“Sanità, scelte nefaste di 5 Stelle, PD e Sinistra: Alghero mortificata, mobilitazione”

ALGHERO – “Esprimiamo la nostra ferma condanna nei confronti della decisione assunta dalla maggioranza
in Consiglio regionale con l’approvazione dell’articolo 6 della riforma della sanità.
L’accorpamento dell’Ospedale Marino di Alghero all’ASL 1 di Sassari, così come quello del
Microcitemico di Cagliari all’Arnas Brotzu, rappresenta una scelta politica scellerata che
mette a rischio il futuro della sanità sarda.
I dati ufficiali dell’Assessorato regionale alla Sanità parlano chiaro: l’Ospedale Marino di
Alghero da quando è gestito dall’Azienda ospedaliera universitaria ha registrato un notevole
incremento delle prestazioni, in particolare degli interventi chirurgici, passati dai 226 del 2021
agli 885 del 2024.
I pazienti che in questi ultimi anni si sono rivolti alla struttura algherese esprimono grande
apprezzamento per la professionalità del personale sanitario.
Tutto ciò è stato possibile grazie alla gestione dell’AOU di Sassari, che ha investito risorse e
potenziato il personale medico.
Nonostante questi risultati incontestabili, la Giunta regionale, spacciando il provvedimento
per una ‘riforma’, ha deciso di smantellare un modello virtuoso senza fornire alcuna garanzia
sul mantenimento dei livelli quantitativi e qualitativi delle prestazioni.
In sintesi, quella deliberata oggi dal Consiglio regionale non è una scelta tecnica per migliorare
i servizi, ma una evidente operazione di spartizione politica, come confermato dallo stesso
assessore Bartolazzi nel suo inaccettabile intervento in Aula.
Questa riforma ignora le proteste dei comitati cittadini, le richieste degli utenti, le delibere del
Consiglio comunale e persino le dichiarazioni del Sindaco di Alghero. È una decisione imposta
dall’alto che cancella il legame tra l’Ospedale Marino e l’Università di Sassari, privando il
territorio di una struttura sanitaria d’eccellenza.
Denunciamo con forza questa operazione di potere e chiamiamo tutte le forze politiche, sociali
e civiche a mobilitarsi. La sanità non può diventare terreno di conquista della politica: servono
garanzie certe per il futuro dei servizi sanitari di Alghero e di tutta la Sardegna.
Non resta altra scelta se non quella di mobilitarci per difendere il diritto alla salute dei cittadini,
chiamando in causa ciascuno dei consiglieri regionali di maggioranza, a partire da quelli che
rappresentano il territorio e che, con il loro voto, hanno reso possibile tutto questo”.

Il coordinamento cittadino
Fratelli d’Italia Alghero

“Sanità legge di riordino: pronti a voltare pagina”

CGLIARI – “Da oggi la sanità sarda è pronta a voltare pagina. Per questo voglio ringraziare la maggioranza in Consiglio regionale, per aver dato prova di coesione e aver creduto in una legge necessaria per far ripartire l’assistenza sanitaria che i sardi meritano e giustamente reclamano. Con il provvedimento varato stasera mettiamo un punto fermo, restituendo certezze ai cittadini, rafforzando gli ambiti di cura e di assistenza, ricucendo il rapporto fra ospedali e territorio, individuando le vocazioni naturali dei presidi e distribuendo risorse e competenze in modo efficiente ed efficace”. La presidente della Regione, Alessandra Todde commenta così l’esito del voto in Consiglio Regionale che vara le Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo e istituzionale del Sistema Sanitario Regionale.

“Abbiamo mantenuto un impegno preso in campagna elettorale: nessuna nuova riforma, che avrebbe rischiato di portare in stallo definitivo un sistema sanitario già fortemente in difficoltà, ma interventi mirati e puntuali sulla legge vigente, che presentava forti criticità organizzativo-gestionali e di governance che hanno portato alle disfunzioni che tutti i sardi conoscono e patiscono e a cui a partire da oggi possiamo porre rimedio”, sottolinea la presidente.

L’assessore della Sanità, Armando Bartolazzi entra nel merito del provvedimento: “Introduciamo anche delle novità fondamentali come la definizione delle mission ospedaliere in sinergia coi territori, l’istituzione di tre centri di riferimento regionale per la prevenzione, la riabilitazione e salute mentale, l’istituzione dell’ “Ospedale dei bambini” a Cagliari e il contestuale avvio di un percorso per il riconoscimento di un Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico in Sardegna”.

“Questa legge ripara le disfunzioni che hanno portato allo stallo progressivo della sanità nella scorsa legislatura, frutto della mancata chiarezza nell’applicazione delle norme che avrebbero dovuto garantire invece un coordinamento sinergico fra le Asl e nei confronti del territorio”, dichiara ancora Armando Bartolazzi.

“La nuova legge di riordino rappresenta un risultato importante che dà strumenti per agire immediatamente sul fronte organizzativo, primo passo per dare risposte efficaci e rapide alle esigenze di cura dei sardi”, conclude la presidente Todde.

Alghero merita un nuovo Alberghiero, in piazza Sulis hotel delle eccellenze: parla Moro | video

ALGHERO – Resta in primo piano, grazie ad alcuni interventi politici e al focus posto, da tempo, da Algheronews, riguardo la questione dell’istituto Alberghiero in connessione al rinascita di un hotel di qualità in piazza Sulis e la creazione di un nuovo e moderno plesso scolastico, con convitto, palestra e servizi annessi. Dopo alcune uscite su stampa, del segretario del Psd’Az Giuliano Tavera e dei consiglieri comunali Christian Mulas e Giampietro Moro, che hanno anche redatto un ordine del giorno che verrà discusso nella prossima adunanza, abbiamo anche sentito il dirigente scolastico, dott. Angelo Parodi.

Nell’ottica di riuscire a raggiungere obiettivi tangibili per il bene di Alghero, con alcune voci che confermerebbero un indirizzo verso quanto indicato, da parte dell’attuale amministrazione, anche in questo articolo, ecco le parole del consigliere di Città Viva Giampietro Moro che illustra la posizione sua, e di fatto quella del primo firmatario dell’odg Mulas, riguardo, appunto, un progetto che potrebbe garantire importanti ricadute positive sia alla formazione didattica sia all’offerta ricettive del territorio.

ECCO LE PAROLE DI GIAMPIETRO MORO

“PD pronto ad andare oltre gli steccati, ma per grandi obiettivi e concreto sviluppo”

ALGHERO – “Le recenti polemiche all’indomani del congresso di Forza Italia, confermano ciò che è evidente da tempo: serve una visione quanto più condivisa possibile, rifuggendo da una frammentazione di idee e posizioni che poco hanno a che fare con le reali esigenze di Alghero”. Nell’attuale querelle riguardo eventuali connessioni e perfino collaborazioni tra Forza Italia e aree governative facenti capo dal Partito Democratico interviene il segretario dem algherese Enrico Daga. Da sempre fautore dell’idea di “andare oltre gli steccati” ma sempre con l’obiettivo di raggiungere importanti traguardi e obiettivi, “non per galleggiare e tirare a campare”, fa sapere l’assessore al Bilancio, Demanio e Impianti Sportivi, “ma, qualora fosse, per garantire un orizzonte di ritrovato solido e strutturato benessere ad Alghero e suo Territorio”

“Il Partito Democratico lavora per mantenere saldo il proprio ruolo centrale nella costruzione di una prospettiva di sviluppo concreta per la città e contemporaneamente raccoglie positivamente le aperture al dialogo, quando lo stesso è orientato a garantire un radicale cambiamento capace di aprire una nuova e fertile stagione per Alghero e tutto il Nord Ovest della Sardegna”.

“Si sottolinea che, anche per quanto affermato da autorevoli esponenti di Forza Italia, è dimostrato che il nostro approccio, basato su pragmatismo e responsabilità, rappresenta una delle chiavi per superare anni di difficoltà e veti incrociati”.

“Tuttavia, ogni confronto deve fondarsi su rispetto reciproco, nel rispetto dei ruoli di ciascuno, in cui trasparenza e obiettivi chiari, siano da antidoto contro qualsiasi ambiguità o strumentalizzazione”.

“Il PD resta il perno di una politica che guarda avanti, determinato a portare a compimento i processi decisivi per il futuro di Alghero, con la consapevolezza che il bene comune non si costruisce con polemiche sterili, ma con azioni concrete, scelte coraggiose, e alleanze per lo sviluppo”.

“Suoli Pubblici, atteggiamento punitivo tipico di Sinistra e 5 Stelle”

ALGHERO – “La proposta di nuovo regolamento per la concessione dei suoli pubblici ai pubblici esercizi, tradisce l’impostazione ideologica tipica della sinistra tesa a punire e mortificare chi fa impresa”. A dichiararlo Michele Pais consigliere comunale della Lega in occasione della proposta di modifica del regolamento per la concessione dei suoli pubblici della giunta Cacciotto.

“Una proposta che dietro la scusa nobile della necessaria regolamentazione in ordine le nuove autorizzazioni, risulta essere non solo irricevibile ma assolutamente tardiva rispetto alla stagione ormai alle porte. Un regolamento che non prende in considerazione la tipicità della realtà algherese, con tanti esercizi di carattere stagionale, alcuni per la legge come le concessioni demaniali e chioschi, che da questo regolamento subiscono una sonora punizione nonostante il grande servizio di carattere sociale ed economico economico che tutti riconosciamo” continua Pais.
“Una posizione rimarcata anche delle associazioni di categoria Confcommercio e Confesercenti che hanno bocciato la proposta, proponendo il differimento dell’approvazione, consentendo agli esercenti di adeguarsi con il necessario preavviso, e non a meno di 15 giorni dall’avvio della stagione”.
“La verità è che la giusta necessità di regole, è solo la foglia di fico per nascondere un approccio ideologico, punitivo, tipico della sinistra e dei 5 stelle. Faremo, insieme alle associazioni di categoria, che ringraziamo, una battaglia per contemperare i giusti interessi dei cittadini e degli esercizi commerciali. Un equilibrio che questo regolamento è ben distante da trovare” conclude Pais

Centrodestra algherese, mobilitazione civica per salvare l’ospedale Marino

ALGHERO – Appello bipartisan del Centrodestra, in questo caso, senza Forza Italia, di Michele Pais (Lega), Massimiliano Fadda (Prima Alghero e Vice Presidente della Commissione sanità), Alessandro Cocco (FdI) e Lelle Salvatore (Udc), lanciano un appello bipartisan a tutte le forze sociali, politiche, cittadini comuni per la difesa dell’ospedale Marino di Alghero, per una mobilitazione civica che veda la partecipazione di tutte le forze politiche cittadine, i comitati, le parti sociali, come chiamata a tutta la popolazione di Alghero a scendere in piazza per la difesa della sua sanità.

“La Regione, nonostante la chiara presa di posizione della comunità algherese attraverso un Ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, risulta essere sorda e determinata a proseguire nello scellerato piano di smantellamento dell’ospedale Marino che senza la presenza dell’Aou di Sassari, è destinato a chiudere” dichiarano Pais, Fadda, Cocco e Salvatore.

“È incredibile la pervicacia della Regione nell’andare avanti con una riforma che lede il diritto alla salute dei sardi a detrimento dei livelli di assistenza nella ortopedia, riabilitazione, endocrinologia conquistati in questi anni nell’ospedale marino di Alghero grazie all’Aou di Sassari. Una riforma che si atteggia come un atto ostile nei confronti della sanità del nord ovest. Per questa ragione la nostra battaglia e il nostro appello che ci auguriamo sia raccolto dalla Regione e soprattutto dai Consiglieri regionali liberi. Ci auguriamo che non si proceda con questa follia solo per consumare una squallida guerra politica che di sanitario non ha nulla.”

“Per questa ragione riteniamo che sulla sanità si superino gli steccati politici e si faccia una battaglia per la comunità che ci veda tutti uniti, destra e sinistra, nella difesa del diritto più importante che è quello alle cure e alla salute, respingendo le logiche della lotta politica che devono stare fuori dalla sanità. Ci auguriamo che questo appello venga accolto e che si organizzi una mobilitazione bipartisan, senza colori politici, che scongiuri questo folle piano Regionale di destrutturazione della sanità algherese, faticosamente conquistata” – concludono gli esponenti politici.

Malumori in Maggioranza, occhi puntati sul sindaco Cacciotto

ALGHERO – Se non è (ancora) la classica “goccia che fa traboccare il vaso” poco ci manca. Ad oggi, il quadro ancora regge, ma non è chiaro per quanto. Fuori di metafora, i rumnors, al netto della canonica placidità che avvolge la città e suo territorio, sono sempre più forti e diffusi e vedono malumori crescenti in diverse porzioni della maggioranza che ha permesso l’elezione di Raimondo Cacciotto a sindaco. Fibrillazioni di cui non è esente anche l’opposizione, ma in questo caso i riflessi per la comunità sono minori.

A soffrire di più paiono i partiti col numero superiore di consiglieri, fatto già di per essere inedito, per non dire unico. Infatti, a fronte di un totale di 8 consiglieri eletti più alcuni “attigui” il percorso amministrativo, sta nelle cose e nella democrazia, sarebbe dovuto essere condotto proprio da queste forze, invece, a sentire le loro voci e dunque diversi mugugni, la situazione non è proprio così, anzi per niente.

Ad esempio, a far irritare, e parecchio, il Partito Democratico è stata la mancata elezione – nomina di Luca Madau a guida della “commissione speciale” riguardo la questione del Treno a idrogeno. Organismo velleitario e che poco andrà a incidere a percorsi giù abbondantemente avviati, però, è una questione di pesi e misure. “Del resto – commentano alcuni dem – al consigliere Moro (nominato – eletto) a presidente, unico della sua lista civica, fanno capo già due importanti nomine, una nella Giunta e una nei Cda, questa sarebbe la terza, un po’ tantino, per un unico consigliere comunale”.

Ma non solo. Infatti, pare che ci siano sempre più difficoltà pure nella conduzione del Parco di Porto Conte dove il presidente è di totale espressione del Pd. Eppure anche qui, nonostante sia stato indicato dal primo partito ed eletto dall’assemblea, ci sarebbero alcuni problemi, di diversa natura, anche nei rapporti interni, che vanno ad inficiare il raggiungimento di quanto annunciato in campagna elettorale dal partito, maggioranza e sindaco, con potenziali effetti negativi sulle attività del Parco e Area Marina Protetta. Tutto questo in vista del primo bilancio che, salvo intoppi, dovrebbero essere portato il 28 marzo in Assemblea. Nel frattempo, lo stesso organismo, è già “inciampato” un paio di volte, un po’ troppo per un’amministrazione insidiatasi da così pochi mesi.

Tale situazione, e altre, cozzano, e ciò non può che allertare, con le parole del sindaco Cacciotto il quale ha ribadito che le partecipate sono essenziali, centrali, fondamentali, il fulcro dell’amministrazione e quant’altro, ma, ad oggi, i problemi paiono essere piuttosto diffusi e sempre crescenti. E non solo in esse, ma pure negli altri settori governativi. Tanto è vero che, per taluni, entro aprile, massimo maggio, si dovrà per forza realizzare un primo tagliando ovvero, almeno, un mini-rimpasto.

Nel mentre, secondo alcuni esponenti, è necessario che il sindaco prenda in mano le redini e, ad esempio, decida o faccia decidere di stoppare il “commissariamento” della Secal, anch’essa ritenuta cruciale, ma ancora condotta da un cda dimissionario. Fatto piuttosto problematico visto il ruolo primario di questo organismo.

Ma qui i problemi si spostano nell’area centrista o civica che, coi suoi voti ha certamente contribuito in maniera nodale a far conquistare la poltrona più ambita all’attuale a sindaco Raimondo Cacciotto, ma che, oggettivamente, a parte l’azione dell’assessore, esperta, Salaris, potrebbe essere molto più attiva, presente e produttiva. Condizione paludosa che riguarda un po’ tutti i partiti e che, di fatto, si ripercuote nella massima assemblea cittadina che, fatto più unico che raro, ha visto bene due, consecutive adunanze, con solo un punto per volta “portato” dall’amministrazione: il verbale da approvare della seduta precedente e il riconoscimento di una strada vicinale dell’agro. Un po’ poco per la mega alleanza che ha conquistato la guida di una città come Alghero.

Come commentano in molti, ma ovviamente a “microfoni (sempre meno) spenti”, la condizione generale è “piuttosto impantanata”, su molte partite si attende un pronunciamento deciso di Cacciotto e un atteggiamento generale meno tentennante. Certo, c”è ancora un anno da compiere, ma i presupposti, almeno fino ad adesso, pareva dovessero essere differenti, in meglio, ovviamente.

E’ pronta la “rivoluzione” dei suoli pubblici, a marzo in Consiglio

Alghero, 4 marzo 2025 – Il percorso dell’Amministrazione giunge alla fase di approvazione dello strumento che approderà a breve in Consiglio Comunale e dovrà regolamentare le concessioni per bar e ristoranti. Ci arriva dopo una serie di incontri avviati su input del Sindaco Raimondo Cacciotto nell’autunno scorso con comitati di quartiere, associazioni di categoria e portatori di interesse. “L’obiettivo è quello di contemperare al meglio la condivisione dello spazio pubblico tra esigenze delle imprese e diritti dei cittadini – afferma il Sindaco – vogliamo costruire un quadro d’insieme chiaro, nel rispetto delle regole, e che garantisca ai cittadini di sentirsi al centro delle scelte. Siamo convinti che questo possa avvantaggiare tutti: imprese, residenti e visitatori”.

Il lavoro di cucitura delle diverse aspettative trova sintesi nel lavoro delle Commissioni consiliari e degli Assessorati allo Sviluppo Economico e Demanio, guidati da Ornella Piras e Enrico Daga. Si è percorsa una linea di pensiero condivisa: spesso sono stati gli abusi e l’inosservanza delle prescrizioni a provocare quel senso di caotico disordine rilevato dai cittadini. Il lavoro è stato quindi orientato verso alcune importanti modifiche e a ristabilire ordine nelle concessioni, interventi efficaci dei controlli, rispetto delle regole e rigorosità delle verifiche. Le novità più importanti riguardano lo stop agli immobili non contigui all’esercizio che partecipano al calcolo delle superfici. Una deformazione che ha determinato negli anni situazioni di sproporzione tra locali di esercizio e suolo concesso. E inoltre: il sistema delle premialità, ovvero delle quote di metri quadri ulteriori concesse in base a una serie di adempimenti da parte delle attività, viene rivisto con norme più rigide, ovvero con la certificazione asseverata da un tecnico dell’impegno all’apertura per almeno dieci mesi, e con almeno tre dipendenti per i bar e cinque dipendenti per i ristoranti, assunti per lo stesso periodo.

E ancora: si amplia il raggio delle zone non concedibili, aggiungendo alla lista anche le scalinate del Lungomare Dante e dei Bastioni Marco Polo. Ridotta anche la possibilità di concessione del suolo alle attività che “vedono” l’ingresso all’esercizio: si passa da 30 a 25 metri. Ci sono poi delle norme specifiche per il Lungomare Dante e per altre piazze non comprese nella norma precedente. Le attività titolari di suoli pubblici adiacenti alle aiuole, si aggiunge al regolamento, dovranno impegnarsi alla loro cura e manutenzione attraverso l’utilizzo di piante ornamentali ed eventuali arredi preliminarmente concordati con gli uffici competenti. Ci sarà, soprattutto, una specifica e costante azione di verifica tra le superfici concesse e quelle utilizzate, con la messa in atto della sanzione accessoria della chiusura per cinque giorni in caso di riscontro dell’inadempienza, a tutela degli spazi di vivibilità dei cittadini, e del rispetto di una leale concorrenza tra le imprese.

Occhi puntati sul decoro, soprattutto: i controlli saranno focalizzati sulle concessioni deposito che, nella stagione invernale, si trasformano in ripostigli per ogni genere di suppellettili. Per questo motivo si è deciso di far produrre dichiarazioni apposite su inizio e fine del periodo di chiusura invernale. Le commissioni si ritroveranno domani con le associazioni di categoria e con i comitati di quartiere. Venerdì è prevista la terza seduta delle commissioni.

“Forza Italia salda nel Centrodestra? Lo dimostri coi fatti, non con le parole”

ALGHERO – “Abbiamo letto con grande interesse le dichiarazioni dei due membri forzisti, che con un notevole equilibrismo hanno cercato di spiegare l’inspiegabile”, cosi il direttivo cittadino di Fratelli d’Italia riguardo l’attualità politica, appena più vivace del solito, che ha visto l’apertura del sindaco Cacciotto verso il primo partito di opposizione Forza Italia a cui è giunta replica che il partito degli azzurri, “per il bene comune, può superare gli steccati ma occupando, sempre, uno spazio che va tra Fdi e Pd, non oltre”. E, ancora, che la priorità sono le cose da fare, non da dire: tradotto se si portano in Consiglio, subito, non fra mesi, atti importanti, potrebbe esserci un clima collaborativo.

Ma su questi sviluppi, Fdi vuole vederci chiaro. “Il coordinatore provinciale (Terrosu ndr) rassicura che Forza Italia è saldamente nel centrodestra, pur collocandosi “in quello spazio che va dal PD a FdI, ma lo scorso 10 Febbraio, sulle colonne de La Nuova Sardegna, diceva di trovarsi “in una posizione ben distinta sia dal Pd della Schiein sia dai Fratelli d’Italia”. Una definizione così atipica quest’ultima, che non può che sollevare perplessità.

“Il consigliere regionale, ugualmente, nella risposta non dilegua affatto i dubbi. Il politichese che vuole la politica l’arte dell’impossibile rende lo scenario ancora più ambiguo. Probabilmente nel partito azzurro devono ancora chiarirsi le idee. Attendiamo che Tedde chiarisca meglio quanto detto dai suoi uomini”.

“Qualcuno richiama lo spirito del Carnevale, e non possiamo che concordare: c’è chi, in politica, cambia maschera a seconda delle circostanze. I cittadini però hanno buona memoria e sanno riconoscere chi, sotto il trucco, ha sostenuto alle elezioni comunali di Ozieri il candidato sindaco del PD e chi, in Consiglio comunale ad Alghero, ha preferito, per esempio, votare un emendamento della sinistra contro la maggioranza di centrodestra, senza considerare gli effetti sulla propria stessa coalizione”.

“Se davvero Forza Italia vuole essere parte del progetto di centrodestra, lo dimostri con le scelte oltre che con le dichiarazioni. E magari, finite le feste, lasci da parte le maschere e scelga un volto solo”, così chiude il coordinamento di Fdi con l’aggiunta, derivante sempre dalla medesima parte, che “se si è arrivati, a pochi mesi dall’avvio dell’attuale Amministrazione, con sindaco, di fatto, di Alleanza Verdi Sinistra, a chiedere un sostegno esterno, vuole dire che le cose non vanno poi così bene ed è su questo che dovrebbe essere aperto, anche in Consiglio, un dibattito”.

Pesca in Amp, Pirisi: “Gli operatori chiedono risposte concrete”

ALGHERO – “Visti i solleciti recentemente espressi dal settore pesca e le preoccupazioni riguardanti i ritardi nell’approvazione del disciplinare per l’Area Marina Protetta (AMP) Capo Caccia-Isola Piana, situazione che sta causando difficoltà agli operatori della piccola pesca locale che si trovano impossibilitati a svolgere la loro attività all’interno dell’area e tenuto conto degli incontri più volte fatti con gli operatori, incontri dove si è riscontrato un malessere generale e una tensione sempre più crescente tra i lavoratori del settore, preoccupati per il futuro della loro attività. Gli operatori chiedono che si intervenga presso il management dell’area protetta, affinché si trovi una soluzione provvisoria in deroga. Inoltre, viene richiesta maggiore chiarezza e certezza di diritto,
poiché non è più possibile continuare a vivere e lavorare nell’incertezza delle regole. La mancanza di un disciplinare approvato dal Ministero dell’Ambiente sta generando una situazione di forte disagio tra i pescatori, che sollecitano l’autorizzazione in deroga temporanee per poter riprendere l’attività di pesca, attualmente sospesa nella zona protetta dal 1° settembre.

Secondo gli operatori del settore, la direzione del Parco è l’unico soggetto in grado di sbloccare la situazione e fornire risposte concrete. Inoltre, viene sollecitata la necessità di avviare fin da ora
le procedure burocratiche per i bandi che consentiranno di ottenere l autorizzazioni alla pesca, evitando ulteriori perdite di tempo dopo l’autorizzazione del ministero o nel caso della proroga, tempi che se allungati diminuerebbero il periodo di pesca causando ulteriori danni economici. Le preoccupazioni permangono, e il settore della piccola pesca continua a chiedere interventi urgenti per poter operare nel rispetto delle normative vigenti e della sostenibilità ambientale”.

Mimmo Pirisi, presidente del Consiglio Comunale di Alghero