Alghero, prosegue la pulizia delle caditoie

ALGHERO – Prosegue senza sosta la pulizia di tutte le caditoie cittadine dove confluiscono le acque piovane. Nell’area urbana di Alghero sono presenti circa 2.700 caditoie.
Le operazioni di pulizia sono iniziate nel mese di Agosto e ad oggi sono circa 1500 le caditoie su cui si è già intervenuti, dando priorità alle segnalazioni dei cittadini ed ai punti maggiormente critici della città.
Il lavoro dell’Assessorato all’Ambiente sta portando alla luce situazioni anche particolarmente gravi, consentendo di scoprire l’esistenza di allacci e scarichi abusivi alle reti bianche.
In alcune caditoie, infatti, è stata rilevata la presenza di allacci abusivi da cui fuoriescono liquidi di dubbia provenienza (non certo acque di prima pioggia) o sversamenti di olii esausti in prossimità di alcune attività commerciali e di somministrazione in pieno centro citta. In altri casi si è riscontrata la presenza di malte cementizie, riversate da alcuni cantieri delle aree limitrofe, che ostruivano completamente le caditoie. In altri casi ancora scarichi fognari diretti nelle rete delle acque bianche.
L’Assessore Montis ha così commentato i risultati raggiunti – “Voglio ringraziare personalmente i collaboratori del settore Piras e Zanetti e la ditta Terramarina per l’attenzione svolta nei lavori. I casi emersi son stati tutti oggetto di specifiche segnalazioni per i successivi accertamenti che speriamo possano condurre ai responsabili. Lo scarico  abusivo alle reti bianche costituisce illecito ed alimenta forme di inquinamento che si riversano nel nostro mare.
Deplorevole e dannoso anche il gesto di riversare nelle caditoie gli olii esausti. Le attività commerciali godono di servizi dedicati ma non solo, in città di recente son stati di gran lunga incrementati i contenitori appositi per la raccolta dell’olio usato, il servizio è gratuito quindi sicuramente meno oneroso delle sanzioni previste e che son certo arriveranno.”.

Red Valley, festival made in Sardinia di respiro internazionale

OLBIA – Dopo il successo da oltre 70.000 presenze ottenuto quest’estate per la sesta edizione della manifestazione, svoltasi dal 12 al 15 agosto 2022 presso l’Olbia Arena con più di 30 artisti protagonisti sul palco, il Red Valley festival è confermato anche per il 2023, con tante novità in arrivo. La kermesse musicale, ormai tra le più importanti di Italia nel suo genere, realizzata e ideata da organizzatori sardi e con un sempre più stabile radicamento a Olbia grazie anche al sostegno di Salmo e della sua crew, e che negli anni ha attirato oltre 100mila persone da tutta la penisola e dall’estero, si svolgerà sempre durante il weekend di ferragosto all’Olbia Arena, una grande area per concerti poco distante dal centro città e già ben collaudata durante l’edizione appena passata.

Dal 12 al 15 agosto 2023 si svolgeranno quattro serate danzanti con alcuni tra gli artisti principali della scena musicale italiana e internazionale. Gli organizzatori hanno già svelato nei giorni scorsi il primo nome della line-up 2023: i Pinguini Tattici Nucleari, già protagonisti della serata di chiusura della scorsa edizione del festival e con un tour negli stadi appena annunciato, saranno gli headliners della seconda serata del Red Valley, in programma domenica 13 agosto all’Olbia Arena.

«Siamo molto contenti e orgogliosi che il Red Valley si possa svolgere anche il prossimo anno nella città di Olbia, dove già la scorsa estate sono stati raggiunti ottimi risultati a livello di presenze e flussi turistici provenienti da tutta la penisola» – ha commentato Luca Usai, CEO e Event Manager di Magma Events, società organizzatrice del Red Valley Festival con sede a Tortolì, ma oramai con base in Gallura. «Per l’edizione 2023 puntiamo a migliorare ancora di più l’offerta artistica del nostro festival, in cui ospiteremo alcuni tra gli artisti più ascoltati del momento in Italia».

«Dopo il grande successo del 2022, torna nella nostra città questa bellissima manifestazione. L’edizione appena passata è stata entusiasmante sia in termini di ritorno economico, ma anche come spettacolo per i nostri concittadini e i turisti. – ha affermato il sindaco Settimo Nizzi – Anche dal punto di vista dell’immagine, grazie al Red Valley il nome della nostra città gira in tutto il mondo».

«Annunciare un festival così importante a 10 mesi dalla data significa offrire una grande opportunità agli operatori delle strutture ricettive. Inoltre il ritorno d’immagine a livello internazionale nell’edizione del 2022 è stato davvero incredibile, anche grazie agli artisti stranieri che hanno postato le immagini di Olbia sulle loro seguitissime pagine social» ha concluso l’assessore Marco Balata. I biglietti singoli per il 13 agosto (day 2), data in cui si esibiranno anche i Pinguini Tattici Nucleari, si possono acquistare sul sito ufficiale del Festival.

Per chi volesse assistere a tutte le quattro serate del Festival (dal 12 al 15 agosto 2023), sono disponibili gli abbonamenti Festival Full Pass, in vendita sempre sul sito ufficiale del Red Valley a un prezzo esclusivo. Nelle prossime settimane e durante i primi mesi del 2023, verranno annunciati anche gli altri artisti che completeranno la line-up dell’evento principale della prossima estate in Sardegna. Radio 105 è la radio ufficiale del festival.

Industria: Pais, indispensabile abbattere costi energetici

CAGLIARI – “Una strategia energetica comune e una rivendicazione unitaria per
chiedere allo Stato la perequazione dei costi energetici in modo da rendere la nostra industria
competitiva”. Le ha proposte stamane il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, nell’aprire
i lavori, a Portovesme, del convegno ‘Per non spegnere l’industria del Sulcis’, organizzato alla
Portovesme srl sul caro energia. “Gli elevati costi mettono a rischio la continuità della produzione
industriale e, di conseguenza, i posti di lavoro. Oggi dal Sulcis parte l‟ennesimo grido di allarme
rivolto al Governo nazionale. È necessario intervenire subito e in maniera generalizzata”.
“Le nostre industrie, in qualunque parte della Sardegna si trovino, devono essere competitive sul
mercato per scongiurare il blocco delle produzioni”, ha aggiunto Pais. “Il nostro obiettivo primario è
quello di difendere le aziende e i posti di lavoro, diretti e indiretti, e l‟attività delle imprese sarde
dell‟ indotto per consolidare tutti i livelli occupazionali”

“Solinas segua la Zedda e dia le dimissioni da Presidente”

CAGLIARI – “La notizia è un fulmine a ciel sereno, dopo aver firmato oltre la metà delle delibere di questa legislatura, l’onorevole Alessandra Zedda, figura di primo livello della maggioranza che governa la Sardegna decide, ufficialmente per motivi personali, di abbandonare Christian Solinas al suo destino. Lo fa con una comunicazione riservata e lo fa ad oltre un mese e mezzo dall’ennesimo annuncio del presidente del rimpasto di giunta. Quali che siano le ragioni, a noi preme sottolineare che se è vera la voce trapelata anche sulla stampa di una sua insoddisfazione circa l’operato della Giunta e del presidente, questa pare essere fuori tempo massimo vista la solerzia con la quale ha sostituito e giustificato, in Giunta e in Aula il suo presidente. Solinas prenda atto del disastro e segua la sua vice presidente, rassegnando le dimissioni per il bene della Sardegna”, cosi il gruppo consigliare regionale del Partito Democratico riguardo le dimissioni dell’assessore al Lavoro e vice-presidente della Regione Alessandra Zedda.

La siccità chiude i rubinetti del Maccheronis ai fini irrigui

SAN TEODORO – La siccità chiude i rubinetti del Maccheronis: il Consorzio, come annunciato nei giorni scorsi ha adottato le misure restrittive per i territori agricoli serviti dalla rete consortile di Torpè, Posada, Siniscola, Budoni e San Teodoro. L’erogazione dell’acqua ai fini irrigui dal bacino del Maccheronis verrà sospesa nelle prossime ore. Il livello del bacino non consente di garantire la fornitura per fini diversi da quelli potabili. Stamane il Consiglio di amministrazione del Consorzio ha disposto “il divieto di utilizzo della risorsa idrica derivata, per fini irrigui ed aziendali, del serbatoio di Maccheronis sul fiume Posada, mediante le reti consortili e ciò nel rispetto delle disposizioni recentemente impartite, in proposito, dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino della Sardegna, al fine di preservare la scarsa risorsa idrica attualmente invasata” così riporta il testo del documento approvato.

Come annunciato nei giorni scorsi dal Presidente del Consorzio di Bonifica della Sardegna Centrale di Nuoro Ambrogio Guiso, “il provvedimento di oggi è stato inevitabile – spiega -. Il persistente periodo siccitoso e gli scarsi apporti idrici dei fiumi Posada e Cedrino non consentono soluzioni diverse. Per assicurare il rispetto della disposizione adottata il personale consortile provvederà, già dalle prossime ore, alla progressiva chiusura di tutti i tratti della rete irrigua, ad eccezione di quelli che alimentano i potabilizzatori a servizio dei centri abitati alimentati dal serbatoio di Maccheronis”.

Per le numerose aziende agricole è stata comunque disposta la possibilità di accesso alla risorsa idrica tramite autobotti private. 15 prese saranno disponibili in corrispondenza degli idranti consortili situati per il Comune di Torpè in Località Bellone presso Potabilizzatore Comunale, in Località Nuraghe San Pietro, in Località Maccheronis  presso il Cantiere Potabilizzatore Consortile Abbanoa.

Nel territorio di Posada si potrà prelevare acqua nella Località Montigradas, presso il potabilizzatore Comunale Posada, in Località San Simone presso gli impianti sollevamento Consorzio di Bonifica.

Per il Comune di Siniscola in Località Overì presso l’impianto di sollevamento del Consorzio di Bonifica; in Località Santa Lucia al bivio della statale 125; in località Capo Comino sulla statale 125 al chilometro 245+800; in Località Lupareddu.

Per il Comune di Budoni in Località Muriscuvoe e in Località Lu Linnalvu.

Mentre per il Comune di San Teodoro in località Franculacciu, in Località La Runcina presso la vasca di compenso consortile e in Località Nuragheddu.

Polo universitario penitenziario, Mulas a Sassari: “progetto importante”

ALGHERO – “Questa mattina sono intervenuto, in rappresentanza dell’amministrazione comunale, a Sassari all’importante convegno “Il polo universitario penitenziario Uniss, stato del progetto e sfide future” dove ho parlato dell”importante passaggio avvenuto di recente ad Alghero con l’introduzione, grazie ad una mia idea e proposta, supportata da tutto il Consiglio Comunale, di creare la figura del Garante dei detenuti”.

“Quella di questa mattina è stata un’iniziativa di grande rilevanza volta a dare dignità a chi, nonostante abbia sbagliato, vuole ritrovare la giusta strada e questo anche tramite lo studio e la cultura che sono colonne portanti per potersi rimettere nella corretta via. Ringrazio gli organizzatori e in particolare il Rettore Gavino Mariotti, il prof. Emanuele Farris e i direttori delle case circondariali che sono intervenuti”, cosi tramite social il consigliere comunale e capogruppo dell’Udc (presidente delle Commissioni Ambiente e Sanità) Christian Mulas.

Regione, Alessandra Zedda si è dimessa da assessore: rottura con Solinas?

CAGLIARI – Come un fulmine a ciel sereno, l’assessore e soprattutto vice-presidente Alessandra Zedda si è dimessa dalla Giunta Regionale. Notizia più che inaspettata poichè la leader di Forza Italia, ancora consigliere regionale, è sempre stata reputata un’esponente di punta dell’esecutivo e una figura “blindata” dalle Giunta  e questo anche in vista dell’agognato e più volte rinviato rimpasto. A questo punto la Giunta è monca vista l’assenza di tre caselle (ambiente, trasporti e ora lavoro)

Nonostante la motivazione ufficiale parli di “motivazioni personali”, non è trascurabile la sua chiacchierata candidatura come prossimo presidente della Regione e dunque come una possibile smarcatura della Zedda (e sicuramente di parte di Forza Italia) dall’azione (reputata troppo vacua) dell’Amministrazione Regionale e più in generale della maggioranza alla guida dell’Isola. Non sono escluse altre prese di posizione compresa una fin anticipata della consigliatura regionale.

Corpo Forestale, l’assessore Satta riceve i sindacati

CAGLIARI – “Finalmente, dopo oltre due anni, riprendiamo gli incontri in presenza con le parti sindacali per poter dare un nuovo impulso al dialogo e, di conseguenza, alle azioni da intraprendere”. Lo afferma l’assessore del Personale, Affari Generali e Riforma della Regione, Valeria Satta, che questa mattina ha incontrato nella sede dell’assessorato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil-Fp , Uil-Fpl, Cisl-Fp, Fesal, Clares. All’ordine del giorno, le richieste che i rappresentanti del personale della Regione avanzano in merito ad alcune situazioni relative agli enti, le agenzie e l’amministrazione regionali.

“Molte richieste delle sigle – afferma l’assessore del Personale – trovano rispondenza nelle nostre intenzioni politiche.  Stiamo lavorando, tra le altre cose, alla ridefinizione finanziaria del rinnovo contrattuale 2022-2024 per circa diecimila lavoratori, all’elevazione per la riserva dei posti nelle progressioni interne dal 30% al 50%, allo stanziamento delle risorse per l’adeguamento perequativo dei rinnovi contrattuali. Inoltre, prevediamo nuovi tavoli di incontro con il Coran per il Lavoro Agile e per la revisione del contratto collettivo, nel suo complesso, relativamente alla parte normativa”.

Al tavolo è seguito un altro incontro, di natura interlocutoria, con i rappresentanti del Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale:  focus della riunione, la richiesta di un piano straordinario di assunzioni, che riguardi sia i nuovi concorsi, sia le riclassificazioni e le progressioni per il personale interno.

“Il prezioso lavoro di tutela e salvaguardia del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico, svolto quotidianamente dal Corpo Forestale di Vigilanza Ambientale – ha detto l’assessore Satta – merita un’attenzione puntuale nei confronti della riorganizzazione del personale, che deve poter contare al suo interno persone fisicamente idonee e preparate allo svolgimento delle mansioni richieste. Per rispondere a tali esigenze stiamo vagliando, come per le altre categorie, alcune azioni utili a dare più risorse e migliori definizioni di tutti i profili, e speriamo di poter procedere presto a nuovi concorsi”.

Barracelli sul piede di guerra

ALGHERO – Le rappresentanze sindacali e rappresentative dei Barracelli in intestazione, hanno appreso dai vari Comandi associati, la notizia della preclusione da parte del Servizio agli Enti Locali della Regione Autonoma della Sardegna alla partecipazione dei Barracelli al Seminario organizzato dall’associazione professionale IPTS in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna e l’Associazione Nazionale Polizia Locale d’Italia ANVU, aperto a Dirigenti, Ufficiali e Agenti della Polizia Locale e agli appartenenti delle Forze di Polizia Nazionali, dedicata alla “Gestione operativa e le criticità nella gestione di soggetti armati e negli interventi ad alto rischio.

” I Barracelli che hanno inoltrato l’iscrizione alla giornata formativa hanno ricevuto una mail inviata dal servizio agli enti locali in veniva riportato che “la giornata di studio del 18 novembre a Mogoro è rivolta esclusivamente ai Comandi di polizia locale della Sardegna e come già avvenuto in passato, per le Compagnie Barracellari verranno programmate delle giornate di formazione interamente dedicate alla categoria.” Alla giornata, oltre alla polizia locale potranno invece partecipare, come già citato in premessa, anche i corpi di polizia nazionali. È oltremodo non veritiero quanto scritto dal servizio agli enti locali in merito al fatto che ai Barracelli in passato siano state dedicate giornate formative dalla Regione. Risulta assodato dagli scriventi che , fatta salva una minima misura di formazione in ambito di antincendio boschivo e un breve seminario di sanzionamento amministrativo collegato a violazioni riguardanti il rispetto delle prescrizioni antincendio regionali, nessuna altra misura formativa è stata intrapresa dalla Regione Sardegna per formare il personale dei Barracelli da perlomeno da 30 anni a questa parte per i servizi di polizia rurale. Al contrario di quanto stabilito dalla Legge Regionale 15 luglio 1988 n°25 all’articolo 32, mai nessuna misura formativa è stata promossa o incentivata. I Barracelli che hanno acquisito talune professionalità, lo hanno fatto per autoformazione, o attingendo a corsi a pagamento presso strutture certificate, fra le quali appunto l’associazione professionale IPTS, dietro il pagamento delle dovute parcelle ai formatori e attingendo alle già ridicole risorse messe a disposizione da parte della Regione Sardegna per i Barracelli. Riteniamo che la scelta di escludere i Barracelli, impegnati giorno e notte in attività di polizia, protezione civile ed antincendio boschivo, sia inappropriata e derivante da un preciso “modus operandi” che da diverso tempo qualcuno, all’interno dell’Assessorato agli Enti Locali, sta portando avanti o è stato indotto da terzi a farlo, un chiaro progetto orientato a svalutare e mortificare la figura di agente di polizia insita nel ruolo stesso Assemblea Rappresentativa dei Barracelli, Associazione Professionale. S.A.B. Sindacato Autonomo Barracelli Segreteria Regionale del Barracello. E tutto questo accade malgrado autorevoli pareri del Ministero della Giustizia, dell’Interno, del Lavoro, della stessa Presidenza della Regione Sardegna oltreché di sentenze della Suprema Corte di Cassazione e di diverse sentenze in sede penale e civile, a loro volta promosse sempre dagli organismi di rappresentanza dei Barracelli, e mai dagli uffici dell’Assessorato agli Enti Locali per rispondere al continuo flusso di chiarimenti provenienti dalle Compagnie. Sarebbe bastato leggersi il Regio Decreto 14 luglio 1898, n. 403 e le Norme di attuazione dello statuto speciale per la Sardegna D.P.R. 19 giugno 1979, n. 348 (Capo I – Polizia locale urbana e rurale – Articolo 12) per capire quale sia la naturale collocazione dei Barracelli, senza fraintendimenti di sorta. Dagli uffici di viale Trieste a Cagliari si continua, talaltro senza averne titolo e competenza, a “malae interpretationes” di pareri emessi organi costituzionali superiori come i Ministeri di Giustizia, Interno e Lavoro. A tutto questo ci sono delle responsabilità ben precise da ricercare in qualche componente dello staff dell’assessorato e della Giunta Regionale e che, da lungo tempo, stanno di fatto generando un forte malcontento da parte dei Barracelli nei confronti del predetto esecutivo, con le inevitabili conseguenze politiche. Evidentemente le parole del Presidente della Regione Christian Solinas, quando nel dicembre 2020 disse: “ I Barracelli sardi rappresentano un presidio prezioso di legalità nelle nostre campagne. Vantano una storia antica che affonda le proprie radici fin dal periodo giudicale. Costituiscono un importante presidio per la difesa e la tutela del territorio, la protezione delle aziende agricole, la prevenzione degli incendi, i furti e gli atti vandalici”, oppure quelle del Presidente del Consiglio Regionale Michele Pais nel suo discorso di insediamento ad inizio legislatura “Il mio pensiero va alle Forze dell’ordine. Uomini e donne impegnati costantemente nell’adempimento del proprio dovere per la sicurezza del nostro Paese”.

“Alle Compagnie Barracellari, la nostra istituzione pubblica di polizia locale, urbana e rurale che rappresenta la più antica forza di polizia d’Europa e che è necessario valorizzare sempre più» non sono condivise da qualche esponente della Giunta Regionale e maggiormente dagli uffici di viale Trieste, perché sino ad oggi si è fatto l’esatto contrario, con chiari segnali come quello che commentiamo in questa occasione. Siamo profondamente amareggiati per tutto questo “danno” al quale si aggiunge la “beffa” per la mancata riforma della legge sui Barracelli, che solo un anno fa ha visto la presentazione di ben tre proposte di modifica ma che a tutt’oggi non sono state prese in esame in maniera significativa. Se questi sono i presupposti, meglio rimanere altri 30 anni con l’attuale normativa piuttosto che vedere il nostro ruolo svilito e, come vorrebbe qualcuno, posto alle dipendenze della polizia municipale, o dell’amministratore comunale di turno che, forte delle ambiguità legislative in merito, utilizza i Barracelli nelle maniere più disparate, ma mai come dovrebbero essere utilizzati e nel rispetto delle qualifiche funzionali di agenti di pubblica sicurezza, agenti e ufficiali di polizia giudiziaria. Non intendiamo accettare più nulla di tutto questo. Se entro la fine del mese di novembre non saranno calendarizzati questi tanto desiderati corsi di formazione, l’esame in commissione delle proposte di modifica della legge Regionale, e una ridiscussione del “Disciplinare degli strumenti operativi”, valuteremo l’avvio di forme di astensione dal servizio, attuabili a partire dalla totale astensione da tutti servizi di pubblica sicurezza e polizia giudiziaria che quotidianamente ci vengono richiesti in collaborazione dagli altri organi di polizia statali e locali, fino al rifiuto di sottoscrizione del protocollo di collaborazione alla campagna antincendi boschivi, nonché dalle richieste pressoché quotidiane delle amministrazioni comunali. D’altronde l’Assessorato agli Enti Locali ci ha più volte ripetuto che “siamo solo ed esclusivamente dei volontari”, e pertanto ,altrettanto volontariamente ci asterremo dal collaborare. Assemblea Rappresentativa dei Barracelli, Associazione Professionale. S.A.B. Sindacato Autonomo Barracelli Segreteria Regionale Perseguiremo con ogni modo l’obbiettivo di vedere definitivamente riconosciuto il nostro ruolo, oggi contiamo oltre 5500 operatori, quale organo di polizia rurale, che verranno a mancare nel presidio del territorio. Chiediamo un incontro urgente con le SS.VV. per discutere di quanto fin qui lamentato, e che frattempo sia data anche ai Barracelli la possibilità di partecipare alla giornata formativa del 18 novembre a Mogoro”

Sardegna, ottobre da record: la Regione esulta

CAGLIARI – “Le aspettative non sono state tradite neanche nel mese di ottobre e la Sardegna ha continuato a registrare numeri record, consolidando una stagione veramente positiva per il comparto, a riprova che l’obiettivo di un concreto allungamento della stagione turistica è raggiungibile. Dall’inizio dell’anno, tra aeroporti e porti, siamo vicini ai 7 milioni di arrivi, superando i numeri del 2019. La Regione è fortemente impegnata per consolidare la proposta turistica, che vada oltre i mesi estivi, e per risolvere la vicenda della continuità territoriale, così da garantire il diritto alla mobilità dei sardi e un andamento regolare del flusso turistico verso l’Isola”. Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, commentando i dati degli arrivi negli scali portuali e aeroportuali nel mese di ottobre.

Secondo i dati forniti dall’Autorità di sistema portuale del mare di Sardegna, nel mese di ottobre nei porti sardi si sono registrati 115.587 arrivi (Olbia 67.783; Porto Torres 31.154; Golfo Aranci 10.059; Cagliari 6.591), in crescita rispetto al 2021 (+5,4%), ma anche al 2019 (+26,12%). Dal 1 giugno al 31 ottobre sono arrivati complessivamente oltre 2 milioni di passeggeri.

A ottobre, nei tre aeroporti isolani sono arrivati 372.326 passeggeri (Cagliari 200.486; Olbia 102.298; Alghero 69.542), tra voli di linea e non, con un incremento del 40% rispetto al 2021 e del 10% nei confronti del 2019. Da giugno sono quasi 3 milioni gli arrivi, mentre dall’inizio dell’anno circa 4,2 milioni.

“Abbiamo le carte in regola per puntare ad una definitiva destagionalizzazione e andare oltre il consolidato turismo balneare, per una concreta affermazione della Sardegna nel mercato nazionale e internazionale – ha aggiunto l’assessore del Turismo, Gianni Chessa – E’ ripresa anche la stagione fieristica e, dopo la presenza dello stand della Sardegna al ‘Ttg Travel Experience’ di Rimini e un evento promozionale a Monaco di Baviera, in questi giorni siamo presenti al ‘Wtm’ di Londra, mentre nel fine settimana, a Milano, presenteremo ‘Sardegna, terra di Cammini tutto l’anno’. Racconteremo l’Isola che vuole affermarsi come meta privilegiata per gli appassionati del turismo lento”.

L’appuntamento milanese è in programma venerdì 11 e sabato 12 novembre al Palazzo delle Stelline: “Due giorni di incontri e di confronto con esperti, giornalisti, autori e camminatori per parlare di Cammini come strumento di valorizzazione turistica della bellezza, dell’identità e dell’accoglienza delle aree interne e come possibile argine allo spopolamento”, ha spiegato l’assessore Chessa