro quotidiano delle donne e degli uomini della Polizia e delle altre forze impegnate a presidiare il nostro territorio, spesso con risorse limitate. È proprio per questo che, unendo gli sforzi tra amministrazioni locali e organi dello Stato, si può costruire quell’alleanza che la comunità algherese e sarda merita. Basta polemiche: collaboriamo, sosteniamo le forze dell’ordine e lavoriamo uniti per arginare possibili infiltrazioni della malavita che non appartengono alla nostra terra. Qualsiasi azione che possa anche solo strumentalmente disarmare e delegittimare le forze dell’ordine è un atteggiamento che dobbiamo evitare: al contrario, vanno sostenute in ogni modo possibile nel loro duro lavoro quotidiano, spesso svolto anche a rischio della propria vita per difendere noi cittadini” conclude Pais.

Sassari, gesti della disperazione: la Polizia salva tre persone

SASSARI – La Polizia di Stato a Sassari ha dimostrato, in appena una settimana, un’eccezionale prontezza e sensibilità, salvando la vita a tre persone che, in momenti di profonda disperazione, avevano manifestato l’intento di togliersi la vita. Questi interventi sottolineano l’impegno costante e la preparazione degli operatori di volante nell’affrontare situazioni di estrema delicatezza, che richiedono non solo coraggio, ma anche grande empatia, capacità di mediazione e di immedesimazione.

I primi due episodi si sono verificati sul ponte di Rosello. In entrambi i casi, il 20 e il 25 agosto, gli operatori delle volanti sono intervenuti prontamente, riuscendo con abilità e cautela a convincere due persone, in momenti distinti, a desistere dal loro intento, allontanandole dalla balaustra e affidandole poi alle cure dei sanitari.

Un altro intervento avvenuto nella notte del 27 agosto a Sassari testimonia in modo esemplare il sangue freddo e l’efficacia dell’azione degli operatori intervenuti. Un uomo, in un’abitazione privata, aveva manifestato l’intenzione di compiere un gesto estremo mettendosi in contatto tramite 112 NUE con la nostra Sala Operativa. Mentre l’operatore della Centrale Operativa (C.O.T.) intratteneva il soggetto al telefono, mantenendolo impegnato e fornendo preziose indicazioni sul luogo, la volante si è precipitata sul posto.

Gli agenti si sono trovati di fronte ad una scena drammatica: l’uomo si era arrampicato sul tetto della propria casa e aveva legato una corda al collo, assicurandola ad un comignolo. Senza esitare, uno dei due poliziotti ha iniziato a dialogare con la persona dalla strada, cercando di distrarla e guadagnare tempo prezioso. Contemporaneamente, il secondo operatore si è arrampicato sul tetto. Con un gesto fulmineo, ha slegato la corda dal comignolo e ha poi raggiunto il soggetto, mettendolo in sicurezza. In pochi istanti, anche il collega è salito sul tetto e, in squadra, sono riusciti a liberare l’uomo dalla corda che gli stringeva il collo.

Il dirigente dell’U.P.G.S.P. di Sassari, Virginia Rita Martinazzi, sottolinea come la Polizia di Stato non sia solo un’istituzione dedicata alla sicurezza pubblica e al contrasto della criminalità, ma un punto di riferimento e un baluardo per la tutela dei cittadini anche nei momenti più bui e di grave difficoltà.

La Polizia di Stato rinnova il suo impegno nel porsi al servizio della comunità, con la consapevolezza che ogni vita salvata rappresenta la più alta e nobile missione.

“Infiltrazioni mafiose ad Alghero, è allarme. Sindacato Polizia: urgono azioni”

ALGHERO – La Segreteria Provinciale del SIULP di Sassari, per voce del Segretario Provinciale Massimiliano Pala, intende offrire un’analisi tanto rigorosa quanto inequivocabile della grave emergenza che affligge la città di Alghero. Un territorio esposto. Se da un lato Alghero continua a proporsi come polo turistico e culturale di rilevanza internazionale, dall’altro è divenuta teatro di un processo di progressiva penetrazione criminale, caratterizzato da episodi reiterati di violenza, minacce, atti incendiari e tentativi di infiltrazione nei settori economici e negli spazi decisionali locali.
Il centro catalano in parola rappresenta quindi un caso di studio emblematico: città dalla forte vocazione turistica, ma al contempo vulnerabile alla penetrazione di fenomeni criminali. Tale vulnerabilità discende da due fattori concomitanti: La cronica carenza organica del Commissariato di Pubblica Sicurezza, che riduce drasticamente la capacità preventiva e investigativa; La pressione crescente di gruppi criminali organizzati, che perseguono il controllo delle attività economiche e turistiche attraverso violenza e intimidazione. Episodi recenti: dalla contingenza alla struttura”.

“Gli eventi degli ultimi mesi vanno letti in sequenza, come indicatori di un processo in atto:
24 agosto, Hotel Baja di Conte: un dipendente viene selvaggiamente percosso da turisti, episodio che trascende il fatto occasionale e segnala la percezione di impunità in un contesto privo di deterrenza. Aprile, litoranea di Alghero: una ristoratrice riceve una lettera di minacce di morte, sullo sfondo di dinamiche riconducibili a tentativi camorristici di controllo delle concessioni demaniali. Ripetuti incendi di autovetture, lettere anonime e telefonate minatorie: manifestazioni cicliche di una strategia di intimidazione che alimenta un clima di silenzio sociale”.

“Il SIULP esprime per questo la massima preoccupazione per una situazione che non può più essere considerata episodica o marginale. Si tratta di un fenomeno che, se non affrontato con tempestività e mezzi adeguati, rischia di consolidarsi in modo irreversibile, creando un divario incolmabile tra la capacità di risposta dello Stato e la forza criminale. La conseguenza è chiara: lo Stato arretra proprio mentre la criminalità avanza. La società civile sotto pressione. Dal punto di vista sociologico, ad Alghero si assiste all’affermarsi della cosiddetta “legge del silenzio”: I commercianti tacciono non per complicità, ma per timore di ritorsioni. Gli imprenditori riducono le denunce per non esporre se stessi e le proprie famiglie a minacce o incendi. Alcune famiglie campane, già note alle cronache, hanno acquisito immobili e ristoranti, alterando progressivamente l’equilibrio economico locale. Il risultato è un clima di paura normalizzata, in cui la comunità si abitua a convivere con la presenza mafiosa come se fosse un dato inevitabile. Considerazioni conclusive e richieste. In termini accademici, si potrebbe affermare che Alghero rappresenta oggi il punto di intersezione tra una debolezza istituzionale e una pressione criminale crescente”.

“Il SIULP denuncia che questa congiuntura rischia di generare un divario incolmabile tra la capacità di risposta dello Stato e la forza di penetrazione delle organizzazioni criminali.
Per tali ragioni, chiediamo:  Un rafforzamento organico strutturale e stabile del Commissariato di Alghero; L’attivazione di programmi straordinari di contrasto alle infiltrazioni mafiose, con strumenti investigativi dedicati; Una presenza tangibile dello Stato, che restituisca fiducia ai cittadini e libertà all’economia locale”.

“Il SIULP non intende limitarsi a una denuncia: intende formulare un atto di responsabilità pubblica.
Ad Alghero è in corso una battaglia silenziosa tra la legalità e la criminalità. Se lo Stato non interviene con decisione, non solo perderemo il controllo del territorio, ma consegneremo l’intero sistema economico e sociale a logiche delinquenziali sconosciute al territorio locale ma tipiche di aree geografiche ben distinte dell’Italia Meridionale riconducibili a gruppi criminali di tipo associativo”.

Stradale travolta, incontro col Questore

SASSARI – Il Questore della provincia di Sassari, Filiberto Mastropasqua, ha ricevuto l’equipaggio della Polizia Stradale travolto, nella mattinata di venerdì 22 agosto, da una bisarca carica di veicoli sulla SS 131 all’altezza di Cargeghe.  

L’impatto era stato violentissimo e l’autovettura della Polizia era stata trascinata per una decina di metri. L’Agente ancora all’interno del mezzo di servizio ed indossante la cintura di sicurezza, ha subìto un fortissimo contraccolpo per il quale è stata trasportata nell’immediatezza all’Ospedale. Fortunatamente, sia l’Agente ferita che il capo pattuglia, non risultavano in pericolo di vita. La pattuglia della Polizia Stradale stava prestando soccorso ad un altro furgone in panne.

Durante l’incontro, alla presenza del Comandante la Sezione della Polizia Stradale di Sassari, il Vice Questore Aggiunto dott. Inti PIRAS, è emerso il tema della sinistrosità stradale che risulta purtroppo ancora essere un fenomeno sul quale porre la massima attenzione operativa ed ancora protagonista in numerose attuali cronache.

Dall’analisi emerge che più del 90% degli scontri avviene a causa di azioni maldestre dell’autista. Tra i motivi più ricorrenti si evidenzia la distrazione quale causa principale di incidentalità e, fra gli altri, risulta crescente la percentuale di persone trovate alla guida in stato di alterazione (da sostanze alcooliche e/o stupefacenti).

Il Questore ha augurato un buon lavoro a tutti gli operatori della Polizia Stradale, ringraziandoli di quanto facciano per la sicurezza stradale e con la preghiera di porre la massima attenzione alle procedure operative, anche per la loro salvaguardia e incolumità.  

 

Tramariglio e La Stalla, furti in auto: la Polizia incastra i ladri

ALGHERO – Nei giorni scorsi la Polizia di Stato ha arrestato due uomini, già noti per i loro precedenti, per furto su auto.  Il giorno di Ferragosto, due operatori di polizia in abiti civili, durante un’attività di pattugliamento, notavano un’auto sospetta con a bordo due individui. Il loro atteggiamento e la loro direzione verso le spiagge hanno subito insospettito gli agenti che hanno iniziato un pedinamento.

Al parcheggio della spiaggia di Tramariglio, gli operatori notavano uno dei due uomini chiudere il portellone di un’auto per poi fuggire a bordo della propria vettura. Una volante, accorsa in supporto, recuperava una borsa lasciata nella fuga con al suo interno i passaporti di una famiglia austriaca.

Gli agenti in borghese, con il supporto della volante, hanno continuato a seguire i due uomini che nel frattempo si erano diretti verso un altro parcheggio, “La Stalla”, dove sono stati colti in flagrante. Armati di forbici, stavano cercando di forzare le serrature di diverse auto ma sono stati immediatamente bloccati. Nel tentativo di disfarsi delle prove, hanno lanciato le forbici e un cellulare, prontamente recuperati dagli agenti.

L’operazione si è conclusa con l’arresto dei due individui che sono stati messi a disposizione dell’autorità giudiziaria che ha convalidato l’arresto e disposto gli arresti domiciliari per un soggetto e il divieto di dimora in Sardegna per l’altro.

Furto monopattini ad Alghero, denunciata una persona

ALGHERO – La Polizia di Stato di Alghero ha portato a termine un’operazione che ha permesso di recuperare e restituire tre monopattini elettrici rubati, riconsegnandoli ai loro proprietari che hanno sporto denuncia per il furto subito. L’operazione ha portato alla denuncia a piede libero di un uomo, colto in flagranza di reato.

La vicenda ha avuto inizio quando due volanti hanno fermato un’auto sospetta in via Barraccu. All’interno del veicolo, gli agenti hanno notato tre monopattini, la cui provenienza non è stata giustificata dagli occupanti. Accompagnati in commissariato per ulteriori accertamenti, uno dei passeggeri ha ammesso di aver commesso il furto poco prima, consegnando anche le cesoie utilizzate, poste poi sotto sequestro.

L’attività è proseguita con il rintraccio dei proprietari dei monopattini che dopo aver formalizzato le querele, con grande gioia, hanno potuto riabbracciare i loro mezzi. L’autore del furto, identificato, è stato denunciato a piede libero per furto aggravato.

Masci Alghero ospita 40 scout ucraini: stop alla abominevole guerra

ALGHERO – “Il MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) dall’inizio delle ostilità in Ucraina è impegnato ad offrire ospitalità a giovani scout ucraini coordinando la collaborazione con i gruppi Scout e con le autorità cittadine nazionali. Sono in corso in Italia 20 campi scout con l’accoglienza di oltre 1.500 scout Ucraini.
Da tre anni dall’invasione dell’Ucraina da parete della Russia, le cicatrici psicologiche sono profonde e minacciano una intera generazione. A rischio soprattutto i giovani, che si trovano ad affrontare una cruda realtà: l’istruzione si è interrotta, le opportunità sono scarse e l’impatto psicologico della guerra12
continua a essere profondo. Da diverse fonti si chiede di porre fine a questo conflitto, più di altri Papa Francesco aveva dichiarato “Nella guerra in Ucraina, ci sono tanti che vogliono fare da mediatore. Non abbiate vergogna di negoziare prima che la cosa sia peggiore».
Oggi Papa Leone XIV, è PACE la parola chiave, subito dopo la proclamazione dell’”Habemus Papam” “La Pace sia con tutti voi – esordisce il nuovo Pontefice Anch’io vorrei che questo saluto di pace entrasse nel nostro cuore, le vostre famiglie, a tutte le persone, ovunque siano, a tutti i popoli, a tutta la terra.
In un tempo di corsa al riarmo in tutto il mondo, Papa Leone XIV definisce la sua idea di pace come “disarmata”: “Questa è la pace di Cristo risorto. Una pace disarmata e una pace disarmante, umile e perseverante. Il mondo ha bisogno della sua luce. Dio che ci ama tutti incondizionatamente”.
Il Pontefice, non a caso, parla della necessità di costruire “ponti”: “L’umanità necessita di Lui come il ponte per essere raggiunta da Dio e dal suo amore. Aiutateci anche voi, poi, gli uni gli altri, a costruire i ponti con il dialogo, con l’incontro, unendo per essere un solo popolo, sempre in pace.
Molti giovani Ucraini esprimono sentimenti di paura, rabbia e disperazione. Il senso di normalità è stato rimosso e la costante minaccia di violenza pesa sulle loro menti. Nonostante le immense sfide, la resilienza degli Ucraini non viene meno. Molti fanno volontariato, partecipano a iniziative di costruzione della pace L’opportunità di ospitare i giovani Ucraini è un importante occasione poiché dall’inizio del conflitto russo-ucraino, è praticamente impossibile effettuare campi scout in territorio ucraino. Con l’iniziativa di gemellaggio Italia-Ucraina intendiamo offrire ai giovani scout ucraini un ambiente sereno e fraterno per le attività scout estive. Anche quest’anno si svolgeranno campi scout in diverse regioni italiane. Alcuni sono in corso in Liguria, Veneto, nel Lazio e in Sicilia. Altri si svolgeranno in altre regioni italiane. Il Presidente Nazionale MASCI e il segretario internazionale hanno richiesto alla Comunità MASCI di Alghero di poter coordinare e gestire l’accoglienza di circa 40 scout ucraini, provenienti da Ternopil3 , nella base MASCI di Alghero, per il periodo 26 agosto – 3 settembre 2025, consapevoli che per Alghero e per tutta la Sardegna sarà l’occasione per un utile servizio per la pace e la fraternità universale, e allo stesso tempo riconoscendo lo sforzo organizzativo ed economico che ci viene richiesto.
Il programma prevede l’arrivo il 26 agosto, con l’apertura ufficiale del campo alle ore 18:30 del 26 agosto 2025, con la cerimonia scout alla presenza di autorità civili, ecclesiastiche, associazioni di volontariato e gruppi scout”.

Merci contraffatte e commercio illegale, maxi-sequestro ad Alghero

ALGHERO – Nei giorni scorsi, i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, nell’ambito di un più ampio dispositivo di controllo del territorio messo in campo al fine di contrastare gli episodi di microcriminalità che aumentano durante il periodo estivo nei centri cittadini nonché presso i porti e gli aeroporti della provincia, hanno intensificato i servizi volti al contrasto della vendita di prodotti contraffatti e dell’abusivismo commerciale nelle aree del centro storico e del lungo mare della città di Alghero.

L’operazione, condotta dai Finanzieri della Compagnia di Alghero, ha portato al sequestro di circa 300 articoli contraffatti di marchi di lusso internazionali come Gucci, Louis Vuitton e Fendi. I prodotti erano esposti per la vendita da commercianti abusivi nelle zone più frequentate da turisti e residenti. Quattro persone sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria per commercio di prodotti contraffatti e ricettazione, reati che prevedono pesanti sanzioni e la confisca della merce.

Oltre al fronte della contraffazione, i controlli si sono estesi alla sicurezza dei prodotti. In due distinte attività, i militari hanno sequestrato circa 22.000 articoli, tra cui monili e bigiotteria, privi delle indicazioni di qualità, provenienza e sicurezza richieste dal Codice del Consumo. I legali rappresentanti delle attività commerciali coinvolte sono stati segnalati alla Camera di Commercio di Sassari e rischiano ora sanzioni pecuniarie.

L’operazione si inserisce nell’impegno quotidiano della Guardia di Finanza per tutelare i consumatori e gli imprenditori che operano nel rispetto delle regole, contrastando le distorsioni del mercato e l’illegalità.