Musica dall’alto con Alguer al Carrer |video

ALGHERO – Ritorna, maltempo permettendo, “Alguer al Carrer”. Dopo il successo del primo appuntamento, ritorna il format votato alla diffusione della bellezza, musicale, artistica e storica. Un’overtoure che è stata apprezzata da turisti, residenti e soprattutto commercianti che hanno goduto delle musiche proposte da Mauro Uselli e Fabrizio Zara. Bach, Mozart, Beethoven e Chopin con flauto e chitarra classica. Una scelta, da parte degli organizzatori e ideatori Stefano Idili e Ivan Perella, perfettamente azzeccata viste anche le dinamiche dell’emissione sonora che ha funto da vera colonna sonora della bellezza che esprime il palazzo da cui i balconi sono state suonate le varie partiture e anche della bellezza generale di Alghero e nello specifico di quel tratto di centro storico, un tempo porta principale della città.

Questo venerdi, 11 settembre, salvo peggioramento del clima e dunque rinvio dell’appuntamento, si terrà, sempre dalla medesima e caratterizzante location, il secondo appuntamento che vedrà compiere un passo ancora più deciso verso l’essenza di Alghero. E ciò grazie, ancora una volta, alla scelta artistica che vedrà protagonista le musiche del grande pianista e compositore catalanto, nato a Barcellona nel 1893 e morto nel 1987, Federico Mompou. E’ da considerarsi uno dei più importanti compositori e pianisti catalani. La sua è una musica intima, colma di semplicità e dolci risonanze, di profondi silenzi e di ineffabile solitudine. Fra le sue opere per pianoforte spiccano sicuramente i quattro quaderni di “Musica Callada”, la raccolta “Cancçons i Danses”, la raccolta “Paisages” e le “Impressions Íntimes”. Ad reinterpretare questo artista e non solo saranno Riccardo Pinna (piano) e Mauro Uselli (flauto). Due straordinari musicisti algheresi contribuiranno a rendere ancora più bello il format dell’associazione Orion realizzato col sostegno della Fondazione Alghero, Parco di Porto Conte e Amministrazione Comunale.

Nella foto e video Mauro Uselli e Riccardo Pinna intervistati da Stefano Idili