ALGHERO – La tenuta del sistema sanitario nel suo complesso passa soprattutto da chi opera tutti i giorni nella sanità, da chi ha il rapporto diretto con i cittadini e gli utenti, da chi ha dimostrato di saper affrontare criticità, anche importanti, e di saperle superare con determinazione”. Con questa certezza il sindaco di Alghero ha svolto l’incontro nella giornata di martedì a Porta Terra “nella convinzione che si tratti di un patrimonio di esperienza e competenza che non ci si può permettere di disperdere”. Con loro il direttore sanitario dell’Asl di Sassari, Vito La Spina, e il direttore del presidio ospedaliero algherese Gioacchino Greco. Mario Conoci ha ascoltato i suggerimenti e le proposte che arrivano da chi, quotidianamente, eroga prestazioni delicate e importanti, nel tentativo di trovare soluzioni alle problematiche presenti così da superare le difficoltà e sostenere la complessiva offerta sanitaria territoriale, di concerto con l’Azienda Sanitaria Locale, l’Azienda Ospedaliero Universitaria e l’assessorato regionale competente. “Nei prossimi giorni mi farò portatore di proposte e possibili soluzioni che sarà mia cura portare all’attenzione dell’assessore Carlo Doria, della Asl e dell’Aou, certo che solo una stretta collaborazione, ed una reciproca comprensione dei problemi possa portare ad tenere alti i livelli di assistenza sia al centro che nel territorio. Hub di secondo livello e ospedale di primo livello sono complementari per garantire a tutti i cittadini le risposte necessarie – conclude il sindaco di Alghero – e su questa direttrice operiamo ed opereremo, sono convinto, insieme”.
ATTUALITÀ
Insularità nell’Autonomia Differenziata: grande conquista
CAGLIARI – “Con il pieno recepimento della condizione insulare nel disegno di legge sull’autonomia differenziata si rafforzano e ampliano i confini dell’autonomia sarda. L’impegno del Governo per la rimozione degli squilibri economici derivanti dall’insularità, ora sancito anche nel testo del disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri all’unanimità, testimonia la volontà di dare la giusta attenzione ai diritti delle Isole per troppo tempo ignorati e negati”. Lo ha detto il Presidente della Regione Christian Solinas, commentando l’approvazione del ddl che, ha spiegato il Presidente “deve ora dare alla Sardegna quello slancio necessario affinché si prosegua nel percorso avviato sulle nostre grandi battaglie, dalla vertenza entrate, che grazie agli accordi da me sanciti con il Governo ha portato a maggiori introiti per 480 milioni annui, nonché all’assegnazione di 1 miliardo e 600 milioni per nuove opere pubbliche, ai trasporti, alle infrastrutture”.
Il Presidente Solinas, che esprime apprezzamento per la sensibilità dimostrata dal Governo e dal Ministro Calderoli, si è soffermato anche sulla necessità di proseguire nelle azioni avviate sul piano europeo: “La Sardegna in questi anni è stata in prima linea per favorire l’integrazione della dimensione insulare nelle politiche dell’Europa ed è lì, non solo nel Parlamento nazionale, che la nostra battaglia autonomistica deve proseguire – evidenzia il Presidente – con l’obiettivo di ottenere una revisione profonda della normativa europea, per renderla più rispondente alle sfide dei nostri territori che le crisi quali quella attuale evidenziano e aggravano. Siamo una tipologia territoriale che non può continuare a essere trascurata dalle politiche dell’Unione europea”, ha concluso il Presidente.
“Emergenza alloggi popolari, Pirisi punta Conoci e Piras”
ALGHERO – “E’ di qualche giorno fa’ la notizia che Area ( l’Ente Regionale che
gestisce le case popolari in Sardegna ) non riesce ad intervenire sullo
stato di degrado degli edifici popolari in città ( nonostante i denari
a disposizione da tempo ) e non trovano risposta le proteste di chi
vive anzi sopravvive in quelle strutture al limite dello sgombero senza
vederne la fine e questa è solo la situazione di chi ha avuto ( se così
possiamo dire ) la fortuna di avere una casa popolare.
A questo punto ci domandiamo che fine faranno quei soldi messi a
disposizione dall’amministrazione comunale ( spostandoli dall’acquisto
diretto di case da parte del comune ) per la costruzione tanto
sbandierata dal Sindaco Conoci e dall’assessore Piras dei 20 alloggi
popolari a cura di Area, se l’ho stesso Ente non riesce neanche ad
impostare una ristrutturazione , e ci chiediamo se forse non era meglio
investire direttamente con l’acquisto diretto degli alloggi (magari
aumentato il valore per renderli più appetibili ai probabili venditori )
ed intervenire così direttamente per dare risposte immediata a chi da
anni vive l’agonia della lista degli aventi diritto e che invece da
quasi 4 anni il comune di Alghero non è riuscito a risolvere il problema
degli alloggi popolari e neanche a ridurre il problema spostando sempre
avanti la risoluzione definitiva.
Crediamo infine che questo tema debba essere al centro
dell’attenzione di questa amministrazione e nel programma delle prossime
in quando il disagio degli alloggi che si sta vivendo in città ha
raggiunto in questi ultimissimi anni livelli non più sopportabili
compreso il tema affitti che inevitabilmente ha avuto un rialzo che una
famiglia con monoreddito ma anche con doppio reddito non riesce a
sostenere e che sta portando oramai molti residenti ad emigrare nei
centri limitrofi trasformando la città in un luogo per vacanzieri quindi
stagionale o per chi se la può permettere”
Mimmo Pirisi, capogruppo Pd
Governo (poco) amico, la Regione impugna la legge di stabilità
Cagliari, 13 marzo 2023 – La Regione Sardegna impugna alcuni commi di un articolo della legge di stabilità del Governo davanti alla Corte Costituzionale. Alla base della decisione la mancata attenzione riservata alla Sardegna rispetto a due temi strategici per lo sviluppo: i trasporti, e nello specifico l’esiguità dello stanziamento previsto per i collegamenti aerei, e l’insularità alla luce della mancata prosecuzione del tavolo tecnico politico finalizzato alla quantificazione e alla compensazione dei costi derivanti dagli svantaggi strutturali determinati dalla condizione insulare.
Con la legge di stabilità, sono stati considerati adeguati a garantire alla Sardegna e alla Sicilia un efficace e completo collegamento aereo da e per l’Isola appena 5 milioni nel 2023 (che diventano 15 a regime per entrambe le realtà territoriali dal 2024). Risorse considerate non adeguate, a fronte degli svantaggi legati alla condizione insulare, e che certificano una distanza tra quanto asserito nella varie interlocuzioni istituzionali e quanto messo in pratica con la Legge di Stabilità.
“Non possiamo consentire che l’interesse della Sardegna e dei sardi possa essere messo in discussione, specie su temi delicati come il diritto alla mobilità – spiega il Presidente Solinas – Ci siamo ritrovati davanti al fatto compiuto, ovvero uno stanziamento non certo sufficiente ad assicurare un corretto ed efficiente sistema di collegamento aereo. Un fatto ancora più grave se si considera il prelievo annuo di risorse regionali, sotto forma di compartecipazioni tributarie, che attualmente ammonta a 306 milioni, a cui si deve aggiungere un ulteriore accantonamento di circa 5 milioni nel 2023. I sardi che per qualunque esigenza si spostano dall’Isola, dice ancora il Presidente, hanno diritto ad avere certezza di collegamenti e certezza di poter viaggiare sempre allo stesso prezzo, con frequenze sicure, possibilmente con aerei di qualità. Questi diritti ad oggi continuano ad essere negati”.
Lo Stato, prosegue il Presidente Solinas, “è indietro anche rispetto alla quantificazione degli extra costi dovuti all’insularità, che doveva avvenire nell’ambito del tavolo tecnico politico istituito sulla base dell’accordo siglato nel 2019 e confermato nel 2021 ma che, nonostante le ripetute sollecitazioni della Regione, ha visto un’interruzione improvvisa. “Quel tavolo – evidenzia ancora il Presidente Solinas – rappresentava la sede ideale per certificare definitivamente il dovere di rimuovere le disuguaglianze che cittadini e imprese sarde hanno dovuto subire per decenni, sopportando maggiori costi sull’energia, sui trasporti ed in altri settori che hanno determinato una compressione di opportunità per l’intero sistema Sardegna rispetto al resto della Penisola”, ha concluso il Presidente.
“È evidente la necessità di ripartire nelle interlocuzioni con il Governo per ridiscutere le maggiori criticità che riguardano la nostra Isola, storicamente e ancora oggi in una posizione inferiore rispetto alle altre regioni. Siamo pronti a favorire una nuova fase di sviluppo che accresca le potenzialità della nostra Isola, ma per farlo è necessario superare i ritardi strutturali della Sardegna, svantaggi di cui lo Stato deve necessariamente tener conto”, spiega l’Assessore della Programmazione e del Bilancio, Giuseppe Fasolino, che ha auspicato l’apertura al più presto di nuove finestre di dialogo sui temi di maggior impatto per lo sviluppo futuro della Sardegna, come i trasporti, la sanità e l’insularità.
Chirurgia, lavori al Civile e Marino: “Sinergia Asl-Aou e impegno sanità” |video
ALGHERO – Trasporti e sanità. Sanità e trasporti. I due temi che, insieme al lavoro, sono centrali per l’esistenza stessa della Sardegna. Così, del resto, come altre regioni, ma vista la condizione (sempre più opprimente) di insularità, anche per dinamiche legate agli accadimenti internazionali, nell’Isola le criticità paiono essere più stringenti.
Come per la sanità, dicevamo. E’ palese che, per la conformazione stessa della regione, è indispensabile pensare a dei servizi, compresi quelli sanitari, più capillari e soprattutto legati alla stagionalità che vive la Sardegna dove tra i mesi freddi e quelli estivi c’è una differenza enorme di carico antropico.
E Alghero col territorio di riferimento questo lo rappresenta appieno. Perciò, a prescindere dal mantenimento dei servizi presenti già da anni, è utile potenziare l’esistente anche in funzione dei notevoli flussi turistici, oltre che della popolazione residente.
Sulla chirurgia sono arrivate le rassicurazioni dall’Asl di Sassari, supportate dalla pubblicazione ieri dell’avviso, rispetto all’implementazione del personale. Nessuno stop, dunque. Ma non solo. Come conferma il presidente del Consiglio Regionale Michele Pais proseguono alacremente diversi interventi di miglioramento e ampliamento. In totale sono previsti oltre 6milioni di interventi per il Civile che vedranno interessati i reparti di pediatria, camera mortuaria e poi l’ingresso con la hall e le scale anti-incendio. Entro 30 giorni sarà ultimata la definizione di un primo importante intervento al Pronto Soccorso che sarà oggetto di ulteriori attività fino al definitivo ampliamento a 350 metri quadri per 1milione e 700 mila euro.
Intanto al Marino, oltre la riqualificazione delle sale operatorie, stanno per giungere a conclusione i lavori nell´ex casa suore dell´Ospedale Regina Margherita di Alghero: 500mq chiusi da decenni che presto saranno a disposizione della struttura sanitaria locale.
Seguono le parole del Presidente Michele Pais.
“Case popolari in condizioni pessime, ennesimo appello ad Area” |video denuncia
ALGHERO – “A nulla sono valsi gli impegni profusi per intervenire nel complesso immobiliare di edilizia popolare di Via Matteotti – Via De Gasperi. Mentre aumentano i gravi rischi per l’incolumità delle famiglie, preoccupate per lo stato fatiscente delle loro residenze, cade definitivamente l’illusione di un intervento finanziario da 1,8 milioni che Area promise formalmente a Gennaio. La retromarcia fa il pari con l’assenza di un altro intervento prospettato dall’Assessorato regionale ai Lavori Pubblici, 640 mila euro, per il piano di ammodernamento delle case popolari che da oltre 17 anni attendono le opere di manutenzione e di messa in sicurezza degli stabili”
“A nulla sono valsi gli impegni, i sopralluoghi, le prese d’atto di una situazione drammatica, ormai insostenibile – afferma il Consigliere comunale e capogruppo dell’Udc Christian Mulas – siamo ormai arrivati ad una situazione estrema, con il rischio di sgombero degli appartamenti che si fa sempre più reale”. Paratie di balconi in cemento lesionate in maniera inesorabile, con conseguente rischio di caduta dei blocchi di cemento armato; coperture ondulate in ferro dei terrazzi pericolanti; forti infiltrazione d’acqua dai terrazzi; isolamento a cappotto eseguito circa 17anni fa danneggiato dall’acqua, con grave infiltrazione di umidità e di muffa. Lo stato di degrado, il distacco di intonaco, le infiltrazioni: tutto questo crea un grande disagio alle famiglie che ci abitano : situazioni già plurisegnalate e oggetto di interrogazioni fatte dal Consigliere Udc, presidente della Commissione Ambiente e Sanità del Consiglio Comunale di Alghero. La prima, del Febbraio 2021, e la seconda, del marzo 2022, entrambe incentrate sulla situazione vergognosa, al limite della vivibilità, in cui versano le case popolari AREA comprese tra via Matteotti e via De Gasperi. “Allarmi lanciati nel vuoto assoluto con interventi dei vigili del fuoco che segnalavano all’Area di un intervento di messa in sicurezza – denuncia per l’ennesima volta Christian Mulas – una situazione non più sostenibile e aggravata dal fatto che gli alloggi sono abitati da tanti nuclei familiari in cui ci sono anche anziani e disabili con patologie gravi. Non è possibile attendere oltre – insiste – AREA deve intervenire, senza attendere nemmeno un giorno di più: le famiglie sono stanche delle prese in giro, stremate dalle promesse disattese”.
Christian Mulas, capogruppo consiliare Udc e presidente commissione ambiente e sanità
Sanità algherese, Conoci ascolta le problematiche: incontro con Greco
Sanità, Bamonti al Civile: “Sostegno al Presidio di Alghero e massima attenzione”
ALGHERO – “Questa è una manifestazione pacifica, a sostegno del Presidio di Alghero e dei suoi operatori. E’ un momento in cui sentiamo il bisogno di stringerci attorno a coloro che ogni giorno e con grandi sacrifici personali difendono la nostra salute.
Non siamo qui per alimentare inutili polemiche, sappiamo che questa situazione è frutto di politiche di taglio della spesa sanitaria da parte del Governi Centrali che negli anni si sono succeduti.
Quindi siamo uniti nel difendere il nostro diritto primario alla salute, lo facciamo con grande dignità, esprimendo la nostra solidarietà agli operatori sanitari e manifestando la nostra piena contrarietà ai continui tagli e ridimensionamenti.
La salute è un bene fondamentale che ci appartiene, è un diritto di civiltà che nessuno può toglierci. Difendiamo il diritto di essere curati nel territorio in cui abitiamo!
Siamo qui per difendere l’integrità del Presidio di Alghero e in modo particolare la dignità dei suoi dirigenti e di tutto il personale sanitario. Non dimenticheremo mai tutti i sacrifici che hanno fatto durante la recente pandemia in termini di sacrifici professionali e personali. Per queste ragioni crediamo fermamente che le istituzioni sanitarie e i vertici regionali, siano già a lavoro per trovare una soluzione affinché si ricreino le condizioni ottimali per garantire la piena operatività della struttura. Noi saremo qui, a vigilare e tenere sempre alta l’attenzione, senza mai indietreggiare di un passo”.
Alberto Bamonti, capogruppo e coordinatore cittadino dei Riformatori Sardi
Adios, Mario Camarrau
ALGHERO – Questa mattina è morto Mario Camarrau. Considerato uno degli ultimi, se non proprio l’ultimo, “Tupamaros de la Muralla”. Grande dispiacere dai suoi concittadini che sui social stanno invadendo le varie bacheche coi ricordi e menzioni delle gesta del simbolo de l’Alguee Vella.
“Si. Ci ha lasciati un mito. Dopo Agostino “L’Ozio”, Antonino il “Negra”, Salvatore ”Biu Bau” anche il ”Tupamaros” ci ha lasciati. Un’icona di avventure e di vita all’aria aperta. Il massimo rappresentante del corredo genetico della “Muralla” algherese. L’ultimo baluardo di una Alghero che non c’è più. Ciao Mario Camarrau. Riposa in pace”, così Marco Tedde su Facebook ricorda una delle persone e personaggi che insieme a pochi altri ha incarnato l’essere veramente Alghrese.
Adios Mario.
Chirurgia Alghero: nessuna chiusura delle attivita’, rassicurazioni della Asl di Sassari
SASSARI – La Chirurgia dell’ospedale di Alghero non chiude: in seguito alle notizie circolate negli scorsi giorni in merito alla chiusura dell’unità operativa, la Asl di Sassari interviene per rassicurare la popolazione sulla continuità del servizio.
Così dai vertici dell’Asl i quali fanno sapere anche che: “La ASL n. 1 si sta adoperando per ovviare alle criticità, venutesi a creare nel Reparto di Chirurgia dell’Ospedale Civile di Alghero, dovute alla sopravvenuta grave carenza di personale: sin da questa sera, attraverso l’impiego delle prestazioni aggiuntive e grazie alla disponibilità del personale della Asl di Sassari e della Aou, la guardia chirurgica verrà regolarmente garantita, evitando in tal modo la rimodulazione delle attività che non sono mai state sospese”
“Con la collaborazione dell’Assessorato regionale alla Sanità e della AOU, la ASL di Sassari ha inoltre avviato un progetto, che vedra’ la luce nei prossimi giorni, mirato superare in maniera strutturale la situazione contingente”
“Fino all’entrata a regime del progetto, grazie alle prestazioni aggiuntive da parte di chirurghi in servizio presso altre realtà del territorio, verra’ garantita la continuità dell’attività dell’unità operativa”.
“Inoltre, attraverso la contrattualizzazione di chirurghi in regime libero-professionale e di chirurghi esperti recentemente cessati dal servizio (avvalendosi, come indicato dall’Assessorato, delle norme emergenziali in vigore fino al prossimo 31 dicembre) potrà esser garantito l’incremento dei professionisti in servizio nella Chirurgia della Asl di Sassari”.