Da ottobre Alghero isolata, “sveglia” alla Todde: “Tagliare tasse aerei”

ALGHERO – La stagione estiva da record non può bastare a nascondere un problema che, per il nord-ovest della Sardegna, è ormai cronico: la mancanza di collegamenti nei mesi invernali. È da qui che parte il nuovo appello di Michele Pais, che torna a intervenire sul tema dei trasporti aerei rilanciando la sua proposta già discussa in Consiglio comunale.
“Per le compagnie low cost, non solo per Ryanair, l’unica proposta davvero efficace per incrementare i voli su Alghero è l’eliminazione totale della tassa d’imbarco per tutto l’anno. Non ci sono scorciatoie,” dichiara Pais. “Oggi l’aeroporto di Alghero rappresenta il vero anello debole del sistema aeroportuale sardo — spiega — e l’unico modo per invertire la rotta è creare condizioni realmente attrattive per le compagnie. L’abolizione della tassa d’imbarco permetterebbe di garantire da subito almeno 250 mila passeggeri in più, con la pretesa da parte della Regione di avere almeno due aerei in base, uno dei quali operativo tutto l’anno.”
Secondo Pais, la proposta della Regione di eliminare la tassa solo nei mesi invernali e nei mesi di spalla (aprile e ottobre) “è un’azione insufficiente e non appetibile per nessuna compagnia aerea, a cominciare da Ryanair. Bisogna essere chiari: gli aerei in base devono essere annuali, non solo estivi, e devono essere nuovi aerei per la Sardegna, non sottratti a Cagliari o Olbia.”
Pais sottolinea anche la necessità di affrontare con decisione l’emergenza dei collegamenti internazionali: “Per la stagione invernale saranno ulteriormente ridotte le frequenze dei già minimi collegamenti internazionali. Una situazione gravissima, che condanna il nord-ovest dell’isola all’isolamento sociale e compromette l’economia del territorio.”
“L’obiettivo deve essere chiaro: ridurre la stagionalità, garantire il diritto alla mobilità dei sardi e tutelare i livelli occupazionali che oggi, nei mesi invernali, rischiano di crollare. Non possiamo limitarci ad attivare ammortizzatori sociali, dobbiamo creare ricchezza e lavoro stabile,” prosegue Pais.
“Le decisioni vanno assunte subito — avverte — perché entro la metà di novembre le compagnie definiscono la programmazione di voli ed equipaggi. Se si perde questa finestra, sarà impossibile pianificare qualsiasi strategia. Serve coraggio e visione.”
Pais rilancia anche la necessità che la misura sia strutturale: “Il taglio delle addizionali per lo scalo algherese deve valere almeno tre anni, e da Ryanair dobbiamo pretendere un impegno di lungo periodo, con un contratto chiaro e stabile.”
Infine, il consigliere algherese riconosce il valore dei bandi “nuove rotte” ideati dal centrodestra e portati avanti dall’assessore regionale: “È una misura giusta, ma va accompagnata da modulazione tra gli scali, così come è stata pensata. Solo così Alghero potrà tornare ad essere base Ryanair e non solo, garantendo collegamenti tutto l’anno e occupazione stabile, con effetti positivi per l’intera economia del nord-ovest e per la Città metropolitana di Sassari.”

Aerei, taglio addizionale: Forza Italia indica la rotta alla Todde

ALGHERO – L’interesse oggi manifestato da alcuni esponenti del centrosinistra verso la necessità di abolire o ridurre l’addizionale per i diritti di imbarco ci riempie di soddisfazione. Così facendo confermano che l’azione politica avviata da alcuni anni da Forza Italia e dal cdx è quella giusta. Azione qualificata ulteriormente anche da un Ordine del Giorno proposto da Forza Italia in Consiglio Comunale. Oggi, grazie all’abolizione dell’addizionale comunale per gli aeroporti minori in Sicilia Ryanair triplicherà i voli da Trapani e vi installerà una propria base, con significativo incremento dei collegamenti e la creazione di nuovi posti di lavoro. I benefici che deriverebbero per la Sardegna dall’abolizione dell’odioso balzello sono costituiti da due milioni in più di passeggeri l’anno solo da parte di  Ryanair. A cui si aggiungerebbero le maggiori entrate derivanti dagli introiti Iva e dal fatturato del comparto dei servizi e della ricettività turistica. Abbiamo come esempio gli incrementi di traffico in Friuli, Abruzzo e Calabria  che già hanno investito nell’azzeramento del balzello da 6.50 euro che niente lascia ai Comuni e tutto porta nelle casse dell’Inps, a sostegno delle gestioni previdenziali. Siamo invece preoccupati perché il consigliere regionale del territorio ha dimostrato di non conoscere il meccanismo della tassa e l’azione svolta dalle quattro regioni che hanno stanziato fondi per “regionalizzarla”. Anche se abbiamo apprezzato l’intervento dell’assessore regionale al turismo che ha dimostrato di avere ben capito i meccanismi del balzello e gli strumenti per azzerarlo. Auspichiamo che nella prossima finanziaria la Todde stanzi i fondi necessari per proporre al Governo la “regionalizzazione” della tassa e la  contropartita finanziaria per compensare i mancati introiti. Magari prevedendo una riduzione per gli aeroporti “forti” di Cagliari e Olbia, e l’eliminazione per l’aeroporto di Alghero”, lo hanno dichiarato Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini del Gruppo consiliare di Forza Italia

“Cimitero di Alghero, degrado e caos personale: cosa aspetta Cacciotto?”

ALGHERO –  “Allo stato di abbandono e degrado del cimitero cittadino, cui l’amministrazione tenta maldestramente di porre rimedio con delle “pezze peggiori del buco”, ora si aggiunge il forte disagio degli operatori cimiteriali. Che ricevono la retribuzione con fortissimi ritardi e vivono in una situazione di perenne incertezza economica e sociale. Con le loro famiglie che non hanno la certezza di arrivare alla fine del mese. Oltre a ciò la loro attività procede in un quadro di gravi carenze in materia di sicurezza del lavoro, con la mancanza di dispositivi di protezione individuale e l’assenza di controlli sulle condizione operative nel cantiere. Cosa che mette a rischio l’incolumità dei lavoratori e crea una situazione di tensione e disagio che incide negativamente sulla loro produttività e sulla loro serenità lavorativa e sociale. Non è accettabile che un servizio pubblico dell’importanza del cimitero venga abbandonato dall’Amministrazione e lasciato in balia di pratiche di gestione da terzo mondo. Siamo convinti che i lavoratori meritino rispetto. E siamo altrettanto convinti che il Sindaco e l’Amministrazione debbano intervenire in modo determinato sull’azienda che gestisce il servizio affinché questi inadempimenti e queste gravi negligenze vengano a cessare. Rimaniamo in attesa di un urgente intervento del sindaco affinché la memoria dei nostri defunti venga protetta in un quadro di dignità e affinché i lavoratori non vengano abbandonati a loro stessi e vengano trattati in modo dignitoso”, così  Tedde, Caria, Peru, Bardino e Ansini del Gruppo consiliare di Forza Italia.

“Capodanno, dalla Regione ad Alghero: che confusione! Cacciotto batta un colpo”

ALGHERO – “Sul Capodanno in piazza, la confusione, a tutti i livelli, sembra rappresentare l’unica certezza. Vediamo un po’ di fare ordine.

La Regione, a guida Todde/Cuccureddu, così come l’anno scorso, ha stanziato 3 milioni di euro per finanziare i capodanni nelle città e nei paesi sardi scatenando una vera e propria gara a chi riesce a “firmare” l’artista più “Cool” del momento, il cui unico risultato è quello di far lievitare i cachet degli artisti. L’idea della regione a trazione cinque stelle è quella di creare un nuovo brand, Il capodanno di Sardegna (che sia un brand di cui si fregiava, a ragione Alghero, parleremo dopo) ma anziché assumerne la regia e porre in essere le condizioni perché il pubblico, e soprattutto gli ospiti non sardi, possano godere di questi spettacoli, demanda tutto ai singoli comuni, col solo risultato che la promozione non è ancora realmente iniziata e che si tradurrà non in un prodotto unitario ma un tutti contro tutti, con il solo, magro risultato, che le varie città si porteranno via ognuna una piccola fetta di pubblico, a costi estremamente elevati (visto che il 50% dovrà essere finanziato con denaro dell’ente locale ) e senza un reale ritorno, non solo in termini di promozione e di immagine ma anche di indotto economico.

La Città metropolitana di Sassari, di recente costituzione per l’amor del vero, ospiterà tre “capodanni” la notte del 31 dicembre, Sassari, Alghero e Castelsardo, nel raggio di nemmeno 100 chilometri, tre città che, plasticamente, cercheranno di “rubarsi”, a caro prezzo, qualche centinaio di persone per potersi fregiare del titolo di capodanno del nord ovest. Eppure, anche in questo caso, una cabina di regia avrebbe sicuramente contributo non solo a razionalizzare le risorse economiche ma anche a creare un vero prodotto turistico, con artisti adatti ad attrarre divere fasce di pubblico, nei tre giorni 30, 31 e 1, con un percorso culturale nel quale ogni città avrebbe proposto un grande nome, in giorni diversi dedicandosi invece negli altri due a proposte mirate e di qualità volte, perché no a valorizzare artisti locali. Una promozione unica della tre giorni e del territorio avrebbe sicuramente attratto non solo un turismo interno ma anche, (trasporti permettendo) di avere, come ad Alghero nel capodanno 2023/2024, un turismo di cultori della musica. Ed invece niente, tutto lasciato all’improvvisazione

Ed Alghero? Alghero, la città che trent’ anni fa ha inventato il capodanno in piazza, e che a ragione si fregiava del nome di capodanno di Sardegna, che appena due anni era su tutti i tg nazionali per la sua offerta cultural musicale, spalmata su tre giorni, al fine di accontentare le diverse fasce di pubblico, oggi è al palo, in attesa ancora che scadano i termini per ricevere proposte dalle agenzie (i termini son scaduti oggi 23 ottobre SIC!,) Le visioni completamente differenti all’interno della maggioranza su che impronta dare al capodanno, avranno un’unica conseguenza, ossia che il ruolo di regina del capodanno, già purtroppo messo in discussione lo scorso anno, sarà definitivamente compromesso ed il lavoro di anni e anni andrà completamente perduto.

Si aveva un’idea di cambiare il format del capodanno? Poteva anche essere una via da seguire, ma, se così si fosse deciso, occorreva comunicarlo perlomeno tre mesi fa, anziché invece lasciare tutto all’improvvisazione, alle beghe fra consiglieri e al caso

E’ tardi? Si oramai è tardissimo e la città di Alghero non può permettersi tutto questo ma speriamo che, last minute il sindaco dia un colpo di reni dando direttive immediate che consentano di salvare il salvabile e non compromettere interamente il lavoro di anni, sarebbe un danno enorme anche per il tessuto economico della nostra citta”.

Il segretario cittadino di Forza Italia

Andrea Delogu

Addio Ryanair, “Porta Terra e Regione dormono, urgono azioni immediate”

ALGHERO – Le ultime notizie sul rischio di un ridimensionamento di Ryanair in Sardegna devono far suonare un campanello d’allarme forte e chiaro. La compagnia irlandese ha già tagliato rotte in Spagna e Germania a causa dell’aumento delle tasse aeroportuali. Senza un intervento immediato, anche Alghero e gli altri scali sardi rischiano di pagarne le conseguenze.

“Lo diciamo da tempo: la chiave per rafforzare i collegamenti e la competitività dei nostri aeroporti è l’eliminazione dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco, almeno nella stagione invernale. È una misura concreta, già applicata con successo in altre regioni come Friuli e Calabria, che ha prodotto crescita, lavoro e nuove rotte” – dichiarano Pino Cardi, coordinatore cittadino.

Fratelli d’Italia è stato il primo gruppo politico a proporre la misura a livello regionale. Una linea che trova pieno sostegno nel lavoro del Governo Meloni, che ha già dato il via libera a strumenti di flessibilità fiscale e sostegno alla connettività nelle regioni insulari.

“Mentre il Governo lavora, la Regione a guida grillina resta ferma. Serve un piano strutturale: sterilizzare la tassa sui diritti di imbarco per almeno sei mesi all’anno, garantendo collegamenti nella bassa stagione e nuovo respiro all’economia turistica”  aggiunge il vice coordinatore Alessio Auriemma.

La misura avrebbe un costo tra i 10 e i 35 milioni di euro, ma porterebbe oltre 400 milioni di indotto e due milioni di passeggeri in più, secondo le stime degli operatori.

“La sinistra regionale – aggiunge Marco Di Gangi, responsabile del Dipartimento Turismo di FdI – deve smettere di tergiversare. Il taglio dell’addizionale non è un favore alle compagnie, ma un investimento sul futuro della Sardegna. Non intervenire rischia peraltro – prosegue Di Gangi – di azzoppare qualsiasi politica di destagionalizzazione.”

Nei giorni scorsi, a Cagliari, Fratelli d’Italia ha promosso un incontro tecnico con esperti del settore, amministratori ed economisti, per analizzare l’impatto reale della misura e costruire una proposta sostenibile.

“Ora anche l’Amministrazione comunale di Alghero deve fare la sua parte – conclude il capogruppo Alessandro Cocco –. Non può limitarsi a osservare: servono scelte chiare a difesa del nostro aeroporto e dell’economia locale, in collaborazione con la società di gestione. Chi resta fermo oggi, domani rischia di vedere aerei e turisti volare altrove.”

Finanziaria, vertice in Regione: “Approvazione entro l’anno”

CAGLIARI – Si è tenuto oggi in Consiglio regionale il vertice di maggioranza convocato per fare il punto sulla prossima legge finanziaria. “L’obiettivo condiviso – ha sottolineato la presidente della Regione, Alessandra Todde – è arrivare all’approvazione della finanziaria entro la fine dell’anno, in modo da permettere a Comuni, Province e a tutti gli enti intermedi di programmare in maniera concreta e con basi solide”.

Durante l’incontro sono stati affrontati i temi legati ai margini di manovra, all’adeguamento al Fondo Sanitario Nazionale e alla necessità di garantire una gestione efficiente e responsabile della spesa pubblica. “Una buona programmazione – ha evidenziato la presidente – è sempre il risultato di una buona gestione della spesa”.

Nel corso del confronto è stata inoltre ribadita l’urgenza di riaprire il tavolo con il Governo nazionale. “La Sardegna vanta un credito di circa 1 miliardo e 700 milioni di euro – ha ricordato Todde – risorse che non sono state riconosciute negli ultimi anni. Abbiamo chiesto un incontro al ministro Giorgetti per chiarire quante di queste somme potranno essere utilizzate già nella prossima manovra e, soprattutto, per superare un meccanismo che da troppo tempo blocca i fondi spettanti alla nostra Regione nelle maglie dello Stato centrale”.

La presidente ha poi annunciato che è stato predisposto un documento articolato di richieste, che comprende anche la revisione dei tetti di spesa del 2009, ormai superati e non più adeguati alla realtà economica e istituzionale di una Regione a statuto autonomo come la Sardegna.

“Ci tengo a ringraziare – ha concluso Todde – il vicepresidente e assessore del Bilancio Giuseppe Meloni per il lavoro approfondito e di grande competenza svolto in queste settimane. Un lavoro condiviso e prezioso, che ci consente di affrontare con responsabilità la fase di preparazione della legge finanziaria e di costruire una manovra coerente con le priorità della Sardegna”.

Cap d’Any, visioni opposte in Maggioranza: Colledanchise in linea con Delogu

ALGHERO – “Alghero deve continuare a brillare: regina del Capodanno e città viva tutto l’anno. Credo profondamente che la crescita di Alghero passi da una programmazione culturale e sportiva capace di far vivere la città nei mesi di bassa stagione”, cosi il consigliere comunale Marco Colledanchise che, riguardo il riaperto dibattito sul capodanno ed eventi, come spesso accade quando ci sono diffuse indecisioni, titubanze e soprattutto visione della società differenti, per non dire opposte, diffonde il suo pensiero che, appunto, è agli antipodi rispetto a quello del movimento 5 Stelle che, però, guida la Fondazione Alghero
Eventi culturali, sportivi e identitari sono fondamentali per raccontarci e attrarre turismo di qualità, nel pieno rispetto del nostro ambiente e della nostra identità, ma il Capodanno è un’altra cosa.
È il momento in cui tutta la Sardegna si accende, e Alghero deve continuare a essere la regina, come lo è stata negli ultimi anni. Abbiamo raggiunto livelli altissimi, che hanno portato turismo, economia e visibilità. Ora dobbiamo confermare e superare quella qualità, non abbassarla.
“La mia visione è chiara: 29 dicembre: un evento coinvolgente e popolare, come (solo per esempio) “Voglio tornare negli anni ’90”, per far divertire tutti. 30 dicembre: una serata per i giovani, con un artista forte e contemporaneo. 31 dicembre: un nome internazionale, capace di richiamare pubblico da tutta la Sardegna e dall’Italia”, di fatto il capodanno come ideato e proposto negli anni scorsi dalla precedente guida della Fondazione Alghero in capo ad Andrea Delogu di Forza Italia con la regia  del sindaco Conoci dell’amministrazione targata di Centrodestra.  
“Alghero deve essere protagonista di un progetto più ampio, che coinvolge tutta la regione: oggi la Sardegna intera lavora sul Capodanno, e noi dobbiamo restare un punto di riferimento, non un passo indietro. Solo così riempiremo hotel, case vacanza, ristoranti e B&B. Perché se cambiamo rotta e abbassiamo l’ambizione, rischiamo che molti scelgano di non aprire neanche. La cultura ci racconta, lo sport ci unisce. Ma a Capodanno, Alghero deve brillare. Come sempre. E più di prima.”.

“Non hanno niente da esultare, la decadenza della Todde sussiste ancora”

ALGHERO -“Al di là della ogni ragionevole dubbio, pare proprio che la Presidente Todde e i suoi compagni abbiano sbagliato nell’esultare per la sentenza della Corte Costituzionale. La violazione che comporta la decadenza continua a sussistere. Nulla è cambiato. La Corte Costituzionale e il Tribunale pongono gli stessi principi in diritto sulle cause di decadenza, e il Tribunale anche in fatto relativamente al verificarsi della fattispecie di decadenza prevista dal comma 8, art. 15, L. 515/1993 (mancato deposito del rendiconto nonostante la diffida). Continuiamo ad attendere la Corte d’appello. Ma se il Giudice d’appello dovesse confermare il pronunciamento del Tribunale il cammino verso il provvedimento definitivo di decadenza, di competenza del Consiglio regionale, sarebbe spedito”.

Marco Tedde (Forza Italia)

“Cap d’Any ed eventi, basta col passato: cambiamo strada”

ALGHERO – “Alghero ha imboccato una strada differente. E’ stata la prima città ad inventare il Capodanno in piazza e sarà anche quella che non si farà trascinare nella spasmodica e costosa ricerca del nome ad effetto, che ormai rende tante città uguali e concorrenti per una sola notte, fatta di lampi momentanei ma priva di visione. Già dallo scorso anno, anche se insediati da pochi mesi, si è marcata un’impronta nuova, ambiziosa, dove la cultura diventa motore di sviluppo e la nostra identità risorsa principale. Il Cap d’Any e il suo format deve per forza evolversi con una visione che abbracci il territorio metropolitano, rendendolo un appuntamento in grado di dialogare con il territorio circostante, capace di attrarre nuovi pubblici e diventare uno strumento strategico per la promozione dell’intera area nord-occidentale della Sardegna. Per la Riviera del Corallo, rimarrà la “ciliegina” di una programmazione lunga un intero anno, fatta di esperienze sempre nuove e diverse, con al centro la lingua e la cultura, le tradizioni popolari, l’enogastronomia e il patrimonio storico-artistico. Il 2025 è l’anno in cui questa visione ha cominciato a prendere forma concreta. La Fondazione Alghero ha realizzato una programmazione estiva ampia, coerente e di qualità, attraente per l’intera stagione e non solo per poche giornate. Così San Michele si è trasformato da semplice spettacolo a grande festa popolare, con protagonisti i talenti del territorio e un’attenzione particolare alla partecipazione della comunità. Ora è il momento di guardare avanti, significa costruire sinergie e collaborazioni con gli altri comuni, condividere strategie di promozione culturale e turistica e creare un sistema integrato di eventi e iniziative in grado di rafforzare l’immagine e l’attrattività complessiva del territorio. A chi oggi rimpiange il passato, diciamo con chiarezza che Alghero non può più permettersi strategie vecchie e superate. Non basta un concerto per promuovere un territorio: servono visione, coerenza e investimenti sulle risorse autentiche della città. Ed è quello che si sta facendo, coinvolgendo più attori locali, più associazioni e più imprenditori”, lo dichiara Giusy Piccone, consigliera comunale del Movimento 5 Stelle Alghero.

“Forza Italia sempre dalla parte degli algheresi, Selva non legge neanche i suoi comunicati”

ALGHERO – “L’intolleranza verso l’azione di opposizione di Forza Italia dell’assessore dell’ambiente della Giunta Cacciotto crediamo possa essere giustificata solo dal fatto che non legge i comunicati che gli fanno sottoscrivere. Peraltro, la sua grande esperienza, posto che ha frequentato i banchi del Consiglio Comunale fin dai primi anni 90, quando noi non avevamo nemmeno iniziato ad “annusare” la politica, gli dovrebbe consentire di affrontare con sufficiente equilibrio e ponderazione la dialettica politica. Senza abusare di contumelie e argomenti politicamente improbabili. L’assessore dovrebbe ben sapere che il nostro ordinamento è retto da un principio democratico insopprimibile: chi vince le elezioni ha il diritto e il dovere, derivante dalla volontà popolare espressa alle urne, di amministrare il Comune. Parallelamente, le forze di opposizione mantengono il diritto e hanno il dovere, non meno importanti, di esercitare una critica serrata e un controllo rigoroso nell’interesse della comunità amministrata. E’ proprio il dovere che esercita e che continuerà ad esercitare con sempre maggiore impegno Forza Italia nell’interesse dei cittadini algheresi. Specie nei suoi confronti, posto che la sua azione si esaurisce in sterile e cadenzata propaganda. Rimane però ferma la preoccupante realtà: il futuro di Alghero e degli algheresi, minacciato da una evidente mancanza di “visione” dell’amministrazione in carica, dalla incapacità di progettare concentrandosi sulla soluzione dei problemi reali e dalla povertà di speranza. Il tutto condito da una propaganda ossessiva e sterile”, lo ha dichiarato il Gruppo consiliare di Forza Italia