Porto, fallimento Bruno-Pigliaru

ALGHERO – “Niente, neanche il “sistema Porto” decolla. Nonostante lo sforzo e impegno di questi anni del Consorzio e in particolare dei soci, concessionari e del suo presidente, Giancarlo Piras, l’inerzia della Giunta Pigliaru e la consueta incapacità dell’Amministrazione Bruno, hanno prodotto il nulla”. E’ Forza Italia-Alghero, con i suoi consiglieri comunali Maurizio Pirisi e Nunzio Camerada, a ritornare su un’altra fondamentale questione ancora irrisolta nonostante le dichiarazioni e annunci del Primo Cittadino ovvero la realizzazione del “nuovo Porto di Alghero”.

“Mesi e anni di rassicurazioni, ovviamente tramite titoloni della stampa amica e organica, per poi venire a scoprire che per il Porto non c’è niente di concreto e serio. Solo propaganda che dovrebbe essere utile, per chi la propone, a occultare i vari fallimenti. Ma oramai il gioco è stato scoperto e gli algheresi, cosi come tutti, non sono stupidi e vedono i pessimi risultati e le macerie lasciate da 5 anni di Centrosinistra con alla guida Bruno e Pigliaru. Si poteva partire, come spunto, ovviamente riadattato alle attuali esigenze normative, al Piano Regolatore da noi realizzato per arrivare ad oggi ad avere un porto moderno e funzionante utile a produrre più economie, lustro e posti di lavoro. Ovviamente con un riordino generale, riorganizzazione e creazione di nuovi servizi finalizzati ad attrarre anche flussi del turismo da diporto e perfino quelli di lusso dei grandi yacht e barche a vela. Senza considerare la proposta, tramite operatori del settore, di grandi veri eventi legati agli sport acquatici”.

“Invece niente, trascorsa pure l’ultima estate, Bruno e compagni ci lasciano un porto in bianco e nero come grande parcheggio di natanti e poco più, oltre che sede fissa e dilatata, per chi governa oggi, delle Giostre. In questo quadro non va dimenticato l’importante e prezioso lavoro dei tanti concessionari e la storica marineria e pesca algherese anche se questi oramai sono trascinati sempre più nell’oblio dalla perenne e riscontrata mancanza di programmazione in tutti i settori da parte di Bruno, suoi assessori e sostenitori. Nessuno ha la bacchetta magica ed ovviamente conosciamo le dinamiche politiche e amministrative per comprendere che non sarebbe stato facile arrivare ad oggi con l’avvio dei lavori per un nuovo porto, ma allora Bruno avrebbe dovuto almeno risparmiarci titoloni e siparietti coi suoi sodali sassaresi e cagliaritani del Pd in cui annunciavano grandi opere per Alghero, tra cui il porto”.

“Neanche l’attesa circonvallazione, per non dire della 4 corsie, è partita, figuriamoci il porto (o meglio i porti, visto che ci sino anche Fertilia, Porto Conte e Tramariglio). Oramai, vista anche la scomparsa dai radar locali, a quanto pare, di uno dei partner privati (Marinedì), ogni speranza pare cedere il passo, anche in questo caso, alla preoccupazione di un città che è stata abbandonata a se stessa, e ai pochi privati che non mollano, da una Giunta Comunale occupata più a rincorrere e coprire i propri fallimenti che a lavorare per lo sviluppo e la rinascita della propria città. Oramai anche questo tema, cosi come tutti gli altri, sarà subito affrontato e si spera subito risolto dalle prossime amministrazioni regionale e comunale”.

Nella foto il grande porto turistico di Alghero che potrebbe produrre molte più economie e flussi turistici

S.I.