“Sanità algherese, è ora di agire”

ALGHERO – “Il Dottor Pani, ex manager dell’Assl di Olbia avrà il compito di portare a termine la redistribuzione dei reparti ospedalieri e l’apertura della Terapia Intensiva ; reparto che è propedeutico al raggiungimento della denominazione 1° livello cosi come descritto dalla riforma della rete ospedaliera”. Cosi il consigliere comunale di Alghero, Alessandro Nasone che interviene sul tema della sanità connesso ai mutamenti in atto nell’area del Nord-Ovest Sardegna e in particolare di Alghero.

“Nell’ultima riunione della conferenza dei Sindaci, il Direttore di Ats , dott. Moirano , ha preso un impegno con tutti i Sindaci presenti , tra cui i rappresentanti di Alghero; Entro il 31 Marzo, sue parole , avrebbe indicato la data di apertura della Terapia Intensiva. Allo stato attuale l’unico ostacolo all’apertura di questa fondamentale unità operativa sono le assunzioni di 7 anestesisti-rianimatori e 15 infermieri oltre che del personale di supporto. Mentre per gli infermieri il reclutamento è semplice; si può fare velocemente attraverso la mobilità interna e quella esterna già bandita, per gli anestesisti, invece, il percorso si presenta più articolato ma nelle ultime settimane la strada sembra essere più agevole in quanto è stata deliberata una graduatoria di Anestesisti presso l’Aou di Sassari. Già a settembre scorso con la delibera 928 la direzione ATS ha deliberato un fabbisogno di 40 Anestesisti-Rianimatori necessari per tutte le Assl della Sardegna, inoltre con Delibera 342 del 9 Marzo scorso l’Ats ha deliberato le prime assunzioni di 9 Anestesisti – Rianimatori, da reperire tramite l’unica graduatoria esistente in Sardegna , che è quella dell’Aou di Sassari”.

“Considerato tutti questi atti e la presa di posizione pubblica del Dott. Moirano, l’apertura della Rianimazione ad Alghero dovrebbe essere imminente (condizionale d’obbligo). Ma Alghero non può essere solo Terapia Intensiva è anche riorganizzazione complessiva dei reparti ospedalieri con spostamento presso il Civile di tutti i reparti chirurgici ma senza abbandonare le sale operatorie del Marino che devono essere utilizzate per l’attività di Day Surgery e week surgery. Attività utile per l’abbattimento delle liste d’attesa. Alghero è anche riorganizzazione delle diagnostiche, con la piena funzionalità della radiologia. Alghero è anche adeguamento delle dotazioni organiche nei reparti, il numero degli Infermieri è sempre troppo basso rispetto alla domanda di salute della popolazione. Alghero è anche ristrutturazione del Civile ma anche reperimento delle risorse economiche per la costruzione di un nuovo ospedale, che possa rispondere meglio alle esigenze di tutto gli operatori e della popolazione non solo algherese”.

“Alghero è anche dimensionamento e riorganizzazione dei servizi territoriali, con un occhio di riguardo al miglioramento delle condizioni strutturali e organizzative del SerD e della Salute Mentale. La città attende inoltre l’apertura della lungodegenza, che darebbe respiro al reparto di Medicina ma aspetta anche lo spostamento in locali adeguati (al Marino ?) del servizio di Fisiologia Respiratoria e di Oncologia. I continui cambiamenti di management non facilitano certo la risoluzione dei problemi , da troppo tempo le risposte sono vaghe e mai definitive e chiare.

“La precarietà in sanità non aiuta la programmazione ed in Sanità la programmazione è fondamentale per dare servizi adeguati e rispondere ai bisogni di salute dei cittadini. Il tempo degli annunci deve finire, ora è il tempo dei fatti e delle risposte risolutive. L’augurio è che il nuovo Manager abbia il pieno mandato per chiudere le troppe partite aperte in modo che il 31 Marzo vengano date tutte le soluzioni, cosi come pubblicamente promesso”.

Nella foto Alessandro Nasone

S.I.