Puc e Porto: occorre una scossa

ALGHERO – Urbanistica, tema dei temi. Almeno ad Alghero. In particolare il Puc che ha visto mietere più vittime politiche che qualsiasi altro tema. Eppure, arrivati alla soglia della fine del primo ventennio post-duemila, viene veramente difficile pensare che la Riviera del Corallo sia ancora inchiodata ad un tema da Prima Repubblica, ma tant’è. Nonostante gli annunci e le promesse elettorali delle varie compagini che si sono succedute negli anni, anche questa consigliatura difficilmente riuscirà a raggiungere l’obiettivo prefissato. [Leggi]. Ultimo ostacolo, ma era noto da tempo, il Ppr di Soru che, come noto, ha ingessato e bloccato lo sviluppo d tutto il territorio.

Quello del Piano Urbanistico non è un passaggio di poco conto. Per diversi motivi. A partire da quello politico: molti sindaci sono caduti proprio su questo argomento. Si era anche andati molto vicini. Questo nella seconda Giunta Tedde, fin’anche arrivare a inserire l’adozione nell’agenda dei lavori dell’aula. Ma, come già accaduto, la mossa fu fatale. Da quel momento sono trascorsi quasi dieci anni. Visti i tempi d’oggi, un’enormità. Senza poi dimenticare l’esborso per le casse comunali che da anni vedono tra le passività i fondi destinati alla realizzazione del piano. Altro discorso è lo specchietto per le allodole delle “linee guide” sbarcate diverse volte (anche troppe) in via Columbano.

E poi c’è l’aspetto sociale. Una città che, a parte le contingenze, non vede slegarsi quei lacci e laccioli che tengono impigliati gli asset cruciali e strategici del territorio rischia di restare (ancora) impantanata senza riuscire a produrre degli sbocchi di sviluppo solido che creino posti di lavoro duraturi e non piccole finestre occupazionali, sempre più ristrette, legate solo determinati periodi di bel clima. Questo a partire dalla realizzazione del nuovo Porto. Nei cassetti regionali giacciono da tempo le proposte per riqualificare l’approdo, ma, pur essendo un altro tema centrale, non solo è scomparso dai radar dei tavoli istituzionali, ma anche da quelli politici e mediatici. Ciò non può che far riflettere sul momento che attraversa Alghero. Oltre il Porto, anche gli insediamenti di servizi e hotel a Maria Pia e Porto Conte, campi da golf e tanto altro. Tutto, o quasi, è legato al Puc. E mentre altri territori fanno notevoli passi avanti anche in vista della nuova stagione turistica, la Riviera del Corallo vedrà pochi o nulli mutamenti strutturali (in senso positivo) all’arrivo del periodo di maggiore affluenza di visitatori. E’ oggettivo che occorra una scossa.

Nella foto una veduta aerea di Alghero e del suo Porto

S.I.