“Il Papa arretra sui diritti LGBT+ e discrimina i seminaristi gay”

ROMA – “Il Papa arretra sui diritti LGBT+ e discrimina i seminaristi gay, sino ad oggi il Papa aveva dichiarato, o almeno fatto intendere, che se un prete rispettava il voto di castità il suo orientamento sessuale non era un problema. Invece, oggi oltre ad usare la “Parola Frociaggine”, come riportato dai media, sembra che abbia anche indicato di vietare l’ingresso ai nuovi seminaristi gay. Ricordiamo che i seminari sono finanziati anche con i soldi dei contribuenti italiani ed anche il clero è pagato anche con l’8X1000, pertanto se tale dichiarazione discriminatoria verrà confermata dalla Chiesa, chiediamo che il Governo blocchi i fondi dell’8×1000 alla chiesa C attolica. Inoltre, vorremmo capire come verranno identificati i seminaristi gay, faranno perquisizioni? utilizzeranno la santa inquisizione? o sottoporranno i preti alle hits di canzoni di cantanti LGBT+ per vedere le loro reazioni? tutto questo oltre che discriminatorio è anche ridicolo.

Purtroppo l’Italia tutta sta andando indietro, anche questo Governa arretra sui diritti, con il PDL della Lega che vuole bloccare i corsi contro le discriminazioni verso LGBT+ nelle scuole, il Governo che non firma la mozione UE contro l’omobitransfobia. Per questo, come Partito Gay LGBT+, continuiamo a resistere e lavorare per il referendum sul Matrimonio LGBT+, partendo dal sostegno della Regione Sardegna, grazie all’impegno della presidente Todde, che con altre 4 Regioni consentirà un Referendum Nazionale, per mostrare che come dice anche il Censis, oltre il 65% degli Italiani è favorevole ad estend ere diritti alle persone LGBT+ e non vuole indietreggiare.” dichiara Fabrizio Marrazzo Portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale