“No Parco-Amp: colpa di Bruno”

ALGHERO – “Gli errori amministrativi della giunta guidata da Mario Bruno in materia di Aree Protette fanno giustamente sobbalzare la città, ivi incluso il gruppo consiliare di Forza Italia, oggi all’opposizione”. Cosi Patto Civico sull’altra mazzata all’amministrazione Bruno riguardo il parere negativo del Ministero all’accorpamento tra Parco e Area Marina Protetta. [Leggi

“Pur condividendo la presa di posizione dei consiglieri di Forza Italia sulla bocciatura da parte del Ministero dell’Ambiente della proposta di fusione fatta dall’attuale amministrazione comunale, riteniamo però che gli addebiti fatti nei riguardi della gestione precedente, quella Lubrano, siano alquanto imprecisi e che pertanto debbano essere corretti. In particolare, crediamo che una cosa sia la proposta di fusione fatta dall’amministrazione Bruno, altra cosa invece è parlare di gestione unitaria di due aree protette confinanti, come il Parco di Porto Conte e l’ Area Marina Protetta di Capo Caccia – Isola Piana, avviata nel corso dell’amministrazione Lubrano”.

Siamo certi che la differenza tra una fusione ed una gestione unitaria sia un concetto facilmente comprensibile e ci dispiace che i consiglieri di Forza Italia non abbiano voluto approfondire il tutto sotto l’aspetto normativo, magari con una semplice ricerca su internet. Avrebbero avuto modo di constatare infatti che esiste una Legge Quadro Nazionale, all’interno della quale esiste una norma riferita proprio ai casi di gestione unitaria di due aree protette confinanti. In questa Legge, la n.394 del 1991 all’art. 19 – Gestione delle aree protette marine, comma 2 è infatti chiaramente scritto “Qualora un’area marina protetta sia istituita in acque confinanti con un’area protetta terrestre, la gestione è attribuita al soggetto competente per quest’ultima.”

“Crediamo che questa semplice frase faccia giustizia della correttezza con cui ha operato l’amministrazione Lubrano, che applicando le regole ha anche agito con buon senso, consentendo tra l’altro una importante ottimizzazione dei costi. Si procedette quindi ad una gestione unica, certamente non ad una fusione, visto che Parco terrestre e Area Marina sono rimaste distinte da allora fino ad oggi. Segnaliamo inoltre che la proposta dell’amministrazione Lubrano, fra gli altri, ebbe il parere favorevole della Regione, allora guidata da Ugo Cappellacci, che ci risulta essere coordinatore regionale di Forza Italia”.

“Citiamo infine, come esempio pratico della gestione unitaria di un parco confinante con un’area marina protetta, il caso del Parco Regionale di San Rossore che gestisce l’ Area Marina Protetta Secche della Meloria. Invitiamo pertanto i consiglieri Pais, Camerada e Pirisi ad informarsi bene prima di fare di tutta l’erba un fascio, eviterà antipatiche considerazioni su chi deve rispondere di cosa e sopratutto consentirà di comprendere che ci sono enormi differenze in termini di competenza e di preparazione fra chi amministra oggi la città e chi l’ha preceduto”.

Nella foto Stefano Lubrano di Patto Civico

S.I.