Planargia: in fumo 600 ettari

CAGLIARI – Dopo l’intervento dei mezzi aerei è chiusa la bonifica dell’incendio che, ieri, ha interessato la Planargia e il Montiferru ma l’area sarà presidiata per alcuni giorni. Le diverse componenti della macchina antincendio intervenute – Corpo forestale, Protezione civile, Agenzia Forestas, barracelli e Vigili del fuoco – hanno operato in condizioni piuttosto difficili per il fortissimo vento. Dalla prima valutazione dei danni, a parte quelli ad aziende e animali, si stima che gli ettari andati a fuoco siano circa 600, composti per lo più da pascoli, pascoli alberati e stoppie.

Ieri Maria Piera Giannasi, responsabile dell’Ispettorato di Oristano del Corpo forestale, si è recata sul posto per un sopralluogo e ha incontrato i sindaci dei Comuni interessati dalle fiamme per una prima fotografia della situazione. Procedono intanto le indagini del personale del nucleo investigativo del Corpo forestale che hanno già appurato la natura dolosa dell’incendio, appiccato con tre differenti inneschi.

Nella foto l’incendio che devastato la zona a sud di Bosa

S.I.

Dramma terremoto: politica solidale

CAGLIARI – Il Presidente Francesco Pigliaru e la Giunta, a nome di tutti i sardi, esprimono dolore e solidarietà per la tragedia che ha colpito le popolazioni dell’Italia centrale. In questo drammatico momento la Sardegna è pronta a mobilitarsi immediatamente, attraverso uomini e mezzi del Sistema regionale di Protezione civile, per offrire il suo concreto contributo e fornire tutto l’aiuto necessario nella delicata fase dei soccorsi.

“La terra trema ancora. Una preghiera per i nostri fratelli italiani che vivono queste ore nel dolore, nell’angoscia, nella paura. Una preghiera anche per i soccorritori, eroi del quotidiano, perché Dio guidi la loro opera e il loro coraggio”, cosi invece il consigliere regionale Ugo Cappellacci.

Nella foto il terremoto in centro Italia di questa notte

S.I.

Accoltella a morte la madre: arrestato

SASSARI – Alle 19:00 circa di ieri 22 agosto la Centrale Operativa del Comando Provinciale di Sassari riceveva una telefonata secondo la quale ad Anela, in Via Su Ferularzu, sarebbe avvenuto un grave fatto di sangue. La chiamata veniva immediatamente transitata alla Centrale Operativa della Compagnia di Bono che inviava nel luogo segnalato le pattuglie in circuito. Poco dopo giungevano sul posto anche i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Sassari.

Il primo equipaggio intervenuto constatava la presenza dell’anziana signora Antonia Luigia Dettori, di 91 anni, che giaceva nel proprio letto in una enorme chiazza di sangue. In una stanza attigua c’era suo figlio, il 63enne Pietro Mavuli, pensionato, che vi si era barricato dentro in evidente stato confusionale; anche l’uomo presentava vistose ferite al collo ma non versava in pericolo di vita. I soccorsi sono stati immediati: un’autoambulanza ha trasportato l’anziana donna all’Ospedale San Francesco di Nuoro dove però, a causa delle ferite riportate, è deceduta alle successive ore 20:20 circa.

Dalla prima ricostruzione e dalle evidenze del fatto, i militari hanno accertato che a causare la morte della donna era stato proprio il figlio Pietro, verosimilmente in preda ad un raptus omicida; i Carabinieri di Bono lo hanno quindi dichiarato in stato di arresto e sotto la loro stretta sorveglianza è stato anch’egli soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale di Nuoro, dove è ancora piantonato.

Nella foto i carabinieri

S.I,

Ritrovato il giovane scomparso

ALGHERO – Rientrato l’allarme del giovane spagnolo scomparso. Il 27enne si era allontanato volontariamente verso il sud Sardegna e in particolare nella zona di Arbus. Qui era andato con altri amici, mentre i documenti e abbigliamenti gli sarebbero stati rubati e lasciati sul litorale algherese di Punta Negra. Da qui erano scattati i controlli dei carabinieri estesi poi in mare alla guardia costiera e vigili del fuoco.

S.I.

Alghero: scomparso un turista

ALGHERO – Allarme ad Alghero per la scomparsa in mare di un turista. Si tratta di uno spagnolo di 27 anni del quale si sono perse le tracce già dalla serata di ieri (domenica). Le ricerche sono scattate nello specchio acqueo antistante Punta Negra, tra le Bombarde e Fertilia, tratto di costa in cui sono stati rinvenuti si suoi effetti personali.

Nello specifico dei vestiti, un telefono cellulare, un borsello, documenti, un biglietto aereo per Barcellona e anche dei medicinali. Le operazioni sono coordinate dalla Guardia Costiera con anche l’ausilio dei sub dei vigili del fuoco e a terra dei carabinieri. Ancora non si hanno notizie del 27enne. L’uomo non risulterebbe essere stato ospitato in alcun hotel o altra struttura ricettiva della zona.

Nella foto il tratto di mare oggetto delle ricerche

S.I.

6 kg di erba: arrestata coppia

SASSARI – Nella prima mattinata di ieri i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Sassari, nell’ambito di preordinati servizi tesi al contrasto ed alla repressione di reati in materia di illecita produzione di sostanze stupefacenti, hanno individuato una piantagione di marijuana e arrestato due persone. Dopo prolungati servizi di osservazione i militari sono riusciti a identificare i responsabili: un sassarese 41enne S.A., ed una cittadina russa, C.S., di 28 anni, entrambi dimoranti nelle campagne della frazione di Li Punti. Quando i Carabinieri sono entrati nell’appezzamento di terreno con annessa villetta, si sono trovati davanti una vera e propria “azienda agricola” dove il prodotto era curato e seguito dalla pianta in germoglio fino alla sua completa essicazione per la successiva cessione al dettaglio.

Un lato del giardino era adibito alla coltivazione delle piante nei vasi, un altro lato era invece organizzato a “filari” dove le piante erano state ordinatamente messe a dimora nel terreno; una casetta, perfettamente coibentata ed arieggiata, era adibita ad essiccatoio con le piante stese sui fili per una perfetta asciugatura. Anche la villetta era stata organizzata per la coltivazione intensiva: le stanze dello scantinato infatti erano state equipaggiate con lampade alogene, coibentazione delle pareti e sistemi per l’aerazione. Particolare innovativo: una delle stanze era allestita in maniera che l’illuminazione artificiale simulasse il sorgere ed il calare del sole di modo che le piante fossero perfettamente esposte in ogni momento del loro ciclo biologico.

Anche le piante di marijuana rinvenute presentavano caratteristiche raramente riscontrate prima: le stesse infatti, a differenza di quelle solitamente rinvenute, erano di piccole dimensioni ma ricche di infiorescenze e con quantità elevate di THC, il principio attivo che le contraddistingue. Alla fine dei conti sono state sequestrate 106 piante di marijuana per un totale di 6 kg di infiorescenze che avrebbero potuto fruttare, al dettaglio, circa 60 mila euro di guadagno. Nella tarda mattinata odierna il Giudice ha convalidato gli arresti e disposto per i due l’obbligo di firma.

Nella foto i carabinieri

P.S.

Nomine Meta e Parco: blitz Finanza

ALGHERO – La Guardia di Finanza, insieme ai colleghi della forestale, ieri hanno fatto visita agli uffici della Fondazione Meta, Parco di Porto Conte e Comune di Alghero. Motivo del blitz acquisire documentazione relativamente alle nomine dei rispettivi direttori, ovvero Paolo Sirena e Mariano Mariani (i quali non sono nè indagati, nè hanno alcuna diretta responsabilità sulle scelte avvenute) e, nel caso dell’ente di riserva terrestre, anche verificare le motivazioni che non hanno ancora portato l’organismo con sede in Villa Gioiosa ad approvare il Piano del Parco che è stato redatto già da tre anni. Da evidenziare subito che la Fondazione vede come socio unico e principale il Comune di Alghero, mentre il Parco è un’azienda speciale regionale la cui assemblea rispecchia la massima assise cittadina. In entrambi i casi le nomine dipendono dall’amministrazione in carica.

Insomma un’altra brutta tegola per l’amministrazione Bruno da cui dipendono direttamente gli organismi sotto le lenti della Magistratura. In questi mesi ci sono state diverse segnalazioni e soprattutto esposti che hanno messo in luce la probabilità che ci fossero delle ombre sul percorso adottato dall’amministrazione per giungere alle nomine. In particolare riguardo alla Meta sono stati in totale tre le denunce avanzate da altrettanti concorrenti che, pare per assenza di titoli, sono stati estromessi. Ma Mario Tocci [Leggi], Antofranco Temussi [Leggi] e soprattutto Domenico Balzani [Leggi] non hanno giudicato corretto quanto avvenuto con, in particolare, l’ultimo partecipante, il cantante lirico ed esperto di gestione teatrale, Balzani che ha avanzato anche degli elementi molto interessanti dal punto di vista giudiziario che sicuramente saranno analizzati dal Magistrato al fine di risalire alla verità ed emettere, qualora ce ne fosse bisogno, degli avvisi di garanzia.

Piuttosto grave l’interessamento della Finanza per il Piano del Parco. Un fatto inedito per un atto che ancora deve essere licenziato e nonostante questo vede l’interessamento degli organismi di polizia e giudiziari. Per adesso emerge anche il dato politico di un’inchiesta che ha come oggetto due fondamentali organismi a guida dell’amministrazione che sono stati oggetto di critiche dalle opposizioni e in generale dalla città per il mancato funzionamento rispetto a quelle che sono le attese in linea con lo sviluppo del territorio in termini turistici e ambientali. Oltre, dunque, alla lacune gestionali evidenziate negli ultimi anni, adesso arriva la Spada di Damocle dell’inchiesta giudiziaria che non potrà che produrre degli ulteriori effetti negativi.

Nella foto gli spazi de Lo Quarter che da poco ospitano gli uffici della Meta

S.I.

Bufera Questura: agenti arrestati

SASSARI – Il Procuratore della Repubblica Giovanni Caria informa dell’avvenuta esecuzione di un’ordinanza di misure cautelari a firma del G.I.P. dott. Michele Contini, nell’ambito di un’indagine coordinata dal Sostituto dott. Giovanni Porcheddu e svolta dalla Squadra Mobile di Sassari, in cui sono coinvolti appartenenti alla stessa Polizia di Stato. In particolare, sono stati posti agli arresti domiciliari l’Ass. C. Gianluca Serra e l’Ass. C. Marco Fenu della Sezione Volanti della Questura per i reati di corruzione e peculato.

Il G.I.P. si è riservato sull’applicazione della misura della sospensione dall’esercizio delle funzioni di pubblico ufficiale nei confronti dell’Isp. C. Pier Franco Tanca per i reati di falso in atto pubblico e false dichiarazioni al P.M. Risultano indagati altri quattro appartenenti alla Polizia di Stato. Sono stati inoltre sottoposti a custodia cautelare in carcere Lorenzo Fiori (corruzione) e Marco Sanna (tentata rapina aggravata e lesioni aggravate) e agli arresti domiciliari Fabrizio Pistidda (tentata rapina aggravata e lesioni aggravate).

Il Procuratore della Repubblica esprime vivo apprezzamento per l’ottimo lavoro investigativo, nonostante le comprensibili difficoltà ambientali, svolto dalla dirigente dott.ssa Bibiana Pala e da tutto il personale della Squadra Mobile, e sottolinea la piena collaborazione nel corso delle indagini fornita dal precedente e dall’attuale Questore di Sassari.

Nella foto la questura di Sassari

Condotta rotta: disagi a Rudas

ALGHERO – Una rottura improvvisa della condotta adduttrice Bidighinzu avvenuta nella zona tra Uri e Alghero ha costretto Abbanoa ad intervenire questa mattina per effettuare l’urgente riparazione e il ripristino funzionale dell’acquedotto. La zona interessata, in cui potranno verificarsi disagi nell’approvvigionamento idrico è quella della località Rudas. I lavori di riparazione dovrebbero concludersi intorno alle 18,00 di oggi.

“Rifiuti e fare minaccioso da Selva”

ALGHERO – “Bruttissimo episodio verificatosi ieri in tarda mattinata. La famiglia dell’Assessore all’Ambiente Raniero Selva è stata oggetto di pesanti minacce da parte di alcuni sconosciuti che si sono presentati nell’attività commerciale in pieno centro, dove al momento si trovava la moglie”. Da Sant’Anna informano su un fatto di cronaca che, come riferito, ha avuto come protagonista l’assessore all’ambiente. Un episodio da condannare che, vista anche la presenza delle telecamere della banca adiacente il negozio, potrà vedere facilmente smascherati i responsabili come da indagini da parte dei carabinieri e polizia.

Il racconto dell’amministrazione continua evidenziando che “le persone si sono presentate con fare molto minaccioso con in mano alcuni sacchi contenenti vetro e hanno cominciato ad inveire contro l’Assessore e la signora Selva. Comprensibilmente spaventata, la donna ha cercato di arginare il fare minaccioso degli individui riuscendo a farli allontanare. Raniero Selva ha immediatamente segnalato l’accaduto alle forze dell’ordine che si stanno attivando per individuare i responsabili di tale gesto, riconducibile all’attività di Assessore all’Ambiente che ha fatalmente colpito nel privato l’amministratore della Giunta Bruno. Un bruttissimo episodio che non trova spiegazione se non in un clima che sta inspiegabilmente scivolando verso una deriva di incattivimento generale in città”.

“Segnalo questa vicenda che colpisce l’azienda e la mia famiglia, che nulla hanno a che vedere con il mio ruolo di amministratore. Mi riservo di fare ulteriori passi per la nostra salvaguardia e per evitare che non accadano nuovamente situazioni di questo tipo, consultando il legale di fiducia. Questo episodio non bloccherà di certo la mia attività da amministratore, che sto svolgendo con dedizione per il bene ed il progresso della nostra Città” ha commentato Selva.

Sull’episodio c’è il commento del sindaco Bruno: “Rattristiti sì, ma determinati e per niente rassegnati. La nostra città è una città per bene. Episodi come quello accaduto alla famiglia dell’Assessore all’Ambiente sono per questo deprecabili e assolutamente intollerabili. Non credano di farla franca : siamo una città per bene ma sappiamo come difenderci con le armi della legalità, della giusta e buona amministrazione e della giustizia. Le minacce a Raniero Selva sono minacce alla città, ai cittadini laboriosi, ad una comunità che si impegna per il bene comune. Nessun timore, quindi. Siamo qui, uniti, a difendere il nostro lavoro e la dignità delle nostre famiglie e dei nostri figli. La Giunta condanna la viltà di un gesto che ferisce gravemente, certamente estraneo alla cultura di una città civile come Alghero, ma che non fa arretrare di un millimetro la volontà di continuare ad operare per una città migliore. Siamo fermamente convinti che l’operato delle Forze dell’Ordine identificherà chi nel tentativo di intimidire un valido amministratore colpisce tutti noi algheresi, prima che amministratori. Il lavoro dell’Assessore all’Ambiente e quello dell’intera giunta sta producendo risultati determinanti: andiamo avanti consapevoli che siamo sulla buona strada”.

Nella foto Bruno e Selva

S.I.