Nuova vita per la pineta di Maria Pia

ALGHERO – Nuova vita per la pineta di Maria Pia ad Alghero con l’arrivo di una ventina di alberi, che di fatto, andranno a sostituire una parte di quelli rimossi nei mesi scorsi sulla base di un progetto del Comune di Alghero con l’Ente Foreste della Sardegna.

Si è trattato di un progetto avviato nel dicembre 2021, con una copertura finanziaria di circa 85mila euro, che ha previsto opere di silvicoltura e diradamento selettivo, finalizzati a migliorare la stabilità della pineta e anche per attivare processi di rinaturalizzazione di alcuni tratti. Nello specifico erano stati rimossi alcuni alberi di pino ormai morti, non più in grado di svolgere un’azione protettiva nei confronti del sistema dunale e che avrebbero potuto rappresentare un pericolo per i frequentatori dell’area verde.

 

Ora lo step successivo, la riforestazione, con un progetto interamente realizzato dall’Assessorato alle manutenzioni e finanziato con fondi regionali, ricavati dalle economie del precedente finanziamento di 85mila euro. Gli alberi sono arrivati proprio nella giornata di ieri, martedì 25 ottobre, e verranno piantumati già in questi giorni.

“Si tratta di un percorso volto alla riqualificazione con la piantumazione di nuovi alberi per garantire la continuità di questo importante polmone verde della nostra città” dichiara l’Assessore alle manutenzioni e opere pubbliche Antonello Peru.  

“Servizi Sociali, locali inadeguati: non è più tollerabile”

ALGHERO – “Il Movimento 5 stelle di Alghero sostiene la protesta degli operatori dei Servizi Sociali del Comune per i locali assolutamente inadeguati in cui sono costretti a lavorare. I servizi Sociali svolgono un ruolo tanto delicato quanto fondamentale per la comunità algherese, ma il luogo in cui sono costretti a lavorare e a ricevere un’utenza che ha necessità di riservatezza oltre che un luogo accogliente, è indegno. Lo evidenziammo fin da subito, nel lontano 2018, quando furono spostati momentaneamente (!) in quegli atelier realizzati per essere destinati a tutt’altro.

Se la soluzione emergenziale dovuta all’inagibilità della vecchia sede era l’unica possibile, non possiamo non ricordare i mesi in cui furono costretti a lavorare nel vano scale di Via Columbano, oramai però l’emergenza è diventata cronica e non più tollerabile. L’amministrazione comunale deve a questo punto trovare una sede adeguata”

Maria Antonietta Alivesi e Giusy Di Maio
Movimento 5 stelle Alghero

Alghero, il Comune mette all’asta alcuni immobili: plauso al settore Demanio

ALGHERO – Dall’ex ufficio della Regia Conciliazione a un locale commerciale, parte dell’ex ristorante La Lepanto, passando per alcuni terreni, il più grande dei quali in viale Europa. Il Comune di Alghero mette all’asta alcuni beni immobili di proprietà per oltre un milione e mezzo di euro. Nei giorni scorsi l’Assessorato al Demanio ha pubblicato un avviso pubblico. I plichi contenenti le offerte dovranno pervenire presso il Protocollo generale del Comune di Alghero entro e non oltre il termine delle ore 12:00 del 2 Dicembre 2022.

Nel caso di alcuni beni sono previste particolari condizioni di alienazione indicate nell’Avviso pubblico. “La ricezione delle offerte di acquisto non comporta alcun obbligo o impegno per il Comune di Alghero nei confronti degli interessati all’acquisto e, per questi ultimi, alcun diritto o pretesa nei confronti del Comune a qualsivoglia titolo – si legge nell’avviso – Il Comune di Alghero si riserva, altresì, ogni valutazione in merito alla convenienza economica delle offerte pervenute. L’aggiudicazione avverrà in unica seduta a favore di chi avrà offerto l’importo più elevato rispetto a quello a base d’asta. Si procederà all’aggiudicazione anche nel caso di una sola offerta valida”.

“Stiamo dando esecuzione agli obiettivi, così come previsto nel PAV (Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni immobiliari), grazie al lavoro incessante degli uffici del settore Demanio – commenta l’Assessora alle Finanze e al Demanio, Giovanna Caria – In alcuni casi si tratta di strutture che necessitano di importanti operazioni di riqualificazione che, costituiscono, comunque, una valida opportunità di investimento per gli interessati”.

Giovanni Chessa dice addio all’ufficio stampa del Sindaco

Buongiorno amici e amiche
vi comunico che ho deciso di lasciare l’ufficio di Portavoce e di Addetto Stampa del Sindaco. Dal prossimo 7 novembre, data in cui rientrerò dalle meritate ferie che ho preso in questo mese, sarò destinato ad un altro settore, così come ho chiesto. Ho svolto questo ruolo per 20 anni, dal giugno 2002, sempre nello staff del Sindaco, con parentesi anche da gregario ma sempre nell’attività dell’informazione e della comunicazione istituzionale. Non solo questo, dal 2018 mi sono occupato del servizio cerimoniale, attività che ho continuato anche con la nuova Amministrazione insediatasi nel 2019, per la quale ho anche dedicato molto del mio impegno anche  alle Politiche Linguistiche e ai rapporti  con la Catalogna, con la Generalitat de Catalunya  e con le città gemellate. Sono orgoglioso dei risultati raggiunti, anche storici, dalla città di Alghero in questi ambiti così importanti che fanno riferimento alla nostra identità. Tutto questo è stato fatto senza nessun atto che mi incaricasse di svolgere quel ruolo: l’ho fatto con l’unico stimolo che mi ha spinto a farlo, ovvero l’amore per la mia città. Senza chiedere nulla in cambio, senza mai fare polemiche, con umiltà. E’ stato davvero un periodo di grande coinvolgimento e  di soddisfazioni professionali e  vi ringrazio per la collaborazione e per la grande attenzione che avete dedicato al Comune di Alghero e all’Amministrazione. Purtroppo le condizioni che si sono costituite nello staff mi hanno indotto a prendere questa decisione, ho anche una certa età e sto cominciando volermi bene e a non sopportare  quelle situazioni che Rafael Caria definiva del “cutxo de sota la mesa”. Certo, come ho detto, non ho mai chiesto nulla in cambio più  del mio stipendio da “istruttore amministrativo categoria C”. Ma quando poi si prefigurano situazioni da figli e figliastri, con spropositate  disuguaglianze di trattamento economico ( voglio precisare che sono ampiamente meritate ) all’interno dello staff, si è costretti a reagire.  Nonostante le promesse e le rassicurazioni, sono rimasto figliastro. Chi doveva guardare la luna guardava il dito. Mi dispiace, vi auguro buon lavoro. Viva l’Alguer”.
Giovanni Chessa
Istruttore amministrativo contabile Cat C

Mulas: “Pronto Soccorso a rischio, urge più personale”

ALGHERO – “Pronto soccorso di Alghero, manca il 40% dei medici: «Il rischio è la chiusura» Sono molti, troppi i segnali drammatici di una sanità par-time che non riesce più a garantire il diritto alle cure in tutto il nostro territorio, una situazione difficile che manifesta la progressione di una crisi grave che potrebbe ripercuotersi negativamente sulle consolidate abitudini delle persone. Il servizio di Pronto Soccorso di Alghero, da tutti noi dato per scontato, è a rischio. Se non si interviene subito, con decisioni politiche coraggiose, capaci di portare cambiamenti strutturali importanti, potremmo assistere alla progressiva chiusura o a radicali cambiamenti, in negativo, di questa funzione”.«Il Pronto soccorso dell’Ospedale Civile di Alghero richiede interventi decisi ed urgenti. Diversamente si corre il rischio di vederlo definitivamente “affondare”.»La situazione del Pronto Soccorso di Alghero è decisamente drammatica con 5 medici in organico che non possono fare le ferie, e i riposi non vengono contati in giorni ma in ore per non rischiare di togliere il servizio, la fa pensare male e ci deve far pensare di più, la drammatica situazione della sanità territoriale che è sempre più precaria. Il Pronto Soccorso di Alghero non solo deve garantire oltre 90 visite giornaliere con un medico in seno a turno, ma deve fa fronte alle numerose ambulanze che giungono dagli altri Nosocomi della provincia con diversi codici. E’ chiaro il segnale della situazione difficile per il carico di lavoro che vivono i medici, ma soprattutto le ore di astanterie che fanno le numerose persone che si recano nel Pronto Soccorso per essere visitati e assistiti, ore ad aspettare,perché un solo medico non riesce a garantire un servizio. «bisogna intervenire sia per colmare almeno parzialmente le lacune della dotazione di personale, sia potenziando la medicina territoriale attraverso il filtro del 118”.

Christian Mulas, presidente commissione Sanità

Marino, pesanti disagi e incertezze. Tedde: intervenire subito

ALGHERO – “Si intervenga sul Marino di Alghero”. Così il Consigliere regionale di FI Marco Tedde a margine della presentazione della bozza dell’Atto Aziendale fatta durante la Conferenza Socio Sanitaria della ASL di Sassari. Bozza che  pone temi importanti da approfondire, ma offre anche  lo spunto per una seria  riflessione  sull’attuale gestione dell’Ospedale Marino Regina Margherita che dal 2017 affronta uno stato di sofferenza che occorre affrontare con coraggio e senso di responsabilità. Secondo Tedde la complessiva offerta sanitaria del territorio affronta antiche criticità, ma in particolare emergono oggi notevoli difficoltà per le attività di Chirugia Ortopedica e  Oculistica del Marino di Alghero, nonostante l’impegno e la dedizione degli operatori sanitari. “Sono difficoltà risalenti alla scorsa legislatura –precisa Tedde-, ma non risolte dalla scelta fatta nella legge di riforma del 2020 di cedere in comodato d’uso l’Ospedale Marino alla AOU e acuite dalla decisione di destinare quasi “in toto” la struttura ospedaliera all’assistenza anti COVID con destinazione di cento posti letto per pazienti con bassi livelli di infezione.” Secondo il membro della Commissione Sanità del Consiglio Regionale è il momento di riqualificare o modificare queste scelte che non hanno dimostrato di poter migliorare i servizi ospedalieri. “Sono scelte che determinano rallentamenti sulle dinamiche delle due discipline che con attività impressionanti per numeri e per qualità avevano conquistato un ruolo di rilievo nel panorama sanitario regionale e esaltavano la sanità Algherese –sottolinea l’ex sindaco di Alghero-“.

Tedde evidenzia che la chiusura delle tre sale operatorie, della cui riqualificazione non si hanno notizie,  causa pesanti disagi per i poveri pazienti che con migrazioni bidirezionali vengono spostati da un ospedale all’altro per essere ricoverati al Marino, operati al Civile e poi seguiti fino a guarigione di nuovo al Marino. E nel frattempo monta un senso di incertezza sul futuro della struttura che mina la serenità degli infermieri e degli operatori sanitari e spinge i cittadini algheresi e del circondario a cercare soluzioni altrove. Secondo Tedde “è una situazione di disagio che ha origini molto lontane, ma che oggi deve essere affrontata con determinazione. O con la retrocessione della struttura alla ASL o con la stipula fra il presidente della Regione ed il Rettore dell’Università di Sassari del protocollo di intesa, previsto dalla legge regionale di riforma, con le convenzioni attuative per disciplinare i termini del passaggio, compresa la previsione di risorse dell’ordine di qualche decina di milioni di euro, anche al fine del mantenimento dei requisiti degli standard necessari al mantenimento del DEA di primo livello in capo al Presidio ospedaliero civile di Alghero. Ma, ribadiamo ancora una volta, nelle more occorre immediatamente riaprire almeno una o due sale sale operatorie al Marino, magari prendendo in locazione moduli chirurgici scarrabili, costituendo un pool di anestesisti dedicati e reintegrando la dotazione del personale infermieristico. Ma occorre intervenire con grande urgenza, prima che sia troppo tardi conclude Marco Tedde -.

Circonvallazione: ostacoli superati, avanti con l’opera: parla Peru |video

ALGHERO – E’ da svariati anni una delle opere attese per chi vive e frequenta Alghero: la circonvallazione. Un tratto viario che andrà a collegare il sud della città con il nord (da viale della Resistenza all’ingresso del Carmine) e, se si riuscirà, pure oltre fino ad arrivare all’aeroporto. Questo il disegno originario. Ma, per adesso, sarebbe sufficiente arrivare almeno a quella porzione di opera già in in via di definizione che permetterà, finalmente, di deviare il traffico fuori dal centro e verso la nuova arteria agli attuali “imbuti” che si creano in quel tracciato cittadino che va da viale Barracu, via Aldo Moro e poi Carmine e Pietraia, etc.  Sull’intervento che, pare sia vicino al suo atteso traguardo, abbiamo sentito l’assessore Antonello Peru.

 

 

Protesta pescatori, chiesto incontro all’Amministrazione

ALGHERO – Continua la protesta di alcuni pescatori di Alghero rispetto alle limitazioni presenti nell’Area Marina Protetta Capo Caccia Isola Piana. Ora, dopo alcuni giorni di sit-in a Casa Gioiosa, il comitato Cigarellu chiede un incontro al Sindaco Conoci e all’Amministrazione Comunale.
Si chiede “udienza all’amministrazione comunale di Alghero in riferimento alla chiusura della pesca professionale, la chiusura effettuata dalla direzione del parco sta causando delle problematiche finanziarie alle 5 unità della piccola pesca, da 40 anni operanti all’interno dell’area del PORTO DI PORTO CONTE, per secoli le imbarcazioni dei pescatori ALGHERESI hanno mantenuto le famiglie, in un momento di recessione si trovano di punto in bianco senza lavoro. La richiesta in coro all’amministrazione è da parte dei famigliari, nel chiedere la riapertura della pesca alle 5 licenze regolarmente iscritte nel comparto della piccola pesca, signori amministratori vogliamo ricordarvi che Alghero con la sua identità per secoli ha mantenuto alta la sua immagine anche in riferimento al detto riviera del corallo, ed oggi A CASA NOSTRA ci troviamo chi non vuole ascoltare le nostre problematiche, per questo motivo abbiamo dovuto far intervenire gli organi di stampa”.

Fondazione Alghero, concorso per un posto alle Grotte di Nettuno

ALGHERO – C’è tempo fino al 10 novembre 2022 per partecipare al bando di concorso per titoli ed esame, pubblicato dalla Fondazione Alghero per la formazione di una graduatoria per l’assunzione di una unità di personale a tempo pieno e indeterminato da ascrivere alla II fascia- II livello (ex livello C1 – parametro 121,47) del CCNL Federculture – per il profilo professionale di Operatore Turistico per la Grotta di Nettuno. I candidati devono aver compiuto almeno 18 anni, possedere il diploma di scuola media secondaria conseguito in corso di studi di durata almeno quinquennale, o titolo di studio equipollente per i cittadini degli altri stati membri dell’Unione Europea ed avere adeguata conoscenza, certificata (livello B2 o superiore), della lingua inglese.
Le candidature dovranno essere presentate – corredate dalla documentazione richiesta – entro e non oltre il giorno 10/11/2022, esclusivamente a mezzo Posta Elettronica Certificata (P.E.C.) all’indirizzo selezioni@pec.edugov.it. Si precisa che, per la validità della domanda, la casella PEC da cui viene inoltrata la richiesta di partecipazione al concorso deve essere intestata esclusivamente al candidato. Non sarà pertanto ritenuta ammissibile la domanda inviata da casella di posta elettronica semplice, né da altra casella PEC non intestata al candidato. ll bando di concorso, insieme a tutti i documenti necessari, sono pubblicati sul sito della Fondazione sezione Avvisi e Bandi, sull’Amministrazione Trasparente sezione Bandi di concorso e sul sito del Comune di Alghero.

Gap trasporti tra Nord e Sud, Aeroporto Alghero isolato

CAGLIARI – “Mentre il Presidente Solinas elogia a mezzo stampa i successi della Regione e rilascia dichiarazioni patinate sul sistema dei trasporti in Sardegna, il gap infrastrutturale tra Nord e Sud dell’isola aumenta, la difficoltà di spostamento tra diversi territori rimane tale e quale a decenni fa e le principali strade sarde sono sempre più simili a cantieri con tempistiche di consegna infinite.

Tre giorni fa il Presidente celebrava i grandi passi compiuti dalla Regione “nel processo di efficientamento e modernizzazione infrastrutturale cominciato all’inizio della Legislatura e volto ad affrontare in maniera decisa e concreta quel gap infrastrutturale che è anche causa di mancato sviluppo per la Sardegna”, nonostante non ci siano dimostrazioni concrete di questo processo perché la realtà è sotto gli occhi di tutti”.

“Oggi neanche nel terzo mondo esistono aeroporti non collegati con il capoluogo di Provincia dalla rete ferroviaria. I cittadini che devono prendere l’aereo dalla città di Alghero, ad esempio, in cui si trova l’unico aeroporto del centro nord Sardegna, sono costretti a prendere il pullman e ad adattarsi ai poco agevoli orari delle corse, perché tutti i progetti che prevedevano la realizzazione delle rete ferroviaria di collegamento con Sassari sono sfumati. Che fine hanno fatto? Dov’è la volontà politica di collegare finalmente Alghero e Sassari all’unica porta del mondo? Quali sono i progetti e le azioni messe in campo da Solinas in tre anni per cercare di recuperare un divario sempre più evidente?”

Questo l’intervento della consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca che ha presentato un’interrogazione al Presidente Solinas che dalle dimissioni dell’assessore Giorgio Todde ha anche la delega ai Trasporti.

“Il 20 ottobre scorso il Presidente Solinas ha inoltre dichiarato che la Regione ha svolto un importante e decisivo ruolo di coordinamento nei tavoli istituzionali sulla metropolitana di Cagliari, favorendo l’intesa tra i Comuni sul tracciato. Dichiarazioni su dichiarazioni che attendono di essere tradotte in fatti. I cittadini sardi sono stanchi delle promesse. È arrivato il momento di parlare attraverso i fatti”.