La Regione “scopre” le Baleari

ALGHERO – Lo diciamo da anni: Baleari quasi 50milioni di turisti all’anno, la Sardegna intorno ai 4milioni. Una distanza siderale per due aree del Mediterraneo, divise da un tratto di mare esiguo, stesso clima, medesime radici linguistiche e in parte culturali, paesaggi non troppo diversi, eppure una terra richiama moltissimi più turisti rispetto all’altra. Eppure sarebbe bastato imitare la Spagna o comunque le aree virtuose e in generale “più vicine alla Sardegna”.

Anche ieri, lo stesso Salvini nell’incontro elettorale ad Alghero, ha ricordato questa profonda differenza rispetto al numero di visitatori richiamati. Dall’esterno è quasi impossibile comprenderne le motivazioni. Verrebbe facile subito accusare la classe politica. Ma alla fine chi governa sono sempre dei sardi. Certamente per anni, e oggi ancora di più, come diciamo da tempo, il Turismo (anzi, i turismi) non ha avuto quel sostegno che merita essendo la prima vera industria della Sardegna. A questa si collega a doppio filo l’altro cruciale tema: i trasporti. Due argomenti da cui dipende la sopravvivenza della Sardegna.

E il dei trasporti è stato tra gli argomenti principali nella giornata di lavoro del presidente Pigliaru, ieri a Bruxelles, per la seduta plenaria del Comitato delle Regioni nell’emiciclo del Parlamento europeo. Francesco Pigliaru ne ha parlato a lungo in riunione con la Presidente delle Baleari Francina Armengol, lavorando sui dossier centrati sulla questione insularità che Sardegna e Baleari stanno portando avanti insieme per cercare soluzioni comuni a problemi comuni. “Gli svantaggi dovuti alla discontinuità territoriale causano alle nostre regioni gli stessi problemi che, nel tempo, sono stati affrontati spesso in modo molto diverso, arrivando a risultati altrettanto diversi”, ha detto Pigliaru al termine dell’incontro. “Al primo posto abbiamo messo i trasporti, poi l’energia e il turismo, ma anche l’autonomia e la specialità, con particolare attenzione alla fiscalità nei rapporti con i rispettivi governi centrali. Un patto tra isole che, su invito del governo delle Baleari, sigleremo da loro nei prossimi mesi. E sono tutti punti che affronteremo anche domani con il presidente della Corsica Simeoni”.

Sullo stesso argomento, il presidente Pigliaru è intervenuto nell’aula della Delegazione italiana del Comitato delle Regioni. Illustrando la situazione che si è creata in questi mesi sul fronte dei voli low cost, in particolare per l’aeroporto di Alghero, Francesco Pigliaru ha spiegato come l’incertezza delle norme europee e la nuova tassa governativa “non saggia se applicata agli aeroporti di un’isola, che non si può lasciare né raggiungere in altro modo”, siano state occasione per alcuni operatori per fare pressioni enormi. Francesco Pigliaru, dopo aver sottolineato l’importanza di condividere informazioni e iniziative a tutti i livelli delle istituzioni europee, ha infine ringraziato la rappresentanza istituzionale italiana a Bruxelles (Soru, Cicu e Moi ndr), “che nel seguire la delicata vicenda all’esame della Commissione europea ha dato alla Sardegna un grande aiuto – ha detto – , soprattutto dal punto di vista tecnico.”

Nella foto il porto di Palma di Maiorca

S.I.