Isola arancione, Governo troppo rigido: danno ai sardi

CAGLIARI – “La decisione del Tar va rispettata ma il provvedimento del Governo nazionale  che ha posto la Sardegna in zona arancione si è dimostrato troppo rigido ed inadatto a gestire l’emergenza economica che colpisce numerose attività”.  Lo ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Michele Pais subito dopo aver appreso la notizia della sentenza del Tribunale amministrativo regionale che ha respinto la richiesta di misure cautelari della Regione contro l’ordinanza ministeriale che ha inserito la Sardegna in zona arancione a partire dal 22 gennaio. Il Presidente Pais ha confermato il suo dispiacere per l’enorme  danno  causato  alla popolazione sarda e ha auspicato la predisposizione di misure da mettere in atto per il sostegno delle Regioni dichiarate “zone arancioni”.

“Così come si possono inasprire le misure di contenimento di settimana in settimana – ha detto il Presidente Pais – sarebbe sensato prevedere un alleggerimento tenendo conto dei reali parametri che in questo momento mettono la Sardegna tra le Regioni a rischio di contagio più contenuto.  L’azione decisa del Presidente Solinas  è stata l’unica risposta che poteva arrivare da un’isola stremata dal Covid dal punto di vista sanitario, economico e sociale”.

Anche la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome, nei giorni scorsi, in una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte aveva chiesto un incontro urgente per stabilire congiuntamente le misure da prendere a favore delle Regioni dichiarate a rischio. “Intere categorie non possono più aspettare – ha detto il Presidente Pais – sono necessari ristori economici per salvare intere categorie produttive”