“Città alla fame, altro che giornalino”

ALGHERO – La proposta dell’amministrazione Bruno di creare un giornalino del Comune ha scatenato un putiferio. Non tanto per la scelta in se che, potrebbe anche essere utile per informare la popolazione, ma per la totale inopportunità del momento. Ciò in particolare per due motivi: la compagine governativa esce senza alcuna censura in tutti i media locali e regionali (ogni comunicazione viene pubblicata da almeno 5/6 siti di informazione e anche sui quotidiani cartacei e tv) e, vista la crisi che si taglia a fette, le priorità sono ovviamente altre. Questi i punti principali che hanno fatto sobbalzare sulla sedia cittadini, rappresentati politici e anche giornalisti, in questi giorni, dopo che Algheronews in anteprima ha pubblicato un articolo con allegata la delibera che arriverà (o meglio dovrebbe arrivare) martedi prossimo nella commissione competente [Leggi.] Del resto proprio questa amministrazione ripete ad ogni piè sospinto che le casse comunali sono vuote e che “bisogna allargare la base imponibile” ed anche il sostegno di privati a notizie pubbliche e dell’amministrazione (dunque di una parte politica) fa, a dir poco, rabbrividire.

“Non sazia del bombardamento mediatico a cui la cittadinanza è sottoposta quotidianamente, l’amministrazione vuole spingersi oltre con il Comunale, la rivista bimestrale che narrerà le gesta dei nostri eroi. Pensassero a ben governare e a fare meno propaganda”, così il consigliere comunale dei 5 Stelle Roberto Ferrara. “Non credo a quello a cui sto assistendo, nemmeno Mastella a Cepaloni, De Mita a Nusco, Cuffaro, avrebbero osato tanto, no, non avrei mai potuto immaginare questo “colpo di reni” utile solo a produrre altra vuota e becera propaganda”, commenta l’esponente del Partito Democratico Enrico Daga.

Per chiudere, questo giro di commenti tra i consiglieri che hanno subito commentato pubblicamente la notizia anche Monica Pulina, consigliere d’opposizione. “Queste sono le priorità dell’amministrazione, il “giornalino comunale”, non ci sono danari per gli asfalti, non ci sono danari per il verde, non ci sono danari per l’illuminazione, non ci sono danari per il Cra non ci sono danari per il decoro urbano, una città alla fame, però ci sono danari per farsi campagna elettorale a spese dei cittadini. I cittadini vogliono risposte tangibili, della carta straccia ne hanno piene le tasche”.

Nella foto il Consiglio Comunale

S.I.