Rete Metropolitana, un grande bluff

SARDEGNA – “Il Movimento Cinque Stelle, in particolare i gruppi consiliari M5S dei comuni appartenenti alla Rete Metropolitana del Nord Sardegna, constatano l’inutilità della costituzione della stessa, a conferma delle intuizioni avute al momento dell’approvazione della sgangherata, confusionaria e fortemente sbilanciata riforma Eriu sugli Enti Locali. In questo momento la Rete Metropolitana è praticamente inesistente e ininfluente a qualsiasi livello e anzi, la sua attività è addirittura ingessata dalla crisi politica di un solo Comune. Un anno fa, con la solita promessa di grossi e imminenti finanziamenti pronti per essere erogati ma a rischio d’essere persi per sempre, ci avevano propinato l’urgenza di approvare in fretta e furia lo statuto della Rete, peraltro non proprio perfetto e condiviso da tutti”. Cosi dal Movimento 5 Stelle Sardegna.

“Ora il patto per il Sud sta erogando ovviamente finanziamenti alla Città Metropolitana di Cagliari per addirittura 313 milioni di euro. Ma al Nord Sardegna e alla sua Rete Metropolitana fantasma, peraltro presieduta dal sindaco di Sassari e alla quale spetterebbero pari importi, non andrà nemmeno un centesimo. Di quei finanziamenti non si sa più nulla e, soprattutto, nessuno ne chiede conto. I sindaci delle città facenti parte della Rete si erano impegnati – come testimonia il comunicato che il sindaco di Porto Torres Sean Wheeler aveva letto durante il Consiglio comunale – a rivedere alcuni importanti articoli statutari ma, nonostante sia ormai passato quasi un anno, ancora nessuna modifica è stata apportata allo statuto”.

“Il Consiglio Comunale di Porto Torres aveva quindi deliberato di dare mandato al proprio sindaco di portare in sede di Rete Metropolitana una linea di indirizzo per richiedere di istituire la linea marittima Porto Torres /Livorno e modificare quindi la convenzione con Tirrenia presso il Ministero dei Trasporti. Ma la Rete non si è più riunita, anche a causa della situazione politica del Comune di Sassari, e la finestra temporale utile alla modifica della convenzione si sta ormai esaurendo facendo perdere al Porto del Nord Sardegna un’altra grande opportunità di sviluppo”.

“Appare evidente che riformare gli enti locali secondo logiche di spartizione di poteri tipiche dei partiti che ci governano, del “meglio poco che niente” rispetto alle politiche vergognosamente cagliaricentriche e non in base alle reali e importanti necessità del nostro territorio, ha portato come risultato soltanto un aumento del numero delle poltrone, in questo caso anche assolutamente inutili. Senza dimenticare poi che la mancata abolizione delle Province ha ulteriormente aumentato il numero degli enti intermedi e creato una totale confusione di competenze tra gli stessi”.

“Nell’assoluta e irresponsabile indifferenza dei soliti governanti, Sassari e la tanto decantata quanto ininfluente Rete Metropolitana con le sue importanti strutture industriali, portuali e aeroportuali, stanno perdendo purtroppo qualsiasi peso nelle politiche e nei finanziamenti compensativi promessi dalla Regione, con la totale assenza di qualsivoglia progettualità strategica in tutti i settori. È necessario a questo punto un forte scatto di orgoglio e una grande mobilitazione di tutti i territori contro questo enorme squilibrio, prima che sia troppo tardi. Questo per restituire al Nord Sardegna il ruolo guida, la funzione e le somme indispensabili per far crescere la sua economia e ridare fiducia e lavoro ai suoi cittadini”.

Nella foto un banchetto del Movimento 5 Stelle

S.I.