Appalto rifiuti: Bruno dica la verità

ALGHERO – “A quasi sette mesi dalla conclusione della gara di aggiudicazione dei servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti del Comune di Alghero non è stata ancora effettuata l’assegnazione definitiva del servizio. Ricordiamo che si tratta dell’appalto più importante del Comune di Alghero per entità economica, più di 8 milioni di euro l’anno per 7 anni, e per il suo oggetto ovvero la pulizia ed il decoro della città, considerate dal sindaco Bruno, all’atto del suo insediamento come elementi prioritari”. Cosi Patto Civico Alghero, Psd’Az e Ncd sulla condizione del più importante appalto del Comune di Alghero che, nonostante siano passati già diversi mesi dalla definizione della gara, ancora non ha trovato un regolare avvio e la città è sempre sporca.

“Questo servizio, di fondamentale importanza per la città, è stato svolto negli ultimi cinque anni dalla società Aimeri. Molti cittadini, gli stessi dipendenti della società, la politica locale e l’attuale amministrazione non hanno risparmiato critiche, anche pesanti, sull’operato e sulle reali capacità finanziarie ed operative di questa azienda. Per questa ragione ha destato più di una perplessità l’esclamazione esultante dell’assessore Cacciotto quando all’indomani della conclusione della gara dichiarava “finalmente si cambia aria”. Infatti l’assegnazione provvisoria veniva sancita dal Comune a favore del Consorzio Ambiente 2.0, il cui braccio operativo, cioè il soggetto che effettuerà la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, è la stessa Aimeri”.

“Abbiamo cercato di capire come si è arrivati a questo risultato decisamente imprevedibile, ed abbiamo riscontrato molti aspetti che difficilmente riusciamo a spiegarci. Non è un caso che, notizia di questi giorni, solo a Maggio il TAR si pronuncerà sull’ennesimo ricorso con la speranza che non vi siano ulteriori lungaggini per l’assegnazione definitiva. Certo è che l’amministrazione ha pesanti responsabilità per non aver agito tempestivamente per evitare tutto questo”.

“In primo luogo ci risulta incomprensibile la ragione per cui il Comune di Alghero abbia impostato la gara stabilendo dei criteri di assegnazione dei punteggi che la stessa Autorità Nazionale dell’Anticorruzione, guidata dal magistrato dott. Cantone, definisce non congrui perchè riduce anzichè ampliare il numero delle aziende da considerare. In particolare la commissione comunale ha stabilito che su un punteggio di 100, ben 70 punti sarebbero stati assegnati come massimale alla proposta tecnica, e solo 30 a quella economica. Con questa impostazione sono state escluse dalla valutazione economica ben sette aziende su nove. Ed è davvero singolare come per assegnare anche in forma diretta appalti al di sotto dei 40 mila euro si chiede comunque agli enti locali di richiedere dai 3 ai 5 preventivi, ed invece per assegnare un appalto monstre per poco più di 8 milioni di euro all’anno per 7 anni, si imposti il tutto per scegliere fra due sole aziende”.

“Non si capisce inoltre la ragione per cui il Comune abbia considerato come semplice dimenticanza il fatto che la società Aimeri in sede di richiesta di partecipazione alla gara abbia omesso di dichiarare l’avvenuta rescissione contrattuale, pare, con ben 8 tra comuni ed enti locali. Crediamo che derubricare a semplice svista, un’ informazione fondamentale per comprendere la solidità e le capacità di una azienda che partecipa ad un appalto di 58 milioni di euro sia quantomeno discutibile. Tutti sanno che per partecipare ad una gara per l’assegnazione di un appalto pubblico bisogna essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali. Questa condizione è richiesta al momento della presentazione della propria candidatura e, stando alla recente sentenza del Consiglio di Stato la n. 5 del 29 febbraio 2016, deve permanere per tutta la durata della gara, che nel caso di Alghero si è svolta dal settembre 2014 al settembre 2015″.

“Parrebbe che a luglio 2015 siano state contestate all’Aimeri irregolarità contributive per più di 1 milione di euro; è probabile che poi l’Aimeri abbia regolarizzato il tutto ma se fossero davvero così le cose il Comune dovrebbe considerare quanto stabilito con la sentenza de Consiglio di Stato, da noi sopra citata che dice: “non sono consentite regolarizzazioni postume della posizione previdenziale, dovendo l’impresa essere in regola con l’assolvimento degli obblighi previdenziali e assistenziali fin dalla presentazione dell’offerta e conservare tale stato per tutta la durata della procedura di aggiudicazione, restando dunque irrilevante un eventuale adempimento tardivo dell’obbligazione contributiva”. Quindi chi non è in regola con il versamento dei contributi nel corso di tutta la durata della gara deve essere escluso dalla gara stessa”.

“Restiamo davvero allibiti difronte a questo atteggiamento e a questa non curanza dell’amministrazione comunale che, nonostante le ripetute e certificate segnalazioni, diffide, ricorsi in essere, non abbia proceduto a sospendere in autotutela l’assegnazione del servizio di raccolta rifiuti, non sia entrata nel merito di quanto sia avvenuto nel corso della gara ed abbia invece comunque proceduto ad una assegnazione provvisoria esponendo il Comune ad una grave situazione di incertezza per l’avvio del nuovo servizio della raccolta dei rifiuti mentre incombe l’inizio della stagione estiva. Chiediamo a sindaco e assessore di rispondere su questa grave vicenda, e cogliendo l’esortazione di parte della sua maggioranza, a dire la verità, evitando così lo scollamento tra politica e cittadini”.

Nella foto alcuni cassonetti ad Alghero

S.I.