“Sanità, basta prese in giro dal Pd”

ALGHERO – “Le lacrime di coccodrillo del PD algherese non hanno prezzo. Dopo il voto favorevole dei consiglieri regionali del PD, i compagni algheresi avevano magnificato il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera di Pigliaru e Arru approvata dal centrosinistra il 25 ottobre dello scorso anno”. Sono i consiglieri comunali di Centrodestra Nunzio Camerada e Monica Pulina a replicare all’intervento del Partito Democratico rispetto alla condizione della Sanità e in particolare allo scongiurato (forse) taglio dei posti letto.

“Ora senza vergogna simulano una debole protesta. Ma ad ottobre dello scorso anno aveva magnificato la riforma. E in campagna elettorale nello scorso febbraio la brandivano come la soluzione dei mali della sanità sarda. Così come assieme al sindaco Bruno hanno intessuto le lodi del primo livello per il presidio di Alghero – Ozieri che invece è rimasto sulla carta, così come il centro destra aveva preconizzato. Oggi inscenano la protesta per la riduzione dei posti letto della sanità del sassarese, che era scritta nel Piano che hanno votato i loro consiglieri regionali”.

“Fin da allora era certificato che per raggiungere a livello regionale la proporzione di 3,7 posti letto ogni 1000 abitanti prevista dalla norma nazionale la sanità sassarese veniva abbattuta a 3,4 posti letto e quella cagliaritana arrivava a 4,4. Con una sperequazione sconcertante che veniva fatta propria dai consiglieri del PD della provincia di Sassari e dai sindaci Bruno e Sanna”.

“E’ evidente che sentono avvicinarsi le elezioni regionali. E che hanno percepito il profondo scontento verso una gestione della sanità del nord ovest della Sardegna che ha dissipato un patrimonio di professionalità e di esperienze. Invece di abbaiare alla luna, accolgano la proposta del consigliere Tedde e riportino in aula il Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, al fine di renderlo aderente a criteri di giustizia, di efficacia ed efficienza. Ma la smettano di prendere in giro i sardi”.

Nella foto l’ospedale civile

S.I.