Gara Scala Piccada: non ci siamo

ALGHERO – “E’ questa sarebbe l’impeccabile organizzazione dell’Aci per l’Alghero – Scala Piccada?” Una domanda lecita se non dovuta. La gara, come al solito, ha visto delle belle auto, una corsa mozzafiato, un panorama spettacolare, l’ottimo risultato dei piloti algheresi, il bel trionfo di Magliona, ma dopo questo? Quasi niente.

Se questo deve, anzi doveva già da diversi anni, diventare un evento di turismo sportivo, siamo lontani anni luce dal traguardo. A seguire la gara qualche centinaio di appassionati, per lo più dai centri limitrofi ad Alghero, mentre pochi i villeggianti giunti da fuori. Inteso anche amici e parenti degli equipaggi. “Io starei anche una settimana, qui ad Alghero, nel periodo della gara, ma ogni volta ci fanno sapere dell’appuntamento a ridosso dell’inizio”, cosi uno dei piloti delle auto storiche che rincara la dose, “a noi ci hanno fatto sapere che c’era la salita solo pochissimi giorni prima”.

Senza considerare il luogo scelto per la premiazione: una casa cantoniera diroccata e in piena decadenza che però ha fatto da sfondo a tutte le riprese e foto dei piloti trionfanti. A questo si aggiunge la “ciliegia sulla torta” della sporcizia lasciata sui tornanti e nel rettilineo della partenza. Buste con immondizia e altri rifiuti abbandonati lungo la strada a degradare ulteriormente una condizione del decoro e verde in città pessima. Ma in questo caso, a quanto pare, le responsabilità sarebbero unicamente dell’Aci, questo per accordi col Comune. Fatto sta che cosi non si può andare avanti.

La crono scalata Alghero – Scala Piccada deve essere un appuntamento fisso, ma deve anche essere, oggettivamente, organizzato in modo molto migliore, cosi altrimenti resta la gara di 30 anni fa, quando, tra l’altro, era molto più seguita di adesso. Mentre è indispensabile che vi siano delle ricadute dirette e indirette sul territorio che, attraverso gli enti, almeno questa volta, ha sostenuto l’evento.

Nella foto l’ìmmondizia lasciata in strada dopo la gara

S.I.