Mab Teatro, doni al reparto Pediatria di Alghero

ALGHERO – Due mini auto elettriche radiocomandate per i bambini ricoverati nel reparto di Pediatria dell’Ospedale Civile di Alghero. È la donazione in solido che l’associazione MAB Teatro ha consegnato nei giorni scorsi alla Responsabile del Reparto, la D.ssa Lidia De Luna, con il ricavato del concerto di beneficenza “Boghes and Bisus – Voci e Sogni”, che la stessa associazione aveva organizzato a Sassari il 12 dicembre 2019.

Allo spettacolo, allestito anche con il contributo della Fondazione di Sardegna Progetto ThéatrOn Offcina mental-dinamica, avevano preso parte la cantante internazionale Sumi Jo e altri artisti sardi tra i quali Andrea Pisu, Mauro Secci e la Corale Rossini di Sassari diretta da Clara Antonicello.

I purtroppo ben noti problemi legati alla pandemia hanno costretto a rinviare di circa un anno la consegna avvenuta il 3 febbraio scorso per mano del direttore artistico di MAB Teatro Daniele Monachella.

Obiettivo della donazione è sostenere il progetto di umanizzazione delle aree pediatriche dell’ospedale algherese, come previsto nelle Carte dei Diritti del Bambino Ospedalizzato (ospedale a misura di bambino).  I bambini ricoverati e i loro familiari possono così affrontare con minor angoscia le cure e gli interventi medici, riducendo l’impatto psicologico della malattia, la paura, l’ansia e lo stress dei piccoli pazienti sottoposti a pratiche sanitarie.

Un gioco che può contribuire ad alleviare le sofferenze e a ridurre la tensione dei bambini ricoverati. Se in sala prelievi si arriva a bordo di una mini-auto elettrica telecomandata, anche un momento di ansia per i piccoli degenti può trasformarsi in gioco.

La “Play Therapy”, letteralmente terapia del gioco, ideata in Francia dall’associazione 4Children Onlus, è stata adottata in poco tempo in diversi Ospedali Italiani.  Il progetto prevede, appunto, l’utilizzo di mini auto elettriche telecomandate al posto delle barelle per gli spostamenti dei piccoli pazienti sia all’ interno dello stesso reparto verso la sala prelievi sia verso altri reparti necessari per accertamenti diagnostici e/o terapeutici.

“Abbiamo da subito deciso di sostenere questo progetto – afferma il Direttore Artistico di MAB Teatro Daniele Monachella – proprio per la sua valenza ed utilità sociale. Unire lo spettacolo, la cultura e la musica ad un’iniziativa di tipo benefico, come questa, è motivo di grande soddisfazione. L’evento in questione ha ospitato esibizioni di livello internazionale che la nostra associazione ha voluto regalare a tutto il territorio, e nel contempo siamo felice di aver contribuito a donare anche un sorriso ai piccoli pazienti del reparto di pediatria di Alghero.”

Circonvallazione, decollano i lavori sul tracciato |foto

ALGHERO – Decollano i lavori sul tracciato della nuova Circonvallazione. Oltre mille metri di terra libera dagli alberi di ulivo, circa la metà del tracciato, nel tratto che parte dalla via Vittorio Emanuele ( 127 bis)  e arriva fino a Carrabuffas, ai confini con il cementificio Brundu, si presentano pronti le imponenti opere di realizzazione della carreggiata nella sua larghezza di 27 metri.  Estirpate e ricollocate oltre tracciato 180 piante ( in totale sono circa 650 ) la strada a 4 corsie viaggia verso la  realizzazione del fondo stradale. Oggi si è svolto un sopralluogo del Sindaco Mario Conoci e dell’Assessore alle Opere Pubbliche Antonello Peru, con i responsabili dell’impresa Angius Costruzioni Srl, capogruppo dell’Ati con Spea Srl,  che sta eseguendo i lavori. Si procede per step nella realizzazione dell’opera da 10,5 milioni di euro. Nelle terre già disegnate dalle ruspe si inizierà ad operare con le lavorazioni per il primo dei quattro rami di strada previsti e racchiusi tra cinque rotatorie, contemporaneamente allo spostamento delle alberate nel resto del tracciato oltre Carrabuffas, fino alla confluenza con la strada per Villanova e Viale della Resistenza, punto di arrivo dei lavori. Le cinque rotatorie intersecano le vie V.Emanuele, Marconi, Carrabuffas, Valverde e viale della Resistenza, in un tracciato che avrà uno spartitraffico centrale di 3 mt, marciapiedi su entrambi i lati e una pista ciclabile. “Un opera importantissima per la città che mostra già i suoi progressi, sulla quale puntiamo per creare le condizioni per migliorare lo sviluppo economico del territorio”, spiega il Sindaco Mario Conoci.  

“L’infrastruttura è strategica per l’intero territorio – precisa –  ed è importante l’innesto ad un’altra opera indispensabile allo sviluppo dell’intero Nord Sardegna: l’avvio del primo lotto della Sassari-Alghero, che si raccorderà alla circonvallazione nella zona del Carmine”.  Circa due anni la durata delle opere, ma non è escluso che si possa velocizzare ulteriormente. “Le fasi delle predisposizione delle alberate all’espianto continuano mentre si procede ai lavori nelle parti libere – spiega l’Assessore Antonello Peru – ma siamo a buon punto e il cantiere procede verso le opere edili che d’ora in avanti saranno sempre più prevalenti”. Il tracciato è visibile anche dalla parte finale di via XX Settembre, tratto in cui costeggia via Antoine de Saint Exupéry, dove le ruspe sono in azione.   In via di trasferimento anche il cementificio Brundu, nella cui sede passa la strada. L’azienda  andrà ad operare nella zona di Galboneddu, area oggetto di una apposita variante urbanistica adottata dal Consiglio Comunale che consente  di continuare a svolgere l’attività di produzione  di manufatti in cemento. 

La Maggioranza replica: chiude Ti? Solo fake news

ALGHERO – “Leggiamo sui siti web cittadini l’ennesima, infondata fake news da parte dell’estrema sinistra algherese su una fantasiosa ipotesi di chiusura di Terapia Intensiva”. Cosi le forze politiche di maggioranza di Centrodestra Fratelli d’Italia, Lega, Psd’Az, Noi con Alghero e Riformatori Sardi riguardo il tema della sanità.

“Terapia Intensiva non solo non sarà chiusa, ma ampliata a 12 posti letto, un numero importantissimo, che una volta terminata l’emergenza rimarranno a disposizione dell’Ospedale. In questo modo Alghero potrà disporre di un reparto tra più importanti e attrezzati di tutta la Sardegna. L’opzione, fortunatamente in un momento di minor pressione delle terapie intensive, di utilizzare una sola struttura tra Sassari e Alghero (peraltro ancora non ratificata), in un’ottica di collaborazione sinergica secondo il modello Hub and Spoke, è logicamente suggerita dalla scarsezza di anestesisti e dalla opportunità di mettere questi preziosi professionisti a disposizione dell’attivita chirurgica che potrà aumentare la propria capacità di intervento e pertanto trattare patologie purtroppo rimaste indietro per via dell’emergenza Covid. È quindi una possibilità che, se approvata, consentirebbe di aumentare la capacità di intervento per tutto il nord Sardegna, di modo da non lasciare nessuno indietro. Raccattare notizie, al solo fine farne polemica acritica, senza avere nessuna consapevolezza di ciò che si sta dicendo, è una operazione tanto sciocca quanto dannosa”.

“Alghero ha fatto, sta facendo e continuerà a far molto per contrastare la pandemia, ma cercando di garantire ogni specialità ospedaliera che ora, ove ve ne fossero le condizioni e le autorizzazioni, deve essere potenziata. Nonostante le difficoltà del momento nessun servizio è stato interrotto, come purtroppo è accaduto in altre realtà su tutto il territorio nazionale”.

“Dopo anni di disattenzione e depotenziamento ,la Sanità algherese sta finalmente ricevendo l’attenzione che merita, con il rinnovo di tutte le attrezzature tecnologiche vecchie di decenni e, da ultimo, la deliberazione dell’acquisto di una nuova Tac. Una realtà diametralmente opposta da quella dipinta dall’opposizione, cioè da coloro che rappresentano quella parte politica che ha affossato si la nostra sanità, non prevedendo alcuna miglioria o adeguamento che aveva già di fatto deliberato la chiusura dell’ospedale Marino, che invece grazie al Presidente Solinas, all’Assessore Nieddu e al lavoro costante del Presidente Michele Pais, è oggetto di importanti lavori di ristrutturazione e potenziameto, per farne, ad emergenza conclusa un centro di eccellenza sanitaria regionale”.

“Per quanto riguarda la medicina dello sport, la diabetologia e la dermatologia, la farmacia del territorio, tutti servizi cd territoriali che sono stati impropriamente nel tempo allocati all’Ospedale per un’assenza totale di programmazione. Oggi finalmente si sta predisponendo la realizzazione di uno stabile  dedicato a queste attività”.

“Grazie a tutti questi interventi, e agli altri previsti in futuro, Alghero potrà contare finalmente su strutture all’avanguardia e servizi efficienti per tutto il territorio, come non lo è mai stato nel passato per colpa di chi oggi, dopo aver dato ampia prova di incapacità, ha pure il coraggio di criticare“. Ma lo facciano anche. Per noi è solo stimolo di fare sempre meglio e riuscire dove loro hanno miseramente, colposamente fallito”.

Porto Torres, Cambiamo: emergenza loculi

PORTO TORRES – “In un periodo di grande emergenza sanitaria, che ha portato purtroppo all’aumento dei decessi in città, Porto Torres si ritrova per l’ennesima volta a fare i conti con un problema di notevole importanza, quello di non avere disponibilità di loculi nei due cimiteri, quello storico di Via Balai e quello di Ponti Pizzinnu”. Cosi Quirico Bruzzi Consigliere Comunale gruppo Cambiamo! di Porto Torres.

“Nessun loculo disponibile nel nuovo camposanto e nemmeno in quello storico, disponibili solo 9 loculi extralarge. Il tutto a fronte di 70 salme in più nel 2020 rispetto al 2019, questi i dati rilevati e forniti dagli uffici del servizio cimiteriale. Dati allarmanti se si considera che ancora non è stata bandita la gara d’appalto per l’affidamento in concessione della gestione del sistema cimiteriale  e non si vedono all’orizzonte lavori per la costruzione di nuovi loculi”.

“Lo stessa emergenza di era avuta nel 2016, quando il Comune aveva affidato con urgenza i lavori di costruzione del terzo lotto della prima fase del cimitero comunale di Ponti Pizzinnu. Allora erano rimasti 9 loculi liberi tra gennaio e marzo di quell’anno a fronte di 45 decessi avvenuti nello stesso periodo, tanto che alcune famiglie avevano dovuto ripiegare per la cremazione dei loro cari”.

“Il 6 dicembre 2019 è scaduto il contratto per il servizio cimiteriale affidato alla Italstudi, dopo una prima proroga, lo stesso è stato prorogato ulteriormente fino ad agosto 2021,segno evidente che in oltre un anno nulla è stato fatto per la predisposizione del nuovo appalto”.

“Come Vice Presidente del Consiglio Comunale nonché Capogruppo  Cambiamo! ritengo che sia un dovere dare la possibilità a chi ha perso un proprio caro di procedere con la tumulazione secondo tradizione, nel più breve tempo possibile e senza disagi, per questo mi auguro e premerò affinchè ciò avvenga, che la nuova amministrazione prenda in seria considerazione il problema e proceda con la massima urgenza a predisporre il nuovo appalto per la costruzione di nuovi loculi. Sono sicuro anche che una seria programmazione che  permetta di prevedere le necessità possa prevenire in futuro nuove situazioni di emergenza come queste”.

Lavori, ponte di Fertilia chiuso dal 9/2 al 10/4

ALGHERO – I lavori della realizzazione delle nuove passerelle sul ponte di Fertilia affidati dall’Amministrazione a inizio Gennaio entrano nella fase più impegnativa. L’impresa incaricata dovrà procedere allo smontaggio delle vecchie strutture, così come previsto dall’appalto che conta su un investimento di 642 mila euro, reperiti con fondi di bilancio. I lavori aggiudicati all’impresa Simec di Canalicchio Srl con sede ad Olmedo consistono nella sostituzione delle strutture portanti in legno, deteriorate e testimoni dello stato di incuria dell’opera realizzata oltre vent’anni fa, al posto della quali verranno collocate strutture portanti completamente in acciaio ed elementi di pavimentazione in resina poliestere antisdrucciolo.

“Necessario, per lo svolgimento dei lavori particolarmente difficoltosi – annuncia l’Assessore alle Opere Pubbliche Antonello Peru –  chiudere al traffico lungo la ex SS 127 bis nel tratto in corrispondenza del ponte di Fertilia”. La chiusura avverrà dalla data del 9 febbraio fino al 10 aprile, circa 60 giorni lavorativi.  Il divieto di transito è per tutte le categorie di veicoli. Potranno essere previste deroghe per il transito pedonale, qualora la circolazione dei pedoni risulti compatibile con le esigenze tecniche connesse all’intervento in atto. Il limite massimo di velocità di 30 km/h nel tratto in avvicinamento al cantiere.  

L’ordinanza emessa oggi dal Settore 6 dell’Amministrazione dispone altresì che nel Lungomare Rovigno, nel tratto compreso tra la ex SS127bis e via Orsera attualmente regolata a senso unico di circolazione, venga istituito durante le fasi delle lavorazioni il doppio senso di circolazione al fine di consentire il solo “traffico locale” dei domiciliati e residenti. Il traffico in direzione Fertilia in entrata e in uscita dovrà quindi incanalarsi nella Strada provinciale 42 dei Due Mari e sulla 291 variante del Calich.

Isola arancione, Governo troppo rigido: danno ai sardi

CAGLIARI – “La decisione del Tar va rispettata ma il provvedimento del Governo nazionale  che ha posto la Sardegna in zona arancione si è dimostrato troppo rigido ed inadatto a gestire l’emergenza economica che colpisce numerose attività”.  Lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais subito dopo aver appreso la notizia della sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha respinto la richiesta di misure cautelari della Regione contro l’ordinanza ministeriale che ha inserito la Sardegna in zona arancione a partire dal 22 gennaio. Il Presidente Pais ha confermato il suo dispiacere per l’enorme  danno  causato  alla popolazione sarda e ha auspicato la predisposizione di misure da mettere in atto per il sostegno delle Regioni dichiarate “zone arancioni”.

“Così come si possono inasprire le misure di contenimento di settimana in settimana – ha detto il Presidente Pais – sarebbe sensato prevedere un alleggerimento tenendo conto dei reali parametri che in questo momento mettono la Sardegna tra le Regioni a rischio di contagio più contenuto.  L’azione decisa del Presidente Solinas  è stata l’unica risposta che poteva arrivare da un’isola stremata dal Covid dal punto di vista sanitario, economico e sociale”.

Anche la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, nei giorni scorsi, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte aveva chiesto un incontro urgente per stabilire congiuntamente le misure da prendere a favore delle Regioni dichiarate a rischio. “Intere categorie non possono più aspettare – ha detto il Presidente Pais – sono necessari ristori economici per salvare intere categorie produttive”

Punta Giglio, l’impresa illustra tutto il progetto

ALGHERO – “Nelle ultime settimane, sulle testate giornalistiche e non solo, si è iniziato a parlare di Punta Giglio e del progetto di restauro conservativo che verrà intrapreso dalla Cooperativa Il Quinto Elemento. Sappiamo bene che Punta Giglio è uno dei luoghi del cuore della cittadinanza algherese e capiamo la paura di vedersi sottrarre la possibilità di frequentarlo. Per questo stavamo già lavorando a un documento che potesse rispondere alle preoccupazioni espresse dalla città. L’intervento del Consigliere Comunale Valdo Di Nolfo ci ha anticipati, ponendoci domande puntuali alle quali è nostra intenzione rispondere in maniera esauriente. Di seguito, quindi, abbiamo tentato di spiegare chi siamo, in cosa consiste il progetto di restauro e rifunzionalizzazione dell’ex batteria s.r.413 e qual è la nostra visione per il futuro di Punta Giglio. Ci teniamo a precisare che in questa visione è inclusa la volontà di dialogare con la città di Alghero e che chi volesse potrà trovare aggiornamenti puntuali sia sul nostro sito (che è ancora in fase di preparazione) all’indirizzo https://www.puntadelgiglio.it/faq/, sia sulla nostra pagina Facebook (http://bit.ly/rifugio-di-mare).

• Chi siamo – La nostra mission La Cooperativa “Il Quinto Elemento” nasce nel 2017 con l’obiettivo di partecipare al Bando “Cammini e Percorsi” dell’Agenzia del Demanio, indetto per riqualificare edifici appartenenti al patrimonio pubblico dello Stato. I soci sono lavoratori provenienti da diversi ambiti: dalla logistica alla pubblica amministrazione, dal marketing alla ristorazione. Ciascuno ha fornito e continuerà a fornire il suo contributo di esperienza e passione al progetto, perché è su questa base che è nata la Cooperativa stessa. Tre di noi si sono trasferiti in pianta stabile ad Alghero, trasformando la propria vita e mettendola al servizio di questo progetto. Per noi Punta Giglio, Alghero e la Sardegna non sono un luogo dove fare affari ma dove vivere giorno per giorno immersi nella bellezza, nella cultura e nella storia. In particolare, ci ha conquistato Alghero e la sua particolarità di essere isola nell’isola, orgogliosa e fiera delle proprie specificità. Il bando prevedeva la cessione a titolo gratuito per un lasso di tempo prestabilito di beni immobili appartenenti allo Stato, molti dei quali a carattere storico-identitario, i quali potevano essere assegnati a realtà italiane o con sede estera, purché composte da una maggioranza di persone sotto i 41 anni. In particolare, il bando prevedeva il restauro e il riuso delle strutture esistenti per la promozione del turismo lento attraverso una struttura ricettiva e alcuni servizi annessi. L’ex batteria militare è stata una delle concessioni più richieste, con 10 proposte progettuali provenienti dal continente e dall’estero. Il progetto vincitore del bando prevedeva delle unità mobili sparse all’interno del compendio che costituivano una struttura ricettiva diffusa per un totale di oltre 70 posti letto, considerando anche quelli previsti all’interno della caserma e degli altri edifici. Ma, una volta giunti alla fase di autorizzazione del progetto, abbiamo scelto di affidarci a un gruppo di architetti del posto, che meglio conoscevano la specificità dei luoghi e il valore affettivo che essi rivestono per la cittadinanza. Con questa nuova collaborazione il progetto vincitore del bando è stato rimodellato per rispondere alle sollecitazioni emerse dai numerosi incontri con tutti gli Enti preposti, come ad esempio la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Sassari e Nuoro, l’Ufficio Tutela del Paesaggio, il Parco Regionale di Porto Conte, il Corpo Forestale dello Stato, il Comune di Alghero, etc, arrivando a un punto di equilibrio migliorativo e plasmando il progetto vincitore del bando al contesto territoriale. Già in questa fase abbiamo rinunciato alle unità mobili e portato i posti letto a 23. Nel tempo, con gli Enti preposti, l’iter progettuale ha introdotto un elemento centrale che arricchisce e caratterizza il progetto: non sarà più una struttura ricettiva fine a sé stessa, bensì un museo a cielo aperto con annessa foresteria legata pienamente alle attività dell’Ecomuseo del Parco Regionale di Porto Conte. Ma in concreto, cosa ci guadagnano Alghero e i suoi cittadini?

• Un nuovo museo, il cui progetto museologico e museografico è in itinere, che valorizzerà la storia dell’ex batteria militare inserendola nel più ampio contesto delle architetture militari nell’isola. Nel contempo il museo a cielo aperto verrà utilizzato per descrivere e narrare le specificità della flora e della fauna e promuovere le attività del Parco nell’ambito dell’educazione ambientale. La Direzione e la composizione del Comitato Scientifico sono allo studio e verranno a breve condivisi, ma possiamo già garantire che ci affideremo a figure competenti e dal curriculum autorevole. • La messa in sicurezza di un patrimonio pubblico danneggiato dal tempo e da ripetuti vandalismi che mettono a rischio la conservazione storica delle strutture, salvaguardando il più possibile la memoria storica (a partire dal recupero eseguito da restauratori certificati dei disegni e delle scritte realizzate dai militari) e donando nuovamente vita a delle strutture in evidente stato di abbandono, degrado e dissesto.

• Tramite un progetto di rifunzionalizzazione condiviso e pensato in concerto con gli Enti Preposti, verranno realizzati dei servizi prima assenti che permetteranno a tutti una fruizione più agevole di Punta Giglio, a partire dai servizi igienici (che saranno aperti a tutti) fino al ristoro, al pernottamento e allo svago.

• Un nuovo spazio culturale e sociale dove organizzare incontri pubblici, mostre, reading e iniziative (purché compatibili con le specificità dell’area). +

• Cosa non perderanno i cittadini di Alghero? Il carattere pubblico dell’intervento, ovvero: la piena e totale fruizione gratuita e libera dei luoghi. Il nostro intervento intende offrire servizi e non privatizzare l’area. Tutto continuerà a svolgersi sotto la tutela del Parco e delle sue regole. Per noi è importante ribadire che il patrimonio pubblico costituito da Punta Giglio sarà sempre accessibile alla popolazione di Alghero. Pertanto, l’area che fa parte della nostra concessione non sarà delimitata da cancelli chiusi: infatti a oggi, da progetto, il cancello non è previsto, ma se mai dovesse essere necessario installare un elemento di protezione per motivi di sicurezza, verrà previsto un cancello simile a quelli che si trovano attualmente all’interno delle aree di tutela, senza nessun lucchetto, per garantire l’indispensabile mantenimento del pubblico e libero utilizzo del bene. Rimarrà anche la possibilità di consumare pranzi al sacco. L’ingresso alla foresta di Punta Giglio sarà sempre gestito dal Parco e prevenderà la fruizione gratuita per i residenti del comune di Alghero e l’ingresso a pagamento per i non residenti (salvo nuove disposizioni dell’Ente Parco) in modo tale da non modificare l’attuale utilizzo del bene. Dunque chiunque potrà continuare a frequentare questo splendido posto in totale autonomia e libertà.

• Iter autorizzativo del progetto Il progetto, durante un iter procedurale di due anni e mezzo, ha passato il vaglio dei seguenti Enti:

• PARCO NATURALE REGIONALE DI PORTO CONTE • COMUNE DI ALGHERO Ufficio Demanio Marittimo • COMUNE DI ALGHERO Ufficio Tutela del Paesaggio • COMUNE DI ALGHERO Settore Edilizia Privata • PROVINCIA DI SASSARI • AGENZIA DEL DEMANIO Direzione Territoriale per la Sardegna Sede di Sassari • MINISTERO DELLA DIFESA COMANDO SUPPORTO LOGISTICO MARINA MILITARE DI CAGLIARI • MINISTERO DELLA DIFESA AERONAUTICA MILITARE COMANDO 1° REGIONE AEREA – MILANO • CAPITANERIA DI PORTO DELLA NAVIGAZIONE DI PORTO TORRES • CAPITANERIA DI PORTO DELLA NAVIGAZIONE DI ALGHERO • SEGRETARIATO REGIONALE DEL MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITÀ CULTURALI PER LA SARDEGNA • SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA, BELLE ARTI E PAESAGGIO PER LE PROVINCE DI SASSARI E NUORO • PROVVEDITORATO INTERREGIONALE PER IL LAZIO, L’ABRUZZO E LA SARDEGNA • REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato degli Enti Locali, finanze ed Urbanistica Servizio tutela del paesaggio e vigilanza province Sassari-Olbia Tempio • REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato degli Enti Locali, finanze ed Urbanistica Servizio demanio e patrimonio e autonomie locali di Sassari • REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Assessorato della difesa dell’ambiente Servizio valutazioni ambientali Da queste premesse si evince la piena e approfondita analisi del progetto e del quadro normativo e urbanistico di riferimento da parte degli autorevoli Enti competenti, in tutte le sue sfumature. Il punto di arrivo della procedura consiste nella realizzazione di un Museo con una Foresteria a servizio del Museo e del Parco. Poiché le foresterie (da non confondersi con i punti di ristoro, che presentano un quadro urbanistico differente) non hanno limitazioni nel numero di posti letto previsti, durante il procedimento autorizzativo si è scelto di citare la normativa dei punti di ristoro unicamente in una logica restrittiva per limitare ulteriormente a 20 i posti letto totali, rispetto ai 23 proposti e agli oltre 70 previsti nel progetto che aveva vinto il bando. Con riferimento alla destinazione d’uso, come ben definito con tutti gli Enti preposti, non sussiste alcuna variazione, poiché la struttura sarà adibita al ristoro e soggiorno temporaneo a rotazione, in coerenza col fatto che un tempo l’edificio fosse adibito ad alloggio e mensa. Infine, un breve cenno alla denominazione da noi scelta. “Rifugio di mare” richiama, fin dal nome, un ambiente confortevole ma essenziale, consono e coerente con la storia dell’edificio e con il tipo di persone che ci prefiggiamo di ospitare: amanti della natura, dello sport, del turismo lento e dell’autenticità. Non è nostra intenzione creare un albergo extralusso, anche perché fra gli scopi sociali della nostra Cooperativa ci sono l’inclusione e la solidarietà. Il progetto prevede dunque sei stanze triple e un’unica doppia con degli accorgimenti tecnici e funzionali per la fruizione dei disabili. Il concetto di “esclusività” non ci appartiene e mal si applicherebbe a un bene in concessione, che a nostro giudizio non deve perdere la sua caratteristica di patrimonio collettivo.

• I rapporti con gli enti (convenzioni) Il Quinto Elemento, dopo aver vinto il bando dell’Agenzia del Demanio dello Stato ha iniziato un lungo e proficuo confronto con gli altri Enti. In particolare, si è stipulato un Protocollo d’intesa con il Parco regionale di Porto Conte (già presente all’interno della pratica SUAPE) che ne regola i rapporti e crea una sinergia volta alla realizzazione e all’allestimento del Museo (l’idea dell’allestimento, ancora in fase di studio, verrà presentata a breve). Anche con il Comune di Alghero la Cooperativa ha stipulato una Convenzione (già presente all’interno della pratica SUAPE) che garantisce nel tempo il mantenimento della natura senza scopo di lucro della Cooperativa e che rede esplicita la necessità – per gli ospiti pernottanti nella struttura – del possesso dell’Alghero Ticket (tutti gli utenti del Museo che soggiorneranno nella Foresteria saranno muniti del Ticket che permette, con una cifra forfettaria, di visitare molti punti di interesse della città di Alghero come il Museo del Corallo, il MASE, le Grotte di Nettuno, il Nuraghe Palmavera, etc). • Partner del Progetto che appoggiano l’Agenzia del Demanio in Cammini e Percorsi Come esplicitato sul sito dell’Agenzia del Demanio, il bando CAMMINI e PERCORSI “gode del sostegno e del contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri, LEGAMBIENTE, ANCI, FPC, Istituto del Credito Sportivo, Ente Nazionale per il Microcredito, Invitalia, CONI, Young Architects Competition, Agenzia Nazionale Giovani, e, per il settore privato, Touring Club Italiano, FederTrek, Italiacamp, AICA, Associazione Borghi Autentici, Cittadinanzattiva. Il progetto è, inoltre, riconosciuto come iniziativa di interesse per diversi soggetti che operano negli ambiti del Turismo Lento, nonché del Terzo Settore, tra cui: Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF), Comitato Vie Francigene del Sud, Cammini del Sud, CSVnet-Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, Fondazione con il Sud, UNPLI – l’Unione Nazionale Pro Loco d’Italia” • Rapporto con il territorio Abbiamo deciso di coltivare relazioni con il territorio, concentrandoci su tre filoni principali: 1. Ricerca di partner locali, a partire dalle associazioni sportive del territorio, con particolare riferimento a quelle che si occupano di turismo lento e turismo sportivo. Abbiamo già contattato alcune associazioni ma siamo ancora aperti a ogni tipo di collaborazione e abbiamo comunque intenzione di offrire servizi di supporto a chi svolge attività sportiva anche in autonomia (per esempio: supporto per la riparazione di piccoli guasti delle biciclette, gonfiaggio gomme, etc). 2. Ricerca di fornitori locali, a partire dai Prodotti del Parco che verranno utilizzati nella nostra cucina per garantire i principi di territorialità e stagionalità. 3. Ricerca di personale locale: abbiamo deciso di privilegiare persone e professionisti appartenenti al territorio nell’ottica di un mutuo aiuto, come previsto dalla logica delle cooperative.

• Perché si deve realizzare una condotta fino all’ex caserma? La normativa vigente prevede la necessità di servizi igienici in qualsiasi luogo pubblico, anche laddove si trattasse solo di un Museo. I servizi igienici sono stati progettati per essere fruibili dall’esterno dell’ex caserma, in modo tale che siano accessibili indipendentemente dall’apertura della struttura, seguendo gli orari di fruizione del Museo. Di conseguenza a Punta Giglio verrà realizzato un allaccio, con portanza e sezione delle tubazioni minime, (per ridurre il più possibile la dimensione dello scavo che conterrà l’allaccio) all’infrastruttura a rete idrico-fognaria presente nella strada SS127BIS. A prescindere dalla sua lunghezza, si tratta di un allaccio indipendente ed esclusivo a cui non si può (né si potrà) collegare nessuna altra utenza, ragion per cui non è assolutamente definibile come una “infrastruttura a rete“. La tipologia di trattamento dei reflui è stata una scelta obbligata, in quanto (per le ragioni di seguito esplicitate) non è possibile utilizzare queste metodologie alternative: 1) Fossa Imhoff o tramite trattamento a fanghi attivi o similari – le acque depurate non potrebbero essere utilizzate né per l’irrigazione, né disperse nel sottosuolo, in quanto carsico. 2) Fossa stagna – la produzione di reflui provocherebbe la creazione di un imponente vascone stagno di accumulo che renderebbe necessario un ingente presenza di camion autospurgo all’interno di un’area protetta (si ricorda che all’interno di Punta Giglio possono circolare solamente mezzi autorizzati elettrici o di servizio). L’approvvigionamento idrico ha subito un processo valutativo analogo: abbiamo scelto la condotta, sebbene fosse il sistema economicamente molto più oneroso, perché altrimenti avremmo dovuto realizzare un ampio serbatoio d’acqua e prevedere un costante passaggio, anche quotidiano, di camion autobotti. Come già approvato dalla Valutazione di Incidenza Ambientale, dalla Soprintendenza e da tutti gli altri Enti preposti, lo scavo della condotta avverrà lungo il percorso stradale già esistente (facente parte della nostra concessione, e come il resto del compendio di proprietà del Demanio dello Stato) e sarà seguito dall’Alta Sorveglianza di un archeologo che relazionerà la Soprintendenza. L’intervento è stato anche relazionato nella Sinca (Studio di Incidenza Ambientale) e valutato preventivamente da un botanico e da una faunista, dettandone tempi e modi di realizzazione come previsto dalla Valutazione di Incidenza Ambientale.

• Perché si è autorizzata una piscina a Punta Giglio? Il progetto della piscina, abbondantemente discusso con gli enti preposti, e già approvato (SVA e Soprintendenza – UTP), è stato da noi ulteriormente limitato in una vasca ricreativa. La vasca ricreativa, che a molti può sembrare un artifizio lessicale, è una tipologia di vasca normata dallo Stato Italiano e presenta maggiori restrizioni rispetto a una piscina (termine comunemente utilizzato). La legge di riferimento è il Decreto M.S. 11 luglio 1991 – G.U. del 17/02/1992, n.39, SUPPL. Articolo 2, comma 4, C (e successive) che afferma: c) le vasche ricreative e di addestramento al nuoto sono quelle aventi requisiti morfologici e funzionali che le rendono idonee per il gioco, la balneazione e le attività formative ed educative propedeutiche all’esercizio delle attività natatorie. La profondità massima deve essere non superiore a m 1,10 per almeno 1/3 della superficie della vasca; Questa tipologia da noi adottata autonomamente impone un’altezza limitata e rende impossibile l’installazione di strutture accessorie tipiche di una piscina (tipo scivoli, trampolini, etc). Quindi anche in questo caso la scelta si è orientata alla maggior tutela dell’ambiente in cui l’opera è inserita. La vasca ricreativa non è un quindi un escamotage semantico per sviare l’attenzione della cittadinanza, ma fa riferimento a norme specifiche e a limitazioni che ci siamo autoimposti. • Operazioni di potatura, trapianto e piantumazione I lavori di pulizia, potatura, trapianto e piantumazione propedeutici al restauro e alla fruizione del Museo, come da prescrizioni del Servizio di Valutazione Ambientale, saranno concordati e seguiti da un botanico e da una faunista e monitorati dalla Forestale con la quale abbiamo già concordato di fornire un cronogramma dei lavori”.

Forestazione urbana, Alghero guarda al futuro

ALGHERO – Alghero guarda verso il futuro e verso l’Europa e mette tra i propri temi l’attualità della Forestazione Urbana in chiave ambientale. L’Amministrazione continua a percorrere la programmazione con i nuovi strumenti e opportunità di innovazione, dopo la partecipazione, tra i primi Comuni d’Italia, al programma Smarter Italy, il progetto del Ministero dello Sviluppo Economico per nuove soluzioni sui temi della cultura, dell’ambiente e della valorizzazione dei beni storici. La Giunta ha deliberato venerdì scorso sulla strategia di indirizzo per la realizzazione del Programma di Forestazione Urbana, la nuova veste del ruolo ambientale e non solo decorativo delle “foreste urbane”, ruolo ormai riconosciuto ampiamente come nuovo modelli di progettazione naturalistica che mette al centro il ruolo delle aree verdi in grado di generare reali, concreti e duraturi benefici per la comunità locale e il suo territorio.

Aree verdi che determinano la qualità della vita nelle città, drenano le acque meteoriche, sequestrano anidride carbonica, contrastano le isole di calore, filtrano le polveri sottili, creano un microclima favorevole alle fasce più deboli della società ( anziani e bambini). Sono anche luoghi di conservazione della biodiversità e di socializzazione ma possono diventare anche attrattori economici e di sostentamento.  Il programma coinvolge quasi tutti i settori dell’Amministrazione nei due segmenti di intervento: il primo prevede l’individuazione di lotti da destinare a progetti speciali e/o campagne nazionali e/o europee dedicate al verde o a interventi destinatari di contributi con le medesime finalità. Le aree potranno essere individuate in archi temporali differenti a seconda delle esigenze e dei bisogni legati agli obbiettivi dell’Amministrazione.  

Si tratterà ora di individuare quelle aree in cui sarà possibile avviare progettualità rivolte alla forestazione urbana o altre da recuperare in tal senso. Il secondo segmento di azione raccoglierà i rimanenti lotti non assegnati nella prima fase che potranno anch’essi essere destinati a singoli progetti, sia di forestazione urbana e orticola in relazione ai bisogni dei quartieri. Diversi gli Assessorati coinvolti, da quello all’Ambiente, all’Urbanistica, allo Sviluppo Economico, alle Manutenzioni e Opere Pubbliche. Gli Assessori Andrea Montis, Emiliano Piras, Giorgia Vaccaro puntano molto sulla valenza della programmazione, guardando agli esempi della sperimentazione che peraltro produce anche effetti nel versante della Food Foresty. Esempi che provengono da Milano, Ferrara, Livorno, che hanno aperta la strada in Italia. 

 “La Comunità Europea – spiegano al riguardo  gli Assessori –  punta moltissimo sull’argomento e destina ingenti risorse sul tema ambientale sia nel settennato in apertura che con i fondi previsti con il next generation e quindi con il Piano Nazionale Resistenza e Resilienza. E’ quindi necessario farsi trovare pronti, programmando fin da ora, al fine di poter cogliere le opportunità che si presenteranno”. Andranno ora individuate delle aree che dovranno esser parte integrante del piano del verde su cui gli uffici degli Assessorati  al  Urbanistica e alle Manutenzioni e Verde stanno già lavorando congiuntamente. 

Diabetologia in via Manzoni, occorre riflessione

ALGHERO– “Ringraziamo il Presidente del Consiglio Regionale On. Michele Pais che avvalora la fondatezza delle nostre preoccupazioni relative al trasferimento di Diabetologia.  Ma occorre un impegno ulteriore”.  I Gruppi Consiliari di Forza Italia, UDC e Misto intervengono a commento delle dichiarazioni della Rete Sarda Diabete e dell’On. Pais che ritornano sul tema del trasferimento di Diabetologia dal Marino presso i locali di via Manzoni, che i Gruppi consiliari di FI, UDC e Misto lo scorso dicembre avevano definito inappropriati, chiedendo un ripensamento, e oggi questa scarsa appropriatezza viene ribadita dalla Rete Sarda Diabete e dal Presidente del Consiglio Regionale. Da precisare che gli esponenti politici di FI, UDC e Gruppo Misto avevano espresso le medesime preoccupazioni per il trasferimento di Oculistica al Civile. Trasferimento che in seguito fu bloccato dalla ASL che fece responsabilmente un passo indietro. 

I Consiglieri comunali continuano però a sostenere la necessità di un supplemento di riflessione sulla scelta di trasferire Diabetologia presso i locali di via Manzoni.  “La struttura di via Manzoni presta il fianco a qualche dubbio, confermato dall’On. Pais, sull’idoneità ad accogliere pazienti ad alto rischio Covid, quali possono essere definiti gli affetti da diabete. Crediamo sia utile che la ASL, alla quale riconosciamo il grande impegno in questo momento terribile per la sanità della Provincia,  faccia un supplemento di riflessione – chiudono i Consiglieri di FI, UDC e Gruppo Misto-“.

Punta Giglio, “condividere progetto con la città”

ALGHERO – “Punta Giglio è un pezzo di cuore della città di Alghero e gli algheresi hanno il diritto di conoscere il progetto del “rifugio di mare”. Le sollecitazioni in tal senso sono arrivate da parte di diverse associazioni ambientaliste e da singoli cittadini che hanno a cuore la tutela ambientale.

In qualità di Consigliere Comunale potrei fare una richiesta di accesso agli atti e affrontare il tema dopo averli analizzati. Credo invece importante che sia la città tutta a dover conoscere i documenti e non solo il consigliere comunale di turno, all’insegna di un concetto doveroso: la condivisione.

Le criticità evidenziate nelle sollecitazioni di cui sopra sono riferibili a diversi aspetti del progetto:

– La fruibilità pubblica del luogo, in riferimento alla concessione da parte del Demanio dello Stato della strada d’accesso che una volta chiusa potrebbe portare ad un utilizzo privatistico di un bene pubblico;

– La destinazione urbanistica dell’area, che deve restare la attuale G2 soprattutto in assenza del Piano Urbanistico Comunale adeguato al Piano Paesaggistico Regionale e il Piano di Gestione del Parco;

– Il numero di posti letto e la loro strutturazione, sicuramente da combattere sarebbe la scelta della creazione di un’albergo extralusso;

– L’assenza di un accordo etico con la città di Alghero: la Cooperativa dovrebbe impegnarsi pubblicamente a mantenere la ragione sociale no-profit per tutta la durata della concessione;

– La realizzazione di una “vasca ludica” che sembra non essere altro che una “piscina sotto falso nome”;

– Il sistema di smaltimento delle acque reflue, la scelta di un sistema a rete darebbe il via alla possibilità di allacci futuri, cosa assolutamente da evitare;

– La realizzazione di un museo del quale si conosce poco ma la cui nascita è sicuramente positiva. Chi lo dirigerà? Sarà gestito da figure competenti o di indicazione politica?

Questi aspetti credo debbano essere affrontati sia in un incontro pubblico – da realizzarsi ovviamente seguendo le normative di sicurezza anti contagio – che nell’assemblea Parco di Porto Conte, magari alla presenza degli enti pubblici coinvolti e garanti. Ricordo che i componenti dell’assemblea del Parco sono gli stessi i consiglieri comunali, rappresentanti dei cittadini, e questa potrà essere l’occasione di utilizzare in maniera positiva un obbrobrio normativo. Il doppio binario – istituzionale e di massa – permetterà di attuare quel controllo collettivo che un “pezzo di cuore degli algheresi” come è Punta Giglio merita”.

Valdo Di Nolfo, consigliere comunale Sinistra in Comune