Centrodestra: Demanio alla Regione

CAGLIARI – Con la sola eccezione della Sardegna, tutte le Regioni a Statuto speciale toccate dal mare hanno la proprietà del demanio marittimo. Ora, per iniziativa di tutti i consiglieri dell’opposizione arriva una proposta di legge che punta ad estendere i diritti anche ai chilometri di costa dell’Isola, i cui introiti finora vanno a finire nelle casse dello Stato. Accade da sempre in Sicilia e da una decina d’anni in Friuli Venezia Giulia. Il ddl prevede l’inserimento nello Statuto del termine “compreso” (il demanio marittimo), al posto di “escluso”. “A livello finanziario parliamo di 8 milioni di euro – ha spiegato il primo firmatario della proposta, Gennaro Fuoco del gruppo Sardegna – in realtà il valore delle concessioni, secondo il mercato, oggi è stimato almeno quattro se non cinque volte tanto”. In pratica, hanno sottolineato gli esponenti della minoranza, la Regione sta rinunciando a introiti per circa quaranta milioni di euro.

Il testo è stato depositato nel settembre dello scorso anno e ha ottenuto a maggio i pareri unanimi delle commissioni Autonomia e Bilancio. “Abbiamo chiesto alla Giunta di fare la relazione così da portare il provvedimento in Aula ma ancora non è successo nulla – ha denunciato Fuoco – evidentemente c’è una mancanza di sensibilità su questi temi”. “Questo Esecutivo che vuole essere autonomista si dimentica di questi argomenti, rinunciando a incamerare risorse che potrebbero essere reinvestite nel comparto turistico”, ha attaccato il capogruppo di Fdi Paolo Truzzu. Secondo la capogruppo di Forza Italia, Alessandra Zedda, “il governo regionale ha commesso un ‘reato’ di sottomissione di cui risponderà a febbraio davanti al popolo sardo”, mentre il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha auspicato che “il Consiglio possa approvare al più presto questa legge di un solo articolo”. Una volta varato dall’Assemblea sarda, il testo dovrà passare l’esame del Parlamento per la modifica di una norma di rango costituzionale.

Nella foto il Consiglio Regionale con anche l’on. Alessandra Zedda

S.I.