“Business migranti, 5 Stelle confusi”

SASSARI – “Finalmente, dopo quattro anni di silenzio in consiglio comunale, i consiglieri del 5 Stelle si sono accorti del business dell’immigrazione che impazza in città, con i relativi problemi causati ai cittadini”, afferma Andrea Farris, coordinatore cittadino di CasaPound. “Ci saremmo aspettati interventi continui e decisi da parte di un gruppo politico che, eletto dietro promessa di aprire come scatolette le istituzioni, non solo resta immobile – continua Farris – ma interviene sulla questione solamente inseguendo la visibilità mediatica di altri movimenti”.

“Ci chiediamo se i consiglieri del 5 stelle abbiano informato i cittadini anche sulle posizioni ambigue che ha il “loro” movimento sull’immigrazione – prosegue Farris – come per esempio, l’aver suggerito e votato a braccetto con il Partito Democratico l’abolizione del reato di immigrazione clandestina, o la proposta dell’assessore pentastellato di Roma sull’incentivare con 1000 Euro al mese chi ospita un immigrato nella propria abitazione anziché chiederne il rimpatrio. Stando invece più vicini alla nostra città, vorremmo sapere se la giunta 5 stelle di Porto Torres li ha resi partecipi dell’adesione all’accoglienza “Sprar”, gestita dalla Onlus “Gruppo Umana Solidarietà” che, a giudicare dai bilanci resi pubblici, sembra produrre gran parte del proprio fatturato con la gestione dell’immigrazione”. E chiudono dal movimento di destra. “Bene dunque per l’interessamento – conclude Farris – ma se veramente vorranno lottare contro questo business, che prendano anche le distanze dalle politiche pro-immigrazione portate avanti dal loro stesso partito nel resto d’Italia e di tutta la Sardegna”.

Nella foto una manifestazione di Casapound a Sassari

S.I.